incantesimi sbagliati e confessioni mancate

-Ehm America,hai un minuto per caso?- ecco, finalmente si era deciso.-Ma certo Iggy! L'eroe ha sempre tempo per chi ha bisogno d'aiuto! Ah Ah! sapevo che anche te un giorno..--Si si come dici tu ora ascoltami please! Ti ricordi quando hanno bombardato Londra?- l'entusiasmo di America scemò in meno di un secondo-ehm... Yeah,why?--Ti ricordi che io stavo male e tu sei venuto a trovarmi?- Alfred stava cominciando a sudare freddo -Dove vuoi arrivare Inghilterra?- L'uso del suo nome da nazione intero sorprese un poco l'altro - Mi hai per caso detto qualcosa d'importante mentre stavo male?- questa domanda fece paralizzare l'altro. "Dannazione, certo che ti ho detto qualcosa di importante,ti ho detto che ti amavo e tu mi hai detto di ricambiare!"-No tranquillo,nulla di che.- L'espressione tesa di Arthur si rilassò subito. -Ah meno male. Bene io vado a casa,goodbye!- uscì subito con l'aria di chi si è tolto un peso. "Complimenti eroe dei miei stivali! Avevi l'occasione di chiarirti e l'hai buttata via! sei un idiota! un.." I pensieri di Alfred vennero interrotti da un mano che si era posata sulla sua spalla e dalla voce di Francis -Sai che prima o poi dovrai dichiararti e scusarti vero mon ami?- disse soltanto.- Io.. io..- America non riuscì a rispondere. Nonostante Inghilterra fosse sempre cortese sapeva che era ancora arrabbiato e ferito per la sua indipendenza. Però quando Arthur gli aveva detto di ricambiarlo per un poco aveva sperato che le cose fra loro potessero cambiare, ma non appena si era reso conto che l'altro non ricordava nulla anche quella speranza era morta.

Casa di Inghilterra,il giorno dopo

-Eppure io ho ancora la sensazione di essermi dimenticato qualcosa di molto importante.... oh grazie Prudence.- disse Arthur alla fatina che gli aveva portato una tazza di tè. -Perchè scusa non fai un incantesimo per ricordare?- a parlare era stato un folletto che si stava gustando i (terribili) dolcetti di Arthur. -Forse hai ragione Piff. Bene,prepariamo l'occorrente!- poche ore dopo -Bene ho deciso! Oggi l'eroe finalmente si dichiarerà! Ah Ah preparati Arthur!- nonostante le sue grida la faccia di America era quella di un condannato a morte. Era fermo davanti al campanello di Inghilterra da 20 minuti senza trovare la forza per suonare,finché non sentì la voce di Arthur da dentro e dalla finestra uscì una strana luce. "accidenti,potrebbero essere degli alieni! Tranquillo Iggy,vengo a salvarti!" pensò mentre entrava dalla finestra. Peccato che non fossero gli alieni,ma Arthur che stava finendo l'incantesimo. E America era finito proprio al centro del cerchio magico! -Atra bada winza.. America?!- proprio in quel momento il cerchio si illuminò e fu costretto a chiudere gli occhi. Quando li riaprì Alfred era svenuto. -Oh shit!-

30 minuti dopo

-Ahh che mal di testa! ma che diamine è successo?- -ti sei infilato nel mio cerchio magico a fine incantesimo,ecco che diamine è successo!- la voce arrabbiata di Arthur fece tornare ad Alfred un poco di lucidità. Subito notò le pezzuole bagnate e lo sguardo apprensivo con cui Inghilterra lo guardava. -Eri preoccupato per me Iggy?-chiese divertito,ma un poco speranzoso. -Ma neanche per sogno!-rispose subito questo arrossendo. Alfred stava per rispondere ma venne fermato da un improvviso 'ciaff'. Alzò lo sguardo si ritrovò faccia a faccia con una piccola donna,delle dimensioni del suo indice,con delle alette viola sopra la schiena. Era lei a essersi schiantata una mano in faccia.-Ahh... AHHHHHHHHHHH!- esplose America dopo un attimo. - Cos'è... Cos'è quella cosa?-chiese terrorizzato -Oh lei è Prudence,una mia... aspetta,ma riesci a vederla?!- ora anche Inghilterra aveva la faccia sconvolta,perfetto.

