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Autore: Rage Ramone    28/06/2013    6 recensioni
-Chi sei? Ti prego, dimmelo. Ho paura: è buio qui.-
-Avevi paura di quel ragazzino che ti ha chiamata “strana”, avevi paura dei tuoi genitori, avevi paura della maestra… Hai paura di me. Sai chi sono io? Io sono te, sono la tua mente, piccola stupida Amy. Hai paura perfino di te stessa, di tutto: sei solo una piccola codarda.-
-Ti prego fatti vedere, avvicinati!-
-Lo farò solo se me ne darai l’occasione, Amy. Io posso mostrarti ciò che sarai, ciò che dovresti essere… Ma sta a te decidere cosa farne della tua vita, se seguire la direzione che ti sto offrendo o perderti.-
***
Non so perchè scrivo cose del genere, ma spero che sia di vostro gradimento. Sono nuova di queste parti, e spero che questo non influenzerà su fatto che leggiate o no. Vi ruberà un minuto, non di più, e se recensirete giuro che non ho mai mangiato nessuno.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Hello, I'm your mind.
 


Ciao, Amy.

Chi sei? Dove mi trovo?

Stai tranquilla, Amy. Sei al sicuro.

Non conosco un posto che si chiama “sicuro”, voglio tornare a casa.

Oh, piccola, dolce, innocente, stupida Amy…  Povera, illusa Amy. Ti posso solo dire una cosa: questo posto è sicuramente più sicuro di casa tua. Ricordi cosa sta accadendo tra quelle mura, no? Qui almeno non vedrai altro che buio.

Vai via, lasciami da sola! Voglio morire!

No, Amy. Tu sei da sola. Non hai bisogno che ti ci lasci io.

Chi sei? Ti prego, dimmelo. Ho paura: è buio qui.

Avevi paura di quel ragazzino che ti ha chiamata “strana”, avevi paura dei tuoi genitori, avevi paura della maestra… Hai paura di me. Sai chi sono io? Io sono te, sono la tua mente, piccola stupida Amy. Hai paura perfino di te stessa, di tutto: sei solo una piccola codarda.

Ti prego fatti vedere, avvicinati!

Lo farò solo se me ne darai l’occasione, Amy. Io posso mostrarti ciò che sarai, ciò che dovresti essere… Ma sta a te decidere cosa farne della tua vita, se seguire la direzione che ti sto offrendo o perderti.

Io non voglio perdermi…

A volte è meglio perdersi che essere visti.

Cosa vuoi dire? Ti prego, aiutami! Voglio andare via! Cosa vuoi da me?

Voglio che tu capisca, Amy.

Capire cosa?

Che non è finita.

Smettila con questi giri di parole: parla chiaro, per favore!

Stai cominciando a tirar fuori la grinta, piccola stupida Amy: cominciamo bene, direi.

Basta, vieni qui e mostrati o ti verrò a cercare io.

Va bene, come vuoi. Ma sappi prima che ciò che vedrai è solo quello che sei destinata ad essere: sta a te decidere se diventare questo o qualcos’altro.

Come farò a cambiare il futuro?

Dovrai vivere, Amy. Diventare grande. Diventare Qualcuno. Diventare Amy Lee, la grande, non più piccola e stupida Amy Lee.

Ci proverò.

Sei pronta, allora?

Si.

Sicura?

Sicurissima.

Ok, sto arrivando.
 

***

OH NO!

Cosa vedi, Amy?

I-io.. N-non posso, non posso dirlo.

Dimmi cosa vedi, te lo ordino! È così che diventerai se continui ad essere riluttante, codarda nei tuoi confronti. Apri gli occhi e reagisci! Non servirà a nulla piangere! DIMMI. COSA. VEDI.

Io… V-vedo una donna. U-una bella donna…

Continua…

Bella, certo. M-ma potrebbe esserlo di più se n-non avesse…

Coraggio, Amy, dillo!

… Se non avesse tutti quei lividi sul collo, i tagli profondi sulle braccia, provocati da lei stessa... riconosco il suo tratto. Gli occhi sono spenti, tristi, spaventati e orripilati. Le occhiaie le solcano il volto: sembra… stanca.

Esatto: stanca. Stanca di vivere. Questa è la donna che diventerai, Amy.

No, non è possibile: i-io non sono così!

Tu non sei così solo perché non vuoi essere così. Abbi il coraggio di essere ciò che vuoi: prenditi la vita, non aspettare o potrebbe scappare troppo lontano per raggiungerla. Fallo ora, non è mai troppo presto per decidere chi essere.

Non ci riesco, sono troppo debole, non ce la faccio.

La vedi quella cosa che brilla, là in fondo?

Dove?

Lì, guarda…

Oh, la vedo… Ma è un coltello! U-un coltello?

Esatto. Se tu ti guardassi nello specchio e vedessi una come me, cosa proveresti?

Schifo. Schifo per me stessa e quello che sono riuscita a diventare.

E quando qualcosa ti fa schifo, tu cosa fai, Amy?

Io… N-non lo so, cosa faccio?

Non lo vuoi più rivedere, incrociare: lo vuoi evitare, cancellare, eliminare. Lo vuoi uccidere.

Cosa?

Uccidimi, Amy. Con quel coltello.

Assolutamente no! Io non lo farei mai.

Perché? Non avevi paura di me?

Avevo paura prima di scoprire che tu eri… me.

Piccola, stupida Amy. Allora proprio non capisci? Finché sarò viva nella tua mente non potrai assicurarti una via differente: non potrai abbandonare questa strada che è già stata asfaltata per te.

