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Autore: EleEmerald    24/06/2013    2 recensioni
"Una volta arrivati era già sera e davanti a loro si ergeva un’enorme villa. Questa sembrava uscita da un film horror. Aveva statue delle divinità greche su un tetto viola pieno di ragnatele. "
In questa storia ho provato a far incontrare i personaggi di quattro anime per creare un'atmosfera a volte romantica, altre triste, altre buffa. Spero vi piaccia. Commentate!
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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L’uomo si presentò a tutti come se nulla fosse: - Salve a tutti, il mio nome è Makoto e sono il maggiordomo della villa, non posso dirvi chi è il mio padrone ma vi spiegherò perché siete qui –
Conan, vedendo l’uomo vestito di nero si innervosì. E’ uno di loro, me lo sento. Mi…mi hanno scoperto, ma com’è possibile!?  L’uomo continuò il suo discorso: - Siete stati convocati qui perché… – l’uomo si fece serio in volto e la cicatrice cominciò a pulsargli – Il mio padrone vuole lanciarvi una sfida. Io stesso sono stato battuto e ho dovuto prestare servizio in questa casa per 40 anni. Avevo la vostra età. La cicatrice me la sono procurata così. Non posso dirvi altro fino all’ora prestabilita. La sfida comincia alle nove di questa sera e finirà alle sei del mattino –
- E adesso cosa facciamo? – chiese Heiji.
- Sono le sette, alle sette si cena. Una volta cenato vi spiegherò il resto – Makoto si diresse nella sala da pranzo e tutti lo seguirono.
 
 
Finito di cenare il maggiordomo proseguì con il racconto: - Alle nove in punto di questa sera, cioè tra venti minuti, consegnerò a ciascuno di voi una bambola. Dovrete proteggerla fino a domattina. Durante il gioco, per proteggerla verrete divisi in gruppi da due persone. Se entrambe le bambole non arriveranno a domani voi presterete servizio in questa casa finché non arriveranno altri ragazzi che automaticamente prenderanno il vostro posto. Io e mia moglie siamo qui per non essere riusciti a proteggere la bambola –
- Cosa c’è di così difficile? - chiese Conan.
- …La…la villa…non è normale –
-  Su non scherzi – disse Heiji.
- Non scherzerei mai su una cosa del genere – si toccò la cicatrice.
Le ragazze si guardarono impaurite.
- Molti miei amici non sono sopravvissuti a quella notte. Tra di voi potrete aiutarvi ma…quando uno di voi sparirà non provate a cercarlo o farete la sua stessa fine – Makoto tirò fuori dalla tasca una foto e iniziò a singhiozzare – State attenti ragazzi. Se proverete a scappare, la villa vi ucciderà -
- Non ho paura della morte – Rufy si fece avanti.
- Io starei in guardia –
 
 
L’orologio segnò le nove e, come promesso, i ragazzi ricevettero la bambola. La bambola sembrava assumere un’espressione diversa in base a dove la guardavi. Subito dopo i ragazzi vennero divisi in piccoli gruppi da due persone. Ran era insieme a Kazuha. Rufy con Nami. Heiji e Conan. Naruto e Hinata. E, infine, Keroro e Natsumi.
 
 
- Bene e adesso? – chiese Natsumi.
La villa piombò di nuovo nel più completo silenzio per qualche minuto poi Rufy si alzò di scatto e iniziò a vagare per la casa.
- Che cosa fai!!?? – disse Nami.
- Non ho intenzione di stare qui seduto tutta la notte! Io vado a farmi un giro –
- Aspetta vengo con te! – Nami non sembrò averne voglia ma lo seguì perché le regole sono regole e lei e lui dovevano rimanere insieme.
- Vado anch’io.
- Keroro fermati! –
- Be’ se tutti vanno in giro ci vado anch’io! –
- D’accordo, stavo morendo dalla voglia di andarci infatti – Conan seguì Heiji a ruota.
- Casa arrivoo! –
- Naruto fermati! Io ho paura! –
- Non fare la fifona Hinata – Naruto si girò verso di lei.
Ran e Kazuha si guardarono e poco dopo decisero di rimanere lì. Di sicuro era molto più sicuro lì che in giro per la villa.
 
 
Rufy imboccò il corridoio principale seguito da Nami. Il corridoio aveva due stanze hai lati e una grande scala che portava al piano di sopra dove quattro stanze con delle enormi porte facevano capolino. Nami sembrava molto spaventata ma seguì Rufy senza fiatare nemmeno un istante.
Rufy sembrava curioso. Imboccarono la prima stanza.
Nella stanza c’era una grandissima camera da letto. Con un letto a baldacchino e una grandissima libreria.
- Bene, adesso che hai visto la stanza possiamo tornare dagli altri – disse Nami.
- Non ci pensare nemmeno – Rufy allungò il braccio e prese tra le mani un grosso librone della libreria.
- Dai, io ho paura –
- Fifona –
- Cos’hai detto!? – Nami sferrò un grosso pugno sulla testa di Rufy.
- Aia! –
Nami si avvicinò alla libreria come se nulla fosse e provò a prendere un libro quando sotto di loro si aprì una botola e precipitarono. Rufy provò ad allungare il braccio ma fu fatica sprecata dato che l’unica cosa a cui poteva agganciarsi era il letto che però era troppo lontano.
Si ritrovarono in una stanza colma di libri. Ovunque guardavano c’era una libreria. Nami si allontanò per vedere se c’era via d’uscita.
- Non c’è via d’uscita. Siamo bloccati qui! -
Rufy non rispose.
- Rufy - Nami iniziò ad irritarsi – Rufy! – Nami si voltò.
Di Rufy neanche l’ombra.
- Ru…Rufy – Nami si guardò in torno – Non fare scherzi! -
Nami vide un ombra sotto i suoi piedi. Eccolo si è nascosto dietro di me!
- Ti ho trovato! – Nami si voltò.
Quello che vide non era Rufy. Nami cacciò un urlo.
 
 
 
Angolino dell'autrice: Ciao a tutti! Commentate! Cos'ha visto Nami? Dov'è Rufy? Seguite la storia e lo scoprirete!
                                                                 
  
  
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