Serie TV > X-files
Segui la storia  |      
Autore: SM66    07/01/2008    3 recensioni
Mulder e Scully in una situazione a loro poco familiare,ma sicuramente 'normale'
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fox William Mulder
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
BIGLIETTI

Titolo:Biglietti
Autrice:Anasilv
Commento: M&S, in una situazione prosaica come un invito a cena
Genere:shipper,humor,alternate pov
Personaggi:Mulder,Scully e altri nuovi personaggi
Rating:verde
Avvertimenti:otto capitoli più l'epilogo
Spoiler:season 7,post Millennium,pre Closure
Disclaimer:Questi personaggi non mi appartengono,sono proprietà di Chris Carter e della FOX,inoltre questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro

2003



CAP 1
CHIAVI

04:55 p.m. friday, 01/31/2000
ufficio nel seminterrato


Strano.
O quantomeno, bizzarro.
Me ne sto seduto a pensare ,con le mani dietro la nuca,e i piedi incrociati sulle caviglie sulla scrivania,alla mia collega.
Non è con me adesso,nel nostro ufficio.
L’hanno chiamata sul cellulare e lei è uscita, per rispondere.
Dopo tutto quello che abbiamo condiviso,crede che possa essere inopportuno,che io ascolti le sue chiamate?
Ecco dove è la stranezza: dopo quel bacio,unico peraltro,lei non ha intimità con me.
A Scully forse un bacio non basta per diventare più intimi…
Lo so,lo so ,lei nega ogni nostra connessione extra lavoro,ma io no!
Vado alla ricerca non solo di mia sorella,ma anche del lato emotivo di Scully.
A volte la vorrei far ritrovare in situazioni dove le fosse impossibile rispondermi "sto bene"; in situazioni in cui mi augurerei fosse libera di sfogare le proprie emozioni,senza per questo, sentirsi meno forte.
Perché il vero problema è questo:Scully è forte,ma ritiene che sfoggiar durezza nei sentimenti sia ottimo per dimostrare la forza interiore.
So che è solo una corazza,so che lei è dolce e appassionata.
Lo so,perché lo immagino...
"I sogni non costano nulla"
Chi ha detto una scemenza simile? Almeno a me,i sogni costano molto.
Spesso si trasformano in incubi,ma solo se non c’è Scully nel sogno.
Oggi,giornata di scartoffie e rapporti da completare,quindi,a meno che non siano avvistati alieni o qualche pazzo serial killer con poteri paranormali non si metta all’opera,ci aspetta un fine settimana casalingo.
CI aspetta?
MI aspetta!
Debbo passare in lavanderia,fare un po' di spesa,no,aspetta...
Posso sempre studiarmi questo...
Estraggo dal cassetto della mia scrivania un x-file,quello dei russi che avrebbero fatto vivere in sospensione chimica 10 astronauti,danneggiandone la struttura molecolare in maniera irreversibile.Nel 1989 cadeva il muro di Berlino e loro si davano alla coltivazione umana...
Volevano essere i primi ad arrivare su Marte,avvalendosi proprio di questo esperimento.
Mi dispiace,ragazzi ma non ce la farete,neanche stavolta.
Alzo lo sguardo, per rimirarmi la foto di Aldrin,attaccata alla parete.
Il mio primo sogno da bambino è stato quello di andare alla ricerca di mondi sconosciuti...
Beh,dopo la partita NBA mi sparerò il file russo...
Scully cosa farà stasera,e domani?
Non è affar mio,comunque,e quanto mi dispiace...


05.01 p.m.
In corridoio


-Ma niente affatto...Lo so...Geena,ascolta...Mi fai parlare?...Non è che non voglio,ma sai il lavoro...Ma scusa e il tuo?...Non ti assicuro nulla...Ti richiamerò...A dopo...Ciao...-
O mio dio,non esiste una formula per scongiurare gli inviti a cena?
Non voglio assolutamente accettare l’invito di Geena!!
Odio le cene dove non conosco tutti, dove dopo due drink, mi ritrovo a parlare di esami autoptici con un pivello della facoltà di medicina,che mi implora su dissertazioni e altro!
Geena lavora in ospedale come dietologa,suo marito è dermatologo, e quindi avranno invitato soltanto medici.
Come me.
No,la richiamerò più tardi e mi inventerò un caso.
Odio inventare bugie,ma non ho scelta.
Sono rimasta appoggiata alla parete grigia abbastanza,con il cellulare in una mano e l’altra sulla fronte,credo sia meglio tornare in ufficio.
"Saremo pochi intimi...Una decina...A cena, specialità europee..."
La richiamerò subito, e le dirò di non aspettarmi.
Mi infilo, colpevole, di nuovo in ufficio.Mulder non si sposta minimamente.
So di aver fatto una cosa spiacevole, quando ho letto sul display che era Geena,e ho deciso di uscire dal nostro seminterrato per rispondere.
-Guai in paradiso?-mi chiede Mulder,spostandosi con la testa oltre lo schermo del pc.
-Vecchie amicizie che tornano alla carica...-rispondo vaga,ma comunque colpevole.
-Ehy,hai un appuntamento?- nei suoi occhi scorgo ironia.
-No,Mulder,non ho un appuntamento...O meglio,l’avrei,ma non mi va di accettare...-comincio a sistemare le mie cose, per andarmene di corsa a casa.
-Perché ?Lui non ti piace? Scully,Scully...Finirai zitella!- ingoia veloce e sparisce dietro lo schermo.
-Mulder,se solo volessi,avrei centinaia di pretendenti.È che non mi va.- rispondo,evitando ogni umorismo.
Sono stata brusca,ma se crede in questo modo di riuscire a farsi raccontare la telefonata...
Il silenzio tra noi è abbassato soltanto dai nostri pc che si spengono.
Le telefonerò da casa, decido.
-Scully,scusa,ma mi sembri così contrariata...Che c’è?-mi chiede il mio collega,mentre si infila il cappotto. A volte non si accorge di essere esagerato nei suoi gesti?
-Mulder,la mia compagna di college,Geena,mi ha invitato a cena a casa sua,domani sera e io...
Ci saranno altri suoi amici,e non conosco nessuno...Oltre lei e suo marito.-
Mi infilo il cappotto anche io, e usciamo dall’ufficio,spegnendo le luci.
Mulder indugia davanti la porta per chiuderla a chiave, e continua
-Beh,potrebbe essere una serata piacevole...avevi programmato diversamente?-incespica con le chiavi, che gli cadono a terra.
Io,con un piede già sulle scale,lo guardo abbassarsi per recuperarle.I suoi capelli si muovono nella discesa,sembrano così morbidi...
-No,ma non mi piace andare a cene dove si è in tanti, si finisce a bere, e a ricordare i tempi del college...-sono stanca,debbo sempre spiegargli tutto?
-Ma se...-rinfila la chiave e finalmente chiude la porta,come se servisse a qualcosa.
-...invece ti divertissi? Non dovremmo perdere il contatto con la realtà,Scully,il nostro lavoro ci porta in realtà orribili,a volte, o fantastiche,dipende dai punti di vista,ma sicuramente ci allontana dal quotidiano...A volte il quotidiano può essere l’unica istanza, che salva dall’impazzire..-suona melodrammatico,ma Mulder ha ragione.
Continuiamo la conversazione per le scale,e poi nell’ascensore, che ci porta al garage del Bureau.
-Mulder,non è che io non voglia rapportarmi alla realtà,è solo che so come vanno queste serate,te l’ho detto...-cerco nella borsa le chiavi della mia auto, che sto per raggiungere.
È parcheggiata di fianco a quella di Mulder.
-Non lo so,non escluderei mai una possibilità, se mi allettasse,certo...-sta parlando ancora della mia cena o di qualcos’altro?
Sollevo un sopracciglio e lo guardo,mentre si appoggia sullo sportello aperto della sua auto, mani incrociate sotto il mento,con fare pensieroso.
-Vacci Scully,non perdere un ‘occasione di normalità...-mi consiglia,guardandomi serio.
-Mulder,io...-forse ha ragione.
Entrambi stiamo per salire, ognuno nella propria auto,è venerdi sera e non ci vedremo per due giorni.
-Mulder?Ti andrebbe di accompagnarmi?-azzardo.
Lui sorride. È lusingato,credo.
-Grazie Scully, ma sono i tuoi amici,io sono solo...-ci pensa su e fa,-...io sono solo il tuo collega,non uno dei tuoi accompagnatori ufficiali.-abbassa gli occhi e so che sta per andarsene.
-Mulder,davvero,Geena ha detto che potevo portare chi volevo - gli ometto la facile ironia con cui mi è stata sottolineata questa possibilità.
-Mulder, vuoi un rimborso spese?-so che fa sempre presa su di lui una battuta.
Lui risolleva gli occhi e mi guarda,sempre sorridendo.
-Ti costerei troppo come gigolò...-conclude,e sedendosi al posto del guidatore,fa per chiudere lo sportello.
-Come amico?-gli chiedo,alzando un poco la voce,superando così, vetro e lamiera, che ha messo tra noi.
Parola magica per Mulder "amicizia",ecco perché cara Geena ancora non gli sono saltata addosso,lui ha bisogno di una vera amica,non di...
-Allora? Vuoi che ti preghi?-continuo, sfacciata.
Forse è una buona idea,se Mulder non accetta, avrò la scusa per non andare, e lui non mi incalzerà più;se accetta, beh,almeno ci sarà lui con me.
Fa di sì con la testa,mette in moto e si allontana.
Lo vedo oltrepassare la barra alzata del garage.
Mi infilo nella mia auto. Per un momento mi chiedo se ho fatto la cosa giusta,e non so rispondermi.
Metto in moto anche io e mi muovo.


CAP 2
ACCETTARE O NON ACCETTARE?
TELEFONARE,FORSE...



Mulder's apartment
Two hours later


Palleggio con il pallone da basket,contro la parete.So che la signora Montag,al piano di sotto è sorda,ma non voglio darle fastidio.
Questo esercizio fisico mi aiuta a pensare.
Sono passato in lavanderia,ho ordinato una pizza per cena,adesso devo solo aspettare.
Piove fuori,non posso correre stasera.
Perchè Scully vuole che l’accompagni?
Perchè proprio domani sera?
Ha avuto altri mille inviti,e io non sono mai stato né consultato né coinvitato.
Certo,meglio questo, che uno per Casa Scully,con Bill che potrebbe farmi quello che sto facendo io al pallone.
Debbo accettare?
Non voglio accettare?
Ma se morirei, pur di stare con lei,oltre il lavoro.
Passare una serata con lei,a ridere,a chiacchierare,a...
Il pallone,l’ho mancato.
Le telefonerò, per chiedere chiarimenti.
Mi sdraio sul divano e faccio il numero sul cordless.
-Scully? Sono io.Se accetto,cosa troverò da mangiare?-lei mi conosce,posso parlarle così.
-Mulder,accetti allora?-mi chiede,quasi speranzosa.
-Non lo so,Scully. Se i tuoi amici mangiano come te,insalate e yogurt no,se hanno gusti migliori dei tuoi,forse...-mi piace farla stare in sospeso.
-Mulder,sei così infantile...Non so cosa c’è per cena,so solo che ci saranno specialità europee, perché sono stati invitati anche un ragazzo francese e una studentessa italiana...-mi risponde con la voce accondiscendente.Decido allora di farle perdere la pazienza.
-Ragazza italiana?Bene,allora accetto!-suono un po' sciovinista,ma lo faccio apposta.
-Mulder,perchè te l’ho proposto?-è già stufa...
Bene!
-Perchè sei una single disperata,non vuoi che le tue amiche ti compatiscano,vedendoti da sola al loro party...-
E Mulder segna un ennesimo punto sul tabellone
‘’idiota -1- / donna meravigliosa -0-’’
-Oh certo,Mulder,tu mi salvi sempre...-lo sa,lo sa che quel bacio non doveva che essere l’inizio tra di noi...
-Scully,dai,ho deciso di accompagnarti,ma la mia tariffa è di 100 dollari l’ora...-sono preciso negli affari.
-Davvero? L’altro mi ha chiesto soltanto 80 dollari l’ora...-risponde,con una vocina maliziosa.
-Altro?! Non sono l’unico a cui l’hai proposto?-ingoio forte.
E se ci fosse davvero qualcun altro?
-Certo che no,Mulder!Ho sempre il numero del pronto intervento ‘’Heartbreack Hotel’’,sono single e disperata,l’hai appena detto,ricordi? Ma hai dimenticato previdente...-
-Così se io non accettassi...-
-Ma tu hai accettato...-
-Si,ma se io...-
-Basta Mulder,il microonde mi chiama.-
Beeeeeeeeeeep.
Ha riagganciato.
Contemporaneamente suonano alla porta.
È il ragazzo pizza.

