Quel ritmo incessante continua a rimbombarmi in testa 1,2,3,4,5,6,7,8 e ancora senza mai fermarsi, mentre combatto contro il mio corpo per non mollare, sento i piedi ormai distrutti e i polpacci in fiamme ma continuo, non mi fermo, non posso,non devo; vado avanti così. La sala è vuota già da molto, ma come sempre mi fermo dopo le lezioni per migliorare, per puntare a diventare perfetta.

Finchè non è ora di andare e dolorante raggiungo gli spogliatoi silenziosi, come piacciono a me; ho sempre pensato che avvolti nel silenzio acquisiscano una bellezza diversa, senza le voci delle ragazze che si preparano per una lezione, senza le “grandi parole” delle ballerine ormai all’ultimo anno, senza i sospiri accompagnati dagli occhi rossi delle ragazze che vogliono abbandonare questo incubo in cui sono finite e ora nel silenzio più totale mentre slaccio le scarpette con cura e le ripongo nella borsa penso a tutto quello che sto facendo, a tutto quello che ho sempre fatto per raggiungere il mio sogno e iniziano ad affiorare i ricordi, inizio a ricordare il modo in cui tutti gli amici che avevo con il tempo sono svaniti, a come la mia vita sociale da quando sono entrata alla scuola del “Teatro dell’Opera” e’ diventata inesistente  e presto sento le mie guance bagnarsi. Dopo essermi cambiata mentre esco, mi rendo conto che la passione va ben oltre gli amici e le difficoltà e che io posso farcela e per una frazione di secondo  riaffiora in me un sorriso e la voglia di ballare dopo tanto tempo sembra ardere ancora di più in me, perché in fondo la danza è così, è come un fuoco che sembra volerti disintegrare ma no, lui corrode e brucia, ci fa soffrire ma non distrugge e così noi ballerini nonostante il dolore andiamo avanti, teniamo duro e continuiamo a far infiammare i nostri cuori di passione.

Appena salgo sull’autobus apro il libro di storia e inizio a studiare la lezione che ho per il giorno successivo e cosi  dopo aver mangiato di fretta insieme ai miei che sempre troppo apprensivi mi domandano perché ultimamente sono triste, perché non sono più quella bambina felice di vivere, quella che sorrideva sempre; torno a studiare per il giorno dopo, fino a che non crollo sul letto tra le braccia di Morfeo.

E’ mattina, sento la sveglia suonare e  finalmente mi rendo conto che è venerdì e che poi avrò due giorni per riposarmi, così con questo pensiero ottimista affronto la giornata scolastica  e la lezione di danza, per oggi decido di fare uno strappo alla regola e di andare via insieme alle altre ragazze e di non trattenermi a provare. Tutte le altre ragazze sono scese alle fermate prima, così mentre aspetto di arrivare a casa decido di entrare su Twitter dopo tanto tempo, e vedo un messaggio destinato a me ..

 

 

 

Spazio autrice e spoiler  

Ringrazio voi che state leggendo  perché se siete arrivate qui vuol dire che avete letto questo prologo; insomma come avete notato si parla della storia di una ragazza normale che come tante pratica uno sport o come preferisco definire io la danza un’arte, voglio raccontare le vicende di questa ragazza che si sente sola in un mondo dove la danza spesso viene sottovalutata, finchè non inizia a chattare con un ragazzo su twitter che condivide la sua passione e ne succederanno delle belle, vi ho già detto abbastanza quindi ora mi ritiro. Mi farebbe piacere ricevere recensioni e pareri di tutti i tipi,sapete è da molto che volevo scrivere una storia di questo tipo ma non so se è il caso di continuare o abbandonare subito. Grazie a tutte per aver letto.. baci, alla prossima!