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Autore: sweaterweather    26/06/2013    1 recensioni
Dal testo:
Stefan era cambiato, o meglio, era ritornato quello che era un tempo. L'unica differenza era che qualche secolo fa, Stefan aveva qualcuno che avrebbe fatto di tutto, pur di farlo ritornare umano, anche piantargli un paletto nel cuore.
Ma le cose erano cambiate, perche' ora Stefan non aveva niente, nessuno con cui combattere per la sua umanità, nessuno su cui contare. Stefan era solo, unicamente e completamente solo.
O almeno, questo era quello che credeva.
Genere: Malinconico, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Carol Lockwood | Coppie: Damon/Elena, Damon/Katherine, Elena/Stefan, Katherine/Stefan
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Stefan era cambiato, o meglio, era ritornato quello che era un tempo. L'unica differenza era che qualche secolo fa, Stefan aveva qualcuno che avrebbe fatto di tutto, pur di farlo ritornare umano, anche piantargli un paletto nel cuore.

Ma le cose erano cambiate, perche' ora Stefan non aveva niente, nessuno con cui combattere per la sua umanità, nessuno su cui contare. Stefan era solo, unicamente e completamente solo.

O almeno, questo era quello che credeva.

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Stefan era immobile, con le mani bloccate ai braccioli dell'antica sedia di legno di casa Salvatore, le corde alla verbena talmente strette da provocargli dei solchi nella pelle bruciata e gli occhi spalancati.

Damon con la mano ancora sul paletto di quercia bianca che aveva appena trafitto il cuore dell'ibrido che durante l'ultimo periodo aveva imparato a vivere, ad amare. Lo lasciò cadere per terra, con un tonfo sordo, mentre il paletto prendeva fuoco insieme al corpo del ragazzo. Una chioma bionda però si precipitò su di esso, cercando di togliere quel paletto, per eliminare il dolore che aveva iniziato a farsi spazio nel suo, di cuore. Le lacrime avevano iniziato a rigarle quel viso, talmente chiaro che sembrava esser fatto di porcellana.

Damon si voltò verso di lui, la bocca socchiusa e gli occhi di un azzurro più malinconico del solito. Si precipitò dal fratello minore e lo staccò dalla sedia in cui l'ibrido l'aveva serrato per aspettare l'arrivo del fratello maggiore.

Stefan si alzò e come una furia si precipitò dalla bionda.

Stefan, vattene.” Disse lei con voce fredda spezzata dal pianto. “Vattene e portati con te quel mostro, sparite dalla mia vista, ora, per sempre.” Stefan si bloccò sul posto e poi annuì lentamente, girandosi verso suo fratello e guardandolo con uno sguardo diverso da solito, uno sguardo che Damon non aveva mai visto prima, non da suo fratello.

 

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Stefan era fuori controllo, o questo almeno, era quello che aveva saputo da Damon. Ed Elena si era ritrovata a sperare che il suo ragazzo le avesse mentito. Ma purtroppo si ricredette.

Quello che vide la scioccò a tal punto che se non fosse arrivato Damon, avrebbe piantato lei stessa un paletto nel cuore di quello che una volta era il suo 'amore epico', ma che adesso non appariva nient'altro che un maniaco ai suoi occhi.

Stefan, circondato da un gruppo di ragazze dall'identità sconosciuta mentre si 'divertiva' nutrendosi di loro a colpo di twister.

Mano sul rosso, Carol, vieni, dai!” Un sorriso faceva capolinea sulla bocca ricoperta di sangue puro, sangue di innocenti.

Stefan.” la voce dura di Damon scalfì le pareti della stenza, mentre Stefan continuava a divertirsi con quelle povere anime.

smettila subito e riprenditi.” Stefan si stacco dal polso di una ragazza bionda e si abbandono in una fragorosa risata che eccheggiò nell'aria.

Uhuh, San Damon e' tornato. Che c'e' fratellone? Vuoi farti vedere grande agli occhi della tua ragazza? Peccato che non sappia chi tu sia veramente.” Finì la frase con tono acido, lanciando un'occhiataccia in direzione del più grande.

