«Ti devo dire una bugia, giochi davvero male?»
Si arrabbiò Bob:
«Ma come ti permetti?»
Bill diceva qualunque cosa al contrario:
«Che educato, dovresti mandarmi a quel paese?»
Bill mandava in confusione il cervello di Bob:
«Cosa?»
Bill persisteva, addirittura i segni di punteggiatura inseriva al contrario:
«Cosa non c'é di normale!»
Bob si arrese:
«Questo mondo improbabile ti sta proprio dando alla testa.»
Le affermazioni diventavano domande e viceversa:
«Non é falso, non hai proprio torto?»
Bob tentò di ricevere una risposta sensata:
«Perché tutto ciò? Puoi spiegarmelo senza parlare al contrario?»
Bill rispose in maniera ancor più ambigua:
«Sì?»
«Questo voleva dire no?»
«No?»
Adesso non si capiva se parlava normalmente oppure al contrario, quindi, aveva detto che poteva spiegarlo normalmente e quindi aveva risposto “sì” la prima volta e la seconda volta “no”. Invece, se stava parlando ancora al contrario, la prima volta voleva rispondere “no” e la seconda “sì”. Impossibile era dare una risposta a questo enigma, ma Bob cercò un modo per spillarglielo:
«”No” voleva dire “sì”?»
«No?»
Il cervello di Bob stava per fondere:
«E questo no cosa vuol dire?»
Bill non dava alcun indizio:
«No?»
Bob aveva forse trovato il modo:
«Dimmi nello stesso modo con cui hai risposto prima alla domanda “puoi spiegarmelo” eccetera, se volevi intendere “sì” o no. Ovviamente, iniziando con “prima volevo dire”.»
Bill era alle strette:
«Sì, te lo dico?»
Bob credeva di aver raggiunto il suo obiettivo finale:
«Allora dillo.»
Bill cominciò a divertirsi davvero:
«Sì, te lo dico?»
Bob era ancora convinto della sua vittoria:
«Dimmelo.»
Bill, a suo modo, era convinto di aver trovato l'enigma irrisolvibile:
«Te lo dico?»
Bob esultò, aveva sconfitto il suo amico, lo spiazzò con questa frase:
«Ho capito, prima volevi dire “no” e dopo volevi dire “sì”.»
Bill tornò a parlare normalmente:
«Bravo, ma come lo hai capito?»
Bob era davvero orgoglioso della sua vittoria:
«Hai commesso un errore, dato che lo hai detto con una domanda voleva significare “no”. Perché tu oltre a capovolgere le parole, capovolgi anche il genere, cioè affermazione o domanda.»
«Addio?»
«Hai ricominciato?»
«No?»
Bob, stavolta, recitò lui la parte di Bill:
«Ci casco?»
Bill capì che ormai non ci sarebbe più cascato:
«Va bene, la smetto, ciao.»
Bob lo salutò a sua volta:
«Addio?»
E Bill stette al gioco:
«Addio?»
E restarono lì?
Nel rigo sotto stavo zitto normalmente?
Vi ha confusi? Se devo dire la verità, rileggendolo, ha confuso anche me.