Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
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Autore: Kaesy Jordan    27/06/2013    2 recensioni
[Cross-Over con "Final Fantasy XII"]
"Il potere dell'oscurità, il cuore di una sovrana e una patria in pericolo. Quando suo marito muore in guerra, in una lettera, egli le confessa di avere un fratello sparso da qualche parte in giro per il mondo. Ashelia allora si getta sulle sue tracce, partendo proprio da Tokyo."
[...] Mille punti interrogativi si alzarono sulla chioma rossa della Mew Rosa. Bervenia? Era forse il nome di una qualche nazione a lei sconosciuta? D'accordo che ha scuola non era un "genio" ma non ricordava che a Geografia aveva studiato un posto che si chiamava Bervenia. -Siete sicuri di sentirvi bene?- Chiese Strawberry, pensierosa. Dopo un incidente del genere chiunque si sentirebbe confuso.
Nono la guardò interrogativo. -Perchè, kupò?-
-Perchè da ciò che so non esite un posto che si chiama Bervenia.- [...]
Genere: Guerra, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ichigo Momomiya/Strawberry, Keiichiro Akasaka/Kyle, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Cross-over, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sangue di Gatto

Un anno dopo


Non c'era notte più fredda a Tokyo, quella sera. Gli spifferi di quel vento gelido annunciavano la fine dell'Autunno e l'inizio dell'Inverno. Il gelido Inverno, con la sua neve e il suo Natale. Quella ricorrenza che gli Huma festeggiavano allegramente ogni anno, per la precisione il 25 Dicembre. L'unico posto dove non si rischiava di prendersi una polmonite era il quartier generale della squadra Mew Mew. 
Era già passato un anno da quando avevano sconfitto Profondo Blu eppure, Ryan Shirogane, non era per niente tranquillo. I segni degli animali "codice rosso" erano riapparsi sulle respettive pelli delle ragazze. Tutte, nessuna esclusa. Kyle lavorava giorno e notte in attesa di qualche sviluppo o per lo meno di una qualche informazione utile. Ma niente. Una cosa, però, preoccupava molto il giovane chef. I vari spostamenti della terra. Da un anno, proprio da quando le Mew Mew avevano sconfitto Profondo Blu, la terra aveva subbito delle conseguenze. Spostamenti climatici, uno fra i tanti. L'estate, in effetti, aveva tardato ad arrivare alcuni mesi fa. L'Inverno che si presentava non era un inverno gelido come quello degli anni precedenti. Eppure il Giappone era a Nord, dove si presume faccia più freddo.Per quanto Kyle riuscì a sforzarsi non ci fu verso di trovare alcuna soluzione e la cosa preoccupava non poco il liceale diciottenne, Ryan.
Nessuno dei due toglieva gli occhi dallo schermo, in attesa che un segnale rosso illuminasse lo sfondo blu con righe verdi incentrato sul monitor. Secondo i calcoli del "genio" infatti, ci sarebbe stata una sesta Mew Mew in giro. Inizialmente era stato difficile localizzare la prima Mew, più di un anno fa. Eppure tutto avvenne grazie ad una mostra di animali in via d'estinzione. Così avevano trovato Strawberry, prima paladina nonché leader del gruppo, composto a seguito da: Mina, Lory, Paddy e Pam. Cinque ragazze fantastiche, secondo Kyle. Ryan non aveva mai espresso la sua opinione sul gruppo, riservato com'è, ma era pronto a tutto per loro. Anche morire, se ne fosse stato necessario. Per tutte. Forse la risposta era proprio lì, si disse il liceale.
Una mostra. Così anche la sesta Mew sarebbe uscita allo scoperto. Kyle non respinse l'idea, chiarendo che l'indomani si sarebbe messo in contatto con alcuni amici, organizzatori d'eventi e avrebbe così organizzato la cosa. Una mostra.
Si, Ryan sentiva che dovevano ripartire da lì, da dove tutto era cominciato.
Il lavoro, al caffè Mew Mew, procedeva bene come sempre. Le ragazze, puntualmente, venivano a lavorare mantenendo così pochi sospetti su quel posto. Nessun Chimero da un pò di tempo e questo potè permettere alle ragazze di rilassarsi.
Strawberry spazzava via le poche foglie rimaste, all'entrata, mentre la gente consumava i dolci all'interno del locale. I soldi non mancavano, così il progetto avrebbe potutto continuare senza intoppi, per la fortuna del biondino Americano.