Scully’s apartment
Three hours later.


Ho chiamato Geena,per confermare che ci saremo.
CI saremo.
Non vorrei davvero dare per scontate troppe cose,ma Mulder e io NON stiamo insieme.
Ho sottolineato questo al telefono,prima con lei,così, se deve assegnare i posti a tavola,si sentirà libera di fare come meglio crede.
Il libro che ho iniziato a leggere,quando lui mi ha telefonato, è rimasto sul divano.
E io sono a letto.
Mi alzo,per andare a recuperare il libello. Il guaio con Mulder è che mi fa ridere.
Sempre.
Anche quando fingo che non ci riesca.
A volte mi mordo il labbro, internamente,per non dargli soddisfazione.
Sa essere ironico,umoristico,malizioso e deliziosamente irriverente.
Glielo riconosco come merito:con le esperienze che ha avuto,non è diventato un cinico.
I dolori cambiano l’umore delle persone,non l’indole.
Siamo cresciuti,a causa di tutto quello che abbiamo condiviso.Siamo più forti adesso.
Niente ricordi Dana;almeno non stasera...
Oggi in ufficio...
Era davvero lo stesso uomo che mi ha baciato a capodanno?
Era così distante,preso dall’ultimo rapporto,ho quasi creduto di dargli fastidio,mentre lavoravo al suo fianco,ma su un altro rapporto,quello spese.
Quando è uscito per pranzo,avevo quasi deciso di affrontarlo e chiedergli,dopo un mese dal bacio...
Mi ami quanto ti amo io?
Perchè mi hai baciato solo quella volta?
Sono ridicola.
Non lo affronterò mai.
Non mi è permesso.
È rientrato e mi ha portato un’insalta senza salse,mentre lui masticava i resti di un mega cheese-burger.
Il ketchup gli aveva imbrattato pollice e indice,e invece di leccarglielo via,l’ho avvertito con fare distaccato,e lui,a mezza bocca,mi ha ringraziato.
Poi è uscito di nuovo,mentre io fissavo i miei salutari vegetali,tristissimi.
Ho immaginato fosse andato in bagno per lavarsi le mani.
Odorava di pulito quando è tornato,senza guardarmi, si è rimesso al pc.
Ho mangiato in silenzio,al ritmo del suo digitare.
Come posso affrontarlo su un argomento che non abbiamo MAI più ricordato tra noi?
E per lui il bacio ha rappresentato quello che ha rappresentato per me?
Mio dio,ho passato i 16 anni da un pezzo...Un bacio è un bacio,e basta!
Intanto continua a piovere.


CAP 3
PRETTY GIRL, PRETTY BOY



Mulder's apartment
Saturday 02/01/2000
04:23 p.m.


Scully mi ha chiamato stamane,comunicandomi orario e luogo della cena.
Non è troppo distante,posso uscire dopo la partita,che è quasi finita.
Intanto ho preparato i miei vestiti.
Scully ha tenuto a ricordarmi che è una cena elegante...
Non sono mica un neandertaliano,Scully,so come vestirmi...
Mi sono sbarbato solo un‘ora fa,è sabato,me la sono presa comoda.
Sono andato a correre, alle 11 mi sono fermato da Starbuck's per un caffè e una ciambella. Doccia,e ho dato un ‘occhiata al file russo.
Interessante,per quanto mi riguarda la Russia non è solo Tunguska,potremmo andarci con Scully,ho trovato un’ennesima connessione con il progetto Zeus...
Quando mi ha chiamato,mi ero appena assopito. Anche stanotte "Niente sonno,grazie".
Aveva un tono di voce calmo,spero si sia rilassata.
Forse è preoccupata per avermi invitato,forse pensa che potrei esser Spooky, anche con chi non mi conosce.
Non siamo mai usciti insieme,per un appuntamento,lei non sa neanche come mi comporto con altre persone,come interagisco...
Bene,la capisco...se deve semplicemente basarsi sugli incontri che ho con i 3 pistoleri, o sugli interrogatori per i casi, credo bene che sia preoccupata!
Ecco perché mi ha chiesto di arrivare per conto mio,lì...
Non vuole che arriviamo insieme...quello è fallo arbitro! ...Ma conosco il vero motivo:non vuole che ci prendano per una coppia che arriva insieme,se ne va insieme...
Ottimo finale...
Ma che sostituzioni fai? Dico ad alta voce,verso la tv.
Io non sono così preoccupato,non mi viene l’ansia, quando so di dover passare del tempo con chi non conosco,anzi,mi sento stimolato,nuove facce,nuove menti...
Si,si,si ...Gli ultimi secondi,si,si …No ,cazzo ,NO, abbiamo perso!!
Spengo la tv,ululando insulti,con il telecomando che sbatto sul divano alzandomi. Torno in camera per vestirmi.
E poi non mi creo mai aspettative,ma so che lei sarà bellissima,e nessuna sarà al suo pari...
Nessuna lo è mai,e non lo è mai stata...
La cinta nera?
Eccoti qui,non ti stai rendendo affatto utile,sai? Nascondendoti dietro la poltrona...
Cazzo, che cravatta scelgo?
Troppo amido sulla camicia,dovrò farlo presente alla signora Cho-uyi...
So che Scully adora questo completo...tesoro,mi accorgo come mi guardi quando lo indosso...
Cravatta...Cravatta...Quella a pois bianchi?
Si, fa tanto vecchia Europa,ne so qualcosa.
Dovrei pettinarmi,però ,sembro uno che ha sonnecchiato sul divano...
Vado in bagno per farlo,e poi mi annodo la cravatta.
Perfetto.
Un ultimo tocco prima della giacca...
Profumo.
Italiano.
Armani.
Mi infilo la giacca,prendo il cellulare,il portafogli, chiavi auto e appartamento,capotto.
Sono pronto.
Spengo la luce e mi chiudo alle spalle la porta.
Facile,vero?
Allora perchè sono nervoso?

Scully’apartment
Same day,same hour

Quando ho deciso di accettare,potevo aspettarmi anche questo...
I miei capelli sono uno schifo,non mi metterò troppo elegante,e non mi truccherò eccessivamente...
Ho passato la mattina a rimettere in ordine il mio appartamento,poi ho chiamato mia madre,le ho detto di stasera,e quando ho aggiunto che mi avrebbe accompagnato Mulder,aveva un tono di voce più allegro...
Si ricordava di Geena,e di suo marito Grant.
Maledetto mascara,avrei dovuto comprare l’altra marca...
Metterò il completo nero di velluto, con la blusa bianca.
Non metterò nulla di speciale,perché non c’è niente di speciale in stasera...
Infilo il rossetto nella borsa,potrà servirmi dopo mangiato.
Quando ho chiamato Mulder,avevo l’intenzione di dirgli di portare la sua auto...
Volevo sentirlo,volevo che mi confermasse la sua adesione all’invito ad accompagnarmi...
Volevo sentire come stava.
Non voglio che ci vedano arrivare insieme.
Entro in cucina e mi verso un po' di latte in un bicchiere.
Bevo, per calmarmi.
Perchè sono così nervosa?
Siamo due adulti invitati alla stessa cena,possiamo anche arrivare insieme...
Mi infilo il cappotto ed esco di casa.
Raggiungo la mia auto e finalmente mi metto in cammino.
Poco traffico,bene,speriamo che anche Mulder sia già partito...
Odio arrivare per prima,ma lui certamente sarà in ritardo.
Dopo un quarto d’ora, sono sulla tangenziale; due uscite e ci siamo.
O mio dio..Non ho pensato a portare nulla ai padroni di casa!
Prendo il cellulare dalla borsa e digito ‘’Mulder’’.
-Sono io,ho dimenticato di prendere qualc...-mi interrompo, perchè lui ride dall’altro capo della comunicazione.
-Scully,non preoccuparti,ho preso del vino francese,mentre venivo.Tranquilla,ce la caveremo benone.-
Riaggancio soddisfatta.
Mulder il gentiluomo,Dana la svampita...
Lo so perchè ho dimenticato di farlo:il mio inconscio mi vuole far desistere ad andare,ho un brutto presentimento...
Mi sembro Mulder.


CAP 4
CONVERSARII



Geena & Grant’s house
06:42 p.m.


Parcheggio facilmente lungo la strada.
Non scorgo l’auto di Mulder e mi arrabbio,pensando di dover davvero entrare da sola.
Invece dovrei preoccuparmi del fatto che lui non è qui.
Ha sbagliato uscita?
Ha cambiato idea?
Mi molla cos...
Sento un clacson dietro di me,mi volto e vedo la sua auto, parcheggiata dietro la mia.
Scendo e, mettendo l’antifurto, lo apostrofo,visto che mi ha raggiunta.
-Bene Mulder,stranamente non sei in ritardo...Quanto ti debbo per ...-indico con il mento la confezione rossa che,immagino, contenga il vino che Mulder tiene con un braccio,contro il suo corpo.
-Scully,non credo debba farti pagare la tua parte per queste...-mi redarguisce.
Sono sempre sulla difensiva.
Lui è premuroso e io scostante,bella coppia.
Mi ha dato le spalle e si incammina sul marciapiede, verso la villetta numero 12445.
Le falde del suo elegante cappotto ondeggiano ad ogni suo movimento.
Lo seguo in silenzio,guardandolo camminare davanti a me.
Le finestre al primo piano sono illuminate,e il vialetto ha il cancello aperto.
Mulder si arresta davanti alla cassetta della posta.
-Se non vuoi che ci vedano arrivare insieme,aspetterò qui che tu sia entrata.-
Mulder è accondiscendente,gentile,ma freddo.
Credo sia a causa del mio comportamento,lo tengo così tanto a distanza...
-Ascolta,Mulder,adesso mi sembra una sciocchezza farti aspettare qui,da solo,come se ti ignorassi,credo non accadrà nulla se entriamo insieme...-cerco di essere carina con lui,se lo merita.
Ci incamminiamo insieme verso la porta di ingresso,e suono il campanello.
-Scully,mi hai permesso di entrare con te, solo perchè ho questo...-mi sussurra alle spalle Mulder,ovviamente riferendosi al vino.
Nell’aria gelida di febbraio,appena iniziato,il suo sussurrare è dolcemente tiepido e profumato sul mio viso.
Ottimo profumo.
Sono riportata alla realtà dal "benvenuti!" ,quasi urlato da Grant, che ha appena aperto la porta.
Tra saluti e baci, entriamo in casa.
Siamo avvolti da un profumo delizioso che proviene dalla cucina,mentre ci togliamo i cappotti e Grant ci conduce verso il guardaroba.
Sembra un irlandese...
Ha sempre avuto quest’aria soddisfatta,stasera mi sembra anche elegante.
Ma Mulder si è messo il completo blu.
Gli dò un occhiata,mentre poggia la scatola del vino per terra,nello spogliatoio,e sistemiamo i cappotti,con Grant che continua a chiacchierare come se fossimo lì da un’ ora.
-Allora Dana,avete trovato traffico? Lo sapevo,la tangenziale è sempre...Ehy ma non dovevate,Mulder,vero? Sei stato gentile...Cos’è, vino? Bene,bene...-

Grant continua,anche oltre le soglie dello spogliatoio di casa sua a parlare,mentre mi guida in salotto.
-Allora ? Tu sei il collega di Dana..-dandomi una pacca sulla spalla, fa sembrare tutto così divertente...
Intanto mi ha condotto al centro della stanza e inizia le presentazioni.
-Vieni ,ti presento.Lei è Rose,è italiana,è qui per una borsa di studio all’università.
Poi,questo è Juan,siamo amici dal tempo della high school,figurati quante ne abbiamo combinate insieme!In cucina troverai Geena,mia moglie e Martin,sta facendo praticantato nel nostro ospedale,vuole diventare il miglior chirurgo francese, ma di scuola statunitense-
Grant strizza un occhio,
-e nel frattempo pasticcia in cucina, una specialità strana a base di formaggio,senti la puzza ,vero? Eccoci a Luise,un’amica di Geena, e loro sono i nostri vicini di casa, Joanne e Paul,sono nella pubblicità...Lui è Mulder.-
Fatto ciò,mi molla, per andare verso l’angolo bar del salotto.
In sequenza, mi ha presentato a Rose,seduta sul sedile del camino al lato della stanza,la quale mi ha sorriso timidamente,sarà a causa della lingua,è carina,ha un vestito di maglia nero,calze nere e stivali neri.
Ha i capelli castani sciolti sulle spalle e due occhi profondi.
Poi c’è Juan che, a dispetto del nome, non ha affatto tratti latini,anzi,è un ragazzone biondo che si è alzato dalla poltrona dove era seduto, davanti al camino, per salutarmi con una stretta di mano dinamica.
Accanto al tavolo apparecchiato, ho trovato Luise,una donna dai capelli cortissimi e viola,con addosso talmente poca stoffa ,che non so dove inizi il top di pizzo bianco e finisca la minigonna rosa..
Credo su delle autoreggenti blu e su dei tacchi vertiginosi.
Di cosa si occuperà?
Ho qualche vaga idea...
La coppia afro americana dei vicini di casa,Joanne e Paul ,è discretamente seduta sul divano.Lei mi tende la mano,ha i capelli a caschetto neri,e una scollatura incredibile.
Ma Scully dove è finita?