il giorno dopo

-Volete spiegarmi perché continuate a seguirmi?!- Alfred stava diventando isterico,era dal giorno prima che 3 fatine e uno strano folletto lo seguivano senza dire una parola ma continuando a guardarlo male. -Vogliamo che ti dichiari ad Arthur.- rispose senza mezzi termini Prudence,appoggiata da Piff e dalle altre fatine. -E perché mai?- chiese Alfred sinceramente sorpreso -Perchè per colpa tua ha sofferto moltissimo,si è isolato da tutti continuando a soffrire da solo e ora che tu hai la possibilità di aggiustare le cose,rimediare ai tuoi sbagli e farlo felice ti comporti da codardo!- a parlare questa volta era stato Piff -E se io non volessi?- chiese Alfred con aria di sfida -è un no?- chiesero le fatine. Al cenno affermativo di Alfred risposerò tutti in coro- allora ti costringeremo!- e America ebbe l'impressione di aver appena fatto una gran cavolata.

una settimana dopo

Se all'inizio era un'impressione ora si era tramutata in una certezza assoluta. La mattina dopo la sua 'dichiarazione di sfida' alle creature di Arthur si era ritrovato legato al letto e aveva dovuto sgolarsi perché suo fratello Canada lo venisse a slegare. Poi avevano sostituito il suo milk-shake con degli scones frullati,per non parlare dei lacci delle scarpe da ginnastica legati fra loro! Inghilterra sembrava non sospettare nulla,anche perché in sua presenza quei dannati mostriciattoli si comportavano da santerellini per poi riprendere a fargli scherzi per convincerlo. "Ma l'eroe non cederà a queste vili provocazioni! mi dichiarerò solo quando ne avrò voglia" (o il coraggio aggiunse poi). Ma il meglio di se stessi Prudence,Piff e gli altri lo diedero la mattina del meeting mondiale. Alfred non riusciva a capire il perché dello sguardo del fratello ne perché Prudence e gli altri ridacchiassero soddisfatti. Ma non appena si guardò allo specchio capì tutto. Il suo adorato ciuffo era diventato color rosa e non c'era verso di lavarlo via. "merda merda merda e adesso che faccio?!" - Alfred sbrigati dobbiamo andare!- -Arrivo Matt!- "D'accordo dannate creaturine magiche,se volevate umiliarvi eccovi accontentate".

4 ore dopo

Non era andata così male in fondo. Certo,tutti erano scoppiati a ridere non appena lo avevano visto (anche Germania non aveva resistito) e Polonia gli aveva fatto i complimenti sulla scelta della tonalità,ma per il resto era andato tutto liscio anche se Arthur aveva lanciato qualche occhiata perplessa alle sue fatine che facevano di tutto per far distrarre Alfred dalla riunione. "Ah meno male è finita! non ne potevo più!" -Allora America,ti sei deciso finalmente?- gli chiese Piff comparendogli al fianco. Erano già andati via tutti per fortuna -IO VI AMMAZZO DANNATI MOSTRI!- esplose Alfred non appena vide tutte le creaturine che ridacchiavano indicandogli il ciuffo.-Non hai risposto- gli disse Prudence con aria divertita -E cosa vi dovrei dire? se mi sono deciso a confessare ad Arthur che lo amo? che vorrei solo farlo felice,stringerlo tra le mie braccia e baciarlo come se non ci fosse un domani? che..- venne interrotto da un colpo di tosse e dalle espressioni soddisfatte degli altri intuì subito chi lo aveva interrotto. -Allora è così?- chiese un Inghilterra parecchio imbarazzato- Era questo quello che mi ero dimenticato?- domandò nuovamente. Al cenno vagamente affermativo di Alfred segui un lungo silenzio rotto poi da un pugno che America riuscì a evitare per un soffio. -E QUANTO CAZZO ASPETTAVI A DIRMELO IDIOTA?!- urlò a quel punto Arthur incazzato nero. -Io... bè io...- -Io un piffero deficiente! sono secoli che aspetto che ti dichiari e devono costringerti i miei amici fatati?- Alfred era che diventato una statua di sale in quel momento si riscosse e bloccò il fiume di insulti dell'inglese con il bacio che entrambi attendevano da parecchio. E mentre loro due erano occupati a baciarsi e a insultarsi finalmente felici, Prudence,Piff e le fatine lanciavo grida di gioia e gli ballavano intorno,suscitando le risate di quei due idioti innamorati.

fine

[Angolino autrice]
bene,questa fic la dedico a White Tiger perché lei ha detto di preferire l'UsUk e perchè mi va a me,quindi si fa così. Spero di essere riuscita a strapparvi un sorriso,le recensioni mi fanno molto piacere sappiatelo! Black