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Autore: Inuyasha87    09/01/2008    12 recensioni
Una Relazione alquanto particolare, ovvero, tutto tranne tale. Se Lei, La Cenerentola che somiglia alla Eva del paradiso Terrestre, un pò Serpe o un pò Angelo, ancora non s'è ben capito... e Lui, un mezzo demone fissato con la popolarità, con Un Ego decisamente da abbassare. La Menta col Pepe, Il Principe Non Azzurro e la Lady D. degli Incubi. Il tutto in una scuola dove il Caos è Il Primo comandamento e dove i Professori Valgono quanto un pacchetto di sigarette finito. Lei la spina nel Fianco di Lui, Il Cane il Rè degli Incubi di Lei. Però, Un neo ...è veramente Tale? ...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Brack'n'School . . . [Taste Of Coffee And Cigarettes]

 

Bene bene, eccomi a presentare la mia prima Fanfiction su Inuyasha. Oddio, per prima cosa smettete di guardarmi in quel modo, non sono pazzo, tanto meno sciroccato nel proporre una roba simile. Ebbene, direte ... chissenefrega? Lascia perdere le presentazioni e vieni al sodo cretino.

Arriverò, arriverò. Ci tenevo a fare una piccola precisazione riguardante la fanfiction (ovviamente) . Il contenuto è un fuori dagli schemi, diciamo che è un misto tra Terza persona - cinematografico - introspettiva. Si si che è tutta questa roba per una semplice fic?

Diciamo che è un piccolo esperimento per vedere se poteva andare a genio, no no, non preoccupatevi XD non ho intenzione di farne un film o roba simile.

Diciamo che è come se fosse ripreso da una piccola telecamera, di cui voi siete gli spettatori.

Non ha nulla a che fare col grande fratello no. Tsk, sono un professionista io (sehhhh come nooo) va bene chiudo prima d'essere ucciso da cause di forza maggiore [Forconi e quant'altro

out please XD].

Bene, allora, dov'ero rimasto? Ah si. La fanfiction, , buona lettura semplicemente.

Non addormentatevi e se reggete sino infondo ... [Vi pago una mazzetta promesso XD] questa si che è corruzione ... coff... Ok, Buona Lettura e basta.

Max/Inu87 [Come vi pare insomma].

 

 

Primo capitolo : [L'apparenza non Inganna, talvolta - Lei è L'Eva dell'Inferno - Falling in ... tutto tranne che in love]

 

 

 

Spiazzo Centrale. Ai bordi delle strade silenzio tombale, le lezioni ormai sono concluse per oggi. Il gocciolìo dell'acqua della fontana del pranzo, il fruscìo fastidioso delle foglie secche sul marciapiede a fianco della scalinata d'emergenza.

Fuori dall'enorme cancellata grigiastra scorazza un cane bianco e nero, con il guaito sommesso in cerca di cibo.

Sulle pareti ormai ingialite della scuola, la, tra i rampicanti distorti si erge una brulla finestra, lucida, probabilmente reduce dall'ultima pulizia di fine scuola.Sfavillante il vetro che sfoggia, dietro d'esso, la cadenzata luce del tramonto s'affaccia con le calde tonalità di fine giorno.

L'ombra scura, alta, s'allunga tra la lavagna e la cattedra.

"Avevi chiesto di me?" ed un vocìo sommesso, traballante ed insicuro irrompe nel mutismo della classe. Tra le mura che paiono di cartapesta, la figura slanciata e magrolina d'uno studente avanza.

Non troppo alto, eccessivamente basso. La camicia scura della divisa appena slacciata sul petto, a mostrare le scapole un poco sporgenti. Abbassa il capo appena, quasi avesse timore di mettere piede all'interno del luogo.

Gli occhiali, un poco più grandi del normale ritti sul naso, fungono da vetrinette spesse a mettere a fuoco la figura dell'altro inquilino della stanza.

Un contrasto in piena regola tra i due. "Si, ho bisogno che tu mi faccia un favore" d'un roco profondo l'altro timbro, sicuro e saccente, tipico di chi ha l'abitudine di ottenere quel che vuole,sempre.

