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Autore: justemiley    25/06/2013    5 recensioni
Era come il tipico figo da film: biondo, capelli impeccabili tirati su in un ciuffo mai spettinato, pantaloni leggermente calati, cuffie sempre alle orecchie ed una massa di oche urlanti che lo pedinavano.
Diciamo che se tutto questo fosse un film, io anche avrei una parte: sarei la ragazza “diversa”, che lo osserva dai gradoni mentre gioca a football, o da un tavolo lontano mentre guarda il culo di qualche cheerleader, che un giorno viene magicamente notata da lui, presa per mano, portata fuori nel giardino della scuola mentre tutti sono a lezione e blablaba, sapete il resto della storia.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era come il tipico figo da film: biondo, capelli impeccabili tirati su in un ciuffo mai spettinato, pantaloni leggermente calati, cuffie sempre alle orecchie ed una massa di oche urlanti che lo pedinavano.
Diciamo che se tutto questo fosse un film, io anche avrei una parte: sarei la ragazza “diversa”, che lo osserva dai gradoni mentre gioca a football, o da un tavolo lontano mentre guarda il culo di qualche cheerleader, che un giorno viene magicamente notata da lui, presa per mano, portata fuori nel giardino della scuola mentre tutti sono a lezione e blablaba, sapete il resto della storia.

Peccato che questo non sia un film, e che io corrisponda alla descrizione fino a “culo di qualche cheerleader” perché, avanti, lui non mi porterà mai a "pomiciare" in cortile, anche perché lui non è attratto da tipi come me.. le sue vecchie storie sono sempre state con le solite bambine viziate, ragazze facili, con megaville di lusso e completi coordinati rosa, pailettati dalla testa ai piedi. Ed io sono il contrario di tutto ciò. Solo il fatto che sul cellulare di mia sorella il mio numero sia salvato sotto il nome “bastarda” e non come “Deborah” vi dice già tanto.

Nessuno sa del mio debole per Justin, e nessuno lo deve sapere. Ho sempre avuto la fama della ragazza tosta, del maschiaccio che se ne frega dell’amore, e fondamentalmente ero così, finché due anni fa non è arrivato quello stupido ragazzo a rovinare tutto.
L’unica ad aver capito del mio “”””””affetto”””””” per Justin è Joy, la mia migliore amica, ma quanto a lei sto tranquilla: le ho fatto giurare sulla sua collezione di francobolli di non dire nulla a nessuno (darebbe la vita per quei due pezzi di carta).
Joy è molto diversa da me, non solo esteticamente: lei è un po’ bassetta, capelli lunghi fino alla schiena, biondi, ha uno stile tutto suo di vestirsi, che io non condivido, ma che non odio nemmeno. Poi lei è solare, dolce ed aperta con tutti.
Io.. io sono io.

Ore 7:44
Squilla il telefono.
Ore 7:46
Squilla il telefono.
Ore 7:47
Squilla il telefono.
Ore 7:49
Squilla il telefono.
Mi degno di aprire un occhio e rispondo:
-“Jo, che vuoi?”
-“Buongiorno anche a te, mia dolce migliore amica. Sì, io sto benone, e tu? Aw, ma che dolce, non ti preoccupare, ho già fatto colazione, non c’è bisogno che tu mi offra un caff..”
-“Ripeto: Jo, che vuoi? Se non mi rispondi seriamente ti attacco.”
-“Sono alla fermata, tra quanto arrivi?”
-“Ma che ore sono?”
-“Le 7:50, muoviti.”
-“Oh, porca putt..”

Imprecai, attaccai il telefono, mi preparai e mangiai una fetta di pane bruscato continuando ad imprecare. Il tutto in meno di dieci minuti.
Alle 8:02 in punto ero alla fermata del bus, appena vidi Joy dissi:
-“Avanti, dì che sono un mito.”
-“Perché?”
-“Mi ha svegliato la tua chiamata, e dopo solo dodici minuti sono pulita, vestita, pettinata, truccata, piastrata e profumata.”
-“Hai la zip dei pantaloni aperta.”

