I
CAPITOLO 1
°Kat°
Oh, you look so tired
Mouth slack and wide
Ill-housed and ill-advised
Your face is as mean
As your life has been
Jack
the ripper. Adoro questa
canzone. Alzo il volume del mio fedelissimo
lettore estraniandomi dal mondo,da tutto quello che mi circonda. Ogni nota diventa parte di
me,parte del mio
corpo,ogni nota mi attraversa da capo a piedi,facendomi stare bene.
Le nuvole si addensano sopra di me.
Sta per piovere.
L’aria di ottobre sta diventa sempre più fredda.
Il vento mi scompiglia i
lunghi capelli neri. Alzo i capelli della mia felpa nera sperando che
non mi
diano tanto fastidio. Errore.
Sul marciapiede le prime foglie autunnali si incorrono,come bambini.
Lente
danze,sollevandosi di tanto in tanto nell’aria.
Sono circa le due,ora i pranzo. Sento il mio stomaco brontolare.
Torno a casa dopo un’orribile mattinata a
scuola,un’altra insufficienza.
Bene. Come dirlo a mia madre?Dimostrarle ancora una volta di non essere
la
figlia perfetta che lei cerca?Al mio patrigno che sicuramente
sarà sbronzo?
Mi manca papà…l’anno scorso la leucemia
l’ha portato via. Mia madre si è
consolata subito.
Si è sposata un meccanico corroso dalla droga. Ogni giorno
perennemente fatto.
è un vegetale,è inesistente,mia madre non gli va
contro e non ho ancora capito
il perché.
Bella merda vero?
Lo odio,la odio,non fa niente per impedirlo li limita a
dirmi”Tesoro io lo
amo..”bella cazzata.
Lo diceva anche a mio a mio padre.
Eravamo felici,poi..lui se n’è andato via e tutto
è cambiato,tutto è finito.
Abbandonata a me stessa.
Sola.
E sicuramente l’ambiente scolastico non aiuta.
Sono cambiata.
Non sono più la Kat di sempre,no.
Trovo rifugio solo nella musica,solo in essa mi sento viva,mi sento me
stessa.
Solo i componenti del mio gruppo sembrano capirmi un po’.
Siamo in quattro: Julie la batterista, Jonh suo fratello e prima
chitarra,
Mikey bassita e poi io,seconda chitarra e voce.
Due giorni fa era il mio compleanno,un disastro. Non voglio
ricordare,oddio i
ricordi, ti…distruggono.
Casa mia,eccola. La casa dove sono cresciuta,dove sono vissuta.
Dall’interno
provengono delle grida.
Perfetto,ancora droga. Mi faccio coraggio e attraverso il vialetto.
“Ce la puoi fare Kat…”mi dico prima di
aprire la porta.
“Stronzetta!!!Ti sembra questa l’ora di rientrare
in casa???”mi grida Fred.
“Lasciala stare!!Lei non c’entra niente!!!!Vieni
qui è dammi quella roba!!”
Ho come l’impressione che sia entrata a far parte anche lei
di quel circolo
vizioso,ma mi rifiuto di pensare che sia vero. Una speranza
è ancora accesa in me,una
speranza che però va affievolendosi ogni giorno di
più.
è appena uscita dalla depressione e che fa?Si butta sulla
droga?
Sicuramente. Corro in camera chiudendomi a chiave. Non voglio vedere
ancora,non
voglio sentire ancora. Mi butto sul letto,mettendomi gli auricolari
nella
orecchie..chiudo gli occhi.
Non voglio piangere…non anche oggi…no…
Ma nulla.
Le lacrime scendono calde sul mio viso freddo. Chiudo più
forte gli occhi per
impedire con continuino la loro corsa…perché deve
essere tutto così…
Ore 19.00
Scendo in silenzio gli scalini,cercando di non svegliare Fred,mi infilo
la
giacca.
Mamma mi vede ma come al solito,non dice nulla. Con la chitarra sulle
spalle
esco e comincio a camminare.
Mi alzo il cappuccio della felpa nera cercando di ripararmi dal freddo
della
sera.
Oggi suoniamo al Nightmare.
Il nostro gruppo in “concerto”. Almeno mi
distrarrò dalla mia vita,dai problemi
al quale non voglio più pensare. Perché la vita
deve essere così difficile?
Il buio è sceso da un pezzo e le strade anche di sabato sono
deserte.
Non ho paura del buio,fino a che sono sola. Voglio cancellare quei
pensieri,ma
sembra impossibile. Vorrei scappare lontano, lontano da tutti,dove non
mi
conosce nessuno,dove posso dimenticare tutto, tutto quello che mi
preoccupa.
Finalmente.
Arrivata.
“Ciao Kat!”dicono in coro. Rispondo con un sorriso
che pare più una smorfia.
“Ma..Mikey?”chiedo a Julie.
“è dentro.”
“Ok..appena finite entrate che
proviamo
gli strumenti..intanto attacco questa dico indicando la mia Les Paul
nera.
“Va beeeeene..”tipica risposta di
Jonh…non l’ho mai sentito usare un okay…
Apro lentamente la porta di metallo e la musica diventa sempre
più forte,sempre
più chiara. Bene i Misfits,gli adoro.
Gli scalini di legno scricchiolano
ad
ogni mio passo. Salgo le scale e guardo le pareti piane di quadri di
birre,alcolici..
Le note del Fender di Mikey mi avolgono non appena arrivo nel salone
dove
suoneremo. Cavolo,quel ragazzo è bravissimo!!!
“Ciao Mi..”gli dico lasciando la chitarra vicino il
mio amplificatore.
“Hey Kat!”mi dice guardandomi negli occhi
attraverso i suoi spessi occhiali
neri.