-Dana,finalmente!Mancavate solo voi...-travolgente come sempre,Geena mi sovrasta in un abbraccio fortissimo; sono entrata in cucina su indicazione di Grant,mentre faceva caracollare Mulder tra gli ospiti.
Geena,con addosso un grembiule "dont’kiss the cook",tenendomi per mano, mi presenta a Martin,il collega francese.
È poco più che un ragazzo,ma parla benissimo la nostra lingua.
Indossa una camicia bianca e jeans neri.
Mi fa il baciamano,mentre mescola una mistura gialla in una sorta di paiolo, messo sul fuoco sulla cucina a isola di Geena.
-Incantato di conoscerla,Dana,lei è la più cara amica di Geena,o almeno,così mi ha detto...-
Mi fissa negli occhi,troppo indiscretamente e abbassando la voce,
-Sicuramente la più bella...-
Geena mi porta di nuovo in salotto,dove conosco una coppia di vicini,lei è troppo vecchia per portare quel vestito verde,Paul è nascosto dietro un paio di occhiali troppo affettati.
Vestito come un dandy,capelli corti e neri,con la V di Versace, dappertutto sul completo nero.
Poi incontro Juan ,amico di Grant, ma suo opposto fisico.
Sembra dimostrare meno dei suoi anni,o sarà la felpa rossa sui jeans sbiaditi e sbracati?
E ci sono Rose,la ragazza italiana e Louise,ma è matta a portare certi tacchi?
Stringo ad ognuno la mano,sorridendo e accettando i commenti che Geena fa su ognuno di loro.
E Mulder dov'è?

Chiacchierando del tempo gelido,Grant mi ha chiamato al bar,dove mi versa un cocktail di sua invenzione,mi informa,mentre agita uno shaker di cristallo.
Gli sorrido come un idiota,con il mio bicchiere in mano,e mi guardo intorno.
La stanza è accogliente,ha toni salmonati alle pareti,tappeti etnici dappertutto e una libreria che arriva fino al soffitto.
E il camino con due sedili laterali,ricoperti da cuscini enormi e colorati, prende un intera parete,tra due grandi vetrate,con tende leggere e accostate.
Davanti ad esso, due divani crema a quattro posti, due poltrone basse,in velluto rosso e un tavolinetto ingombro di candele e cd,per il bar invece ci sono tre sgabelli di legno scuro.
Il lettore,nascosto da qualche parte,diffonde musica latino americana.
E’ un accompagnamento allegro,mi piace.
Dà calore ,come l’intero ambiente, del resto.
Il tavolo troneggia su un vasto scalino,ed è completamente ricolmo di bicchieri e piatti, disposti ordinatamente.
Ho lasciato le bottiglie in anticamera,con questa scusa mi allontano.
Trovo Scully che mette a posto, nel guardaroba, la sua borsa.
Ci sorridiamo e io mi chino a prendere la scatola del vino.
-Come va?-mi chiede, con voce bassa.
Alla luce di una piccola lampadina,la vedo:è meravigliosa,splendente...
Mi risveglio e le rispondo.
-Benissimo,tu?- adoro quando c’è questa complicità tra noi.
-Mi piace la loro casa,mi piacerebbe se...-si interrompe, e bruscamente, esce dallo spogliatoio,io mi rialzo e porto il vino a Grant.
In salotto la conversazione stenta a decollare.
Riprendo il mio bicchiere e sorseggio piano,osservando Scully tornare in cucina.
La sua amica Geena mi bacia sulle guance.
-Carissimo Mulder,mi fa molto piacere che tu sia qui stasera,non hai idea di quante volte abbia pregato Dana di portarti...-mi lascia a mezza risposta e se ne torna in cucina,anche lei.
Decido di seguirla.
Mentre chiacchiera con me ,entriamo in cucina,enorme stanza dalle pareti ingombre di utensili di ogni tipo,spero siano solo per cucinare,e dietro i fornelli vedo Scully che rimesta in un paiolo sul fuoco,arrossata dal calore.
Martin,il francese suppongo,le tiene la mano sulla sua ,mentre le parla a voce bassa,standole accanto.
Geena intanto ha scartato il vino e lo ha messo a tavola,tornando in salotto.
Non è una donna,credo sia una trottola umana.
Bell’X-files,questo.
Mi avvicino ai fornelli e, sorridendo, mi presento.
-Salve,sono Mulder,il collega di Scully.-sollevo la mano che è libera dal bicchiere.
Martin ,senza cambiare posizione, mi tende la mano e mi chiede,
-Martin...Mulder?Che strano nome...-
-In realtà è il mio cognome...-
-Come mai non usi il tuo nome,per presentarti? Usanza americana?-
Vuoi la guerra,bastardo?
-Non mi piace il mio nome,da voi suonerebbe "renard",credo...-
-Oh-ho ,caro amico...e sei davvero una "renard"?-addolcisce la R ,come una nota musicale prolungata.
-A volte...-
-E tu Dana,ami il tuo nome o il tuo cognome?-le chiede,dimenticandosi immediatamente di me.
Scully ridacchia e guarda la pentola.
È già ubriaca?
E io che pensavo di colpirla con il mio francese...Contro un francese purosangue?
Già,sei proprio una volpe,caro Fox...
Torno in salotto,Juan e Grant bevono e chiacchierano tra loro.
-Ma come puoi pagare tutte quelle tasse?No...Metterti in proprio non è stata davvero una buona idea...-Grant sembra molto preoccupato.
-Credi?Ma non avevo scelta,debbo pagarle un mucchio di alimenti,lo sai.- risponde Juan.
Li lascio ai loro ricordi,oltrepassandoli ,sollevo il bicchiere verso Grant,sottolinenando con un‘espressione del viso, l’efficacia del suo cocktail.
Lui solleva entrambi i sopraccigli e sorridendo,torna con l’attenzione al suo amico.
Invece Luise si è unita a Joanne, nel dare un'occhiata ai libri sparsi su una cassapanca antica,dietro un divano.
Mi avvicino a Rose,che intanto si è accomodata proprio sul divano.
Sorridendo, mi siedo accanto a lei.
-Tutto bene?-le chiedo,mi sembra la più simpatica qui.
-Si,grazie.-mi risponde educatamente.
- Vieni dall’Italia, e io...Sono stato in Europa,tanto tempo fa...-mi sembra passato un secolo.
Vorrei essere stato con Scully,in Europa,magari proprio in Italia.
-Quale paese hai visitato?-mi chiede,grata di poter fare conversazione,ma il suo inglese è eccellente,senza accenti di sorta.
-Non ero proprio un turista,ho studiato ad Oxford,ma qualche volta ho anche oltrepassato la Manica!E tu,hai ottenuto una borsa di studio,ma per quale facoltà?-sono un conversatore delicato,posso rilassarmi e appoggiarmi contro lo schienale del divano,aprendomi la giacca e sistemandomi la cravatta.
-Seguo i corsi di comunicazione...-è timida,ma leale...mi guarda mentre parliamo.
-Ti piace il nostro paese?- a parte cospirazioni e Consorzio,intendo,ma lei che ne sa...
-Molto,mi sembra di sognare...-
-Davvero? Ne sono felice,allora,ma tranquilla ,non è un sogno questo...-
Si avvicina a noi Joanne.
-Rose,posso chiederti se anche da voi, in Italia ……………-perdo il resto della domanda perchè Scully è tornata in salotto e Geena la guida verso Juan e Grant.
Osservo la scena,chiacchiere di circostanza,Grant le versa da bere,ma lei rifiuta,si guarda intorno come se cercasse qualcuno.
Il padrone di casa crede di aver fatto una battuta,ma lei gli sorride appena.
Non posso crederci:Dana Scully appare intimidita!
Torno alle mie compagne di divano.
-..credo di non potermi esprimere riguardo questo,ma se vuoi posso chiedere in giro...-
-Davvero Rose?Mi faresti un favore immenso,grazie.-Joanne si allontana da noi e si infila in cucina.
Riprendo la conversazione,chiedendole subito dopo
-Quindi ti piace viaggiare?-
-Non proprio,ma adoro il vostro paese,ti sembro retorica?-
-Affatto,con tutti i nemici che ci siamo creati con la politica economica,credo sia un bene che qualcuno creda nel nostro stile di vita.Ti trovi bene? Dove vivi?-
-Al campus,divido con un'amica una stanza,abbiamo delle agevolazioni se rimaniamo lì.E tu? Abiti a D.C.?-mi chiede.
-Sì,ci lavoro anche,-non so più cosa aggiungere,ma lei continua.
-E di cosa ti occupi?-
Dò la caccia a piccoli omini grigi e figli di puttana fumatori,dovrei dirle ,invece opto per un più semplice,
-Lavoro per il governo.-sono sempre molto discreto riguardo il mio lavoro.
-Poliziotto?-
Ehy ragazzina,basta, non credi? -Non proprio,sono un agente federale...Come la mia collega.-
Perchè ho aggiunto Scully,in tutto questo?
Lei sorseggia il suo drink.
Scully ,intanto, si è incantata davanti un antico pezzo di argenteria che Geena e Paul stanno decantando.
-Davvero Paul? Non dirmelo! E pensi davvero che dovrei farlo stimare?-
-Ma certo Geena,almeno del 18° secolo,te lo assicuro...-
Torno a Rose.
-Come mai qui? Voglio dire,conosci Geena o Grant o...-mi incarto nella domanda.
-Sono stata invitata da Martin...Non conosco nessuno qui...In realtà,sei la prima persona con cui parlo stasera...-mi sorride come una monna lisa.
Quel francese! Lascia qui la sua ragazza, per gettarsi tra le braccia delle indigene.
-Interessante,e vi siete conosciuti qui o in Europa?-
-L’ho incontrato qui,ad un seminario su Sartre,e da lì...-lascia tutto così indefinito.
-State insieme da molto?-in cosa mi sto trasformando,in mia zia Sophie?
Che assillava tutti ,volendo conoscere sempre le storie sentimentali dei suoi interlocutori?
-Non stiamo insieme,siamo solo amici...-
Cazzo,pericolo in vista allora,ma sbaglio direzione,il pericolo si avvicina da tutt’altra parte.
-Siete agenti federali? E non vi vergognate?-vengo aggredito da Louise.
-Vergognarci di cosa?-non sono ancora ben conscio di cosa voglia esattamente la tipa.
-Vergognarvi di andare in giro a perder tempo e soldi,manovrati da lobby che...-la ferma l’intervento di Grant.
-Louise ti prego,parlami di tutto, ma non di politica,almeno,non stasera...-
-Grant ti prego Io...Torniamo a te,G-man...-
-Non vorrei dispiacerti,Louise,ma non siamo i colletti bianchi che seguono protocolli e altro. Noi due ci occupiamo di casi particolari...-le rispondo, non risentito,sono abituato a queste tirate.
Intanto, tutti si sono stretti intorno a questa conversazione antipatica.
-Spero che siano davvero particolari...-mi riponde, fissandomi insistentemente.

