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Autore: lily88    25/06/2013    3 recensioni
Era lì, sola e con le luci soffuse; la scena tutta per sè. Danzava sinuosa e leggiadra, un unico obiettivo in testa: diventare la stella più lucente.
Lei lo sapeva di essere brava che la modestia in questi casi non ti ripaga, la testa alta e l'orgoglio si, quelli ti salvano e ti fanno andare avanti anche quando vorresti dire "basta".
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La stella più lucente
La stella più lucente


Era lì, sola e con le luci soffuse; la scena tutta per sè. Danzava sinuosa e leggiadra, un unico obiettivo in testa: diventare la stella più lucente.
Lei lo sapeva di essere brava che la modestia in questi casi non ti ripaga, la testa alta e l'orgoglio si, quelli ti salvano e ti fanno andare avanti anche quando vorresti dire "basta".
Lo aveva imparato sulla propria pelle, che la sua indole dolce e le sue capacità in questo mondo spietato non erano sufficienti a primeggiare. Aveva tanti sogni la piccola Natassia, tante aspettative. Avrebbe voluto essere prima ballerina al Teatro Bol'šoj, per dirne uno.
Si era allenata tutta la vita e c'era quasi riuscita ma poi c'era stato un imprevisto. Fatale e mai preso in considerazione prima di quel momento. L'amore. Vero o presunto che fosse da parte di lui, primo e unico da parte di lei. Lei che non aveva mai avuto tempo per l'amore avrebbe rinunciato al suo più grande sogno a causa di quest'ultimo. Perchè una ballerina all'apice della sua carriera non può permettersi una vita privata, figuriamoci una gravidanza. Le avevano detto di interromperla, se lo avesse fatto sarebbe tornata a brillare, come una dea; bella e lontana, infinitamente sola e vuota.
Natassia ascoltando quelle parole si era resa conto dei sacrifici di tutta una vita e che no, non avrebbe mai potuto sacrificare una seconda, minuscola, vita per le proprie ambizioni. Aveva sorriso allora Natassia e se ne era andata dalla sua casa, dal suo Teatro che stare nelle retrovie del Bol'šoj proprio non lo poteva fare. Su qualsiasi altro palco non si sarebbe fatta scrupoli ma su quella scena che considerava sua no, non ne avrebbe infangato il ricordo.
Per questo ora Natassia stava ballando da sola per l'ultima volta sul suo palco. In realtà non sola si ritrovò a pensare, sfiorandosi il ventre piatto, perfetto. Era pronta a lasciare il luogo che per tanti anni era stata la sua casa e a percorrere il proprio cammino.
Non più sola ma con il suo bellissimo bambino biondo al fianco, donandogli tutto l'amore che per troppo tempo si era negata.

Natassia ora nella sua vita aveva un'unica certezza: Hyoga, finchè lei fosse stata viva, sarebbe stato amato tanto quanto lei si era sacrificata per i suoi sogni.




Ultima nota: L'idea di base è nata grazie al bellissimo testo di Cesare Cremonini "La nuova stella di Broadway".
 
Grazie a chi leggerà e a chi vorrà lasciare un commento,
Lily.





  
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