Introduzione.

Molti si aspetteranno da questa storia una ragazza di Liverpool che si innamora di uno dei componenti dei Beatles. Invece questa cosa accadrà in seguito, molto in seguito. C'è da ricordare che nei Beatles all'inizio non facevano parte solo George, John, Paul e Ringo, ma che c'erano molti altri che fecero parte a questo gruppo evolendosi (Pete Shotton, Pete Best, Stuart Sutcliffe e molti altri). Questa storia parlerà in particolare del celebre artista, amico di John, Stuart Sutcliffe e, dopo la sua morte, di John. Molte persone hanno sottovalutato la presenza di "Stu'" nel gruppo, ma io, con questo racconto, cercherò di rivalutarlo, in modo, a mio parere, carino.

Il personaggio principale, Carolina, ragazza appena diciottenne italiana da poco trasferita a Liverpool con la sua famiglia (la madre, Ida, il padre, Giuseppe, la sorellina, Catia, e il fratello, Francesco) a causa delle troppe perdite finanziarie di questa a Torino. Sapeva parlare l'inglese perché sua madre e suo padre erano andati in America per fare carriera, per quanto riguarda il padre, e come ragazza alla pari, per quanto riguarda la madre. Si incontrarono a Las Vegas dove si sposarono dopo tre anni. Allo scoppio della seconda guerra mondiale, tornarono a Torino dove, in mezzo ad un bombardamento, in un rifugio anti-aereo, diedero alla luce il loro primo figlio, Francesco. Dopo arrivarono Carolina e Catia e, ad ognuno dei loro figli, insegnarono l'inglese in modo da rivivere quegli anni a Las Vegas. 

Carolina era una ragazza molto sveglia, felice e spensierata, ma, molto spesso, si innervosiva per cose anche assurde, ma lei non ci poteva fare niente. Era alta, slanciata e magra, aveva i capelli lunghi, lisci e bruni che odiava perché in quel tempo andavano di moda ricci, ma non riusciva a farli. Aveva gli occhi profondi di un verde intenso, dove ti ci potevi perdere. Amava questo di se stessa, non tanto le labbra carnose e rosee o il suo naso a patata, ma i suoi occhi. Li vedeva come lo specchio della propria anima e anche molti ragazzi sembravano amare questo di lei: se la guardavi negli occhi vedevi tutto quello che celava dentro.


SPAZIO AUTRICE: Salve! E' la prima volta che pubblico una storia da sola, come Penelope e basta. Spero davvero che questa storia possa piacervi dato che mi è uscita dal profondo del cuore e c'è tanto di me. 
Aspetto le vostre prime recensioni! :D
Love, Penny