“Che hai?”lascia il basso e si avvicina lentamente
a me. I suoi occhi mi
tranquillizzano.
“Niente..”Gli sorriso dolcemente prima di
abbracciarlo.
“Mikey?Conosci quella lì?”no,non
può essere lui. Non anche qui!Mi basta la
mattina a scuola. Ma anche qui no!
“Cazzo vuoi Gerard???”mi guarda con quel sorrisetto
idiota. Quanto vorrei
spaccargli la faccia…stronzo!
“Sono venuto per sentire mio fratello…”
“E chi sarebbe?”chiedo scettica,sapendo che
è solo una scusa.
“Ehm..io..”okay..mi sbagliavo.
“Tu Mikey,sei suo fratello?Sei il fratello di Gerard Way?Di
quello scherzo
della natura?”dico guardandolo accigliata.
“Bè..si..”
“Ahahah..scherzo della natura io?”
“No..quello che ti sta accanto…”
“Ma sono solo…”Che cretino,lo guardo
alzando un sopracciglio.
“Divertente…mi dispiace che mio fratello debba
sfigurare a causa tua..”
“Piantale Gee…”
“Ok,ok…”Quanto avrei voluto prenderlo a
pugni.
“Scusate se vi interrompo…”
“E tu che vuoi?”dico acida guardando
quell’intruso negli occhi.
“Calmati…Gee vieni Garret offre da bere a
tutti…”si..bravo…vattene!
“Ok Frank…ciao stronzilla!”mi dice.
Quanto lo odio. I due ragazzi si
allontanano. Il suo amico,Frank,mi lancia un’occhiata che
ignoro del tutto.
Ore 22.00.
Finalmente cominciamo.
Le mie mani fremono
desiderano di
suonare ancora una volta quella chitarra.
Di perdermi in quelle note,di perdermi con il resto del gruppo nelle
nostre
canzoni stile punk.
Di perdermi nelle musica. Forse l’unica cosa che ora riesce a
farmi star
bene,anzi,l’unica.
Ogni nota,ogni accordo…quella sono io. Con il suono
elettrico esce anche la
vera me. Sono semplicemente io quando suono,senza pensieri..ci sono
solo io e
la mia chitarra.
Primo pezzo.
La mia voce si espande per tutto il locale ,accompagnata da quattro
strumenti,io e la musica.
Non c’è nient’altro di più
bello al mondo.
I nostri quindici brani scorrono. E dopo
circa un’ora e mezza il tutto finisce.
Cavolo..comincia a far caldo qui dentro. La felpa è troppo
calda sono
abbastanza sudata. Tutti a maniche corte. Meglio seguire il loro
esempio. Mi
sfilo velocemente la felpa rimanendo in canotta.
Che bella sensazione…
“Wow!”dice Mikey guardandomi”Finalmente
la sauna è finita…”gli sorrido mentre
mi guardo le scarpe.
“Ecco a voi birre fresche..”sia ringraziato il
cielo,birra…birra!!!
“Hey pupa perché non vieni con me a fare un
giro?”
“Cavolo Jhon..hai appena cominciato e già puzzi
d’alcool…facciamo dopo ok?”
“Va beeeene dolcezza..hey tu..”Julie scoppia in una
risata ala vista del
fratello che ci prova con la cameriera.
“Va all’inferno Jhon!”la voce della
ragazza,dall’altra parte,riecheggia per
tutto la stanza nonostante la varie voci. Quel ragazzo è
totalmente fuori.
Scoppio in una risata che fa girare Mikey.
“è bello sentirti ridere…”gli
sorrido..so che è sincero.
È straordinaria la che ha nel riporre il basso.
Con che delicatezza lo infila nella custodia per evitare che si graffi.
Prende
la sua birra e con quella sua buffa camminata,la solita maglia degli
Anthrax,si
dirige verso di noi.
“Siamo stati forti..”ci dice sorridendo.
“Si infatti…”rispondo..è
l’unica cosa che riesce a non fami andare in paranoia.
“Anche se qualcuno poteva fare di meglio..Quel qualcuno che
ha confuso un SOL
per un La in uno degli assoli più belli che abbiamo mai
creato!”dice Julie
alzando il tono di voce in modo tale che il fratello la senta,ed
è quello che
ottiene.
“Hey non è stata colpa mia,ma della
chitarra!”Mikey e Julie scoppiano in una
risata che subito contagia anche me.
Li adoro. Sono i
miei migliori amici.
“Sei stato grande Mikey!”una voce sconosciuta parla
alle m ie spalle,non
proprio sconosciuta però. Quel Frank,il ragazzo di prima.
Bene,è amico di
Gerard,finirò per odiare anche lui. E nemmeno lo
conosco,magari mi sbaglio su
di lui…no!
“Grazie Frank!”risponde Mikey abbracciandolo.
“Siete forti come gruppo…”dice rivolo a
tutti tranne che a me. Allora già mi
odia. Sicuro. Ma del resto non mi importa molto.
‘Qual è il tuo nuovo hobby signor Frank?...Odiare
Catherine Blake!!’
Ormai mi odia anche il cane di mia zia….
“Comunque lei è Julie e lei
Catherine.”dice Mikey cercando di essere gentile.
Che dolce…ma va!!!Basta vedere come si è
comportato prima per capire che mi
odia anche lui…finirà coem il suo amichetto.
“Si..ci siamo già visto
prima…”rispondo con il sorriso più
finto del mondo.
“Vieni con noi?”dice infine rivolto a Mikey.
“No,rimango con le ragazze,ci vediamo domani.”
“Ok..ciao!”saluta con un sorriso,che devo ammettere
è molto carino.
Basta Kat!
Lui è il nemico!
O mi sbaglio…
Forse mi faccio troppe seghe mentali…..