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Autore: Little Redbird    26/06/2013    2 recensioni
Songfic partecipante all’evento indetto da Pseudopolis Yard.
Ispirata dagli ultimi minuti della 1x01.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 9, Mikey Smith, Rose Tyler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Songfic partecipante all’evento indetto da Pseudopolis Yard.
Link canzone qui.


Somebody to die for
 

I could drag you from the ocean,
I could pull you from the fire
And when you’re standing in the shadows
I could open up the sky
And I could give you my devotion
Until the end of time
And you will never be forgotten
With me by your side

And I don’t need this life
I just need…
Somebody to die for
Somebody to cry for
When I’m lonely
When I’m standing in the fire
I will look him in the eye
And I will let the devil know that
I was brave enough to die
And there’s no hell that he can show me
That’s deeper than my pride
Cause I will never be forgotten
Forever I’ll fight

And I don’t need this life
I just need…

Somebody to die for
Somebody to cry for
When I’m lonely

 
«Beh, allora… io ti saluto. A meno che… non lo so… tu non voglia venire con me».
Tiene la porta del TARDIS aperta, come un invito, ma resta comunque lì, appoggiato con aria indifferente a quella cabina blu, come a voler dimostrare che non importa poi molto che io voglia andare o meno con lui, tanto partirà lo stesso.
«Questa cabina non è solo un simbolo londinese: va dovunque nell’universo e gratis». Fa quel sorriso da schiaffi.
«Rose» implora Mikey. «Lui è un alieno, non dargli retta!». Punta il dito contro Il Dottore.
«Tu invece non sei invitato» l’avverte l’altro. «Che ne dici?» chiede poi, rivolgendosi a me. Esito, e lui lo nota. «Puoi restare qui e riempire la tua vita di lavoro, di cibo e di sonno, oppure potresti venire dovunque».
Potrei andare dovunque. Fare qualunque cosa. Vedere tutto. Morire oggi stesso.
«Ci sono altre creature così?». Non sono sicura se la mia voce sia impaurita o eccitata.
«Sì» afferma sorridendo. Si sta divertendo.
Mikey si stringe a me. «Io non posso. Sai, devo.. beh, devo andare a cercare mia madre. E qualcuno deve badare a questo stupidone, quindi…»
Sembra che stia riflettendo sulle mie scuse, poi fa un mezzo sorriso. «Ok. Ci vediamo, allora». Questo sorriso è più finto delle mie stesse scuse.
Si infila nel TARDIS e chiude la porta. Mi sembra un gesto infinitamente triste.
La cabina inizia a fare quell’assordante rumore, mentre il lampeggiante sopra di essa si accende, e piano inizia a svanire sotto i miei occhi e quelli spaventati del mio ragazzo.
Resto per qualche istante a fissare il vuoto. «Forza, andiamo» dico a Mikey tirandolo su. «Andiamo a casa».
Riusciamo a camminare solo per qualche metro prima che quel rumore si faccia risentire. Mi giro di scatto, aspettando che la cabina blu si materializzi. La testa del dottore spunta all’improvviso. «A proposito: te l’ho detto che questa cabina viaggia anche nel tempo?». Ha di nuovo quel sorriso da schiaffi sulla faccia. E lo adoro.
Sorrido mentre lui si sposta per lasciarmi la porta aperta. «Grazie» dico a Mikey.
«Grazie di cosa?» mi chiede confuso.
«Di tutto». Lo bacio sulla guancia e corro verso lo sconosciuto che sta per cambiarmi la vita.
A cui sto per cambiare la vita.
 
 

 



Oook. La prima fic che scrivo in questo fandom, quindi siate comprensivi.
Grazie mille a chi ha letto <3
   
 
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