Con la scoperta che Mark era Profondo Blu, ormai sconfitto, aveva deciso di non prendere più parte al progetto, infatti pochi giorni dopo era partito per Londra, con la profonda delusione da parte della sua micetta preferita, Strawberry. Era andato lì per studiare meglio la lingua, in un prestigioso college. Si erano ripromessi una cosa però: che quando lui sarebbe tornato, laureato, avrebbe preso sul serio il loro rapporto. Era questa la speranza che teneva felice, viva e attiva la leader del gruppo.
-Strawberry oggi è più pimpante del solito, vero ragazze?-
Chiese la voce dolce e melodiosa di Lory alle altre tre. Mina, che come al suo solito beveva un thè ad occhi chiusi, li aprì per poco tempo, giusto il tempo di verificare tali parole dell'amica.
-Avrà ricevuto una telefonata dal suo adorato Mark.-
Tirò ad indovinare la Mew Blue, riponendo la tazzina sul piattino del thè sul tavolo. Ormai la giornata stava per essere giunta al termine, anche quella.
Il sole era prossimo al tramonto e le poche persone rimaste erano intente a pagare il loro conto prima di avviarsi verso casa. All'orario di chiusura, Strawberry era esausta e quindi non aveva più il sorriso felice di prima. Una volta in camerino, le cinque amiche si cambiarono con i loro vestiti quotidiani.
-Hey, Strawberry?-
La chiamò Paddy, con la sua solita vocina da bambina indifesa. La rossa, molto dolcemente, si voltò verso la piccola, sorridendole.
-Dimmi.-
-Hai sentito Mark, ultimamente?-
-No. Sono ormai tre giorni che non lo sento.-
Rispose, un pò triste. Lory chiuse la porta del suo armadietto e si voltò verso l'amica.
-Dagli tempo. Le scuole Inglesi sono molto differenti da quelle Giapponesi.-
-Vero. Me lo dice sempre anche Sergio.-
Aggiunge Mina, richiudendo lo sportello del suo armadietto. Sergio era il fratello di Mina, con la quale la ballerina aveva riacquistato il suo rapporto, un anno fa. Ora si vedevano più spesso e lui andava a trovare la sorella ai suoi saggi di ballo.
Strawberry si disse che l'unica cosa che poteva fare era attendere una sua chiamata. Mark gli mancava già così tanto. Una volta cambiate, le Mew andarono nella Hall del caffè, attendendo i due titolari per poter andare. Si presentò solo Kyle che salutò le ragazze. Quando tutte abbandonarono il locale, rimaneva solo Strawberry che si avvicinò allo chef.
-Qualche nuova ricerca?-
Chiese la Mew rosa, sperando in un esito positivo. Lei, come le sue compagne, sapeva che c'era una nuova minaccia. Ma era già passato un anno e ancora non si decideva a mostrarsi a loro.
-Ancora niente. Ma sappiamo solo una cosa, al momento.-
Rispose Kyle, guardando la ragazza. Strawberry aveva un punto interrogativo sulla fronte, si fa per dire, e non riusciva a comprendere il senso della sua risposta.
-Cosa?-
-Io e Ryan pensiamo che ci sia una nuova alleata.-
-Non pensiamo, Kyle, ne siamo certi.-
I due vennero sorpresi da una terza voce. Curiosi si voltarono e videro gli occhi blu di Ryan a fissarli. Strawberry alzò un sopracciglio... un'altra alleata?
-Un'altra Mew Mew?-
-Allora non sono il solo ad essere un genio.- 
Rispose Ryan alla domanda della rossa, che come al solito riusciva a mandarla in bestia. 
-Se tu fossi un genio, capelli tinti, a quest'ora sapresti che razza di essere vuole impadronirsi della terra, stavolta!-
Sbraitò Strawberry, cercando di mantenere la calma. Kyle si mise tra loro, cercando di non farli litigare.
-Su, calmatevi. Ryan, si più gentile con Strawberry.- Consigliò all'amico che puntualmente girò la faccia dall'altra parte. Poi tornò a rivolgersi alla Mew rosa -Crediamo si tratti di un'altra Mew, si. Per scoprirlo dovremmo organizzare, insieme ad un paio di amici, una mostra di animali in via d'estinzione. Così la localizzeremo e potremmo chiederle di unirsi a noi e al progetto, s'intende.-
Terminò lo chef, buttando uno sguardo a Ryan. Quest'ultimo scrutava la reazione della rossa, forse un pò delusa dal fatto che ci fosse stata una sesta paladina. L'Americano ghignò, pronto a prenderla in giro.
-Cos'è? Perchè stai zitta?-
