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Autore: Wilwarind86    28/06/2013    7 recensioni
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Lucy si portò una mano sulla fronte – No. Non sono d’accordo. Io non vogl …
La ragazza fu interrotta dalla porta principale del castello, che si aprì, ed insieme entrarono tre ragazzi, uno più bello dell’altro, entrambi arrivarono al tavolo, dove erano seduti Layla e il padre di Lucy, e si inginocchiarono per terra con la testa china.
Il padre si alzò in piedi – Che tempismo.
[...]
{ NaLu - Gruvia - Lories - GaLe - Gerza }
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gray Fullbuster, Levy McGarden, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.

 




La luce del sole entrò nella sua camera da letto attraverso la finestra, la ragazza da sotto le coperte fu costretta ad alzarsi.
Dopo essere uscita dalle coperte, lentamente si stiracchiò le diversi parti del corpo, si stropicciò gli occhi e si portò una mano tra i capelli tutti in disordine.
Si alzò dal letto e a passo veloce si diresse in bagno per vedersi allo specchio, girò la testa a destra e a sinistra più volte, aveva piccoli graffi in faccia, segno che aveva dormito profondamente, i suoi occhi erano semiaperti con delle occhiaie molto scure, e i capelli … bé come si  potevano definire?
I lunghi capelli biondi erano tutti in disordine, per quanto potesse pettinarseli, ritornavano su.
La ragazza sospirò, appoggiandosi sul lavandino del bagno – Più che dei capelli, sembrano una criniera di un leone.
Dopo essersi pettinata ( o almeno ad averci provato ), si vestì con dei vestiti semplici, più che altro comodi per camminare e divertirsi.
Con un sorriso si diresse fuori la porta, peccato però che dalla porta entrò in gran fretta una cameriera, seguita a sua volta dalla madre.
Sua madre, Layla, era una bellissima donna, lunghi capelli biondi e occhi scuri, assomigliava molto alla figlia.
Layla squadrò dall’alto al basso i vestiti della figlia con disappunto – No, mia cara! Oggi è un giorno speciale, ti devi vestire elegante.
La ragazza inclinò leggermente la testa confusa – Madre, non capisco.
Sospirò e guardò la figlia dritto negli occhi, in quei occhi color cioccolato, proprio come i suoi – Mi dispiace Lucy, non ti posso dire niente. Lo scoprirai tra poco.
La ragazza seguì con gli occhi la serva, che aveva preparato un lungo vestito di colore rosa sul suo letto – In realtà sta mattina volevo allenarmi un po’ con il tiro con l’arco …
Layla si avvicinò a Lucy con un sorriso, e con la mano le accarezzò i lunghi capelli – è dovere di una principessa adempiere ai suoi impegni.
La bionda sbuffò spazientita – Va bene, però oggi pomeriggio sono impegnata!
La madre annuì felice e uscì dalla camera accompagnata dalla serva.
Un po’ infastidita indossò il lungo vestito color confetto, odiava quel colore!
Preferiva di gran lungo il colore blu, e molto raramente indossava un vestito come quello, preferiva indossare dei comodissimi pantaloni, però essendo una principessa non poteva vestirsi sempre come voleva.
Si guardò allo specchio avanti e indietro, il vestito era di un rosa molto accesso, ed era fatto di una stoffa  pregiata, composto da perle del medesimo colore.
Si ri-pettinò i capelli, questa volta decise di legarseli in uno chignon con un lungo nastro rosa perla.
Questa volta uscì dalla sua stanza e si diresse nella grandissima sala da pranzo, dove ad aspettarla c’era la madre con il suo solito sorriso, le sue dame da compagnie, compresa la sua preferita, Levy, e suo padre, che era troppo occupato a bere un bicchiere d’acqua.
Si avvicinò lentamente, e si sedette proprio accanto ad una delle sue dame da compagnia, Levy. Si guardò intorno e cominciò a tossicchiare per prendere l’attenzione dei presenti – Buongiorno.
La madre le sorrise dolcemente, anche gli altri presenti la salutarono calorosamente, compresa Levy, tutti tranne suo padre, che si limitò a guardarla negli occhi.
Calò un grande silenzioso nella sala finché suo padre non si schiarì la voce – Lucy, oggi è un giorno speciale. Da poco tempo hai compiuto diciassette anni, ed ora che ti sei fatta grande devi comportarti come una vera principessa.
Si bloccò per un istante e guardò la figlia ancora confusa: - Ecco perché ho chiamato i primogeniti delle tre famiglie più ricche del regno.
Lucy si alzò in piedi ancora molto confusa – Padre non capisco, cosa centro io?
Layla cercò di intromettersi nel discorso – Mia cara, noi volgiamo che tu diventi una vera principessa, noi vogliamo trovarti un fidanzato …
La ragazza sgranò gli occhi sconvolta – F-fidanzato?
Il padre le puntò gli occhi addosso – Il tuo fidanzato verrà scelto quest’oggi! Ormai sei grande, e noi invecchiamo giorno dopo giorno, devi essere pronta a prenderti le tue responsabilità.
Lucy si portò una mano sulla fronte poi si guardò il vestito, ora capiva tutto – No. Non sono d’accordo. Io non vogl …
La ragazza fu interrotta dalla porta principale del castello, che si aprì, ed insieme entrarono tre ragazzi, uno più bello dell’altro, entrambi arrivarono al tavolo, dove erano seduti Layla e il padre di Lucy, e si inginocchiarono per terra con la testa china.
Il padre si alzò in piedi – Che tempismo.
Lucy scosse la testa – E sentiamo come sceglierete il mio “ fidanzato “ ?
- Ma non sarò io a sceglierlo, faremo come nell’antichità. Tutti i primogeniti delle casate più importanti parteciperanno ad una sfida.
Lucy si fece più attenta – Che sfida?
- Questo lo sceglierai tu, Lucy.
La ragazza passò lo sguardo dal padre ai tre ragazzi, si soffermò specialmente su uno dei tre, era alto ed aveva i capelli neri, peccato però che non riusciva a vedere il colore degli occhi, riportò l’attenzione sul padre e cominciò a sorridere.



