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Autore: ChiaraLilianWinter    24/06/2013    1 recensioni
Camilla Herstood ha quindici anni, un'amica fantastica che cambia fidanzato con la stessa velocità con cui si fa zapping in tv, una madre depressa che, dopo la fine di un matrimonio sbagliato, tenta di rifarsi con il primo che le capita sotto mano.
Camilla ama scrivere, ma, a forza di essere circondata da persone superficiali, ne ha assunto il carattere: non riesce a completare una storia, che già sta lavorando ad un'altra, e così di continuo.
Camilla ha un segreto, un segreto terribile che è costretta a trattenere all'interno del suo cuore.
Camilla incontra William, e da allora cambia tutto. Il ragazzo gli propone di esaudire dieci desideri, per superare la sua superficialità, e Camilla accetta. Tra i due nasce qualcosa che diventa sempre più profondo, ma il tempo a loro disposizione è poco, e ogni secondo che passa diminuisce.
Perchè anche William nasconde un segreto. E non solo lui.
I segreti, le bugie, i tradimenti, sono fili insidiosi che avvolgono tutto, in un intreccio terribile che Camilla dovrà districare. Ma ciò che rimarrà alla fine potrebbe non essere quello che lei e William hanno sperato.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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É da più di mezz'ora che la professoressa di storia parla ininterrottamente, e ormai le parole mi sono incomprensibili. Sembra che stia usando una lingua aliena, come quelle dei film di fantascienza.
Tzhhgra, aurjgfi mhhiang....
Farebbe ridere, se solo non fosse estremamente noioso e irritante cercare di dormire con un ronzio simile in sottofondo.
La professoressa si alza e va alla lavagna, mentre alza il tono di voce. Bingo. Ormai abbandonata l'idea di schiacciare un pisolino, mi volto lentamente alla mia destra dove, stravaccata sul banchetto, Lilian sta scrivendo una lettera. Lilian Baker è la mia migliore amica e io la adoro. Ci sono solo due cose che detesto di lei: non si fa mai i fatti suoi ed è ESTREMAMENTE superficiale. Vi basti pensare che siamo al liceo da nove mesi e ha cambiato ragazzo quindici volte. Io nemmeno una. Non ho mai avuto un ragazzo, se è per questo. Scaccio questi sgradevoli pensieri dalla mia mente e mi sporgo per vedere a chi è indirizzato il poema che sta stilando su un foglio accuratamente strappato dal quaderno di storia. Ecco... Appena un pò....
Kyle Kiston.
Quando leggo quel nome rischio di cadere dalla sedia: Kyle è il ragazzo più popolare - e bello - del primo anno, e a quanto pare esce solo con le ragazze più grandi. Ma Lilian non è più grande. Sorrido, pensando a quando, il primo giorno di scuola, mi aveva stritolato il braccio cercando di attirare la mia attenzione proprio verso di lui, mentre mi sussurrava all'orecchio quanto era figo secondo lei. Peccato che tutta la mia mente non era concentrata su Kyle, ma su un altro ragazzo: Alex Harmong, che é il ragazzo più bello della scuola PER ME. È una fortuna che io sia innamorata di lui, perché, pur essendo uno schianto pazzesco, non ha molte ammiratrici, e questo per colpa del suo migliore amico. Kyle, appunto. E questo é un punto a mio favore. Kyle e Lilian brillano di luce propria, e così facendo oscurano me e Alex, rendendoci praticamente invisibili al mondo intero, tranne che a noi stessi. O almeno, per me é così, ma sono sicura che anche lui ne é certo. Mi scappa un sospirone e Lilian non se lo lascia sfuggire. Posa immediatamente la penna, smettendo di scrivere - povero Kyle,dopo gli toccherà leggere quel papiro - e mi osserva attenta.
<< Che hai? >>
<< Nulla. >>
<< Scherzi? Quello sbuffo era degno di una locomotiva. >>
Mi ha offeso o sbaglio?
<< Ho il divieto di sbuffare, adesso? >>
Ho fatto uscire le parole con un tono troppo brusco, non volevo. Lilian fa una smorfia e abbassa lo sguardo, e per un attimo temo di averla offesa. Paura inutile: niente può scalfirla. Infatti dopo un attimo pianta nuovamente i suoi occhi nei miei e mi fa un sorrisetto malizioso.
<< Signorina Herstood, sta per caso pensando al suo bel principe? >>
<< Dovrebbe farsi i fatti suoi... Mrs. Kiston. >>
Ricalco bene le ultime parole e Lilian, accorgendosi che ho sbirciato la sua lettera, arrossisce.
