“But I can see
you've got a lot on your mind
So let it drop to
your throat and try not to choke”
— Cat’s Meow, 7 Year Bitch, ¡Viva Zapata!, 1994
Alcohol's a truth serum and
the truth is, I fucked up
“Solo un altro bicchierino e poi vado” e, bang!,
un’altra serata volata via in un battibaleno: è così che Stefanie
trascorre l’ennesimo sabato sera a suon di alcool e musica a palla.
E ora che è finalmente tornata a casa –non sa se c’è
arrivata da sola o se qualcuno l’ha trascinata lì- ed è riuscita a strisciare
su per qualcosa come tre rampe di scale, può finalmente cercare di riordinare
un po’ le idee.
Ok, ha bevuto tanto, forse anche troppo –troppo? L’alcool non è mai troppo, non
diciamo cazzate!- e ha ballato e ha pure strimpellato un po’ Lorna alla chitarra, giusto perché un
bel po’ di gente gliel’ha chiesta a gran voce…
Another
couple of beers while I'm safe here at the bar
and
maybe I'll get me some rest
Don't
know why all the good times have to turn-up with the bad
E si è divertita un sacco, già.
Però manca qualcosa…
E Stefanie lo sa, lo sa che
dovrebbe piantarla di fare queste cazzate, ché se Selene, Valerie ed Elizabeth fossero lì la riempirebbero di calci in culo per farle
passare dalla mente quest’idea malsana che ha appena partorito, ma la voglia è
troppo forte…
“Solo un pizzichino, non mi farà nulla” borbotta tra
sé e sé, iniziando a preparare la dose: e mentre la fiamma dell’accendino
guizza rapida sotto il cucchiaio, Stefanie canticchia
a mezza voce Jesus Christ Pose, una delle tante canzoni
suonate a tutto volume alla festa da cui è appena tornata.
“But you're staring at me,
like I need to be saved…”
You
sleep, so sound, no sign of struggle around
But
this is not sleepin,' I didn't hear your fists pound
No,
I didn't hear your fists pound
Il flash non si fa attendere poi così tanto, giusto il
tempo necessario a sistemarsi meglio sul materasso sfondato –che la ragazza
continua ostinatamente a chiamare “letto”- e a chiudere un po’ gli occhi.
Stefanie sa che la siringa, il cucchiaio e l’accendino che ha
lasciato per terra non sono proprio indice del top della pulizia, ma si
ripromette di dare una bella sistemata l’indomani mattina.
“Adesso ho solo voglia di sonnecchiare un po’…”
biascica stanca, massaggiandosi un po’ le tempie e lasciandosi cadere di peso
tra i cuscini.
Don't
you roll my baby away
'Cuz there's a couple more things I wanted to say
Don't
you roll my baby away
There's
a couple more things I wanted to say
Stefanie non sa che tutte le chiacchiere che ha in serbo per
Selene, Mia, Lori e tutte le altre dovrà tenersele per sé, non sa che non avrà
più modo di farsi accordare la chitarra dai ragazzi carini che vanno ad assistere
ai suoi soundcheck o che le ragazze non potranno più
trovarla imboscata in qualche bus con la scopata di turno, non sa che le cose
in cui ha cercato un po’ di riparo da un passato non troppo felice a San
Francisco saranno le stesse che tra poco la soffocheranno silenziosamente… non
sa che di lei non rimarranno altro che una manciata di foto, registrazioni
ancora da pubblicare, il suo amplificatore –che diventerà di Roisin-e poi un altarino con le candele costruito da
Valerie per omaggiarla, e brindisi in onore suo e delle colossali bevute che
era solita fare, e il ricordo di uno dei suoi dreads,
sbucato fuori dal sacco in cui i coroner la piazzeranno domani mattina…
Stefanie non lo sa e, in fondo, per la Marilyn Monroe punk è
meglio così.
Wake
up!
Wake
up!
Note autrice
Stefanie Ann Sargent.
So che la maggior parte di tutti voi vi starete chiedendo chi
diavolo sia ‘sta donna (se non lo state facendo, peggio per voi: io ve lo dico
lo stesso!), quindi vi rivelerò l’Arcano.
Era la chitarrista delle 7 Year Bitch, una delle tante band nate a Seattle all’inizio degli
anni Novanta: pochissima gente le conosce e, credetemi, è un vero peccato… le
donnine spaccavano veramente i culi!
Erano quattro tizie in gambissima ed erano molto
amiche –e non solo, oserei dire- di un bel po’ di musicisti della scena
musicale dell’epoca (che poi, lì a Seattle era una cosa normalissima… ormai non
dovrei più stupirmi!), tra cui i The Gits, le L7 e
pure Beth Liebling, la
prima moglie di Eddie Vedder :’D Quest’ultimo fece
proprio il nome delle 7 Year Bitch
ai manager dei Red Hot Chili Peppers
quando gli chiesero se avesse in mente qualcuno in grado di sostituire i Pearl
Jam, dato che non potevano suonare per qualche data del tour di mr. Kiedis & Co…
Insomma, solidarietà a palate e gente figa in quantità!