Stefan, smettila di comportarti come un bambino e torna a fare la persona seria.” Damon si avvicinò al fratello e lo prese per un braccio, strattonandolo per farlo alzare dalla poltrona.

Smettila tu, di comportarti come se ti importasse qualcosa, qualcosa di me, della mia vita.” Disse il biondo scappando dalla presa di Damon.

Mi hai portato via tutto. Tutto quello per cui valeva la pena rimanere qui.” disse allontanandosi, con voce gelida.

Hai ucciso la mia migliore amica, Lexi... ti ricordi di lei? Mi... hai portato via Elena, hai ucciso Rebekah ed infine hai fatto allontanare l'unica persona che nonostante tutto mi era rimasta vicina, l'unica persona che era riuscita ad alleviare un po' di quel dolore, l'unica persona che era riuscita a farmi sentire... vivo, di nuovo.” Disse indicandosi con entrambe le mani e abbassandosi lentamente per poterlo guardare in modo più truce, per passargli un po' di quel dolore che lo affliggeva ormai da tempo.

Mi hai promesso un'eternità di sofferenze,ricordi? Beh, devo dire che hai mantenuto la tua parola perfettamente.” Sputò queste ultime parole con disprezzo, per poi girare i tacchi e scomparire tra le mura di quella casa che aveva accompagnato le nostre avventure.

Ed in quel momento, io, Elena Gilbert, capii che effettivamente, non conoscevo nulla di Damon. Che avevo fatto una scelta perche' abbindolata dal suo fascino, dal suo charm, dal suo modo di fare, ma non dalla sua persona, perche' io, non la conoscevo.

 

La vita di Stefan era tornata quella di un tempo, se non peggio a detta di Damon. Usciva, non tornava a casa per la notte, per giorni, settimane addirittura. Finche' non si ripresentava completamente ubriaco, con la sua porche rossa fiammante e qualche ragazza al suo braccio, con qualche morso di troppo e del sangue in meno.

La situazione gli stava sfuggendo di mano, decisamente.

Stefan era completamente ed incondizionatamente fuori controllo.

Damon e Stefan non si erano parlati per più di un mese, finche' una sera come tante che l'avevano preceduta, una ragazza, uscita dalla stanza di Stefan e reduce di una nottata di sesso 'violento e vampiresco' si era scontrata con Elena e Damon, appena rientrati da una serata in compagnia dello sceriffo, per 'porre rimedio' ai guai che Stefan aveva procurato recentemente.

Oh no, ora basta.” Damon si precipitò come una furia in camera del fratello, che in quel momento usciva dalla doccia, con un asciugamano alla vita, ed un'altra in testa, mentre si spettinava i capelli con l'intento di asciugarli.

Potresti almeno avere la decenza di scoparti le tue puttanelle fuori da questa casa.” La voce di Damon gli risuonò nelle orecchie e senza nemmeno girarsi Stefan rispose: “uhm ,stai parlando della stessa decenza che hai avuto tu, a scoparti la mia ex ragazza mentre lei era asservita a te ed io ero in casa? Si, stai parlando di quella sicuramente.” freddamente si girò e dopo aver lanciato un'occhiata ad entrambi disse: ”Ora scusate, ma devo vestirmi, ho delle cose da fare.”

Come prosciugare anime innocenti?” La voce sottile di Elena arrivò alle orecchie del ragazzo biondo seminudo, di fronte a lei.

Esattamente, Elena.” Confermò Stefan con un sorrisino divertito. “..ma se tu vuoi aiutarmi a vestire, beh, di certo non rifiuterò l'offerta.” continuò facendole l'occhiolino.

Stefan, finiscila.” disse Damon gelido.

Che c'e' Damon? Non e' così che te la sei portata a letto? Non dicevi che dovevo divertirmi? Proprio come facevi tu? E' quello che sto facendo fratellone. Dovresti esserne fiero.” Stefan gli passò accanto mettendogli una mano sulla spalla e sfoggiando un sorriso compiaciuto di se stesso.