-Credimi,lo sono,e non so se ti piacerebbe conoscerli.-sono agressiva,ma nascondo tutto sotto un sorriso di circostanza,non mi piacciono le persone veementi.
Mulder mi guarda,sollevando la testa,mi sono avvicinata da una direzione che lui non poteva scorgere, da come era seduto.
Ha passato tutto il tempo degli aperitivi con la ragazza italiana.
Gli piace?
Insolitamente,perchè non è il tipo "amantide" che lui sembra preferire...
-Non ho intenzione di offendervi,ma concorderete su...-
-Louise,conosciamo il tuo impegno politico, ma sarebbe meglio che ci risparmiassi le tue tirate d’orecchi,loro sono solo agenti federali,e non esponenti del governo,quindi...senza offesa..-le risponde Juan,guardandomi con simpatia.
-Va tutto bene,Juan ,se Louise vuole esprimere una sua opinione...Ti prego..-la invito,sedendomi sul bracciolo del divano,quello opposto a dove sono Mulder e Rose.
-Non importa...Ha ragione Juan...-Louise sembra aver perso interesse a ciò che ha scatenato poco prima,si allontana in silenzio,seguita da Grant.
Interviene Joanne.
-Avete visto qualche buon film,ultimamente,al cinema?-
-Joanne ha letteralmente detestato "Eyes wide shut"...-interviene Paul, dal sedile accanto il camino,sinceramente divertito.
-Certo che si!Non capisco proprio la frase finale che pronuncia la Kidman: ‘’Dovremmo fare una cosa più spesso...-
Si interrompe,rendendosi conto di quello che sta per dire e riprende,
-L’avete visto o no? Beh se si,sapete a cosa mi riferisco...-conclude.
-Io non l’ho ancora visto,ma trovo che Kubrick sia il più grande cineasta statunitense,con Scorsese...-risponde Rose,guardandosi intorno, per cercare qualcuno che le completi la frase della Kidman.
-"Scopare",tesoro,ecco la frase all’indice e che non riesce a dire Joanne:"scopare più spesso"...Beh ,siamo tutti adulti,no?-l’intervento di Louise,quasi urlato dal bar,è accolto da sorrisetti e versi.
-Louise,sei sempre la solita...-aggiunge uno sconsolato Grant.
Rimango basita da tanta sfacciataggine,anzi maleducazione.
-Paul,invece,avete poi deciso dove andare a sciare,quest’anno?-Juan chiede,per sviare l’imbarazzo.
-Ancora no,allo studio ci hanno commissionato una nuova campagna per il Chivas,prodotto ormai presente da molto tempo sul mercato,come rinverdirlo?-sembra preoccupatissimo.
-Tesoro,non parliamo di lavoro,ti prego,altrimenti mi verrà mal di testa...-lo blocca la moglie.
-Perché non ci mettiamo a tavola?Credo sia pronto...-Geena salva la situazione,spuntando dalla cucina,seguita da Martin.


CAP 5
LA CENA EUROPEA



07:16 p.m.


Sono seduta tra Juan e Martin,poi,in sequenza ci sono: Rose,Mulder,Geena,Paul,Joanne,Grant e Louise.
Le candele sono piccole e sistemate in bassi portacandele trasparenti.
In mezzo al tavolo rettangolare c’è un fornelletto acceso, in ceramica scura.
Davanti ogni commensale una ciotola con una lunga forchetta a due denti,cestini di pane tostato ogni due posti,e il vino di Mulder è stato versato nel lunghi bicchieri di cristallo.
Mulder sembra deliziato di trovarsi accanto a Rose.
Mentre aspettiamo il piatto più importante,ci serviamo tutti di piccoli antipasti,in vassoi sparsi lungo il tavolo.
Mi piace quest’atmosfera,questi sorrisi rilassati,questa musica,questa luce soffusa e calda.
Martin si è alzato e torna dalla cucina con la pentola che era di là.
-Non è una specialità tipicamente francese,ma siamo lì...-
Poggia tra la curiosità generale il recipiente sul fornelletto e ci spiega come mangiare.
È una specialità a base di formaggi misti,tenuta in caldo,nella quale vanno tuffati i pezzetti di pane ,infilzati sulla forchetta lunga.
-Martin è divertentissimo!-Geena è così,si entusiasma davanti le novità.
Così,lentamente,ognuno degli invitati esegue il rituale, per mangiare.
Dopo il primo assaggio Juan dice,
-Ehy,ma è buonissimo!-
-E’ vero,bravo Martin,-aggiunge Joanne.
Paul da il suo consenso,tuffando un nuovo pezzo di pane nel formaggio.
Mulder ancora non dice una parola,sembra che gli basti guardarsi intorno.
Non ci incontriamo con gli occhi da molto,ma quando succede,ne sono contenta.
Prima,in salotto,ho colto il suo interesse per Rose...è una bellissima ragazza.
-Quanto tempo hai ancora,prima che ti scada il permesso?-
La voce ben modulata di Mulder chiede a Rose.
Lei risponde che ha a disposizione ancora quattro mesi e poi,
-Dovrò andarmene...O sposare un americano...-la battuta diverte Mulder,che risponde.
-Se vuoi ,sono qui...A tua disposizione.-so che scherza,ma se lei non lo capisse?
-Allora,Dana,come sta tua madre?-mi chiede Geena,mentre Paul le versa altro vino.
-Bene,ti saluta,mi ha chiesto se ti ricordi dei suoi biscotti allo zenzero...- -Dana?Ti ricordi? Abbiamo passato un intero trimestre, nutrendoci solo dei biscotti di tua madre...Che tempi,quelli...-sembra quasi commossa,-Ma poi, la nostra Dana ha deciso che fare il semplice medico non le bastava e ha scelto l’FBI...-continua,guardandosi intorno con un’aria fintamente afflitta.
-Oh,oh,sei una donna pericolosa...-Martin mi fissa,inclinandosi verso di me.
Mulder alza la testa e lo fissa in un modo che non mi piace.
-Sentite questa,proprio ieri leggevo su Time l’editoriale su Clinton e la stagista...-
-Grant,non ne posso più di questa storia squallida!-fa Louise,irritata.
-No,lasciami finire...-
-No,se penso che Letterman ha ancora in serbo battute su tutto questo,sai a cosa serve un editoriale?-
-Cosa farete quest’estate...-non so neanche chi abbia formulato questa domanda,perchè sono catturata alla mia sinistra da Martin,che mi sussurra quasi,approfittando che l’attenzione generale della tavola si sia spostata sulla politica,
-E cosa ti piace fare nel tempo libero? Scommetto che ti piacciono le passeggiate,magari in mezzo alla natura...-continua su questo tono,ma non lo ascolto.
Rose sta ridendo ad una battuta di Mulder.
-Ti dico di sì,e quando l’ha detto,non potevo crederci!-Mulder incalza e lei ride,timida,ma continua a ridere con lui.
Perché siamo seduti così distanti?
Juan non sembra interessato che al cibo.
-Vero?-Martin mi domanda.
Cosa? Non ho ascoltato...
Forse dovrei occuparmi di lui e non di Mulder.
Mentre parla mi guarda negli occhi,è gentile ,ma perchè mi infastidisce quasi?
Mulder sembra aver trovato uno splendido contatto.
-E tu che le hai risposto?-gli chiede Rose,ormai totalmente assuefatta a lui.
-Niente,che aveva sbagliato numero e che se avesse continuato così, saremmo anche potuti diventare amici.-le completa il racconto,del quale non ero a conoscenza,e prova a immergere un ennesimo pezzetto di pane nella fonduta.
-E tu ci credi nell’amicizia?-gli chiede lei,come se davvero le interessasse...
-Certo,credo sia il sentimento che preferisco...-le risponde,guardando me.
Non trovo di meglio che fissarmi di nuovo su Martin.
-A me piace infinitamente questa aria al tramonto,quando la città è ancora febbrilmente...-
Di cosa parla?
Solleva le mani come un direttore d’orchestra,enfatizzando ogni parola.
Non lo seguo con la testa,ma solo con il viso,che atteggio in trasognato interesse.
Parla,parla,parla...

-Martin,-inizio, alzando eccessivamente la voce,-è davvero ottimo!-sono dovuto intervenire,si sta quasi buttando addosso a Scully!
Lui si volta,mi sorride senza una parola e torna al suo soggetto.
Cazzo,attacco debole il mio.
La roba che ha cucinato è terribilmente saporita,ma il vino aiuta nell’impresa..
-Mulder,credi che l’All Star Games,abbia ancora motivo di esistere,non pensi sia troppo enfatizzato,più come spettacolo che come evento sportivo?-mi domanda Juan.
-Credo che quasi tutto lo sport ormai sia più spettacolo che sport.Pensa al Superbowl.-
-Sì, hai ragione,ma con tutte le partite di lega,non credo sia giusto costringere i giocatori,già stressati dai campionati,a dover disputare partite simili...-
-Ma è divertente...-interviene Louise.
-Finalmente qualcosa che ti piace...-ironizza Grant.
La cena continua con vegetali assortiti.
No bistecche?
Ascolto le conversazioni, incrociarsi intorno al tavolo,vedo Scully finalmente beata,che si gusta vino & Martin...
Deve avere una vita,oltre gli X-files,oltre me.
Che cosa sono io per lei?
Verso del vino a Rose,anche lei sembra meno timida, adesso.
Non ho mangiato troppo,ma ne ho abbastanza di questa roba.
-Adesso il dessert,molto americano...torta di mele!- Geena fa sembrare tutto un gioco divertente.
Si alza e torna con la torta.
Intanto sono comparsi dei piattini per la torta,e sparisce il crogiolo bollente,era ora!
Mentre mi servo della torta,spero non ci sia la cannella,odio la cannella nei dolci,Martin sussurra qualcosa all’orecchio di Scully,che arrossisce, ma nessuno,oltre me, se ne accorge.
-Vuoi un po’ di torta,Rose?-chiedo alla mia vicina di sedia.
Senza una parola,annuisce e la servo.
Mastico quasi con rabbia.
Che diavolo le ha detto ?
Come si permette ?
-Sai,Martin è fatto così...Pensa che le donne americane siano tutte da sedurre..Sei geloso?È tua amica,no?-Rose ,con un filo di voce,mi rifila questa bella prospettiva...
-Comunque,hai torto Grant,non puoi continuare a fregartene,tra meno di venti anni l’acqua sarà il bene più prezioso..-
-Non dico di no,Louise,ma non voglio essere manipolato da teorie estreme...-
. -Teorie estreme?Ma se...-
-Joanne,hai poi cambiato arredatrice?-
-Ma non te l’ho detto,Geena?Da un mese ormai...-
Che diavolo ci faccio qui?
Di cosa diavolo parlano questi tizi?
Volevo passare una serata con Scully e invece...
Credo di aver assunto un aria molto abbattuta,perchè Rose sente il bisogno di sfiorarmi la mano e dirmi,
-Ti senti male?Troppo dolce alle mele?-lei è dolcissima...
-No,sto bene,vorrei solo sgranchirmi un po’ le gambe...-
-Ottima idea Mulder,io esco a fumare,e tu puoi farmi compagnia!-mi propone Louise.
Ci alziamo all’unisono dal tavolo.
-Bravi, intanto preparo il caffè...-trilla Geena.
Credo abbia una propensione a sentirsi bene,sempre,comunque!
Seguo Louise in veranda,non fa eccessivamente freddo.
Lei si accende una sigaretta,muta,me ne offre una ,che rifuto senza parole, ma solo con un gesto del capo.
-Senti,scusami se prima ti sono sembrata aggressiva,ma il mio analista dice che per superare un complesso paterno,debbo sfogarmi con ogni uomo che trovo interessante...-
Cosa?
-Ma da che analista vai?-chiedo,glissando sull’uomo interessante.
-E’ un comportamentista,sai come sono fatti,beh no,probabilmente non sei mai stato in analisi,non sai nemmeno di cosa parlo.-respira fumo con il naso.
-Ti sbagli,sono uno psicologo...-butto lì,vediamo chi ha il punto più alto,bluffatrice...
-Davvero?-chiede incredula.
-Sì,ma non per questo devi raccontarmi l’ultimo sogno che hai fatto.Non ho mai esercitato.-
Stiamo in silenzio per un po’,poi aggiungo
-Sento freddo,credo che rientrerò.-
Con questo la mollo sola nella notte.
Bye bye baby...
Quando rientro,anche gli altri commensali si sono alzati da tavola.
Trovo Grant e Paul che discutono del giardiniere,e Joanne che consiglia a Scully di cambiare pettinatura. -Davvero,con i capelli più corti,ti si scoprirebbero di più gli occhi,non ho ragione?-si volta a chiedermi. Annuisco serio,ma vado a sedermi sul sedile del camino. Il fuoco scricchiola e mi fa compagnia. Quanto tempo sprecato,mi dico,quanto tempo ho passato con lei,solo per soffrire, a cercare riposte,ma mai un momento come questo,di relax...
Si,abbiamo la complicità,il parlare senza parole,eppure mi manca...
Tutto il resto. Vederla cucinare,svegliarsi la domenica mattina,litigare con il fratello,cercare un buon ristorante su una guida chic,le semplici cose che le coppie qui,condividono, senza accorgersi di quanto preziosi siano momenti come questi...
Mi sono innamorato di lei,vedendola sempre pronta,intelligente e china sui cadaveri;
vorrei godermela ,indifesa,mentre guarda Love story per la sesta volta,che carezza un gattino,che carezza me...
Dalla cucina arrivano le risate di Martin e Juan.
Faccio capolino,li trovo in piedi alla macchina del caffè,che aspettano.
-Ehy,Mulder,unisciti a noi,Martin mi stava raccontando una storiella...-Juan mi invita e accetto.
-Approfitto ora ,visto che le ragazze sono di là,e quindi...-continua con una serie di sconcezze che non mi dispiacciono affatto,mi sembra più affabile adesso,meno competitivo,quasi simpatico.
Cerca un approvazione da parte mia,con gli occhi tenta continuamente di catturare il mio interesse.
Ridiamo, come se fossimo adolescenti nel cesso della scuola.
-Davvero?Non ci credo!Con un cioccolatino?Forse la mia ex moglie non mi avrebbe mollato se avessi saputo prima questo segreto!-incalza Juan.
-E a te non dava fastidio?-chiedo,ormai complice.
Odio difendermi ad oltranza,mi piacerebbe essere così disponibile anche sul lavoro,ma lì rischierei troppo...
-Affatto,caro amico,in fin dei conti,era bagnato anche quello!-Martin ride e noi lo imitiamo,alzando di poco il volume.
-Che c’è ?Di cosa ridete?-Geena è tornata a prendere tazze e zucchero per il caffè,ormai odoroso.
-Niente,parlavamo di sport...-ammicca Juan.
Riniziamo a sghignazzare,ma stavolta Geena è distratta dal versare il caffè fumante.
-Andiamo di là,così farete ridere tutti noi,-ci esorta e noi obbediamo.
L’aiuto con il vassoio,mentre giriamo tra gli ospiti per offrire la bevanda.