Oddio, che figura.. Feci per guardare.
-“Cretina, ho l’allaccio a bottoni! Mi hai fatto prendere un colpo!” dissi, dandole uno schiaffo sul braccio.
Ci guardammo e ci mettemmo a ridere come due imbecilli quali eravamo.
Arrivammo a scuola, appena mettemmo il piede al di là del cancello, suonò la campanella.
-“Prima ora?”
-“Scienze.”
-“Oh, ma che bello.. la mia preferita..”
dissi mooolto ironica.
Ci avviammo in classe,  e, appena entrammo, vedemmo che c’erano solo due posti liberi:
uno vicino a Henry Sputacchia Low, il solito nerd della scuola (vi lascio intuire il perché del soprannome “sputacchia”) ed uno vicino a.. oh, no. No, no, no, no.
-“Buongiorno signorina Kly-Brien. Buongiorno anche a lei, signorina Lewis.”
-“Buongiorno, signor Ginger.”
rispondemmo in coro.

Joy si fiondò in prima fila, vicino a Sputacch.. ehm, Henry.
Che bastarda.
La fulminai con lo sguardo, mentre mi avviavo verso Bieber.
Sapeva che arrossivo, quando le ero vicina..
Mi sedetti senza nemmeno guardarlo.
-“Bella quella maglia, Lewis.” disse, dopo cinque minuti di lezione.
Odiavo ed amavo allo stesso tempo, quando mi chiamava per cognome.
-“Grazie.” risposi coprendomi il viso. Justin Bieber mi stava parlando.. oddio, vi rendete conto?
Sorrise.
Sorrise sbuffando.
Sorrise alzando un angolo di quelle labbra scolpite da un angelo.
Sorrise attraverso il buio della visiera del suo cappello.
Sorrise come solo lui sapeva fare.
Mi persi nel ricordo di quel sorriso così vicino, quasi addormentandomi.
-“Vero, signorina Lewis?” interruppe il mio sonno la voce irritante di Ginger.
-“Certo, certo, professore.”
-“Le pare il caso di dormire durante la mia spiegazione?”
Rimasi in silenzio un secondo per valutare se rispondere come diceva la mia impulsività, o come diceva la mia razionalità. Decisi di dar retta alla mia impulsività.
-“Le pare il caso si spiegare durante il mio sonno?”
-“IN PRESIDENZA!

Mi alzai e me ne andai.. soddisfatta.
Justin stava ridendo, lo guardai con lo sguardo più ammonitore possibile, anche se era difficile.
Passai davanti al prof, sorrisi e dissi:
-“È stato un piacere.”
-“Se ne vada.”
disse, cercando di non uccidermi lì.

Dopo quaranta minuti di presidenza, potetti uscire.
Stavo andando al mio armadietto quando qualcuno mi si parò davanti.
Justin.
-“Oggi stavo ridendo, è vero, ma perché sei stata forte.”
-“Cos’è, mi stai dando spiegazioni?”
-“No, è che mi hai guardata arrabbiata e.. bho, non voglio farti pensare che ti stavo ridicolizzando. Anzi, ho pensato che tu sia una tizia davvero forte.”
Forte? Pensa che io sia davvero forte? Oh mio Dio.
-“Tizia?”
-“Hai capito il senso.”
Stavo arrossendo, lo sentivo.
-“Ho da fare, devo andare.”
-“Ti va di pranzare insieme oggi?” disse, mentre mi allontanavo.
-“Non sei con la tua squadra di football?”
-“Se li mollo per un giorno non si metteranno a piangere.. Spero.”
rise.
-“Non so, sono con Joy e..”
-“Un caffè dopo pranzo?”

Annuii.
-“Alle cinque al bar in spiaggia?”
-“Perfetto.” dissi.


Okay, era fatta.
Ma cos’era? Un appuntamento? Un ritrovo fra amici?

Alle 5:00 io e Joy eravamo sedute fuori al bar.
Alle 5:30 ancora di Justin non si vedeva nemmeno l’ombra.
Alle 5:35 mi squillò il telefono. Un messaggio. Justin.

