Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
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Autore: Keily_Neko    28/06/2013    10 recensioni
E se per uno scherzo del destino (o anche no) alcuni personaggi di GX e 5D's venissero costretti a vivere insieme sotto lo stesso tetto? E se si formassero strane alleanze fra di loro per vendicarsi di un torto subito?
Sono presenti dei paring quali: JudaixAsuka, AkixYusei e JackxCarly (e chissà, forse altri uhuh) ATTENZIONE: ci saranno spoiler sugli episodi di 5D's della terza serie; possibili OOC, sia lievi che marcati.
---HTML IN RESTAURO (?)---
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aki/Akiza, Altri, Jack Atlas, Yusei Fudo
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Saaaaaalveeeee! *passa una balla di fieno* coffcoff, va beh, chissà quanti lettori mi saranno rimasti dopo questo abominevole ritardo °^° Va beh, io posterò lo stesso, non si sa mai XD A mia discolpa, posso dire che è stato un periodo piuttosto impegnativo sotto ogni punto di vista; complice anche il fatto che mi ero bloccata in un punto del capitolo a causa di un errore di programmazione rispetto a quello che avevo pensato... da questa somma viene fuori il ritardo XD Ma grazie a Dio c'è stata una persona che mi ha tolto d'all'impiccio, e non solo nella scrittura <3 Ah, il capitolo era pronto da un paio di giorni, ma l'ho voluto postare solo ora apposta **
Bene, ringrazio per le recensioni  Jennymatt, Brillantina,  Darkdan Kuso,  violetgirl, AmyMassa, mystery girl, kingdom,  lady_eclisse e Micky <3 (non vi merito, sul serio T^T) E detto questo, buona lettura *^*








A Simona, senza la quale questo capitolo non sarebbe mai venuto a galla, per ringraziarla di tutto il sostegno che mi da ogni giorno e in ogni circostanza, per l'aiuto enorme che mi ha dato in questo periodo, e per sopportarmi sempre e comunque nonostante i miei scleri.
Auguri Tizia, ti voglio bene <3








“Eeeeee sono partiti! Anderson e Tenjouin dopo una virata nei pressi della piscina, finiscono nel retro della casa! Manjoume e Saotome iniziano subito a sparare contro gli avversari, mentre Yuki e l'altra Tenjouin corrono a perdifiato apparentemente per raggiungere il bosco! Che gara emozionante amici radioascoltatori...!”
“Rudger...”, chiamò piano Zone.
“Abbiamo una domanda del pubblico!”, il Dark Signer si rivolse verso di lui con un sorriso a trentadue denti.
“Devi per forza fare la telecronaca di quello che succede minuto per minuto?”
Rudger annuì, stringendo il microfono che aveva in mano: “Certo mio gentile ascoltatore! Voglio un ricordo indelebile di questa eliminazione, per questo mi sto pure registrando”
Zone sospirò: “Vi prego uccidetemi...”
Il Dark Signer non sentì – o non diede peso – il commento e continuò a descrivere l'azione: “E abbiamo il primo punto! Nagisa con un colpo di fortuna (sicuramente) colpisce la spalla di Fudo e il Team Purple guadagna il suo primo punto!”
“Team Purple?”, chiese perplesso l'automa.
Rudger annuì di nuovo: “Suona meglio se li chiamo con il nome dei colori”
Zone decise di lasciar perdere e di ignorare da quel momento in avanti i commenti del collega.
Tralasciando la telecronaca confusa di Rudger, effettivamente la partenza era stata un caos: chi correva a destra, chi a manca, chi tentava un approccio diretto, chi fuggiva, chi era seriamente intenzionato a buttarsi in acqua, convinto di salvarsi...
Johan aveva realmente tentato di trascinare Fubuki in piscina, ma per fortuna il moro era stato abbastanza forte da portare di peso il compagno lontano dall'acqua, dietro al muro della casa, così da riuscire a organizzare un piano d'attacco.
“Ma perché non mi hai lasciato tuffarmi?!”, si lamentò ancora Johan, “Nell'acqua saremmo stati al sicuro!”
“Per l'ennesima volta Johan, non siamo pesci! Avremmo dovuto tornare a galla a respirare e sarebbe stata la fine per noi, eravamo vulnerabili!”
