Muscoli di legno le radici
che s' inghiottono nella terra,
la luna graffia le stelle vicine
ed io guardo i monti affilare
i denti, masticando il cielo.
La lingua e i tendini
dell' aria stridono,
mentre tuona l'alba dalle colline,
che spalancano la bocca
e ruggiscono.
Una mandria di raggi selvaggi
calpestano la notte,
morente s' accascia
sulle mie palpebre.