Primogenito?
Sfida a sua scelta?
Ottima idea.
Un servo si avvicinò al padre – Maestà siamo pronti.
- Bene, che i giochi abbiano inizio.
 
 

Lucy spalancò la porta della sua camera, seguita a ruota da Levy – Ho un piano.
Levy, una ragazza abbastanza minuta, dai corti capelli blu e dagli occhi scuri, guardava l’amica andare avanti e indietro per la stanza – Che tipo di piano?
La bionda si abbassò per terra all’altezza del letto e prese qualcosa nascosto dalle coperte – Io non mi sposerò con uno sconosciuto.
Levy inclinò leggermente la testa, poi quando vide cosa aveva in mano la principessa, capì all’istante il suo piano.
Il suo ottimo piano.
 

***


Un suono di una tromba fece scendere il silenzio nell’immenso giardino del castello.
Il padre di Lucy si alzò in piedi – Che i pretendenti si facciano avanti!
Alcuni ragazzi si fecero avanti, ma quelli che più saltarono agli occhi furono tre ragazzi bellissimi, più precisamente erano quelli entrati poco tempo prima nella sala da pranzo del castello. Il primo aveva capelli corti neri e occhi molto scuri, aveva un viso di una carnagione chiara e un sorriso disarmante, che avrebbe fatto cadere ai piedi tutte le ragazze nei paraggi, il secondo aveva capelli scompigliati color arancioni, gli occhi color blu chiaro, l’ultimo dei tre era biondo con gli occhi scuri, portava una cicatrice vicino l’occhio destro ed era molto affascinante.
Lucy, con suo immenso piacere, si alzò in piedi e con un sorriso stampato in viso disse: - La prova di oggi sarà … il tiro con l’arco!
La maggior parte dei pretendenti sgranarono gli occhi increduli, di certo quella non era una richiesta semplice.
Lucy si sedette d nuovo pronta a vedere la prova, intanto con la gamba destra cercò di nascondere ancora di più l’oggetto sotto la sua sedia.
La prova cominciò.
Tutti i pretendenti si posizionarono davanti ai bersagli, il primo di tutti era una ragazzo, forse più grande di lei, dai capelli lunghi e castani, chiusi in una coda alta – Sono pronto!
Prese arco e frecce e mirò al bersaglio, scoccò velocemente la freccia, che andò a finire nella zona più esterna.
Lucy in quei pochi secondi trattenne il respiro per poi rilasciarlo poco dopo. Levy, seduta vicino a lei, le posò gentilmente la mano sulla gamba sinistra per rassicurarla.
Il torneo continuò, alcuni pretendenti non riuscirono neanche ad impugnare l’arco, c’era invece chi non capiva come si tirasse una freccia.
Ma nessuno di loro aveva colpito il bersaglio, la parte rossa del bersaglio, quella parte, che con un colpo solo avrebbe avuto accesso libero alla principessa Lucy.
Erano rimasti tre pretendenti. Erano gli ultimi.
Il primo dei tre fu quello con i capelli arancioni, prese in fretta arco e frecce e mirò alla zona rossa del bersaglio.
Scoccò la freccia, e prese la parte prima della zona rossa, la zona bianca.
Subito dopo toccò al biondino, prese la mira e la freccia prese la linea divisoria dalla zona bianca e rossa, con un sorriso se ne ritornò al suo posto.
Il padre di Lucy batté le mani felice – Gli ultimi due sono molto bravi, ma vedremo che farà l’ultimo dei tre.
Il moro con un gesto fulmineo prese arco e freccia, senza pensarci due volte scoccò la freccia, e colpì il centro della zona rossa.
Sorrise compiaciuto e si girò per guardare in viso la principessa Lucy, peccato però che di lei non c’era più traccia.
Layla si alzò in piedi spaventata – Dov’è Lucy?
Il padre non ebbe neanche il tempo di girarsi, che si sentì una voce femminile sul campo da gara. Era una figura con un arco e tre frecce, si tolse il mantello lasciando liberi i lunghi capelli biondi e sorrise quando vide i tre bersagli – Io sono la primogenita della famiglia Heartphilia, e come tale parteciperò come pretendente, e vincerò la mia mano!
Prese un bel respiro profondo e cominciò a prendere la mira per il primo bersaglio, scoccò la freccia, dove poco prima il ragazzo dai capelli arancioni aveva tirato, e riuscì a prendere in pieno il bersaglio.
Il padre si alzò di scatto adirato – Cosa stai facendo Lucy? Vieni a sederti qui, subito!
Ignorò la voce del padre e riuscì a prendere la zona rossa del secondo bersaglio.
Il padre cominciò ad avanzare pericolosamente – Torna subito qui!
Lucy lo ignorò per la seconda volta, si posizionò al terzo e ultimo bersaglio.
Il silenzio era calato su tutto il giardino.
L’ultimo bersaglio.
L’ultimo e il più difficile.
Lucy cominciò a stringere i denti, si mise in posizione e per sbaglio strappò il vestito in alcuni punti, in effetti era troppo stretto, prese un ultimo respiro.
Si girò, guardò negli occhi il moro, poi si girò di nuovo dal lato opposto e incrociò lo sguardo con quello del padre.
Non distolse lo sguardo.
Non ci pensò due volte, scoccò la freccia, mentre guardava il padre avanzare sempre di più pericolosamente.
Chiuse gli occhi.
Il rumore della freccia che andava nel bersaglio.
Riaprì gli occhi impaurita, la freccia aveva trapassato quella del moro.
Sorrise a trentadue denti, ma quando si girò incontrò lo sguardo adirato del padre. Quest’ultimo la prese per il braccio e le diede uno schiaffò davanti a tutti – Non uscirai dalla tua stanza per una settimana, anzi per un mese!
Lucy si tastò la guancia ormai rossa – Questo … era … per essere finalmente libera …
Il padre la trascinò per il braccio verso il castello.
Ora aveva un problema.
Aveva partecipato per guadagnare la sua mano, ma era sicura di aver fatto la cosa giusta.
L’unica e la sola cosa da fare.
Sorrise  mentre veniva trascinata dal padre, non era mai stata così felice, finalmente era riuscita a dimostrare che era cresciuta, che non era rimasta la solita bambina piccola piagnucolosa … no … era diventata una vera donna … ribelle ….
 