“Solo perché non ho qui i miei pesci-spada”, si lagnò il ragazzo, “se Ermenegildo fosse qui avremmo già vinto...”
“Ti ripeto”, ribatté ormai seccato Fubuki, controllando che non arrivasse nessuno, “che non avrebbe funzionato, era un'idea assolutamente suicida e GIU'!”
Fubuki prese Johan per la maglia facendolo crollare a terra, giusto in tempo per salvarlo da un proiettile di vernice blu proveniente dal fucile di Aki; lei e Yusei avevano fatto il giro opposto della casa per ritrovarsi alle spalle di Fubuki e Johan.
“Johan spara!”, gli esclamò Fubuki, balzando in piedi e allontanandosi dai due compagni che stavano venendo loro addosso.
“Ci provo, ci provo!”, gli rispose il pescespadaccino trafficando con la sua arma dalla quale partì un colpo a caso che colpì Aki all'altezza dell'addome.
“Oh-ho!”, esclamò Rudger al microfono, “Questo sarebbe stato un colpo quasi mortale! Quindi il Team LightBlue si aggiudica due punti!”
A Zone si accese una lampadina: “Non sono sicuro, abbiamo detto loro che particolari parti del corpo valgono più punti?”
Rudger stette in silenzio: “... Non perdiamoci in questi dettagli insignificanti... Toh, sembra che Fudo abbia ingranato la quarta!”
E in effetti Yusei, appena Aki era stata “ferita”, si era parato davanti a lei e aveva sparato due precisi colpi che erano andati a sporcare il ginocchio destro di Fubuki e il braccio sinistro di Johan, facendo acquistare ai ragazze due meritati punti.
Intanto Asuka aveva seguito la sua idea di nascondersi nel bosco, e Judai era stato costretto a seguirla, non ancora del tutto convinto, ma sicuro che l'avrebbe aiutata in qualunque modo.
“Apri bene le orecchie”, gli disse la ragazza, accucciandosi dietro ad un cespuglio sul limitare del bosco per tenere sott'occhio lo svolgersi della sfida, “noi ora rimaniamo qui per un momento a studiare la situazione; se ci capita qualcuno a tiro, spariamo, chiaro?”
Judai deglutì: lo spaventava il tono freddo e calcolatore con cui la ragazza gli parlava; a parte il fatto che potesse avercela con lui, ma non trapelava alcun sentimento mentre parlava di come eliminare i propri compagni ragionando a mente lucida.
Asuka fece una smorfia di fastidio e si voltò di scatto; Jack e Carly avevano avuto la loro stessa idea per quanto riguardava il bosco ed erano arrivati alle loro spalle, dando l'occasione al biondo di colpire la ragazza proprio in mezzo alle scapole.
“Uh, quello era un colpo da tre punti!”, esclamò Rudger, mentre sorvolava l'area di gioco a bordo di un elicotterino preso chissà dove.
“Bastardo”, sibilò Asuka alzandosi di scatto e impugnando il fucile.
“In guerra e in amore tutto è lecito”, commentò Jack a mo' di scusa, trascinando fra gli alberi Carly, i cui occhi sembravano chiedere perdono in qualunque modo possibile.
Judai allora realizzò: per quanto un forte sentimento di amicizia legasse il gruppo, tutti avevano un motivo per continuare a “vivere”, per cui ogni ragazzo aveva dovuto mettere da parte – più o meno a malincuore – i propri sentimenti per gli altri e aveva iniziato a trattarli come veri e propri nemici. Anche lo Slyfer aveva un motivo per cui restare, motivo a cui era legato fisicamente in quel momento; e iniziando a tenere ben a mente questo, Judai cominciò a correre dietro a Jack e Carly.
Nel frattempo Jun e Rei galoppavano rapidamente a briglie sciolte verso la salvezza: schiena contro schiena si coprivano le spalle a vicenda, e con questa scontata ma brillante strategia erano riusciti a totalizzare cinque punti in poco più di mezzora, colpendo due volte la coppia Fubuki/Johan – che aveva ancora qualche difficoltà organizzativa – e una volta Jack all'altezza del cuore, posizione che aveva fatto guadagnare loro tre punti.