CAP 6
È TEMPO DI GIOCARE!



-Ti diverti?-chiedo a Mulder che si è appena seduto,dopo aver svolto il ruolo di cavalier servente,accanto a me ,sulla panca del camino.
-Sì,certo,ti è piaciuta la cena?-mi chiede,avvicinando la bocca all’orlo della tazza del caffè.
Lo osservo bere,ma si può agitare così un pomo d’adamo?
È solo cartilagine,dopotutto...
-Si,era squisita...-rispondo,poggiando la mia tazza sulla mensola del camino.
-Avresti perso un‘occasione piacevole,se avessi scelto di non venire...-
Sta' zitto,penso,sono venuta qui solo perchè sei venuto tu...
-Si,avevi ragione,ma tornando al cibo,sei rimasto deluso?-sorrido.
-No,anche se una classica bistecca l’avrei preferita a quella roba appiccicosa,ma ci avete messo anche del vino?-mi domanda,guardando vagamente verso gli altri invitati.
-Ci avete?Mulder, non ho cucinato io...-
-No?Mi era sembrato di si,prima in cucina...-si alza e mi molla senza neanche voltarsi.
Che diavolo...
G-man, a che gioco stai giocando?
Sono raggiunta da Rose,che mi porge una ciotola di cioccolatini.
-Vuoi? Noi li chiamiamo "Baci".-si siede e ne scarta uno,mettendoselo in bocca.
-Delizioso...-mastica, con aria estasiata.
Le sorrido e ne prendo uno dalla ciotola che ha in grembo.
Lo scarto, lo assaggio.
-Uhm,buono davvero...Ti manca il tuo paese?-chiedo,vorrei diventarle amica,quasi.
-Non proprio,mi manca la mia famiglia,il mio ragazzo... – mi risponde,gentile,inghiottendo il cioccolato.
Mi chiedo se per caso,sono andata oltre.
-Scusa non volevo farti immalinconire...-
-Affatto!Anzi,spero che possa raggiungermi qui,anche lui studia,ma ingegneria...-è raggiante,solo nel ricordarlo.
-Dicci come è...-Louise ci ha raggiunte e si è seduta sul tappeto,incrociando le gambe e servendosi di due cioccolatini.
-Non so descriverlo,è...è..bello,credo,ma soprattutto intelligente,-
-Certo,sarà ingegnere!Ma è bruno?Sono tutti bruni gli italiani?-
-Ma no,solo nei vostri film sulla mafia sono tutti bassi,con il collo taurino,e volgari..Invece sono gentili,appassionati,ma guardano troppo soccer!-
Ridiamo.Rose sa essere così simpatica.
-Secondo te,come sono i nostri uomini?Intendo dire,come vedi gli uomini americani?-
-Sono distratti,pensano solo ai soldi,tranne qualcuno,come Mulder...-Rose abbassa lo sguardo,mi ricorda Missy...
-Lui è così diverso...Grant ,invece, mi fa pensare che gli americani siano tutti estroversi...-mi guarda,mentre parla di lui.
-E con Martin,siete solo amici?-le chiede Louise,voltandosi a guardarlo a distanza.Lui è seduto sul divano e parla con Paul.
-Si,anzi,conoscenti...-
-Dici che potrei provarci?-incalza Louise,abbassando la voce.
-Fa come credi,ma davvero ti piace?-la complicità tra donne è fatta.
-Perchè a voi,no? Sono gelosa di come si comporta con te, Dana...-
Ecco,l’ha tirata fuori,se sapesse la verità...
-Ma non mi interessa,cioè,è simpatico,gentile,ma non basta,almeno per me...-le rispondo, alzando il sopracciglio.
Louise storce la bocca,e si volta di nuovo a fissare Martin e Paul.
Ma Mulder dove è finito?
-Rose,sai Mulder...-
-Ehy,siete sicuri di essere solo colleghi? Non temere,ha chiesto dove fosse il bagno...-
Definitavamente,trovo Louise antipatica.

Mi prendo una pausa da tutto.
In realtà non avevo bisogno del bagno,ma me lo sono fatto indicare da Grant,in cima alle scale,porta sinistra, per starmene tranquillo.
Mi lavo le mani,ancora quell’odore di formaggio francese...
Mi sistemo la cravatta ed esco dal bagno.
Comincio a scendere le scale e le risate di tutti mi accolgono di nuovo, in salotto.
Scully mi guarda ,mentre prendo posto, sul sedile opposto a dove è lei.
-Chiediamo a Mulder che ne pensa...Mulder,Louise ha appena proposto di fare un gioco di società...-mi apostrofa la padrona di casa.
Sorridendo chiedo,
-E di che gioco si tratta?-
-Di qualcosa di impensabile da fare,credimi...-mi risponde Paul.
-Non voglio giocare,io -aggiunge sua moglie.
-Siete dei pavidi,invece sarà divertentissimo!-rincalza Louise.
-D’accordo,prendo fogli e penne,tutte con lo stesso inchiostro,vero?-chiede Grant,alzandosi e sparendo in una stanza attigua,credo uno studio,e riemergendo dopo poco con l’occorrente.
-Volete farmi capire qualcosa?-chiedo di nuovo.
-Semplice ,Mulder,la nostra cara amica ci ha proposto una variante del gioco della verità:ad ognuno di noi verrà assegnato un numero,poi ciascuno di noi scriverà una domanda all’interno di un biglietto,che ripiegherà, indicando all’esterno il destinatario della domanda,ma solo con il relativo numero assegnatogli.Il ricevente,risponderà alla domanda per iscritto,ripiegherà il biglietto e cancellerà il numero all’esterno.In un recipiente metteremo tutti i biglietti e poi ognuno di noi ne estrarrà uno a caso,e leggerà domanda e relativa risposta.Facile,no?-mi informa Martin,quasi soddisfatto.
-E la verità che c’entra?-domando un po’ a tutti.
-Beh,l’anonimato permetterà di porre domande che non ci faremmo mai tra noi,e si potrà rispondere in tutta sincerità,senza temere di essere giudicati...-mi risponde Juan.
-Lo trovo molto infantile...-aggiunge Scully,e vedo nei suoi occhi un barlume di disgusto.
-Non è vero,almeno facciamo un giro di prova,Dana.-la prega,quasi ,Martin.
-Si,Scully proviamo...abbiamo fatto già cose strane,prima di questo...-
Ooppss,sono stato frainteso, ridono tutti maliziosamente.
Sorridendo,mi adeguo al gioco.
Riceviamo tutti da Geena,una penna con inchiostro blu e qualche foglietto.
Juan,alzandosi e mettendosi al centro della piccola riunione, assegna i numeri.
Io sono il numero 6,Scully è il 5,e così via.
-Mi raccomando,scrivete in stampatello,altrimenti dopo qualche domanda ,potremmo capire chi ci ha scritto...-aggiunge Juan.
-Ma dai,non so cosa chiedere,e a chi...-Joanne fa la disfattista.
-Neanche io...-si unisce Rose.
-Usate la vostra fantasia...-Suggerisce Geena.
Il silenzio cala nella stanza,e ognuno si mette all’opera. Risolini di Louise,sbuffi di impazienza di Joanne,Scully è indecifrabile.
La vedo scrivere veloce e richiudere il biglietto...Non sono riuscito a vedere il numero...
Dopo poco,ognuno ha completato l’impresa.
Silenziosamente,riponiamo i biglietti nel recipiente di legno che troneggia sul tavolinetto.
Come se fosse il cerimoniere,Juan inizia la distribuzione delle "lettere".
-Allora,numero 5,numero 7,numero 8,numero 2-mentre parla porge i biglietti ai destinatari
-numero 2,ehy Rose, hai un successone...-
Alla fine io, Grant e Juan non abbiamo ricevuto biglietti ,mentre Rose ne ha due,Louise tre,Martin due,Geena,Scully e Paul uno.
-Perché non mi ha scritto nessuno?-si interroga Joanne.
-Tesoro,ma se non volevi neanche giocare...-puntualizza Paul,che avidamente si getta nella lettura del suo biglietto.
Il silenzio ripiomba,e noi che non abbiamo ricevuto posta ci facciamo rapire dalla musica,adesso è classica.
Non mi dispiacciono questi attimi,i giochi in genere sono noiosi ,soprattutto con persone che non si conoscono,ma debbo ammettere che questo potrebbe essere divertente.
Scully risponde con calma alla sua "posta",immagino di aver capito chi gliel’ha inviata...
-Veloci, noi ci annoiamo!-riprende Joanne.
-Ecco ,un minuto...-Geena le risponde incosciamente.
La curiosità di sentire la risposta alla mia domanda è debole:ho chiesto a Geena se davvero le è piaciuta la cena...
Banale,beh, è solo il primo giro,da quanto ho capito...
-Finito?-chiede Juan,spostandosi con il vassoio ,verso ogni destinatario.Ognuno di loro ha risposto e sta richiudendo il biglietto,cancellando il numero all’esterno,diligentemente.
-Bene,adesso rifarò il giro e ognuno pescherà un biglietto da leggere!-Juan è molto divertito.
Esegue di nuovo il giro e io prendo un biglietto piegato in tre.
Lo disfo e sto per leggerlo,quando Juan mi interrompe,
-No,Mulder,rispettiamo il giro anche sulle risposte!-annuisco con la testa e aspetto il mio turno.
Comincerà Rose.
-"Ti è piaciuta la cena?Preferisco il cuoco"...-Rose sorride,come se avesse commesso un peccato...
Non avrei mai pensato di scatenare una risposta del genere,ma la prendo come una battuta.
Poi tocca a Scully.
-"Quanto guadagni all’anno?Non sei il mio fiscalista"...-seria seria,la mia Scully non ne ha letta una strana,come capita a Louise.
-"La storia del cioccolatino al liquore è vera?Certo,provata di persona!"Che significa ?-
è confusa,maggiormente, quando io e Juan iniziamo a sbuffar risate.
Adesso Paul,si sistema gli occhiali e legge.
-"Perchè così aggressiva?Sono fatta così"...Davvero, non si capisce chi scrive.-partecipa divertito.
Joanne comincia a far storie.
-No, non la leggo, è troppo volgare...-tra i boati di dissenso di tutti, si sente costretta a continuare.
-Va bene...Allora..."Sei mai andato a letto con un uomo?Svariate volte, e ti assicuro che è divertente,per cambiare’"...-Joanne abbassa di un tono la voce,perché iniziano commenti a ciò che ha letto.
-Ehy ma chi...-
-Come...-
-Lo sapevo che finiva così...-
Ognuno sembra intervenire,il mio sospetto silenzioso si appunta su Martin,troppo semplice?
Tocca a Juan leggere. -"Ti piace civettare?Non immagini quanto..." questa è sicuramente una donna ad una altra donna!-fissa divertito ogni donna presente.
È finalmente il mio turno.
-"Cosa saresti disposta a farmi, per 100 dollari?Rasarti il giardino"...Uh,uh..-assumo un‘aria maliziosa,e non mi scappano gli occhi di Scully,appuntati su di me,mentre leggo.
Geena si schiarisce la voce e declama.
-"Verresti in barca con me?Dipende ,se non soffri il mal di mare..." Carina questa,simpatica davvero...-si entusiasma per nulla.
Martin con fare sornione,alza quasi in alto il biglietto, per leggerlo.
-"Costa molto un viaggio in Italia?Non lo so,ho fatto la tratta inversa..."Rose,ma cosa ti domandano?-sembra contrariato,ma è solo per gioco.
Rose ride,e la seguiamo tutti.
Grant conclude il giro.
-"Ti diverti qui?Finora si."Che ne facciamo dei biglietti usati?-chiede a Louise.
-Li gettiamo nel fuoco,almeno non ci saranno indizi...Però,ragazzi siete così tranquilli,questo è un gioco pensato per scatenarsi,e invece chiedete cose banali,metteteci più verve...-ci redarguisce la proponitrice.
Decido che le darò ascolto,e ripreso,come tutti ,un altro biglietto,comincio a scrivere una domanda.