Le 7 Year Bitch non
avranno la stessa fortuna di altre band di Seattle, ma rimangono comunque un
pilastro abbastanza importante della scena musicale dell’epoca, nonostante le
varie tragedie che le colpirono.
L’8 giugno del 1992 Stefanie aveva compiuto 25
anni, e aveva festeggiato con un sacco di amici… diciannove giorni dopo moriva.
La Sargent era famosa per l’alzare il gomito un
po’ troppo spesso, ed è proprio in questo modo che se n’è andata: d’altronde
anche Hendrix e Bonham hanno fatto la sua stessa fine…
Dapprima si pensava che fosse morta di overdose, ma la diagnosi finale fu
chiara: era svenuta e nel sonno era rimasta soffocata dal proprio vomito, stop.
Dopo la morte di Andy Wood, fu quella di Stefanie
a sconvolgere l’intera comunità di Seattle: molti amici si rimproveravano il
fatto di non essere riusciti a farla smettere definitivamente di fare uso di
droghe (aveva provato a disintossicarsi ma con scarsi risultati) e i sensi di
colpa arrivarono in gran quantità.
Nella storia ho citato un po’ di fatti successi veramente:
-
Lorna era il singolo che aveva permesso alle 7 Year Bitch di guadagnare un po’
di notorietà e un contratto discografico
-
Selene Vigil (cantante delle 7 Year Bitch), Mia Zapata (cantante
dei The Gits) e Lori Barbero (batterista delle Babes In Toyland) erano tutte
carissime amiche della Sargent.
-
Stefanie si faceva veramente accordare la chitarra dai bei ragazzi che andavano ai
loro concerti :’D
-
Ed era pure famosa per il suo atteggiamento da groupie,
cosa di cui andava fierissima lol
-
Pare che Stefanie si fosse trasferita da San
Francisco a Seattle per sfuggire al dilagare della droga nella prima città:
scelta non proprio coerente, dato che Seattle era un po’ il tempio dei
tossicodipendenti
-
L’amplificatore di Stefanie è diventato veramente
quello di Roisin Dunne, una
sua amica che prese il suo posto come chitarrista delle 7 Year
Bitch
-
Valerie Agnew, batterista delle 7 Year Bitch, trascorse un sacco di
tempo ad allestire in casa propria un altare ricolmo di candele, foto e oggetti
cari alla Sargent, finché le sue amiche e compagne di
band non la convinsero a desistere e a far scivolare su di sé tutto il dolore
-
Le 7 Year Bitch
organizzarono molte bevute in compagnia degli amici per onorare la Sargent: sarà proprio dopo una di queste che Mia Zapata scomparirà
e verrà trovata morta su un marciapiede.
-
Elizabeth Davis (bassista delle 7 Year Bitch)
ha dichiarato che, la mattina in cui hanno scoperto la morte di Stefanie e si sono precipitate a casa sua, tutte loro si
ritrovavano in una specie di bolla: hanno finalmente realizzato cosa fosse
successo quando i coroner hanno messo il corpo di Stefanie
in un sacco e, mentre la stavano portando via, uno dei suoi dreads
è scivolato fuori.
-
Marilyn Monroe era l’idolo di Stefanie: lei
stessa si definiva “la Marilyn Monroe punk”
-
La canzone che Stefanie canta mentre si prepara
la dose di eroina è Jesus Christ Pose dei Soundgarden,
contenuta nell’album del 1991 intitolato “Badmotorfinger”
Ok, ora passo ai credits e poi la pianto lol
-
Il titolo della storia è un verso tratto dal brano Sore Subject delle 7 Year
Bitch, contenuto in Gato Negro, album uscito nel 1996
-
“Another couple
of beers while I'm safe here at the bar…”: Another Shot of Whiskey, The Gits, Frenching the Bully, 1992 (l’intero
album fu dedicato a
Stefanie)
-
Le altre tre strofe sono tratte da Rock
A Bye delle 7 Year Bitch
(album: ¡Viva Zapata!, 1994), la
canzone che dedicarono a Stefanie
Ecco, io non so che altro aggiungere: spero che questo sproloquio non v’abbia
infastidito e che, anzi!, magari vi spinga ad iniziare ad ascoltare tutte
queste band fantastiche che ho citato :’)
Ringrazio veramente di cuore chi si prenderà la briga di leggere questo mio
scritto e, magari, farmi sapere che ne pensa.
Alla prossima :3
Dazed;