Haymitch entra in casa, barcollando.
“Non ci posso credere, è ubriaco anche oggi! Non avrei mai dovuto chiedergli di avere un ruolo tanto importante.”
-Eccomi! Ci sono... Ho fatto in tempo vero?
-In realtà sei in ritardo.- gli dico, assumendo un tono brusco. Mia madre, in lacrime, mi sta ancora sistemando il vestito. Non posso fare a meno di guardarmi allo specchio. È sicuramente diverso da quello di Cinna, quello che mi fece diventare la Ghiandaia Imitatrice, ancor prima che accettassi ufficialmente quel ruolo. Questo è più semplice, più sobrio, più mio. Lo sguardo di Haymitch si posa su di me, e sul suo viso vedo l'ultima cosa che mi sarei aspettata di trovare. Un sorriso si fa largo fra le rughe imbronciate del volto, e forse per la prima volta da quando lo conosco, anche i suoi occhi trasmettono lo stesso sentimento.
-Beh, allora sbrighiamoci.-Mi prende sotto braccio, e insieme usciamo dalla mia casa. Non posso fare a meno stringerlo saldamente, nonostante sia ancora arrabbiata con lui. Lui si avvicina leggermente a me, e mi sussurra
-Il bianco ti dona.
Il suo alito profuma di menta e cannella, e non del liquore bianco che tanto adora. È sobrio. Gli angoli della mia bocca tendono involontariamente verso l'alto.
-Sai, è la prima volta che ti vedo sorridere senza che nessuno te lo ripeta costantemente. Sei quasi convincente.
Gli mollerei un pugno, ma mi rendo conto di essere davanti alla cappella. Il distretto 12 ne ha praticamente messa in piedi una per noi. Saremo la prima coppia a sposarsi dopo la Guerra. Quando iniziamo a camminare verso l'altare, vedo Peeta. È bellissimo. Sento che sto per crollare, e stringo spasmodicamente il braccio di Haymitch. Lui ridacchia, e alla fine, mi lascia nelle mani forti e rassicuranti del mio futuro marito. Si avvicina un'ultima volta, e mi da un bacio leggero sulla guancia.
-Buona fortuna, dolcezza.

***

Il giorno dopo, io e Peeta decidiamo di vedere come sta il nostro vecchio mentore. Al matrimonio ha abbondato con l'alcol, e alcuni uomini, a fine serata, sono stati costretti a riportarlo a casa di peso. Quando entriamo in casa sentiamo l'odore penetrante e caratteristico di ogni luogo dove passa Haymitch.
-Io vado ad aprire le finestre, per far entrare un po' d'aria.- Mi dice Peeta sorridendo. - Tu sveglialo, ma sta' attenta al coltello.
Quel benedetto coltello. Non siamo mai riusciti a convincerlo di smetterla di dormirci insieme, una volta finita la Guerra. Mi avvicino circospetta alle sue mani, pronta a sfilarglielo mentre ancora dorme, ma a quanto pare, stanotte Haymitch ne ha fatto a meno. Al suo posto, trovo una rosa bianca. Una rosa del mio bouquet.





BriciolaElisa's Corner
Ho scritto questa storia presa da un raptus di follia e di ispirazione, dopo aver letto un post su instangram. Aspetto recensioni, positve, ma sopratutto negative, in modo che mi aiutino a migliorare :) Enjoy the life! ♥