Questo gioco è cretino,davvero,ho anche capito chi mi ha scritto prima,figurarsi che anonimato!
Non mi piace però fare la guastafeste,e prendo un altro biglietto.
Scriverò a Mulder.
Stavolta passiamo più tempo a pensare,un po’ tutti,scrutandoci, come fossimo ragazzi a scuola,durante un test in classe.
Mulder tiene la testa bassa,mordicchiando il retro della penna.
Martin fissa il fuoco cercando ispirazione,Grant si dà occhiate allusive con Juan,e Joanne è sconsolatissima...
Sorrido,quando Geena mi arriva a fissare,pensando chissà cosa.
Vorrei andarmene ormai,la serata poteva concludersi con conversazioni svariate,invece ...
Credo che tra poco,mi scuserò e mi defilerò verso l’auto.
Comincio ad avvertire una certa stanchezza.
-Finito?Passo?-incalza Juan e sono costretta a scrivere,di getto, la prima cosa che mi viene in mente.
Appongo il numero 6 all’esterno del foglio e lo lascio cadere nel vassoio.
Ognuno esegue la medesima mia azione e Juan rifà il postino.
Mi arrivano due messaggi.
Cancello per prima cosa il mio numero,e mi dedico alla lettura.
So chi mi ha scritto,riconosco i modi,conosco la scrittura,perchè mi fa questo,davanti a degli sconosciuti?
Trascorso un ragionevole tempo,in cui ho cercato di rispondere qualcosa,mi accorgo di essere l’ultima a dover impostare la risposta.
-Dana,forza,non vorrai scrivere le tue memorie...-Louise mi insolentisce,ma passo oltre.
Imposto le risposte e aspetto il mio turno, per leggere.
-Pronti? Però stavolta iniziamo da chi ha letto,al turno precedente, per ultimo,cioè da Grant e così via...Ok?-dopo aver tutti ascoltato le direttive di Juan,ricominciamo.
-"E tu,per 100 dollari, cosa mi faresti?Che monotonia..."ma qui la risposta non c’è!-Grant ride.
-"Spero non sia stato tu prima a rispondere di esser andato a letto con un uomo...Ma se fossi stato io?"avete invertito la domanda con la risposta, o cosa?-Geena è interdetta,ma ridiamo tutti a questo suo stato confusionale.
Martin ancora ridendo,legge.
-"Cosa significa per te,un bacio?Un'affettuosità e basta." è arabo o inglese?-conclude,ignaro di quanto male mi abbia fatto: sentir lui,che legge la domanda che Mulder mi ha indirizzata.
Cosa altro rispondergli?È un gioco questo,e non ho intenzione di scoprirmi proprio qui.
Non me lo meritavo,Mulder,è stato un colpo basso,e io ho scelto di negare anche questo.
Anche tu avrai negato alla mia domanda una risposta sincera,altro che verità...
Juan con un espressione dubbiosa fa.
-"Sei così bello...Grazie,ma non mi hai domandato nulla..."non ci capisco niente!-
Ora a Mulder leggere.
-"Il tuo comportamento stasera mi spiazza molto,che intenzioni hai? Vorrei divertirmi!" qualcuno con le idee chiare,finalmente...-chiude il biglietto e lo getta nel camino,sorridendo e perdendosi nella visione del piccolo rogo,sembra deluso...
Joanne sbuffa per l’ennesima volta.
-Ma perchè sempre a me?beh...’Verresti a letto con me? Certo,ma chi sei?"finitela con queste proposte!-
Paul la guarda e disfa il suo cartiglio.
-"Ti piace lei? No,adoro te,da tanto tempo,troppo,per aspettare ancora..."sarebbero più chiari i geroglifici egiziani!-
Arrossisco e sono sicura che se ne accorgano tutti,in realtà sono tutti ormai con l’attenzione su Louise,la prossima lettrice.
-"Pensi di essere attraente,invece sei solo vistosa...Sei invidiosa?",anche qui una domanda per risposta…-
Tocca a Rose.
-"Posso riaccompagnarti a casa ,stanotte?Certo ,hai l’auto o chiameremo un taxi?"...-senza commento Rose conclude il secondo turno.
-Adesso,ci vuole da bere!-Grant si alza,seguito da tutti gli uomini.
Rimaniamo sedute,ma io mi sposto accanto a Geena, sul divano.
-Dana,tutto ok?Mi sembri stanca...-mi chiede premurosa.
-Sì,una serata divertentissima,ma preferisco andar via,è tardi e...-
-No,Dana ,ti prego,adesso che stiamo giocando,finirà il divertimento!-mi implora di restare,la conosco è sempre riuscita a convincermi,ma non stavolta.
-Davvero Geena,scusami ma credo...-con questo mi alzo e rimango in piedi,cercando un modo per congedarmi educatamente.
Vorrei scappare.
Mulder mi ha risposto in un modo inaspettato,ho bisogno di respirare,scappare via,rimettere in ordine i pensieri,rifugiarmi lontana da lui,adesso.
-Rimani Dana,è ancora presto...-Louise mi passa accanto, come un gatto cattivo, e va verso il bar.
Rose mi sorride e mi invita a risedermi,con un delicato gesto della mano.
Voglio andarmene,ma mi rendo conto di aver esagerato...
In finale,anche lui sta giocando, per lui è un gioco,come quando mi bersaglia di doppi sensi,è uguale...
Mentre Joanne inizia un discorso poco memorabile con Geena,che seguo a malapena,decido sia meglio restare.
Mulder non mi farà scappare,ho deciso io di venire,di giocare...


CAP 7
DOMANDE CATTIVE



Grant serve da bere me e Juan,Paul rifiuta e Martin è troppo occupato ad accogliere Louise su uno sgabello, accanto a quello che occupa lui,con gesti galanti.
-Cari maschietti, mi aspettavo domande più indiscrete,mi avete delusa...-Louise pensa davvero di sapersi comportare con gli uomini?
Oppure è una donna talmente terrorizzata,che dissimula con l’aggressività una mancanza affettiva non indifferente?
Ha accavallato le gambe, ci osserva,uno ad uno,come fossimo idioti.
L’unico che le risponde è Martin.
-Allora questa è una sfida!Continuiamo a giocare e vedrai che domande...E che risposte!!-
Ridiamo tutti ,ma interviene Paul,sempre controllato,sempre gentile,molto scostante.
-Grant,scusami ma credo che Joanne voglia andare a casa,è stanca e...-si giustifica.
-Sta' tranquillo...Ti accompagno a prendere la vostra roba,allora...-lo esorta
Grant, Paul ci saluta collettivamente, con un "ciao,piacere di avervi conosciuti".
Raggiunge la moglie,che si alza e ci saluta da lontano con la mano ,baciando Geena,Rose e Scully sulle guance.
Vorrei ancora da bere.
Mi sposto dietro il bar e mi servo,sempre lo stesso whisky.
-Voglio sapere la storia del cioccolatino!-ordina Louise,a Juan e Martin.
-Mi dispiace,ma è una cosa privata...-risponde Martin,sfoggiando un inutile diniego,facile da forzare.
Juan,ridendo accetta,si avvicina a lei, e all’orecchio, gliela racconta in breve.
Louise ride e sgrana gli occhi.
-Non posso crederci!Non l’ho mai usato così,neanche io!-risponde,ormai soddisfatta.
Scully mi fissa dal divano,decido di ignorarla e mi rivolgo a Louise.
-Sai che se certe cose rimanessero avvolte nel mistero,sarebbero più intriganti...-le dico,come se avessi declamato una grande verità.
-Già,davvero? So a chi fare la mia prossima domanda,adesso!Andiamo?-scende dallo sgabello e prendendo Juan e Martin per mano,mi invita con un cenno della testa a seguirli.
Riprendiamo posto,ma stavolta mi metto sul divano.Con me Martin e Geena.
Sull’altro divano Scully,Grant appena tornato dall’aver congedato i vicini,e Rose.
-Dobbiamo proprio continuare?-chiede Rose.
-Tesoro,è in ballo il nostro onore!!-le risponde Martin,convinto.
-I numeri rimangono gli stessi,anche se abbiamo perso 2 concorrenti e abbiamo cambiato posto.-spiega Juan,ora seduto sul tappeto.
-Allora io sono sempre il numero 3,per voi maschietti...-conferma Louise ,dalla poltrona.
Stesso rito ,arriviamo alla lettura.
Stavolta Scully non ha ricevuto posta,neanche da me,che in compenso ho dovuto rispondere a tre domande.
-"Dove ti piace esser baciato? Sul collo.",hai visto Louise,siamo arrivati dove volevi...-dice Grant,sorridendo e accartocciando il biglietto che ha letto.
Ho mentito,preferisco esser baciato dappertutto...
Ma non volevo sembrare perverso!
-Tocca a me,"Mi piacerebbe portarti a letto...Per farmi cosa? Non sono malato..." odio quando si invertono domanda/risposta!-si spazientisce Geena.
A questa ho risposto con una battuta.
-"Da potere,usare una pistola? Dipende dal tuo equilibrio interiore...",bella risposta.-commenta Rose,guardandomi.
-"Se fossi sulla torre,giù Louise o me? Credo Louise",con i nomi anche!!-si stupisce, falsamente, Martin.
Tocca a Scully leggere.
-"Oltre il lavoro,condividete anche i letti?No.",-Scully arrossisce e Martin le viene in aiuto.
-Ma questa è come se fosse firmata!-
Passa la mano a Juan.
-"Cosa indossi per andare a letto? Se ci sei anche tu,neanche 5 gocce di profumo...",chiarezza finalmente!-
Ironia della sorte,leggo la domanda che ho formulato a Louise ,proprio io...
Aveva detto di esagerare,no?
Tanto è anonima...
-"La storia del cioccolatino,la metteresti in pratica con chi ,qui presente?Proprio con te,immagino tu abbia una propensione per i dolci."che significa?-preferisco fare la figura dello scemo.
-"Hai mai fatto sesso sadomaso?Si..Hay!!"che roba...-Louise fa,delusa. -Ancora non ti basta il livello dove siamo arrivati?E cosa vorresti?-le chiede Grant,cercando complicità con Juan .
-Dai ,un altro giro...-chiede Louise,come una ragazzina viziata.
Immagino che se non accettiamo, diventerà ancora più petulante...
Scully interviene.
-Si,d’accordo ma che sia l’ultimo giro,è tardi...-la vedo stanca e molto.
Se è l’ultimo,le scriverò di nuovo.