***


Il padre era riuscito a rinchiuderla nella sua stanza, l’unica compagna che poteva avere era Levy, neanche Layla aveva il permesso di vederla quella sera.
Lucy si sedette con la testa china su una sedia, mentre il padre camminava avanti e indietro nella stanza – Come hai potuto … ?
La ragazza alzò di poco lo sguardo – Io …
- Non ti voglio sentire! Hai fatto fare brutta figura ai pretendenti …
Lucy riabbassò lo sguardo e sussurrò: - Non è colpa mia, se non sono bravi nel tiro con l’arco.
Il padre guardò per un ultima volta la figlia, con un sorriso prese l’arco di Lucy e lo buttò nel camino, in mezzo alle fiamme – Rimarrai qui rinchiusa.
Lucy si alzò di scatto e si buttò nel camino cercando di recuperare l’arco, solo Levy riuscì a prenderla per un lembo del vestito e tirarla fuori di lì – No, non puoi recuperarlo Lucy!
- Invece devo! L’arco è tutto ciò che mi rimane … - cominciò a piangere tra le braccia dell’amica, mentre il padre uscì dalla stanza sbattendo violentemente la porta.
Levy le accarezzò teneramente i capelli, cercò di dire qualcosa, di rassicurarla, però sentì uno strano rumore dietro di sé.  Si girò e guardò la finestra, era tutto normale, ogni cosa era al suo posto.
Lucy cominciò a piangere sempre più in silenzio tra le braccia dell’amica, poi alzò lo sguardo e vide qualcosa muoversi dietro di Levy.
Si alzò in piedi di scatto – C’è qualcuno.
Anche l’amica fu costretta ad alzarsi in piedi – Prima avevo sentito un rumore.
Lucy si asciugò con il dorso della mano gli occhi pieni di lacrime, cominciò a guardarsi intorno attentamente.
Levy cominciò a tremare – Forse è solo il vento …
La bionda guardò la finestra confusa – Ma la finestra è chiusa …
Un rumore di passi si fece sentire dietro le due ragazza, purtroppo non fecero in tempo a girarsi, che qualcuno le colpì alla testa.
Un urlo agghiacciante ricoprì tutta la stanza, poi fu buio assoluto.










N.d.a.

Ciao ragazzi! :D
Eccomi qui che mi complico la vita con un'altra storia, ma che ci posso fare?
Sono fatta così u.u quando mi viene l’ispirazione non mi blocca più nessuno!
Io penso che avrete capito tutti chi erano quei tre ragazzi u.u
Ora posso solo dire che nel prossimo capitolo  incontreremo un altro personaggio molto importante!

In questo periodo sto cercando di scrivere il più possibile, infatti sto scrivendo “ Save the future “ e “ Filo rosso del destino “, spero di pubblicare presto per chi segue quelle storie! ^^

Spero che il prologo non risulti troppo corto :)
Alla prossima!
 
Wilwarind
   
 
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