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Autore: Purple Deep    27/06/2013    1 recensioni
Le debolezze di tre ragazzi orfani, raccontate da chi -in teoria- li conosce.
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♦ Near. √
♦ Matt. √
♦ Mello.
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Dal primo capitolo:
Near è un piccolo omino pacato, probabilmente caduto nella candeggina quando era ancora piccolo, ossessionato con i puzzle.
O almeno questo è quello che Mello mi ripete spesso, con una nota di disprezzo nella voce e uno sguardo furente.

Dal secondo capitolo:
Matt è probabilmente l'unica persona in questo mondo che io posso chiamare amico, o qualcosa del genere.
Non è stata esattamente una mia decisione, è successo e basta.

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Vengo ad appestare anche questo fandom, con questa raccolta! Spero che vi piaccia!
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Matt, Mello, Near
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Near.

Near è un piccolo omino pacato, probabilmente caduto nella candeggina quando era  ancora piccolo, ossessionato con i puzzle.
O almeno questo è quello che Mello mi ripete spesso, con una nota di disprezzo nella voce e uno sguardo furente.
La verità è che non ho mai osato avvicinarmi a quel bambino, non ne ho mai sentito il bisogno, e mai ne ho avuto la curiosità.
Solo ora mi sento un pò a disagio a pensare di non conoscere nemmeno la voce di quello che il mio migliore amico definisce la feccia più schifosa abbia mai calpestato il suolo terrestre.
Quando eravamo alla Wammy's house l'ho visto da lontano, qualche volta: stava sempre da solo, in un angolo di una delle stanze più nascoste e desolate dell'orfanotofio.
Allora non ho mai creduto che avesse bisogno di una qualche compagnia.
Di certo i suoi sguardi non lasciavano intendere niente, la sua espressione, sempre impassibile, non tradiva nessun senso di solitudine.
Ho sempre pensato che non volesse gente intorno, che per lui avrebbero rappresentato solo un fastidio, una distrazione dai suoi preziosi puzzle, che attendevano solo di essere completati, per poi essere disfatti e risolti nuovamente, in un ciclo che pareva non finire mai.
Ogni tanto, poi, l'avevo visto andare leggere in biblioteca dei libri.
Ovviamente, era sempre solo, anche in quelle occasioni.
La biblioteca, poi, non è mai stato un luogo molto affollato, anzi, sono quasi del tutto convinto che solo io, lui, e Mello facessimo visita in quella stanza.
Mello ci andava quasi tutti i giorni per studiare, mentre io iniziai a frequentare la biblioteca, anche più volte al giorno, solo quando avevo ormai 10 anni.
Di certo non andavo lì per leggere dei libri, non sono mai stato quel tipo di persona.
Piuttosto, era uno dei miei nascondigli preferiti, quando ho iniziato a fumare.
Le prime volte che misi in bocca una sigaretta furono forse per pura curiosità, e, nonostante il mio tossire incontrollabile, non ne volevo sapere di smettere.
Mello non avrebbe mai detto nulla a proposito del mio "nuovo hobby": quando lo ha scoperto, ha tentato di dissuadermi dal fumare, dicendomi che sicuramente mi avrebbe portato un orribile cancro ai polmoni a breve.
Ricordo che fece addirittura delle ricerche a proposito, ma, quando si rese conto che non avevo intenzione di fermarmi, accantonò l'argomento, e fece finta di non saperne niente.
Molto di più mi incuriosiva il fatto che Near non dicesse nulla.
Di certo non era un idiota -ed il senso dell'olfatto per sentire l'odore delle sigarette che si imprimeva sui libri, non gli mancava affatto-.
Ero ben consapevole del fatto che lui sapeva che fumassi, piuttosto ero incuriosito dal suo modo di tenere la bocca chiusa.
Forse semplicemente non gli interessava: non mi conosceva, se non di vista.
Al massimo sapeva di me che ero amico di Mello.
Eppure non disse mai niente.
Fu proprio una di quelle volte in biblioteca che incrociammo, per la prima ed ultima volta, gli sguardi.
Dopo l'abituale sigaretta del pomeriggio, mi diressi verso l'uscita.
Proprio mentre me ne andavo, andai a sbattere contro di lui, senza rendermene conto.
Ed è stato in quel momento che i suoi occhi, freddi e grigi, hanno incontrato i miei.
Il suo sguardo non era arrabbiato o contrariato, non trasmetteva alcuna sensazione.
Si limitava a guardarmi, non so esattamente se perchè era incuriosito da me, o semplicemente per studiarmi brevemente.
In quei pochi secondi, che mi sono sembrati un'eternità, ho preso l'occasione per osservarlo meglio, per la prima volta da vicino.
Il corpo esile, avvolto da quello che sembrava un pigiama candido fin troppo grande per lui, i capelli, anch'essi d'un colore talmente chiaro da sembrare surreale, totalmente spettinati e poco curati.
Era un bambino, solo un bambino piccolo, debole, e molto trascurato.
Un bambino intelligente, ma pur sempre un bambino.
Un bambino che aveva conosciuto il dolore nella sua forma più dura e cruda.

Perchè, in fondo, credo che Near sia questo: una creautura fragile ed indifesa, che tenta di nascondere disperatamente le sue debolezze dietro la sua innata intelligenza, senza parlare a nessuno del suo dolore, logorandosi lentamente dall'interno.
Non è un robot: anche lui è nato da una madre, anche lui è stato costretto dopo ad abbandonarla.
Ha provato a crescere troppo in fretta, diventare il detective migliore del mondo, anche se si aggrappa accannitamente alla sua infanzia: da quanto dice Mello, gioca ancora con i trenini, tuttavia non batte ciglio quando si parla di morte.
Non può nascondere il suo dolore per sempre.
So che, un giorno o l'altro, esploderà, distrutto dal tenere tutto ciò che prova dentro di lui, sin da quando era piccolissimo.
E quando cercherà qualcuno a cui chiedere aiuto, quando finalmente si toglierà la maschera da serio detective che tiene tutto sotto controllo, non troverà nessuno pronto per lui, nessuna spalla su cui piangere, nessuno a cui rivelare ciò che veramente pensa e ha pensato, per tutto questo tempo.


Near, sei così fragile.


***

       Angolo "dell'autrice"
Ebbene, ecco a voi la mia prima raccolta!
Ok, so che già da qui fa un pò schifo, ma abbiate pazienza, XD.
Ho deciso, infatti di appestare anche questo fandom con le mie fic penose, mi dispiace per tutti quelli che hanno cliccato, XD.
Scusate gli eventuali errori!
Se avete qualche consiglio da darmi, sarai contentissima di riceverli in una recensione o in un messaggio privato, così riuscirò a migliorarmi, grazie!
Baci!

       
   
 
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