“Beh, direi che stiamo andando alla grande”, commentò Rei, accucciandosi vicino al muretto che per un tratto segnava il confine fra il giardino e il bosco.
Jun si asciugò il sudore dalla fronte: “Aspetta a cantare vittoria, siamo solo a metà percorso”
La ragazza annuì: “Mi dispiace per gli altri ma non ho intenzione di farmi elimina...”
“ATTENTA!”
Jun protesse la testa di Rei alzando un braccio, e un proiettile di vernice azzurrina gli sporcò la manica; il ragazzo rispose prontamente al fuoco di Fubuki, ma il moro e il suo compagno riuscirono ad evitare di essere colpiti.
“Stai bene?”, chiese Jun alla giovane.
“Sì...”, il tono di Rei era perplesso, non si sarebbe mai aspettata un gesto del genere da parte sua, “Grazie”
Jun, dopo un attimo di silenzio, distolse lo sguardo da lei: “Non ringraziare. Se ti avessero colpita al volto avresti potuto farti male; comunque ora sei in debito con me, e Manjoume non dimentica”, detto questo si alzò, “Meglio spostarci da qui, siamo troppo scoperti”
Rei fece un mezzo sorriso e lo seguì.
Yusei e Aki erano arrivati al limitare del bosco e si erano appoggiati a dei tronchi per riprendere fiato, ben nascosti dalla vegetazione rigogliosa e dal buio.
“Questa è... una follia”, ansimò Aki, asciugandosi il sudore sotto la maschera, “Perché siamo costretti a fare questo?”
Yusei teneva d'occhio la via dalla quale erano venuti, controllando il giardino; vide Jack e Carly spuntare dalla radura e con un'abile mossa in rotolata – non si sa come – osservò il biondo colpire una gamba di Jun: “Hanno le nostre carte, tanto basta per farci fare quello che vogliono”
“Yusei qua stiamo andando oltre”, replicò la ragazza esasperata, “insomma, ne vale veramente la pena? Ci stiamo combattendo l'un l'altro per delle carte, delle semplici carte...”, ma già dicendolo ad alta voce il suo tono diminuì: per lei Drago Rosa Nera era più di una semplice carta; forse perché poteva renderla reale, ma il drago era anche una sua... amica. Si stava battendo per un'amica.
“Aki”, Yusei la prese per le spalle e la costrinse a guardarlo, “credimi, sono il primo a non volere una cosa del genere, ma dobbiamo andare avanti, e una volta finito questo assurdo reality, sono sicuro che torneremo tutti a casa sani e salvi. E poi”, e qui sorrise quasi divertito, “lo sai che siamo nelle mani di un'Autrice sadica ma assolutamente non tragica, quindi non ci succederà niente di male” (ah, Tizio bello, è qui che ti sbagli uhuh ndAutricesadica&sanguinaria).
In quel momento di guardia abbassata, due proiettili rossi spuntarono dalla boscaglia, colpendo le visiere di Yusei e Aki, che immediatamente dopo uscirono dal bosco per non subire un altro attacco.
“Bel tiro Judai”, commentò Asuka.
“Grazie”, rispose l'altro, “Per fortuna arriva un po' di luce fino a qui, se no col cavolo che l'avrei preso”
Asuka scosse la testa; le faceva male aver colpito una sua amica, ma scacciò subito il pensiero: “Forza: dal tabellone vedo che abbiamo 5 punti nonostante abbiamo sparato solo tre volte...”
“Se la matematica non è un'opinione – e spesso lo è – vuol dire che alcuni punti valgono di più”, concluse il ragionamento Judai.
La ragazza sorrise: “E bravo Judai, hai fatto i compiti!”
Lo Slyfer si meravigliò di quel cambio di atteggiamento: forse che stava finalmente facendo breccia nello scudo?
Asuka proseguì: “Ora ci conviene tornare allo scoperto per realizzare la metà che ci serve”
Judai annuì in accordo e insieme si avvicinarono di nuovo al campo di battaglia principale.

“E... straordinariamente, incredibilmente, inverosimilmente, stupefacentemente, eccezionalmente...”
“Dacci un taglio”, disse Truman acido a Rudger; la nuvoletta aveva infine raggiunto i suoi colleghi sul tetto dell'edificio sullo scoccare delle due ore di gioco.