Ed effettivamente Stefan aveva ragione. Damon voleva che si divertisse, prima. Voleva che abbandonasse la sua aria da Nonno Stefan e che si divertisse un po', ma poco. Ora, stava decisamente esagerando. Ma la cosa che Damon non si perdonava era che se Stefan era in quello stato, era colpa sua, in parte. Perche' se non avesse ucciso Lexi, ora, lei sarebbe lì ad aiutarlo e a riportare Santo Stefan in carreggiata, ma Lexi non c'era e lui non era lei. Non sarebbe mai riuscito a rimettere suo fratello apposto, perche' non riusciva a farlo nemmeno con se stesso.

 

Elena doveva fare qualcosa. Ne era certa, perche' non poteva permettere che il suo 'epic love' venisse distrutto dalla fame di sangue, di vendetta, contro di lui, contro di suo fratello,o anche contro di lei.

Erano passati dei mesi da quando Stefan aveva spento completamente le sue emozioni e le cose non erano migliorate di certo, anzi, erano andate a peggiorare col tempo, sempre più vittime, sempre più complicazioni e sempre più “Stefan lo squartatore”.

Elena e Damon, avevano capito che quella che li legava, dopotutto, non era niente di più che una semplice amicizia.

Lei, ancora innamorata di suo fratello, Stefan; e lui, ancora innamorato della vampira che l'aveva trasformato, Katherine.

Già, Katherine, era tornata in città, la notizia di Stefan si era allargata a macchia d'olio ed era finita nelle sue orecchie nel giro di qualche settimana. Però, a differenza di quello che si potrebbe pensare, Kathrine era tornata per aiutare Stefan, perche' anche lei, dopotutto, era cambiata col tempo.

Ormai le mie giornate stavano diventando noiose.

Sveglia, mangia, esci, mangia, sesso, mangia, dormi.

Ma sopratutto, perche' ora non bastavano quel coglione di mio fratello e la mia ex a rompermi le palle, ora si era aggiunta anche lei, Katherine. Che giustamente aveva deciso di giocare a fare la crocerossina per vampiri fuori controllo, proprio ora.

Quella sera mi ero ritirato sul tetto di uno dei locali più affollati di Mystic Falls, questo significava più cibo e divertimento per me.

Ma la cosa a cui non avevo dato conto era che una ragazzina mora, di mia conoscenza si era messa in testa di 'aggiustarmi'.

 

Elena, cosa vuoi?” dissi senza nemmeno girarmi verso di lei. Riconoscevo il suo odore. Quel profumo di vaniglia e lavanda, il profumo che io, le avevo regalato.

Te.” Una parola, due lettere, che mi avevano scoinvolto.

Cosa?”

Voglio te, Stefan. Sei tu. Sei.... sempre stato tu. Quella per Damon era solo una cotta, o forse mi serviva solo a capire quanto realmente ti amassi.”

Alzai un sopracciglio sentendo le sue mani scorrere sul mio petto, fino ad arrivare al mio viso, costringendomi a guardarla.

Ma questo non sei tu, Stefan.”

Questo e' quello che credi tu, Elena. Io sono così. Sono sempre stato così.” Dissi freddamente.

No, io ti conosco Stefan, ti prego, ti aiuterò a tornare come prima. Supererai tutto questo, lo supereremo, insieme.” mi prese le mani guardandomi negli occhi. Scossi la testa e mi allontanai da lei ridendo.

Il fatto e' che io non voglio superarla! Non voglio cambiare, Elena. Voglio divertirmi, uscire, scappare. Voglio essere libero, voglio sentirmi libero.

Una volta preferivi essere vivo che libero.”

Lo voglio ancora, Elena.” la guardai, e mi avvicinai al suo viso sorridendo.

Se mi ami, vieni con me. Sii come me. Ce ne andremo ovunque tu voglia! LA, Londra, Toronto..” le incorniciai il viso fra le mani e la guardai negli occhi sorridendo come un bambino la notte di Natale.

...tutto quello che devi fare, e' lasciarti andare. Poi, saremo insieme per sempre, te lo giuro.”