Non sono costretta ad uccidere!

Si che lo sei. Avanti, su, prendi quel coltello e uccidimi.

Mai.

Sei una codarda.

No, la codarda sei tu: ti approfitti di me per mettere fine a tutto senza avere rimorsi sulla coscienza.

Si, io sono la codarda. Ma ricorda che io sono te.

Sono confusa.

È un buon segno.

Io non ti ucciderò.

Lo farai, invece. O mi uccidi tu ora, o ti ucciderai da sola tra qualche anno.

Non m’importa.

Non hai paura, piccola Amy?

Si, tanta.

E allora svelta, uccidimi.

Ma come? Non sono neanche capace di risolvere quell’equazione alla lavagna che ho tanto aspettato per tirar su la mia media!

Sii forte.

Non posso, è troppo dura.

La vita è dura.

Ed è pericolosa!

Appunto.

So già che me ne pentirò…

Oh, no che non lo farai. Te lo prometto.

Non so quello che sto facendo…

Io si, però. Che bello vedere che fai la bambina obbediente, Amy. Brava così… Stringi quel coltello, così, brava! Piccola, stupida Amy.
Oh, aaah.

Scusami! Io… Non volevo.

Guardami, Amy… Che cosa vedi?

Morte, rosso… Sangue… Felicità, nei tuoi occhi. Oddio, io... Vedo un futuro migliore! I-io... ti vedo molto meglio, ora!

Addio. Grazie, non più piccola e stupida Amy.

No, ti prego… Perdonami!

Perdona te stessa, o il rimorso ti farà diventare qualcun’altra. Ancora.

Quindi tutto cambia in modo diverso: dipende da cosa provo.

No, dipende solo da te e da cosa vuoi realmente.

No, ti prego… Non lasciarmi qui, da sola!

Ciao, Amy.

***

Si svegliò di soprassalto, stringendo le lenzuola impregnante di sudore a se.
-Amy, amore, che succede?- Voltò lo sguardo, mentre un Josh preoccupato le cinse la vita, in un rassicurante abbraccio. Alcune lacrime gli bagnano la spalla.
-Un incubo… Ho avuto paura.- Lui le carezzò i capelli affettuosamente, stampandole un bacio sulla tempia.
-Stai tranquilla… Era un sogno: è passato.-
-No, non è passato!-
Lei lo sapeva: aveva dovuto uccidere la vecchia se stessa, dimenticarsi di tutto, per prendere forza e vivere felice, nel modo che più le piaceva. Era diventata una donna. Una grande donna, famosa in tutto il mondo per l’anima che metteva nella sua voce e per le sue canzoni, per il suo carattere forte e indipendente. Era diventata un'icona della musica, una delle poche femminili, ed era stimata e amata in tutto il mondo. Già, era grande, importante. Famosa. Ma doveva ammettere che, nonostante tutto, la piccola Amy, la piccola stupida Amy, le mancava. Anche se ormai era morta, rimasta a marcire nel buio che avvolgeva la sua vecchia vita.
-Calmati, ok? Qualsiasi cosa fosse era solo un sogno: non era reale.-
-Lo sembrava così tanto…- Si sciolse dalle braccia del marito, e lui le prese il volto tra le mani, asciugandole una guancia salata dalle lacrime, con il pollice. Gli fece un sorriso dolce che ad Amy venne spontaneo ricambiare.
-Vedi come sei bella quando sorridi? Ora cerchiamo di dormire, ok?- lei annuì. Cosa avrebbe fatto senza quell’uomo?
Gli stampò un bacio sulle labbra. Fu un bacio morbido, dolce. Umido.
-Grazie, davvero. So di essere un problema…-
-Non lo sei, tesoro. Se solo evitassi di svegliarmi improvvisamente nel sonno, forse, sarebbe meglio.-
-Hai ragione, scusa.- Stavolta fu lui a baciarla, sulla fronte, però.
-Forza, non pensarci e cerchiamo di dormire, ora.- annuì di nuovo, mentre in un groviglio di coperte si ritrovarono stretti l’una nelle braccia dell’altro, insieme.
Josh la strinse forte a se, mentre Amy pensò che era stata davvero fortunata ad aver al suo fianco un uomo come lui. Non ce l’avrebbe mai fatta, a trovarlo, se non fosse stato grazie a lei, colei che si fece uccidere nella sua mente, per salvarla da un destino certamente meno rose e fiori di quello.
Si accoccolò meglio sul petto del marito, sussurrando tra le coperte:
- Grazie, non più piccola e stupida Amy.-
 
 

***

Note dell’autrice: Salve. Non so proprio da dove iniziare…
Tanto per cominciare mi presento, sono Rage Ramone, conosciuta anche come Lau.
Ho scritto già nel fandom di Total Drama, in passato, e attualmente mi diverto a riempire di merda il fandom dei Green Day.
Volevo dare il mio contributo a questa sezione: amo gli Evanescence e avevo bisogno di scrivere qualcosa su di loro. Così, dopo un’accurata riflessione contemporanea ad una delle mie tante crisi esistenziali, ho buttato giù queste righe. Spero che vi possano piacere e che questo, un giorno, diventi un grande fandom.
Spero anche di tornare a scrivere qui e che non mi ci buttiate fuori a calci. Lasciatemi una recensione, per favore, perché ho bisogno di sapere se sono ben accetta o no. Ç___Ç 
In ogni caso, spero che la fiction vi sia piaciuta.
A presto. ^_^

   
 
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