“Si prega il pubblico di non intralciare la telecronaca!”, rispose offeso e irritato il Dark Signer, “Ci scusiamo per questi problemi tecnici e riprendiamo! Dicevamo: per una serie di fortunate circostanze, non ci crede nessuno, ma i primi a raggiungere i dieci punti, e quindi ad aggiudicarsi la vittoria e a salvarsi le penne, sono nientepopodimeno che il Team LightBlue, composto da Anderson e Tenjouin!”
Incredibilmente infatti, Fubuki e Johan erano riusciti a raggiungere per primi i dieci punti; non si capisce ancora la causa di questo inspiegabile avvenimento: forse fu dovuto dal fatto che in quel periodo Giove si interponeva fra Saturno, Venere e la Costellazione del Pescespada creando una distorsione spazio-temporale che permise a Johan di moltiplicare all'infinito la propria fortuna... Sono quegli interrogativi che resteranno tali nei secoli avvenire (va bene, l'abbiamo capito che abbiamo avuto fortuna, quindi piantala -.- ndFubuki / ma no! È stato tutto merito mio e del mio magnifico ascendente! NdJohan / oppure del fatto che mi siete simpatici e i vostri nomi non sono stati estratti... ndAutrice).
Zone prese un megafono: “Eh-ehm! Si prega il Team LightBlue di portare il dereta... cioè, di spostarsi all'interno della casa in quanto la loro prova è stata superata!”
“Evvai!”, saltò Johan a quella notizia, “Che ti avevo detto? Ce l'abbiamo fatta!”
“Da non credere...”, commentò allibito Fubuki mentre varcava la soglia del soggiorno, “Beh Johan, devo ricredermi su di te, sei un grande compagno”, disse sorridendo (… YAO-*viene zittita violentemente* ndAutrice / non dire stupidaggini è.è ndFubuki).
“Non avrei mai pensato che quei due potessero vincere”, commentò Truman scuotendo la testa – era ritornato da poco alla forma umana.
“Come si suol dire”, rispose Zone poggiando il megafono, “la fortuna aiuta gli auda...”
“Yuki mette a segno uno splendido colpo da due punti e assicura al Team Red il secondo posto!”, strillò Rudger nel microfono, assordando i poveri circuiti dell'automa.
Judai aveva avuto la prontezza di rispondere subito ad un proiettile di Jack, colpendo il biondo duellante nello stomaco e guadagnandosi così la salvezza.
Lui e Asuka entrarono in casa e, come era già successo ai loro due compagni, una volta varcata la soglia, le manette si staccarono autonomamente.
Lo Slyfer si massaggiò il polso: “Ah, era ora”, commentò felice, “ci siamo salvati! Un gran bel lavoro di squadra, eh, Asuka?”, le disse sorridendo.
“Sìsì, un ottimo lavoro, certo”, rispose lei neutra e distratta, impegnata a guardare le altre coppie che nel giardino se le davano ancora di santa ragione.
Judai corrugò la fronte: eppure gli era sembrato che prima la ragazza avesse abbassato un po' la guardia...
In quel momento Yusei colpì Jun sulla coscia, ma Rei fu rapida e con un colpo sparato probabilmente quasi a caso, riuscì a guadagnarsi il decimo punto a discapito della spalla di Aki.
“Fenomenale! Con un preciso colpo mozzafiato, Saotome porta il Team Orange a guadagnarsi la salvezza!”
“Adesso spiegatemi perché gli altri fanno tutti colpi perfetti, precisi, voluti-a-quello-scopo”, commentò irritato Fubuki, “mentre noi siamo stati definiti in qualsiasi modo possibile come solo fortunati”
In quella il moro guardò per un istante Johan: il ragazzo stava tenendo in equilibrio sul naso il suo pescespada Puntino.
Fubuki si girò di nuovo verso il giardino: “... Sì, hanno ragione, siamo stati fortunati”
“Siamo i terzi?”, chiese Rei entrando.
Judai annuì e si congratulò con loro.
“Bah, sciocchezze”, tagliò Jun, “Niente che non avrei potuto fare”
“Ehi Jun, ce l'abbiamo fatta, eh”, commentò Rei avvicinandoglisi.
“Avevi qualche dubbio? No perché se è così, devo proprio ricordarti che io sono il grande, magnifico, tuonante e possente Manjo...”