Il volto spigoloso dai tratti ugualmente gentili si solleva dal palmo, uno strano connubio di chiaro scuri sul volto, appare quasi schiarito dalla naturale luce del giorno il volto abbronzato del giovane. Innaturale, completamente in contrasto quel bruno che s'intravede tra ombra e ombra, di tanto in tanto.

Si sollevano le palpebre sin ora rimaste a mezz'asta, scoprendo gli occhi ocra che paiono intagliati tanto formano ai lati una sorta di fessura.

Tra i due rimane un sottile silenzio, capace quasi di fendere l'aria stessa d'attorno. Finchè il secondo non schiarisce la voce, notando la titubanza del ragazzetto magrolino.

"Tieni, vedi di portarmela entro domattina" ed ora parla biascicando un poco, spiccio, quasi con la prescia addosso di volersene andare.

Giustamente. L'altro si limita ad annuire, prendendo tremolante come una foglia il pezzo di carta tra le dita dell'altro.

Presa visione di ciò, l'altro si prepara ora ad abbandonare la stanza, sollevandosi col mezzo busto dal bordo della finestra, lo aggira allontanandosi.

Sulle spalle, la strana tonalità di grigi si stringe in una coda bassa ed il resto del capo è nascosto da una sorta di visiera scura, volta dal lato destro della fronte.

"Taisho Senpai" la vocina stridula dell'occhialuto si fa di nuovo avanti, lasciando fermare l'altro d'impulso.

"Cosa?" scocciata stavolta la tonalità del timbro, sibilante e bassa. Higuchi Karenai, detto anche 'S' per evitare di ripetere la classica presa in giro del 'Secchione' lascia un altro biglietto sul banco e s'allontana.

Un mezzo sorrisetto incerto sulla bocca dell'altro, si volge avvertendo il tenue posar della carta sulla superficie legnosa.

Tipico per uno come lui essere dotato di sensi assai più sviluppati di quelli umani. Perchè? Semplice. Eppure, segreto.

L'indice ed il medio vanno ad afferrare il pezzetto di carta gualcito.

"Come immaginavo" di sottecchi una sottile smorfia va a catturargli le labbra. Di nuovo quella piccola spina nel fianco a tormentagli l'anima, smetterà mai di essere così seccante?

 

Ti aspetto al solito posto, sai dove trovarmi Cimice.

 

Piccolo insetto fastidioso, eppure immancabile nella sua collezione. L'unica creatura per la quale tutti smaniano tranne lui, l'unica Dea di cui non si potrebbe fare a meno. Dannatamente bella quanto velenosa.

Una piccola arpia.

Sa già cosa l'aspetta con lei, sa anche cosa gli chiederà. Oh, si che lo sa ma non se ne preoccupa. Gli piace giocare a col gatto ed ancora di più se il cane in questione è proprio lui.

Quante volte dovrò ancora dirle che non la sopporto? Credo che faccia parte del suo carattere essere incline al masochismo, o forse no?

Decisamente insistente, su questo non c'è alcun dubbio.

Sospirando s'avvia all'uscita dunque, mentre il sole cala sfumando l'orizzonte e pare quasi volerlo incendiare. Quieto nell'apparenza, troppo per bene e col visetto pulito per essere un semplice bravo bambino no?

Assolutamente normale per lui essere scambiato per uno di quei bambolotti di buona famiglia, con l'animo così puro da far invidia ad un bambino in fasce.

diavolo Angelo, forse solamente indifferente. A fare il duro, non c'è gusto, il rispetto s'è l'è conquistato in passato anche se poco gli preme che la parola a cui ci si riferisca quando si parla di lui è 'rispetto forzato'.

Va , c'è forse qualcosa di male nell'autodifesa? Che colpa ne ha lui se da mocciosetto per un motivo o per l'altro si ritrovava sempre a scazzottare?

Porta entrambe le mani in tasca, passando con lo sguardo tra le finestre del corridoio deserto che ormai disegnano le ultime ore di vita del sole.

Cosa dire di lui, un mistero apparente, celante si e no solamente i fatti suoi alla fine.

Quel che non riguarda gli altri è quello che loro non osano domandare.

Alza le spalle, tanto meglio.