Strawberry si riprese. Stava pensando a tutt'altro, in verità. Pensava a Mark e al fatto che l'esser stato tre persone contemporaneamente potesse gravare anche in una quarta. C'erano molte forze vitali in giro e sperava vivamente che il nemico non usasse l'anima di Mark per combattere, come l'ultima volta.
-Forse ci sono.- Disse Ryan, avvicinandosi a lei. -Temi forse che con la nuova arrivata non abbia più tempo per punzecchiarti?-
Inutile dire che a quella puntualizzazione, Strawberry divenì rossa d'imbarazzo. Chiuse gli occhi con prepotenza, scuotendo la testa e facendo ondeggiare le due code che portava solitamente.
-Tutt'altro, forse è anche meglio.-
Rispose lei, cercando di darsi un contegno e di lasciar sparire quel rossore sulle guancie.
-Allora, nei prossimi giorni, cerca di darci una mano.-
Alle orecchie della ragazza risuonò come al solito come un ordine. Una delle cose che non mandava giù: prendere ordini da lui.
-Non darmi ordini! Io faccio ciò che è giusto per salvare la terra dal nemico. Non dirmi, quindi, quello che devo fare, ok?!-
Ryan alzò le mani, in segno di resa.
-Come vuoi.- Disse, girando i tacchi diretto alla scala che portava al piano superiore. -A domani.- Aggiunse, prima di salire.
Strawberry strinse le labbra in una linea sottile, quel ragazzo riusciva sempre a mandarla in bestia. Da dietro gli fece la linguaccia, rendendosi poi conto che Kyle era ancora nella Hall.
-Ah, scusa Kyle.-
Disse la rossa, passandosi una mano nei capelli.
-Fa niente. Ormai, dopo un anno, ci ho fatto l'abitudine di vedervi litigare.-
"Si, anch'io". Pensò la rossa, imbarazzata. Prese la sua cartella e si avviò verso la porta. -Ci vediamo domani, 'notte Kyle.- E dopo aver ottenuto un sorriso e un ricambio di saluto, uscì dal caffè.
Tirò un sospiro di sollievo e iniziò a camminare verso casa, tranquilla. Chiuse gli occhi, respirando il profumo di menta peperita che gli alberi del parco emanevano. 
-Hey ciao!- 
Una voce la colse di sorpresa. Abbassò lo sguardo e sorrise per chi vide. Non lo vedeva da un pò e gli faceva molto piacere incontrarlo. Da quando si era stabbilito a casa della sua amata non l'aveva più visto intorno al caffè.
-Ciao, Asano. Da quanto tempo?-
Il micio bicolore sorrise, annuendo. -Da molto. Mi fa piacere rivederti. Ero venuto apposta per venirti a trovare, mi ricordavo che lavoravi in un posto del genere.-
Strawberry sorrise, quel gatto era l'unico a pensare a lei, che non fossero i suoi genitori ovvio. -Che carino che sei! Io sto tornando a casa. Perchè non mi accompagni?- Le chiese lei, sorridendogli.
Asano accettò felice e insieme si diressero a casa Momomiya. Lui gli parlò di Jaqueline e che insieme, ora grazie a lei, erano felici. Strawberry si disse entusiasta per loro e gli fece gli auguri. Il padrone di Jaqueline, che ora era anche quello di Asano, si stava per risposare con una donna della sua stessa età. Molto bella e che ama i gatti come la moglie precedente. Jaqueline era felicissima, il suo padrone almeno non era più triste. Si sarebbero sposati prima di Natale, il 24 Novembre. Era solo il 9 Novembre, quella sera. Asano la invitò, più che felice di averla lì. Dopo tutto, se ora stava con Jaqueline, il merito era anche suo.
Strawberry accettò più che felice, raggiungendo così casa. Asano la salutò, visto che si era fatto tardi e doveva ancora avvertire un amico del matrimonio del suo padrone.
La rossa lo salutò, dicendogli di venirla a trovare con Jaqueline al caffè. Asano accettò, andandosene poi a tutta velocità. 
"Quel gatto è davvero un portento! Sono felice che lui e Jaqueline stanno bene e che il loro padrone sposerà un'altra donna."
Con questo pensiero, Strawberry rientrò a casa, beccandosi il terzo grado da i genitori.
Si andò a cambiare e poco dopo fu pronto a tavola. 
No, si disse Strawberry, non era cambiato niente a distanza di un anno e non voleva che cambiasse.





 

Note di Atena:

Dapprima che ero solo autore mi è venuta in mente questa fanfiction.
Spero che l'idea sia buona. Adoro questo anime e adoro Strawberry!
Ci tengo in un vostro parere, grazie.
Atena2011.

  
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