Ehm, Ehilà! Come va la vita? A me bene, tanto che sono tornata molto presto con una nuova ff e ora sono qui, a presentarvela :D beh, è nata per caso, io e il moscerino adimensionale stavamo parlando ed è saltata fuori l'idea per questa storia e... ho preso al'istante il computer e ho iniziato a scriverla :3 ah, e soprattutto mi è venuta la grande idea di farla diventare una crossover... e niente, spero vi piaccia, anche perchè ci sto mettendo tutta me stessa per scriverla :3 in ogni caso, se dovesse farvi tanto schifo, le recensioni sono sempre ben accette, così da capire dove sbaglio e poter migliorare! :D
Ora vi lascio al primo capitolo, ci vediamo!
1- I’ll never let them hurt you, I promise
Billie Joe Armstrong si rigirava tra le coperte del suo letto, nel bel mezzo di uno dei suoi incubi abituali. Oramai non ci faceva più caso, tanto erano numerose le notti in cui lo coglievano. Sempre le solite immagini gli balenavano davanti: la foresta, il lago dall’acqua così limpida, gli spari. E poi solo morte, la morte che attendeva dietro l’angolo, forse dietro uno dei tanti alberi che lo circondavano. Era solo ormai.
-Ciao BJ..-
-Che c’è? Paura per domani?- gli chiedo passandogli un braccio attorno alle spalle; subito si incupisce e distoglie lo sguardo da me, prendendo a giocare con i fili d’erba vicino alle sue gambe.
-No… è solo che mi preoccupa il fatto di poter venir scelto e… dover lasciar la mia famiglia senza più alcuna fonte di sostentamento… mi capisci, no? Anche tu sei nella mia stessa situazione…- è realmente preoccupato, non l’avevo mai visto così… annuisco piano e lo stringo in un abbraccio, tentando di trasmettergli un po’ della sicurezza di cui ha bisogno.
-E poi… questo è il primo anno di mio fratello, Matt… ho troppa paura, non voglio che peschino lui-
-E non accadrà. Il suo nome è dentro solo una volta, non ci sono possibilità che venga scelto lui. Io piuttosto, il mio di nome è dentro 14 volte…-
-E il mio 17. Quindi, ho le mie ragioni per aver paura…- ridacchia. Anche in momenti del genere riesce ad allentare la tensione e buttarla sul ridere.
-Comunque, questo è il tuo ultimo anno alla Mietitura, eh Billie?-
-Già… in un certo senso ne sono contento, ma dall’altro non potrò più avere le tessere per il grano…-
-Troverai altri modi per procurartelo. Il fornaio, lui è sempre stato ben disposto nei tuoi confronti… magari ti darà una mano. A proposito, questa mattina sono sceso in città- Zacky mi porge un sacchetto di iuta, al cui interno trovo pane fresco e un biglietto: “Per questa volta gratis, alla prossima mio padre vuole rivedere la selvaggina -Mike”.
Mike? Chi è questo Mike? E poi, suo padre? Non credevo che John il fornaio avesse un figlio. Non importa, in questo momento ho altro per la testa; prendo una pagnotta e la spezzo dandone metà a Zacky.
-E comunque, non ti preoccupare, vedrai che andrà tutto bene- questo perché farò in modo io che non gli succeda nulla.
-Sì, lo spero. Ancora due anni devo sopravvivere, poi potrò non pensarci più a questa storia-