La tasca sinistra comincia a vibrare incessante, seguita da quella fastidiosa suoneria da imprenditore che non ha voglia mai di modificare con un qualcosa di più adatto alla sua età.

"Dimmi" l'interruzione è qualcosa che detesta, lo dimostra la sua galanteria e finezza nel rispondere agli amici. Un artefatto di perfetto fraintendimento, se potessero disegnarlo in un fumetto rappresenterebbero uno scaricatore di porto con le fattezze di un principino snob.

Due palle. Solita storia, ciarla ciarla dall'altra parte per la solita birretta al pub. So già cosa mi dirà 'Alle 21.30 al Tokidoki ti passo a prendere io o prendi la macchina tu? Ed io, come al solito risponderò...

"Credo di essere senza benzina Miroku, fa una cosa prendi la tua" e lui, prontamente ci casca da buon amico che si rispetti, seppur forse sappia che l'altro sia solamente un tirchietto a livelli osceni. Non verserebbe uno yen nemmeno per pagarsi l'assicurazione sulla vita.

Mentre la vocetta squillante al telefono spacca i timpani, un sottile particolare giunge all'occhio di un osservatore piuttosto attento, come una telecamera che si solleva piano piano dalla mano destra del protagonista, reggente il cappello scuro, piano piano si focalizza in alto sempre più in alto, mettendo in rilievo la strana posizione del cellulare.

Un troppo in alto per i padiglioni auricolari? Affatto, si tratta solo di una stranezza dovuta a quella che si chiama razza evoluta, o come la si voglia intendere al giorno d'oggi. Esistevano un tempo, creature chiamate demoni, fantasie da raccontare ai bambini per metter loro paura? Niente di tutto ciò.

La ricerca scientifica, scoprì un bacillo di queste creature riportato alla luce dal Giappone feudale, risalente al Sengoku Jidai. Una scoperta sensazionale, della quale si clonarono geni su geni per fare in modo che la razza tornasse a vivere esattamente come un tempo.

Purtroppo, questo genere di creature erano assai inclini alla malignità, ed in poco tempo riuscirono ad impradronirsi dei progressi scientifici dei loro 'Padri'.

La Resurgo effettuata, però, causò nel Dna di alcuni di questi 'spiriti maligni' una sorta di sopimento della bramosia di conquista e della fame che si trasformò invece in 'Desiderio Carnale'.

Il genere demoniaco, era composto, da soli maschi in modo che i pochi bacilli riportati in vita non potessero procreare e moltiplicarsi, essendo solamente un progetto in fase di sperimentazione.

Il genere umano, era l'unica possibilità di generare nuovi eredi, eppure l'unione di tali esseri generò solamente altre disgrazie, chiamati Mezzi Demoni.

I demoni potevano discendere da forme svariatissime di esseri viventi, come animali, Oni, creature fantastiche o repellenti.

Furono quelli dalle fattezze umane gli unici che riuscirono a riprodursi, generando dunque questi strani discendenti che tutt'ora vagabondano nel globo.

Inuyasha, lui è discendente d'uno di questi rami e, essere un essere semi demoniaco ha come vantaggio il fatto di poter sfruttare forza ed agilità, sensi e velocità ben al di sopra di quelle umane. Solamente in pochi, oramai sono i mezzi demoni rimasti. Per questo forse considerati alla stregua di 'semidei', posizione negativa o positiva.

Dipende dall'uso che si vuol fare della fortuna/sfortuna regalata dal passato. Le buffe orecchie al di sopra del capo, ne sono una prova tangibile e concreta.

Pressapoco due cosette bianche simili a quelle dei cani, poco più grandi per adattarsi alla conformazione del corpo. Presenza d'artigli e colorazione svariata delle iridi e dei capelli. Nulla di più, in realtà.

Non si è mai lamentato del suo stato attuale infondo, lo considera una specie di 'Tocco Fashion', che ti importa di ciò che sei quando hai quello che vuoi?

O forse, non proprio tutto infondo. C'è sempre qualcosa di storto, altrimenti si vivrebbe in una favola meravigliosa come i principi delle favole. Solamente che, è difficile trovare un difetto che ti danna e che non riesci a vedere.