<< Senti chi parla. >>
<< Ho letto solo il destinatario. Quando avevi intenzione di dirmelo? >>
Sono un pò offesa, in realtà: io le dico sempre tutto, indifferentemente se io lo voglia o no, e il fatto che non mi abbia detto nulla di Kyle mi infastidisce. Ma tutta la mia irritazione svanisce quando la guardo. È rossa in viso, sul viso un'espressione imbarazzata e triste, la voce le trema leggermente quando parla.
<< Non te l'ho detto... Perchè ancora non è nulla di ufficiale. Insomma... Siamo usciti una volta, e lui mi ha detto che è stato divertente e che vuole ancora uscire con me... >>
Mentre fa questo discorso confuso, si arrotola una ciocca di capelli attorno al dito, come fa ogni volta che è a disagio, e io lascio perdere. Ora capisco. Non stanno insieme, e se lei mi avesse detto qualcosa e poi Kyle avesse smentito Lilian si sarebbe sentita umiliata. La lettera che sta scrivendo non verrà letta da nessuno, almeno per ora. Mi sforzo di sorridere e le tiro una gomitata.
<< Ehi, non fa niente. In fondo non mi interessa la tua vita sentimentale: la mia è più interessante. >>
Lei ride e sbuffa scherzosamente.
<< Certo che è più interessante. Come va con Mister Silenzio? >>
Lilian chiama Alex "Mister Silenzio" perchè è molto timido e non parla spesso. Cioè, con gli altri non parla spesso: con me SÌ. Decido di fare la vaga e alzo le spalle.
<< Non facciamo progressi. >>
<< Anche oggi torni a casa con lui? >>
Annuisco, facendo un gran sorriso. Non dovrei sentirsi eccitata, in realtà: è da due settimane che Alex mi chiede di accompagnarmi, ma ogni volta mi sento ugualmente al settimo cielo.
<< Appena arriverò a casa ti chiamerò subito per raccontarti come è andata. >>
Osservo Lilian, immaginando che da un momento all'altro sfoderi uno dei suoi sorrisoni, ma mi sbaglio. La mia amica ha assunto un'aria triste, lievemente spaesata, che però mantiene solo per pochi secondi, ritornando sorridente e allegra come sempre.
<< Spiacente. Oggi non posso. Sarò fuori casa tutto il pomeriggio. >>
Vorrei chiederle il perchè, ma qualcosa mi dice di stare zitta, e io seguo il mio istinto. Mi limito ad annuire fingendomi dispiaciuta. Lei ricambia il sorriso, grata del mil silenzio, ed entrambe facciamo finta di concentrarci sulla lezione, senza parlarci fino alla fine dell'ora.

Apro la porta di casa, stanca e delusa. Alla fine delle lezioni ho aspettato davanti al cancello per mezz'ora, prima che Alex arrivasse. Mi ha raggiunta correndo, con una smorfia dispiaciuta sul volto, imprecando su chissà quale professore che lo aveva trattenuto. Non me la sono sentita di essere arrabbiata, soprattutto perchè era davvero adorabile, con i capelli castani che gli incorniciavano disordinatamente il viso e gli occhi verdi che imploravano. Abbiamo camminato verso casa parlando del più e del meno, come sempre, e lui mi ha salutato normalmente. Niente bacio o cose del genere. Siamo davvero lenti a procedere. In più, fa un caldo asfissiante e l'unica cosa che voglio adesso è tornare a casa e ficcarmi sotto il condizionatore. Quindi salgo le scale velocemente, a due a due, diretta all'ultimo piano. I capelli sono scivolati dall'elastico e mi cadono davanti gli occhi, impedendomi di vedere. Poco male. A quest'ora tutti gli inquilini sono a casa, non c'è nessuno per le scale. Sono quasi arrivata. Mancano solo due piani. Faccio un ultimo salto, con l'intenzione di atterrare elegantemente sul pianerottolo.... Ma i miei piani vengono bruscamente interrotti. Mi schianto contro qualcosa, no, qualcuno, ed entrambi cadiamo sul pavimento, soffocando gemiti di dolore e sorpresa. Per un attimo rimango immobile, il dolore che mi sovrasta, poi mi decido a muovermi e mi accorgo che la mia testa è schiacciata contro qualcosa di morbido e caldo. Il petto di qualcuno. Il petto di un ragazzo. Arrossisco violentemente, rendendomi conto della situazione: il mio petto contro il suo, le mie gambe intrecciate alle sue, il mugolio di dolore che proviene da sopra il mio viso. Mi alzo in modo improvviso, arranco, ricado all'indietro, sbattendo contro la ringhiera. E finalmente posso guardare la persona contro cui sono andata a sbattere. È proprio un ragazzo. Deve avere sedici, diciassette anni. Mi pare alto, non molto muscoloso, magro. Poi il mio sguardo si sposta verso il suo viso e quasi mi sfugge un gemito di sorpresa. È bellissimo. Ha la pelle estremamente chiara, le guancie rosee, le ciglia lunghe e i capelli neri... Neri come la notte. Poi scuote un pò la testa e spalanca gli occhi. E io mi sento persa, inghiottita da quel blu, no, da quel celeste profondo quanto il cielo. So di essere arrossita, ma sinceramente non mi importa granchè. Lui muove il braccio, le gambe, controlla che sia tutto a posto, poi si mette seduto e si massaggia dolorante la testa. Solo in quel momento mi accorgo dei pezzi di vetro cosparsi sul pavimento. Mi assalgono i sensi di colpa mentre guardo, poco lontano da me, una cornice spaccata a metà, e accanto una foto... Mi sembra vecchia e stropicciata, ma non riesco a vederla bene. Il ragazzo sembra essersi ripreso, mi guarda in modo strano, e quando si accorge che sto fissando qualcosa anche lui sposta lo sguardo sulla foto e sulla cornice rotta. E allora sul suo viso passano tante emozioni. Rabbia, sorpresa, preoccupazione. Si alza e si china sulla foto, predendola con due dita tremanti, la solleva e la guarda. Sospira. La foto è intatta.
