Questa,come sempre,va alla mia rondine.
Ero un po' agitata perchè ci tengo molto a questa OS,visto che ci lavoro da un po', inoltre è interamente dedicata a te,rondine,quindi spero che ti piaccia.
Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate!

Baci,
PennarelliScarichi








È sempre così? Dico, è sempre così casa tua alle tre di notte?
Il tuo viso è illuminato ad intermittenza dalle macchine fuori da queste quattro mura, le tue gambe sono nascoste dal piumone e il tuo respiro irregolare mi ricorda un pettirosso.
Fuori ha appena finito di diluviare, e il profumo di erba bagnata penetra dalla finestra socchiusa e inonda d'amore questo letto.
Ma arrivo al punto, anche perchè non ti sono mai piaciuti i miei giri di parole: tu dici che parlo,parlo e non mi ferma più nessuno.
Dici che servono le azioni, che le parole fanno solo da cornice.
Il che è un male? Io penso che se la gente parlasse di più,le situazioni cambierebbero.
Molti piangerebbero, altri urlerebbero, alcuni addirittura comincerebbero a mancarsi.
Però tu non cambi idea, tu sei una diretta,e quindi scrivo,tiro fuori il coraggio e metto per scritto ciò che avrei voluto dire, così se sembra lungo,salti qualche parola e arrivi dritta al punto.

Non so perchè mi viene in mente una lettera a quest'ora, forse dovrei tornare a dormire: ma è così bello guardarti,soprattutto di notte.
E ti chiedo scusa, perchè dovrei starti vicino sotto queste lenzuola,invece sono alla scrivania,ad osservare ciò che mi circonda: e sai,mi chiedo come mai non mi sia venuto ancora il torcicollo,visto che la mia testa oscilla tra il letto e le stelle.
Le stelle.
Loro sì che sono belle.
Sono dei piccoli puntini, così immensi in realtà,che se ne stanno lì buoni buoni, che hanno ispirato milioni di poeti,e forse anche me.
Piccoli puntini che mi ricordano le tue lentiggini,quelle che tu odi ma che io amo alla follia. Sono stelle, e tu sei il cielo.
Il mio cielo.

Vedi? Divento un sentimentalone, quando parlo di te.
Ma non mi hai dato altra scelta,di dormire non se ne parla proprio,quindi devo trovare qualcosa da fare.
Stasera stavamo vedendo quella videocassetta che tu ami tanto,quella in cui Richard Gere trova quel cane che alla fine diventa una leggenda,perchè alla morte del padrone lo aspetta sempre alla stazione.
Ormai guardiamo solo quella,e mi sorprende il fatto che ogni volta riesci a piangere: tiri sù con il naso, appoggi la tua mano sui miei capelli  e continui a guardare,avida di una storia che sai a memoria. Hai una videoteca piena di bei film,perchè ti ostini a guardare quella storia triste?
Ma tu sei fatta così,sei testarda ed io non posso farci nulla.

Adesso,alle tre di notte, ripenso a quel povero cane,e anche un po' a Richard Gere,che a causa tua muore sul nostro schermo ogni sera.
Ci ripenso, perchè sono arrivato alla conclusione che tu aspettavi: stasera,volevo dirti una cosa.
Volevo dirti che secondo me possiamo farcela.
"a far cosa?" dirai, con quei tuoi occhi così belli ed espressivi.
Possiamo farcela ad essere noi.
Perchè ormai non c'è distinzione tra te e me, tra le mie cose e le tue, tra i miei problemi e i tuoi.
Io voglio esserci, voglio tirare i piatti cotro i muri dalla rabbia, urlarci contro le cattiverie più maligne, e chiederci scusa raccogliendo i cocci in silenzio, per poi fare l'amore.
Voglio guardare Sex and the city con te,anche se sai le battute a memoria,ma ti ostini a vederlo ancora perchè sogni una storia d'amore alla Carrie.
Non voglio più rivestirmi nel buio della stanza per tornare a casa mia in piena notte, mentre il tuo viso è illuminato dal Mac acceso: voglio esserci,voglio amarti,tutto qui.
Voglio amarti anche se un appartamento ai giorni d'oggi costa più di una villa al mare.
Anche se in un futuro il tuo oroscopo ti potrà mettere contro il leone,e tu non vorrai di certo andare contro le stelle,no? Perchè sarebbe un casino, le stelle son tante e noi siamo solo due...la sua vittoria è scontata.
Voglio amarti,anche se cambieremo,anche se la vita di coppia ci renderà meno interessanti,renderà i nostri sorrisi meno luminosi e i tuoi occhi più spenti.
Voglio amarti,ora,domani e per sempre.
Voglio amare te, i tuoi capelli profumati, il tuo appartamento incasinato in via Pazienza, la tua vicina di casa rompipalle e il tuo termosifone che funziona due inverni sì e tre no...è chiedere troppo?
Voglio amarti,anche se tu farai un erasmus e andrai a vivere in Lettonia,dove è facile trovare belle cose (o belle persone,decidi tu). E non potrai aspettarmi per sei mesi,perchè insomma,in sei mesi cambiano tante cose.

Io voglio amarti,anche se sono un povero studente,anche se non potrò portarti a cena fuori tutte le sere: anzi, spesso ci ritroveremo sul tuo divano rosso a mangiare cinese o qualche schifezza comprata al supermercato.
Voglio amarti,perchè sei diversa.
Le altre ti parlano di borse e trucchi,tu mi parli di poesia,di politica,di letteratura.
Tu mi parli di Andrea Pazienza e di Majakovskij.
Tu ami gli autobus vuoti,quelli in cui ti siedi dove vuoi e pensi alla malinconia.
Tu delle volte devi stare sola,apprezzo il fatto che sei forte,che non hai bisogno degli altri.

E insomma, è figo. Detto in parole povere,anche se le parole di questa lettera son ben altro che povere.
Voglio amarti perchè il mio è un amore vero,non come quello di Romeo e Giulietta,ma quello del fioraio e di sua moglie che abitano sotto casa tua.
Quelli che si urlano tutto il giorno,ma che alla sera si sussurrano l'amore.

Andiamo,voglio io,te,noi e basta.
Forse anche un cane,diverso da quello del film che se no ti prende male.
Voglio noi.
Voglio amarti.