Sono tutti d’accordo con me,e per l’ultima volta ci mettiamo all’opera.
Di nuovo il silenzio delle domande,di nuovo il rito delle risposte.
Juan ci fa pescare gli ultimi biglietti da leggere.
Rose leggerà per prima.
-"Vorresti tornare con lei? Mai,mi ha tradito troppe volte,e non solo a letto."-
Adesso a Grant,ha pescato la mia domanda a Mulder.
-"Cosa sei stanco di aspettare?Che tu decida,senza paure,senza ritegno,ad amarmi."Ma avete segnato i biglietti? Sembra un botta e risposta troppo chiaro!-
Sua moglie apre il biglietto capitatole in sorte.
-"Il sesso matrimoniale ti annoia? Assolutamente no!Sono innamorato..."Tesoro,credo di aver capito...-Geena oltrepassa Mulder sul divano,per baciare Grant sulla bocca.
Tra i commenti rumorosi di tutti,si alza la voce di Louise, che legge la mia risposta a Mulder.
-"Perchè neghi l’evidenza? Non vedo alcuna evidenza.",che cosa è,una gara?- fa lei,inclinando la testa da un lato,incredula.
Non capirà mai .
Ma lui si ,ha capito,deve lasciarmi in pace!
Senza ascoltare o comprendere altre domande o risposte,attendendo la fine di questo strazio,finalmente posso alzarmi e dirigermi verso il guardaroba,senza apparire maleducata o stufa.
-Dana,dove vai?Almeno l’ultimo bridisi...-mi invita Grant, e per l’ennesima volta mi fermo.
Sorridendo,ma ferma nell’intenzione di andarmene, rispondo al padrone di casa.
-Grant ,basta così.Debbo guidare...-
-Posso riaccompagnarti io...-mi propone Martin,fissandomi, oltre le occhiatacce di Louise.
-Grazie Martin,ma non posso lasciare la mia auto qui,mi servirà lunedì...-sono senza difese,o così mi sembra.
Mulder non solleva la testa dal bicchiere, dal quale sta sorseggiando un ennesimo drink,quando Louise gli chiede.
-Tu puoi accompagnarmi? Io non ho auto parcheggiate...-
Mulder si alza,poggia il bicchiere,va verso Geena.
-Grazie per l’ottima cena,è stata una serata speciale...-le stringe la mano.
Poi passa a Martin,lo saluta con un "ci vediamo" e a questo punto siamo tutti in piedi,che ci dirigiamo ,dove volevo andare poco prima io.
Gli uomini permettono alle signore, di entrare per prime in guardaroba,a prendere le proprie cose.
-Rose,vuoi un passaggio? Se sei venuta con Martin...-le chiedo,mentre lei si avvolge in un impermeabile enorme.
-Grazie Dana,approfitterò volentieri,tanto siamo venuti in taxi,ma tu non accetti la sua...?-mi chiede,evidentemente riferendosi alla proposta fattami da Martin.
Sono confusa,non ho capito con chi Mulder tornerà a casa...
-No,Rose,Martin deve avermi preso per un tipo di donna, che non rappresento affatto!!-la mia rabbia si fa evidente nel mio tono di voce,afferro la borsa e esco dallo stanzino,tornando in salotto,chiusa nel mio cappotto.
Mulder sta salutando Grant,lo ringrazia educatamente come ha ringraziato Geena,che ora mi ritrovo io davanti.
-Dana,spero ti sia divertita...-finisco per non ascoltare nulla di ciò che la mia amica mi dice,abbracciandomi e baciandomi,perchè scorgo Mulder e Louise entrare in guardaroba,insieme.
Bacio Geena,stringo la mano a Grant,con promesse di rivederci presto,blablabla...
Grant ha aperto la porta che dà all’esterno, e che io attraverso decisamente.
Martin è già fuori,stretto in un giubbotto logoro.
-Vorrei salutarti,e forse dovrei scusarmi con te,per stasera..-mi tende la mano che stringo. Da un fuoristrada nero,vedo la testa di Juan affacciarsi, per urlarmi "ciao Dana,alla prossima! Andiamo Martin?".
Sollevo una mano per salutarlo a distanza.
Rimango nel vialetto da sola.
Sento la porta chiudersi dietro di me,ma non mi volto.
Mi arrivano le voci di Rose e Mulder,che si salutano.
-Allora Rose,se vuoi ottenere una carta verde,sai dove trovarmi...-scherza ancora lui.
-Grazie di tutto...-risponde lei,timida ma divertita.
Rose mi raggiunge.
-Dana, approfitterò del tuo passaggio, fino in città,poi prenderò un taxi fino al campus.-
-Come vuoi Rose,eccoci arrivate.-le rispondo ,quando raggiungiamo la mia auto,e ancora non mi sono mai voltata.
Immagino di vedermi superare dalla coppia felice,stranamente silenziosa, ammetto in me stessa.
-Ciao Scully,a lunedì...-Mulder mi oltrepassa,solo,si infila nella sua auto e mette in moto.
In auto,Rose,mentre si allaccia la cintura di sicurezza,mi informa.
-Louise è rimasta ancora un po’ ,chiamerà un taxi,più tardi...-
Non le rispondo,metto in moto e guido verso casa.


CAP 8
CREDERCI, COMUNQUE...



01:22 a.m.,
02/02/00
On the road

Fisso la strada,che si snoda sotto una notte senza stelle.
Fustigando mentalmente me stessa, per i miei sospetti infondati,per le mie insicurezze mal celate.
Ormai siamo sulla tangenziale,e non ho pronunciato una sola sillaba.
Rose si starà chiedendo se sono almeno capace di conversare.
-Rose?-la chiamo a bassa voce.
-Si,Dana?-mi risponde.
-Hu-uh,pensavo ti fossi addormentata...-vorrei parlarle,approfittando di questa nuova intimità,spero che anche lei si senta un pochino mia complice.
-No,figurati,non dormo mai quando viaggio.Sono simpatici Grant e Geena,vero?-mi chiede,ma spero voglia domandarmi ben altro.
-Si ,davvero,li conosco da anni,e mi stupisco sempre, nel vederli ancora così legati...-
-Pensavi fosse un rapporto non duraturo?-mi chiede la mia compagna di viaggio.
Cosa posso risponderle,che forse sto parlando di me e Mulder?
-No,non proprio,è che rimango sempre colpita,da quanto tempo una coppia possa passare insieme,senza logorarsi o annoiarsi...-
-Ma il valore di una coppia credo sia nell’intensità dell’unione, e non da quanto tempo si trascorra insieme,un po’ come l’amicizia...-Rose si zittisce.
Ha ricordato forse lo sguardo di Mulder ,quando parlavano dello stesso sentimento,prima,a tavola?
-Hai ragione-rispondo,quasi sconsolata.
A volte mi sembro così palese...
-E poi ,anche tu avrai avuto una storia di coppia importante,o magari, la stai vivendo ora...-Rose ha un tono di voce che mi invoglia a confidarmi,non solo,la sua intelligenza mi dà uno stimolo in più.
-Sai, Rose,mi piacerebbe conoscere la tua opinione sul mio collega...-perchè gliel’ho chiesto?
Sono insicura fino a questo punto?
Oppure voglio davvero la sua opinione,come se la chiedessi ad una cara amica?
O vorrei specchiarmi in lei,come per ritrovarmi ?
So che lo adora,come potrebbe diversamente?
E lo chiedo ad una donna che non conosco a fondo,ma proprio questa mancanza di passato tra noi, mi permette di osare.
-Cosa intendi con questo?-mi domanda.
-Intendo dire se,secondo te...-mi fermo,arrossisco nella notte,in questo momento vorrei davvero perdere nove minuti,a causa di un incontro ravvicinato del 1° tipo,ma non succede,sono sempre nella mia auto,con Rose,in una gelida notte di febbraio.
-Se è innamorato di te? Credo proprio di si...Ma,forse, dovresti porti un'altra domanda.-
-Quale?-ti prego Rose,non chiedermelo.
-Cosa provi tu per lui.-mi chiede,inesorabilmente.
Posso ancora negare? Con lei ? Ingannare me stessa?
-Mi sembri quasi impaurita,dai sentimenti...-continua lei,incessante.
Le stesse parole che mi ripeteva Missy,quando ero al college.
-Non sono impaurita dai sentimenti,ma temo di rimanere ferita...-rispondo,quasi a giustificazione inutile.
-Con Mulder?!?Ascolta,lo conosco da cinque ore,e non mi è sembrato affatto un bastardo o un pallone gonfiato,come Martin...Stasera...Preferirei non dirtelo,potrei apparirti perfida,ma è stato di una falsità ovvia...Con te...Si è comportato allo stesso modo ,con me ,neanche un mese fa,e io non mi sono fidata,per fortuna...-conclude,rabbrividendo palesemente.
-Perché,cosa è accaduto tra te e lui?-chiedo,come se potessi difenderla da quel tipo,anche a distanza,nei ricordi.
-Nulla,ma dietro l’aria affascinante ed "esotica",si nasconde un figlio di puttana arrivista...Non farmi dire di più...-Rose ha quasi alzato la voce,si sta infervorando.
-Puoi confidarti con me,Rose...-sono sinceramente interessata ad andare avanti nella confidenza. -Non dovrei,ma mi ha detto che ci proverà con Geena,solo perchè fa parte della commissione interna,per passare gli esami di fine mese,all’ospedale...-
-Lo sapevo,immaginavo fosse un verme,affascinante,ma verme...-dichiaro solennemente.
-Esatto,un verme!!- Rose ride alla mia definizione,-Scusa ,ma mi piace come hai pronunciato "verme",a volte mi sorprendo a ridere di alcuni vostri termini...Ti scongiuro ,non parlarne con la tua amica,potrebbe accadere di tutto,e io ci farei la parte della pettegola… -è allarmata. -Stai tranquilla,Geena è adulta,saprà come affrontare la cosa,e poi non amo far da scorta alle vite altrui!-conoscendo Geena,riderà alla proposta di Martin.
Sorrido,finalmente anche io.
-Perché non ti fidi di Mulder?-
Accetto la sua nuova domanda,terribile e perfetta.
-Perché ha una passione più grande,che credo non gli permetta di perdersi in un rapporto...-cerco di spiegarle,mentre un macigno pesante di senso di colpa,recriminazione,rancore bruciante,e lealtà tradita ,mi stringe la gola.
-Vuoi dire che se lui ti confessasse di amarti,tu lo respingeresti,solo perchè lo vorresti tutto per te?-Rose è dolcissima,ma seria e crudelmente realista.
-Già,credo sia per questo,e sarebbe un prezzo troppo alto da chiedere, ad un uomo come lui,con le sue domande insolute,la sua ricerca...-mi blocco,Rose non sa nulla del nostro lavoro,ed è giusto così.
-E per questo,rinunceresti ad una probabile felicità?-come riesce a vedere così in profondità?
-Ci sarebbe davvero,la felicità di cui parli?-nego,nego sempre.
-Se non ci credi,provaci almeno,solo questo potrà farti sentire viva...Scusa Dana,sono andata oltre,perdonami...-si scusa,pensando di avermi ferita,mentre invece mi ha aperto la mente.
Finalmente,aver condiviso il dubbio,me lo fa apparire più accessibile ,per combatterlo.
-Perdonarti di cosa?-minimizzo,e davvero non so cosa aggiungere.
È così complicato per me,chiarirmi con me stessa,più di quanto sia facile confidarmi con una ragazza che conosco da poche ore?
-Prova,altrimenti, non crederai nemmeno nel potere dell’amore...Io ci credo.-giovane e risoluta,questa è Rose.
Giungo ad un parcheggio di taxi,in città,arresto l’auto e scendiamo entrambe.
-Dana,grazie di tutto...Sinceramente,spero di rincontrarti...RincontrarVi?
Con meno dubbi...-Rose mi congeda,abbracciandomi con sincerità.
-Grazie a te...-aggiungo,con un fil di voce,mentre la vedo salire su un'auto pubblica gialla.
Mi dirigo verso casa.
Biasimandomi, per aver svelato me stessa.
Così facilmente,così avventatamente,come se ne sentissi un bisogno supremo.
In realtà, non ho bisogno di declamare i miei sentimenti di possessività su Mulder,anzi,nel momento in cui l’ho fatto con Rose,mi sono sentita ancora più legata a lui,come se, confessandomi a questa ragazza,mi fossi fatta forte, nell’affrontare questa situazione.
La verità è che, desiderando di amare Mulder,mi ritrovo con la paura di amare un uomo che non sarebbe totalmente mio.
La mia razionalità a volte,mi è servita per nascondere,seppellire i miei sentimenti più forti,vitali.
Ma che riconosco inutili,verso di lui..
Una volta,solo una volta,è stato totalmente focalizzato su di me,eravamo sulla banchisa polare.
Era arrivato fin lì per salvare me,me,solo ME.
Niente mi diede più gioia, che stringermelo,incosciente sul ghiaccio,potevo farlo,era lontano,non avrebbe fatto battute,come quella volta, dopo il quasi annegamento nelle acque delle Bermuda;o quando a Capodanno mi ha baciata...
Ero la più vicina?
Ero l’unica disponibile in quell’istante?
Ho sempre riconosciuto di esser diversa dalle donne che ha amato.
Non sono un’arrampicatrice,un’opportunista,una sfruttatrice.
Sono così vulnerabile con lui,sa tutto di me...Troppo.