<< S...scusa....non guardavo dove andavo... È che... Di solito sono tutti a casa a quest'ora e... >>
Lui mi interrompe.
<< Non importa. È stata anche colpa mia. Tu ti sei fatta male? >>
La sua voce è stupenda. È gentile, malinconica, in un certo senso profonda, ma anche chiara, cristallina. Può una voce essere così tante cose allo stesso tempo? Mi rendo conto che non ha sedici anni. È più grande, sicuramente.
<< No. Tu? >>
Scuote la testa e mi porge la mano, per aiutarmi a rialzarmi. Appena sono in piedi mi accorgo che è più alto di quanto mi immaginavo. Mi supera di almeno dieci centimetri. Lui mi sorride e io ricambio, poi si gira e inizia a risalire le scale. E rimango attonita. Lui se ne raccorge e si volta.
<< Che c'è? >>
<< Stai salendo. >>
<< Sì? >>
<< Perchè? >>
<< Abito al piano di sopra. Mi sono trasferito oggi. Locale 23. >>
<< Oh. Io abito al locale 24. >>
Lui mi guarda per un attimo e poi sorride, continuando a salire. Io gli cammino dietro, fino a quando non arriviamo davanti ai due locali. Sono uno davanti all'altro. Il ragazzo si gira e mi sorride.
<< Sarò il tuo nuovo vicino d'ora in poi. >>
Mi porge la mano e io gliela stringo, timida.
<< Piacere. Mi chiamo William. William Harstrong. >>
Io rimango a bocca aperta. Il suo cognome... Ricorda quello di Alex.
<< Piacere.. Io sono Camilla Herstood. >>
<< Felice di conoscerti, Camilla. Adesso, se non ti dispiace, devo andare a ripulire quel casino. >>
Non lo dice con un tono d'accusa, non sembra infastidito. Anzi, pare proprio divertito. Come può piacergli il fatto di pulire il pianerottolo?
<< No... È colpa mia. Lo farò io, più tardi. >>
Lui mi sorride di nuovo.
<< Non preoccuparti. Non ho nulla da fare. >>
Poi sparisce nel suo nuovo appartamento e ne esce poco dopo, con una scopa in mano, e lanciandomi uno sguardo fugace scende al piano di sotto. Io rimango ferma un paio di secondi, poi prendo le chiavi ed entro in casa. Mi ero quasi dimenticata di quel caldo insopportabile.


Nell'antro della strega
Ciao a tutti e grazie per aver letto fino a qui! Scusate per questo papirone di capitolo, ma vi devo avvertire che saranno tutti un pò così. Non c'è molto da dire, oltre al fatto che dovete prestare attenzione alla scena dell'incidente sulle scale, perchè in futuro, nella storia, se ne parlerà molto.
Avevo in mente questa storia da molto tempo, e a grandi linee so come dovrà essere sviluppata. Ma moooolto a grandi linee.
Credo che la aggiornerò spesso, perchè oggi ho l'ultimo esame e quindi da stasera sarò libera come un fringuello <3 Ti amo estate!
Inoltre volevo avvertire i lettori della mia raccolta "I nostri segni nel tempo" che si concluderà entro quattro capitoli, il cui primo lo pubblicherò oggi stesso.
Recensioni sempre ben accette!
Baciiiiii!
  
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