“Non riesco a dormire, papà! Ho tanto caldo… mi gratta tanto la schiena…” John Paul accarezzò la manina della bimba, che scottava “Cerca di aver pazienza, amore… se gratti le pustole della varicella ti resteranno tanti brutti segni… non hai proprio niente sonno? Non vuoi dormire un po’?”
“Ho tanto sonno, papà… ma non riesco a dormire… fa tanto caldo…” John Paul aprì la finestra: una ventata d’aria rinfrescò la stanza. Restò ad ascoltare il brusio della monotona pioggia autunnale, soffiando fuori il fumo della sigaretta.
“Papà… che bella canzone… che canzone è, papà? Chi la canta?” “E’ la canzone della pioggia, tesoro…” tornò accanto al letto e si sedette a terra, accarezzando lievemente i capelli della sua bimba ammalata “ Senti? Canta la ninna nanna alla terra, perché presto verrà l’inverno, e tutte le piantine dovranno chinare la testa e dormire, sotto la neve…Sulle montagne canta la ninna nanna ai pini e agli scoiattoli… sul mare canta la ninna nanna ai delfini e alle navi… nel nostro giardino canta la ninna nanna alle rose, all’erbetta e a tutti i fiori di mamma… la senti, tesoro?”
Cullata dalla pioggia, la bimba dormiva.