“MI DISPIACE se ti ho fatto aspettare. :( ma credimi ne è valsa la pena! Sto arrivando solo per te!”

Subito dopo squillò ancora il telefono. Ancora un messaggio. Ancora Justin.

“Se è con te manda via Joy. (ma scusati da parte mia) ;)”

Dopo meno di un minuto Joy era seduta abbastanza lontana da non essere vista, ma abbastanza vicina da vederci.
In poco tempo Justin sbucò da dietro un angolo e si sedette davanti a me, non prima di avermi dato un leggero e morbido bacio sulla guancia.
“Prendi qualcosa?”
“Non so.. un’acqua tonica.”

Feci per alzarmi, ma mi fermò.
“Vado io.”
Tornò dopo poco con due bicchieri pieni di bollicine.
Parlammo per un’ora, lo ringraziai della bibita, e prendemmo in giro Ginger.

Ogni tanto davo un’occhiata a Joy, che mi faceva segni come a dire “continua così!” o “sei forte ragazza.” o ancora “sareste una bella coppia.” Quella ragazza è tutta scema.
“Si è fatto tardi, ed io devo tornare al mio compito di babysitter dei cugini, yuppy!” dissi io. Lui rise.
“Ti riaccompagno a casa, vuoi?”

“Mh.." non potevo rifiutare "okay!” sorrisi.
“Sei bella quando sorridi.” sorrise anche lui.
“anche tu” volevo rispondergli. “anzi, no, tu non sei solo bello, tu sei bellissimo, magnifico, perfetto.”
Risposi solo con un altro sorriso, imbarazzato.
Salimmo sulla sua moto, mi diede un casco, forse quello di sua madre, e mise in moto.
“Stringiti forte.”
“Ma sai almeno dove abito?”
“In realtà il piano era quello di portarti in un posto romantico, solo io e te, ma poi hai triato in ballo la scusa dei cugini, del babysitteraggio..”
rise.
“Non è una scusa!” brontolai.
Si girò e sorrise.
“Vai per Broadwick Street.” dissi.
Partimmo.
Quella della moto era una scusa perfetta per stringerlo a me. Sentivo il suo profumo dolcissimo attraverso il giacchetto, sentivo la sua pelle calda sotto le mie mani, sentivo i suoi capelli sulla nuca accarezzarmi la fronte.
Arrivammo a casa troppo presto, fu un peccato scendere da quella moto. All’improvviso quell’angelo era così distante da me come non mi era sembrato mai.
“Grazie dello splendido pomeriggio passato insieme.” dissi.
“Sono io che devo ringraziarti.”

Scese dalla moto, mi si avvicinò fin quando le nostre labbra non aderirono le une alle altre.
Lo sentivo sorridere attraverso il bacio. Un bacio dolce e pieno.. d’amore.
Mi sorrise un’altra volta, salì in sella alla moto e se ne andò.

Entrai in casa salutando e sorridendo a tutti: mamma, papà, zii, cugini e nonni.
Ero contenta come non lo ero stata mai.
Finalmente mi sentivo davvero reale.
Salii in camera e chiusi gli occhi, lanciandomi sul letto. Dopo non poco sentii bussare alla porta:
“Deb, sono Joy.”
“Entra, Jo.”
“Com’è andat..”
“Devo raccontarti tutto.”
“Non tralasciare neanche un dettaglio.”
disse lei, quasi contenta quanto me.
 

 SPAZIO AUTRICE.
È la mia prima os se fa schifo, siate tolleranti. lol
Perdonatemi, è lunghissima, ma mi sono fatta prendere la mano. ):
Comunque, se ottiene almeno dalle 5 alle 7 recensioni positive, e se mi viene in mente un probabile seguito, 
la trasformerò in una storia a capitoli.
Bye, bye,
Cams. (:
(recensite, vi prego.)

 

  

  

P.S.:
Questo è come ho immagginato Deb e Jo. lol
Il link non crea il collegamento, quindi dovete fare copia/incolla per vedere le immagini.
Deborah: http://tinypic.com/r/2z3uww2/5
Joy: http://tinypic.com/r/10em0b5/5

  
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