Rei, in un moto di abominevole coraggio, si alzò in punta di piedi e gli diede un breve bacio sulla guancia: “Sì, me lo ricordo”, sorrise, rossa in viso, per poi tornare alla porta, vicino ad Asuka.
Jun sgranò gli occhi un attimo per poi assumere il colorito peperone tipico dell'imbarazzo.
“Siamo alle battute finali”, disse Asuka, attirando l'attenzione di tutti i suoi compagni verso il giardino.
Erano alla resa dei conti: sia il Team Purple di Jack che il Team Blue di Yusei erano a nove punti ciascuno, e in quel momento i due ragazzi erano poco oltre la piscina, faccia a faccia, a pochi metri di distanza, i fucili alzati l'uno in direzione dell'altro.
“Yusei... non avrei mai pensato che saremmo arrivati a questo punto”, commentò Jack.
“Neanch'io a dire il vero”, rispose il moro impugnando meglio il fucile.
A quel movimento, Jack si portò istintivamente più vicino a Carly, alle sue spalle, in modo da coprirla al meglio: “Mi viene in mente il nostro ultimo duello: 'sta volta finirà diversamente”
Yusei fece un mezzo sorriso: “Io non ci conterei troppo”
“Non ci siamo proprio”, commentò Zone, manifestando il suo dissenso, “Questi due non si schiodano”
“Sì, parlano troppo... Sono io che dovrei parlare, non loro”, concordò irritato Rudger, “e sta per scadere il tempo: se rimarranno così un altro quarto d'ora, li elimineremo entrambi, ho deciso”
“Per una volta concordo”, rispose Zone.
Truman drizzò le orecchie: no, non poteva permettere questo; ormai si era affezionato a quei ragazzi, e già era difficile eliminarne due, figuriamoci quattro. Doveva salvarne almeno la metà.
“Ma no dai, non possiamo eliminarne quattro in una volta sola!”, tentò Truman, “Se no rischiamo che finisca tutto troppo presto”
Zone ci pensò su: “Mi sorprende, hai ragione anche tu. Facciamo così: visto che sono in parità e mi pare non abbiano l'intenzione di schiodarsi da lì, facciamo decidere agli altri chi delle due coppie eliminare”
Rudger sentì quel discorso e sorrise maligno: “Mi sembra un'ottima idea”, sghignazzò, “e se non si decideranno... beh, li elimineremo tutti e quattro. Truman, vai ad avvertirli”
A Truman si era gelato il sangue nelle vene (?) a quell'idea, ma o così, o sarebbe stato decisamente peggio. Perciò si annuvolò e andò dai ragazzi al piano di sotto.
“CHE COSA?!?”, fu l'esclamazione di tutti i ragazzi presenti – Asuka compresa, con un po' meno di enfasi.
“Dimmi che stai scherzando”, tentò Rei, una mano davanti alla bocca.
“Purtroppo no”, rispose Truman abbattuto, “E se non lo farete, verranno eliminati tutti e quattro. A voi la scelta”, e scomparve sul tetto.
Nella stanza calò un silenzio di tomba; anche Johan aveva poggiato Puntino sul tavolo e si era unito agli altri nella solennità del momento.
“... Dobbiamo decidere”, iniziò Fubuki in tono drammatico, “Perderne quattro è decisamente peggio che perderne due”
Nonostante fosse una decisione veramente dura da prendere, gli altri non poterono che trovarsi d'accoro con Fubuki.
“E dobbiamo anche decidere chi è che andrà a sparare”, commentò a bassa voce Judai.
Sì perché qualcuno doveva andare a “uccidere” una delle due coppie, tanto per complicare la situazione.
“Per me possiamo eliminare Atlas”, commentò Jun, incrociando le braccia, “l'ho sempre trovato odioso”
“Ma Jun!”, esclamò scandalizzata Rei, “C'è anche Carly, ricordatelo!”
“Se fa coppia con lui non è un mio problema...”, rispose il ragazzo, un po' meno convinto comunque.
“Eliminiamo Yusei e Aki”, azzardò Johan, “Tanto l'Autrice è una fan sfegatata della Yuaki, non potrebbe farli finire in un posto tanto brutto...”, si affrettò ad aggiungere (aaaah, la Yuaki... *spara cuori ovunque* >///< ndAutrice in preda a fangirleggiamenti).