Chi mi dice che questo non sia tutto un trucco? Chi mi dice che tu non mi abbandonerai per un'altra? Uhm, Stefan?” Elena sembrava essersi quasi convinta ai miei occhi, forse ce l'avevo fatta.

Mi avvicinai al suo orecchio e le sussurrai stringendola a me: “Lasciati. Andare, Elena.” poi, iniziai a baciarle l'orecchio, il collo, la mascella, ed infine arrivai alla sua bocca, dove lasciai un casto bacio.

Va bene.” Sorrise e mi prese il volto fra le mani, iniziando a baciarmi con foga, finche'.... tutto si spense. Sentii un dolore lancinante alla schiena, mi fece piegare in due dal dolore, facendo poggiare la mia testa sulla sua spalla, per sorreggermi. Verbena. C'ero cascato ancora.

ti amo, Stefan.” disse sospirando.

..ed e' per questo che non mi posso permettere di perderti. Farò di tutto per farti ritornare indietro, perche' sarò egoista almeno sta volta. Io ho bisogno di te, Stefan. Ho bisogno di sentirti affianco a me, ho bisogno di sentire il tuo odore sulla mia pelle, ho bisogno di sentirmi al sicuro con te, ho bisogno di te, per sentirmi viva. E non importa quanto tempo ci vorrà, io farò di tutto, per poi passare la mia-la nostra eternità insieme. Come avevamo deciso tempo fa. Ti amo, Ripper del mio cuore.”

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Pensavate che questo fosse veramente il finale, giusto? Beh, mi dispiace deludere le vostre aspettative, ma le cose non sono andate tecnicamente così.

 

-due anni dopo, a 1.515 km di distanza dalla piccola cittadina-

 

Due ragazzi, dall'età di 18-19 anni, sono a bordo di una decappottabile nera, col vento tra i capelli e l'amore nel cuore.

Esatto, amore, l'unico sentimento che entrambi erano riusciti a far tralasciare, allontanando tutti gli altri dalla loro vita, dalla loro eterna esistenza.

Ridono, si divertono, fanno l'amore, si nutrono, cambiano città, scappano, corrono, si provocano, si baciano, si allontanano, ritornano, ma nonostante tutto, non smettono mai di amarsi.

Perche' dopotutto sono due anime gemelle. Due anime libere, vive, che si rincorrono, che si cercano, si allontanano solo per il benessere dell'altro.

Perche' nonostante entrambi abbiano deciso di cambiare vita, di spegnere le emozioni, quell'unica emozione che li unisce e' troppo forte, troppo potente per essere cancellata dalla loro esistenza. Perche' Stefan ed Elena si amano, si amano e si odiano come solo loro due possono fare.

Perche' hanno rinunciato a tutto, a tutti, per poter vivere la propria vita, insieme, così come Stefan l'aveva impostata. Perche' dopotutto, se uno aveva l'altro, qualunque casa sarebbe andata bene, qualunque posto sarebbe andato bene, qualunque collo, qualunque tipo di sangue, se a condividerlo, erano loro due.

 

that kind of love never dies.

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Salve,  
inizio col ringraziare chi e' arrivato qui giù e ha letto questa One shoot, assolutamente  o r r i b i l e, ma beh, grazie lo stesso. lol
Che dire, ques
ta e' più che altro uno sfogo personale, odio il fatto che Stefan sia il personaggio con meno spessore della serie e poi ho sempre immaginato questa scena, nella mia testa, quindi ho deciso di darle vita scrivendola e postandola qui.Spero che sia stata di vostro gradimento e che tutte le delena shippers non mi vogliano trucidare a sto punto.Chiedo perdono a Klaus per averlo ucciso,ma o era lui o era Caroline, e visto che erano morte troppe persone ho scelto lui, scusa Klaus. Se mi lasciaste un commentino su quello che ne pensate, ne sarei felicissimo, sono ben accette anche critiche o whatever decidete voi.

Uhm, passa
te una buona giornata(?) 

-Francesco.

  
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