03:35 a.m.
Later,same night.


Sapevo che sarei tornato a casa, da solo.
Sono certezze queste,che ormai mi accompagnano da anni.
Da quando la amo totalmente,incredibilmente,scioccamente. Mi sono concesso un tour notturno per la città,illuminata per i turisti, è affascinante...io la percepisco solo come un grumo di problemi e inutilità,quando l’attraverso,al mattino.
Non ero dell’umore di rimanere a bere e chiacchierare,ancora per molto,tanto meno ho voluto trascinarmi dietro Louise e le sue avances inefficaci.
In guardaroba,ha continuato ad insistere se la potevo riaccompagnare,mi sono giustificato con il lavoro,al solito.
L’ho scaricata tra Grant e Geena, e me ne sono andato.
Ho guidato a zonzo,in testa avevo le risposte di Scully ai miei biglietti anonimi...
Anonimi?
Ho sperato fino all’ultimo che lei riconoscesse la mia grafia,come io ho riconosciuto la sua.
"affettuosità e basta." "No".
Dannato gioco !
Inutile gioco del cazzo!!
Sono davvero patetico,ad aver creduto che scriverle, mi avrebbe portato ad un punto di non ritorno...
Stupido gioco.
L’ascensore mi ferma al mio piano,lentamente,percorro il corridoio fino alla mia porta.
Sotto il 42, trovo incastrato un biglietto,sarà la solita nota spese dell’amministratore.
Svogliato,lo prendo,senza leggerlo,e apro la porta,con le solite difficoltà...
Uff,quante volte mi sono ripromesso di cambiar...
Ehy,ma avevo chiuso a chiave,me lo ricordo perfettamente!
Sono senza la mia pistola,ma so come muovermi qui dentro,anche al buio...
Buio?
La lampada sulla scrivania è accesa...
Anche per uno come me, questo è troppo...
Salti di dimensione?
Stringa temporale involuta?
Sulla tastiera,un altro biglietto.
Che mi venga un...
È una sequenza,e il precedente? Dove diavolo...?
Lo ritrovo,appallottolato nella tasca del cappotto, che ancora indosso.
Leggo il contenuto,altro che rata condominiale!
"Hai mai avuto paura di qualcosa che ti affascina?"
Certo che sì,Scully,e questi biglietti ne fanno parte,vero?
Mi avvicino al pc e prendo,quasi lacerandolo mentre lo dispiego,il secondo biglietto.
"Hai una spiegazione per quanto accaduto a capodanno?"
Come no,ti amo,è l’unica spiegazione che voglio darmi,e darti...
Mi guardo intorno,e vedo spuntare un foglietto dalla custodia di un videotape.
Lo estraggo e lo leggo.
"Hai una reale passione per me,o sono solo una delle tante,semplicemente,la più vicina?"
Cazzo,sì,Scully,come faccio a dimostrartelo?
Cerco un ennesimo biglietto,faccio capolino in bagno e...
Bingo!
Eccolo qui,attaccato allo specchio.
"Ti sembro troppo esigente?"
Ma fai di me quello che vuoi!!!
Disponi pure tu.
Chiedimi qualsiasi cosa,Scully e ti accontenterò!
Vuoi mettere a posto la mia vita?
Eccotela!
Vuoi usarmi solo per il tuo piacere?
Accomodati,il mio corpo è tutto per te!
Vuoi che ti prometta amore totale e illimitato?
Prometto!!
Sembro uno spot di auto usate...
Come faccio a risponderle?
Dopo aver perlustrato anche la camera da letto,e non avendo trovato altre missive,capisco che è finita così la sequenza.
Come diavolo le rispondo?
Sono come febbricitante,eccitato dalla sua idea brillante,del continuare un dialogo iniziato tra altri ignorati,e comunque,divenuto intimo...
Sembro uno sconosciuto in casa mia,mi aggiro,sorridendo e considerando ad alta voce.
-Che cazzo faccio?-divento scurrile,quando sono in preda al desiderio di agire...
Come profiler,dovrei esaminare più a fondo le domande postemi dalla donna che ha deciso di farmi impazzire del tutto.
Allora...
Parto dall’ultima,sedendomi sul divano,libero da cappotto e giacca,allentandomi la cravatta,appoggiandomi con la schiena e incrociando le gambe sul tavolino,liberandomi anche delle scarpe.
Mi gratto la testa,troppi drink stasera,Fox...
Non sono capace di un solo pensiero coerente,ma non dovrei incolpare l’alcool che ho ingurgitato,dovrei invece esser sincero e ripetermi fino alla paranoia che non sono capace di un solo pensiero coerente,solo perchè lei si è lasciata andare...
Ha deciso,razionalmente,di farmi tutto questo?
Riparto dalla prima domanda.
Le parole chiave sono "paura" e "fascino",unite in un legame che sembra distanziarle e invece le stringe sempre di più.
Lo so che lei ha paura,eppure, ha deciso di inviarmi messaggi di apertura.
Affascinata da cosa?
Con una punta di orgoglio,mal dissimulato,mi auguro, per un solo istante che trovi me, affascinante...
Pensa Fox,pensa...
Aspetta un momento,la fascinazione si subisce da qualcosa o qualcuno,che coscientemente non ricopre un ruolo interessante; ecco che il fascino è qualcosa di magico,straniante,conturbante.
Passo al secondo messaggio.
Secondo Scully,allora,quanto accaduto a Capodanno,è stato straniante,deviante dal facile ma inutile diniego, che lei ostenta verso di me?
Però,poi domanda, più a lei che a me,se la mia passione,condensata in un unico e solitario gesto umido e coinvolgente,sentimento totale,rivoluzionario,sia realmente indirizzata su di lei ;relegandomi ad essere solo una specie di Don Juan,senza gusto,interessato semplicemente alla comodità di ritrovarsi una donna,questa donna, intorno?
Credo che questo non aumenterà la mia autostima,peraltro in pericolo...
Arrivo al suo quesito finale: esigente?
Allora, è questo il vero problema.
Un momento...
Lei esigente?
Con me?
Mi vorrebbe totalmente per sé?
La libertà l’indipendenza che mostra Scully nel lavoro e nella vita,nei sentimenti diventa possessività?
Non ci credo!!
Si chiede se sia giusto,ecco perchè mi respinge...
Finora...
Lei ci tiene più di ogni altra cosa a rimanere se stessa,come si costruita in questi anni.
Lei è leale,forte,intelligente,coraggiosa,ma anche possessiva,gelosa,passionale;
penso a come guardava Rose a cena,o Louise al bar con gli uomini,con me...
Mi ama?
E questo è il suo modo di farmelo sapere?
Finalmente!!!


EPILOGO



11:56 a.m.
02/02/00


Questa domenica avevo deciso di finire di leggere il libro,che regolarmente lascio da tutt’altra parte in cui mi trovo...
Non posso credere di avergli scritto quei biglietti,di aver scelto con cura dove sistemarli...
Ieri notte,tremavo all’idea che potesse rientrare da un momento all’altro.
Invece non l’ho incontrato.
Avevo anche messo in conto una sua telefonata notturna,che non c’è stata.
Ed è già mezzogiorno...
Mi aspettavo una qualche reazione,alle mie domande.
Ancora niente.
Forse domani,in ufficio ?
Quando ti scopri,pensi sempre che l’ "altro",quello cui ti sei scoperta,abbia una reazione immediata.
Ma spesso non è così lampante la connessione tra due esseri.
Mi aspettavo da lui una reazione esagerata,forse la desideravo?
Magari che arrivasse di corsa da me,per abbracciarmi e rispondere ai miei quesiti,con il cuore in gola per l’emozione,le parole a stento trattenibili...
Invece?
Me ne sto qui,che mangiucchio biscotti integrali,e fingo di leggere,immersa nella mia pax domestica,da sola.
Ho dimenticato di prendere il giornale...
Mi alzo,mi stringo nella mia vestaglia,svogliatamente e arrivo alla porta,che apro,mi chino per raccogliere l’involucro stampato di fresco e...
Quando sollevo il "Washington Post",diligentemente piegato dal fattorino di turno,cade una busta bianca...
Chiudendo la porta,mi richino per prenderla.
Mi inoltro nel salotto,fissando la busta.
So che è sua.
Sedendomi sul divano,mi sistemo una ciocca di capelli dietro l’orecchio,decidendo di leggere.
È sigillata.
Strappo la carta.
Estraggo un foglio azzurrino,vergato fittamente:è la sua calligrafia...
"Non posso usare biglietti piccoli,o ripiegati,per rispondere alle domande che mi hai posto stanotte.
Le mie risposte sono queste,e seguono la sequenza che tu hai inteso indicare con le tue.
No,non ho mai avuto paura di ciò che mi affascina,soprattutto perchè chi mi affascina di più sei tu,e non posso avere paura di chi amo.La spiegazione per capodanno,immagino che tu ti riferisca al bacio che ci siamo scambiati,è semplice:amandoti,ma credendo di non poter mai vedere il giorno in cui avrei avuto il coraggio di rompere il tuo rifiuto alla nostra evidente situazione,mi sono spinto,come un ragazzino,nell'affettuosità più fraintendibile, ma più sincera:un bacio.
Potevo permettermelo,era un evento speciale,e tu non mi hai respinto,indignata, o divertita.
Mi hai baciato anche tu.
Mi hai chiesto se io provi una reale passione per te,o semplicemente, standomi intorno io approfitto di te???
Scully,a volte penso che il tuo rifiuto conscio di palesare il sentimento che ci unisce, ormai da anni,ti abbia danneggiato alcune sinapsi!!
Ti sembro un uomo poco passionale,o un uomo di gusti futili?
Decidi tu,non posso toglierti questo dubbio con semplici parole,ma,se tu mi guardassi negli occhi,ti accorgeresti che riflettono solo la tua immagine.
E devi risponderti anche all’ultima domanda che mi fai: sei troppo esigente?
Scully,tu sei POCO esigente con me!!
Non mi chiedi mai di rimanere con te,dopo un caso,debbo sempre inventarmi una scusa io,per chiamarti o venire da te!!
Eviti di sfiorarmi,quando io vivo solo con l’intento di farti camminare davanti a me,sempre,pur di accarezzarti le spalle!!
Mi hai salvato la vita e l’unica cosa che mi hai concesso è stato un bacio sulla fronte!?
Non mi imponi mai le tue insalate e mi lasci mangiare le mie porcherie!!
Scully,esigo che tu pretenda più da me!!
Tutto quello che so è che niente e nessuno mi può allontanare da te,sei il mio centro di gravità,il mio punto di riferimento,la mia vita.
Lasciami dimostrartelo,standoti accanto,per sempre.
Non sentirti minacciata dal mio amore,ma prova a lasciarti andare... M."
Stringo in mano la prova.
Mulder mi ama.
Sorrido come un’idiota.
Cosa credevo?
Cosa mi aspettavo?
Ho rischiato e ho vinto,stavolta.
Con le mani in grembo,che ancora tengono la lettera,mi stupisco a pensare alle conseguenze di tutto ciò.
Non ne trovo di negative e sollevo il cordless per chiamarlo.
-Mulder.-
-Sono io.Hai già pranzato?-gli chiedo ,mantenendo un tono di voce neutro.
Sento un sospiro dall’altro capo del telefono.
-No,ma...-mi risponde deluso,forse crede che ancora non abbia trovato la lettera.
-Allora vieni qui,ti invito io...-chiudo la comunicazione,senza aggiungere altro.

-Soddisfatto?-
Ansimando,Scully mi chiede qualcosa che non afferro prontamente.
Sapete,quasi tre minuti di apnea bastano ad un cervello normale per perdere lucidità,figurarsi al mio di cervello,dopo un bacio di Scully.
Il sangue che mi scorre nelle vene ha raggiunto periferie del mio corpo,da tempo assopite.
-Mi hai preso in giro...Mi avevi promesso un pranzo,oppure ho capito male?-mi stizzisco,sorridendo con ogni muscolo del mio viso verso di lei.
Invece,ho trovato quello che cercavo:la passione,i sentimenti ,le emozioni reali di Scully.
Beh,posso ritenermi soddisfatto,almeno queste verità sono emerse,e forse sono le uniche che posso stringere tra le braccia,soddisfatto.
Tutto a causa di un gioco.
Strano.

FINE

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > X-files / Vai alla pagina dell'autore: SM66