Questo si chiama, Vanità. O semplicemente non vedere il riflesso di , quando si è abituati ad una vita di Giostre colorate, dove uno schiocco di dita è alla merceè, cosa manca?

L'unico neo della sua vita, al momento è solamente uno.

Lei.

Si apre davanti agli occhi l'aia, abbellita qua e la da qualche alberello brullo ed ormai spento a causa dell'inverno andante.

Quest'anno, il gelo notturno pare aver già soffocato i piccoli stami delle piante che ancora con il breve alito di vita rimasto chiedevano riparo sotto grandi sempreverdi.

Il lastricato grigio al centro, si macchia di piccole coppe nere che di sera, per illuminare la scuola s'accendono, creando una specie di gioco spettrale.

Il cigolìo delle suole delle americanissime All Stars, pare volerlo quasi annunciare, con quel passo smorzato tanto per camminare insomma.

Quale strano contrasto tra quel vivido colorito giallastro negli occhi che pare quasi quello dei randagi notturni, troppo infiammabile all'interno di quelle feritoie da essere veramente suo.

Si ferma, davanti ad una panca un sgangherata ora.

Alza gli occhi al cielo rimettendo il cappello sulla testa, schiacciandoselo bene sopra per coprire parte degli occhi con la frangia chiara.

"Ho poco tempo, non ho voglia di giocare a nascondino ed ho fame. Sbrigati Onnako" come la chiama lui, suffisso per burlarsi di lei, letteralmente bambinetta o giù di li, un nomignolo utilizzato da tempo immemore.

Un anno forse?

La mano sottile, scivola sul tronco quasi come la danza d'un serpente e tutto il corpo sinuoso ne segue le movenze, nemmeno stesse eseguendo un passo Classico per chissà quale Re.

Il suo modo d'apparire, Troppo Bella e troppo Seducente. Troppo tutto.

L'altra manina, minuta ed esile in confronto a quella di lui, stringe una di quei bicchieri salva calore per il caffè.

Lui sbuffa di nuovo. Al centro della fronte gli si formano le solite rughette che compaiono quando diviene nervoso, non di rado con lei.

"Potresti mai mancare una volta Cimice?" odia quel soprannome lui e lo sottolinea con una smorfia seguita dall'aggrottarsi avvicinente della fronte.

Lei lo aggira, con un sorrisino tra l'ingenuo e il canzonatorio. Come quelle bambine che hanno appena ottenuto un nuovo vestito dai genitori.

Muove qualche passo di danza prima di fermarglisi davanti, solleva il bicchiere poggiando il palmo aperto della mano sul petto di lui.

"Lo so che il non avermi ti brucia" sbotta lui, stavolta distendendo la fronte e portando entrambe le mani ai fianchi spostando un in avanti il volto, un pochino troppo sicuro di .

Lei lo guarda sorridente, gli prende il volto tra le mani avvicinando il suo.

"Vediamo, hai dei begli occhi, sicuramente delle labbra che inviterebbero qualsiasi donna che non fosse pazza e... sei spocchioso, hai decisamente un cattivo odore d'alito, ti consiglio delle mentine e poi, io odio le relazioni serie e lo sai meglio di me"

Quel sorrisino angelico sulla faccia di lei lo annichilisce, come sempre da una vita ormai. Solo lei è capace di tenergli testa e ciò non può far altro che lasciar fomentare la sua voglia di ammazzarla, amichevolmente si intende.

Lui si mette dirimpetto, incrociando entrambe le gambe e poggiando la schiena all'albero.

"Sai che rimarrai zitella vero?" incrocia le braccia al petto, intenzionato a schernirla maggiormente per l'affronto subito.

Arpia disgraziata, io non ho l'alito pesante, anzi. Questa te la metto in conto. Forse forse...

E mette gli occhi su due studentesse del primo semestre che passeggiando di li, probabilmente tornano a casa dopo la scuola. Con le cartelline strette alle mani, quasi dovessero borseggiarle da un momento all'altro.

Loro due, e per sott'intendere DUE si fa ovviamente riferimento ai litiganti, potrebbero essere considerati alla stregua delle comari. Non c'è nessuno che ne sappia di più riguardo ad ogni singolo studente, pare quasi se ne studino i curriculum.