“C'è da dire che Yusei potrebbe esserci più utile... Dato che è meccanico, potrebbe servire di più...”, commentò a fil di voce Judai; fare quei discorsi lo lacerava dentro.
“Avete ancora cinque minuti”, fece sapere Zone dal megafono.
“Dobbiamo muoverci”, disse Rei.
Ma erano in stallo anche loro, come le due coppie fuori in giardino.
“... Momento”, iniziò Jun all'improvviso, “dov'è Asuka?”
Gli altri si guardarono intorno per poi notare una chioma bionda che si allontanava da loro, diretta verso la piscina.
Asuka si era stufata di sentire quei discorsi: l'una o l'altra coppia, non faceva differenza, non avrebbero mai saputo scegliere e avrebbero corso il rischio di perdere tutti e quattro. E poi rimaneva il problema di chi avrebbe dovuto sparare: nessuno si sarebbe offerto volontario per non incorrere al pericolo dei sensi di colpa che sarebbero sicuramente saltati fuori. Aveva deciso di andare lei quindi, per salvare gli altri e per salvare almeno due dei suoi quattro amici; anche perché in quel momento si sentiva abbastanza lucida e fredda per non avere esitazioni.
Il sole stava sorgendo e i suoi raggi stavano iniziando a diradare le tenebre della notte quando un proiettile rosso sibilò nell'aria, colpendo il bersaglio.
Yusei fece cadere l'arma a terra, preso alla sprovvista, mentre osservava la macchia rossa, così simile a sangue vero, allargarsi sul petto di Jack.
Jack alzò la testa dalla macchia ad Asuka, incontrando due freddi occhi ambra.
“... In guerra tutto è lecito”, commentò semplicemente la ragazza, omettendo volutamente la prima parte della frase.
La voragine nera si aprì sotto i piedi di Carly e Jack e li risucchiò in un istante, per poi richiudersi senza lasciare traccia.
In un lampo Judai fu addosso alla ragazza, prendendola per le spalle e costringendola a guardarlo: “Ma sei impazzita?! Come ti è saltato in mente di fare di testa tua? Come hai potuto decidere da sola chi eliminare? Dove l'hai trovata tutta questa spietata freddezza?!”
“Se non avessi fatto così li avremmo persi tutti e quattro”, commentò glaciale Asuka, irrigiditasi a quel contatto.
“Non si tratta di questo, si tratta del gesto! Asuka, non sei più tu, ed è colpa mia...”, Judai si stava lasciando andare alle emozioni, dimenticandosi degli altri suoi compagni; in quel momento erano solo lui, Asuka e i loro problemi, “Sì, lo so, è a causa mia che sei diventata così; invece che salvarti ti ho condannata, e non so cosa fare ormai”
“Quante stupidaggini escono da quella bocca”, disse la ragazza scostandosi dalla presa, “per una volta preferirei che tu agissi invece di blaterare, come fai sempre, senza pensare prima”
Judai allora fece sue quelle parole e si aggrappò ad esse come fossero l'unica scialuppa di salvataggio nel mare in tempesta.
Allora agì: di scatto, lasciandosi guidare dall'istinto, eliminò la distanza fra loro che Asuka aveva guadagnato, e, messa una mano dietro alla sua nuca, la baciò, premendo le proprie labbra contro quelle della giovane, pregando che la sua Asuka tornasse da lui.






Ed eccoci qua *^* Judai s'è svegliato (beh, più o meno XD), chissà se Asuka reagirà bene o gli mollerà una sberla di quelle stratosferiche... mah! XD
Ah, salutiamo Jack e Carly che sono stati purtroppo eliminati T^T *saluta con la manina* vi dico anche che ho fatto un'estrazione per decidere chi eliminare, quindi la cosa esce dalla mia volontà u.u Farò così anche per le altre, quindi in sostanza non so chi sarà eliminato XD
Un'ultima cosa: ho inserito l'avvertimento OOC perché potrebbero esserci alcuni personaggi fuori dal loro carattere originale, primo fra tutti Johan: lui è veramente fuori di sè XD
Ci sentiamo al prossimo capitolo! *ripassa la balla di fieno di prima*
  
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