Popolarità o semplice curiosità?

Le due galline in concorso, niente popò di meno di Megume Kamakici e Sagara Tenami. Se dici loro di tenere un segreto, sta pur certo che il giorno dopo a scuola, sarà in prima pagina sul corriere.

Quel passo corto, tanto per farsi un gli affari degli altri e quegli occhietti stralunati, entrambe, parrebbero uscite dalla stessa Santa madre se non fosse per la differenza palese del volto : Una racchia, l'altra a dir poco una bomba.

Ed ogni santo giorno la stessa storia, Inuyasha guarda Kagome.

Lei guarda il mezzo demone, un'occhiataccia ed entrambi trovano la scusante perfetta per trovarsi allo stesso tempo nel medesimo posto.

Cos'è che rende il quadro di quella scuola perfetta?

Lui si piega di poco sulle ginocchia, tentando di sorridere e volgendosi dalla parte opposta dell'albero.

Lei prende il suo posto, immediata, con le spalle poggiate ad esso, solleva un poco il visetto in corrispondenza di lui.

L'hanyou, porta il palmo a poggiare sulla corteccia a pochi centimetri dal capo di lei.

E sorridono. Sorridono più larghi che possono quando passano le due cornacchie.

"Megume hai visto?" parla la mora, dando una gomitata alla Bella Bionda.

L'altra ridacchia, pronta ovviamente a riferire l'ennesimo scoop.

Gli occhi d'entrambi seguono con non chalance le due che scompaiono dietro la scia di 'ora lo dico a mezzo mondo' e si distaccano nemmeno avessero urtato un'ortica.

Lui abbassa lo sguardo portando le mani in tasca.

"Per quanto dovrà durare questa storia? Mi sto stancando di fingermi il fidanzatino perfetto" lei ridacchia tra , mantenendo ancora quel bicchierino in mano.

"Hai fatto tu la cazzata quel giorno, hai voluto fare il super uomo alla festa? Hai voluto metterti in mostra? Ora ne paghi le conseguenze, infondo stare con me ti porta solo guadagno nella commediola no?"

A lei infondo, va bene così. Tutto per essere 'popolari' anche fingere di stare assieme per uno stupido bacio commediato e purtroppo visto da 'troppi'.

Doveva essere una scusa per tagliar corto con quell'altra, purtroppo non avevo considerato la possibilità che potessero esserci altre persone con lei.

"Per ora mi sta bene, presto però dovremo inscenare questo dannatissimo litigio" lei lo osserva sollevando la manina per salutarlo, stretta in quella divisa accorciata di molto sulle gambe.

"Ho capito me ne vado, ma, presto" sottolinea lui, scocciato dalla situazione. Da bravi attori si allontanano l'uno dall'altra, come ogni giorno.

Contaci, non starei con te nemmeno se avessi la peste. Puzzone.

Lo guarda un poco di sbiego, frecciandogli quel nero pungente addosso. Abbassa un poco le palpebre mostrandogli la lingua.

Si volge anche lui appena, imitandole il gesto.

Nemmeno fossero mocciosi.

Bisbetica, snob e pergiunta falsa.

La tela del buio ormai cala silenziosa, ad ogni passo, quei lumini sul selciato s'accendono come ogni sera.

Un Neo Fastidioso, quella piccola falena che lo tormenta di giorno in giorno, alla stessa ora.

Nemmeno se volesse potrebbe mancare. Lo irrita, non c'è dubbio.

 

 

Ma, i nei sono davvero tutti maligni?

 

 

Dunque, spero che il primo capitolo sia piaciuto almeno un pochino, è solamente una piccola introduzione alla storia. Si sono tutto scemo a proporvi questa roba [ Della serie...Tu fai schifo e ti tirano le pietre XD].

Comunque, un piccolo commentino per vedere se almeno è - gradita- poco poco poco non mi farebbe schifo eh?

Piccino picciò? Piccino piccino piccino? [ La mazzetta è ancora qui]

Ok, me ne vado prima di morire lapidato XD

Adieu.

Max

 

  
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