Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: silvianananastyles    28/06/2013    3 recensioni
DAL PRIMO CAPITOLO.
Sento una mano stringermi un polso,mi ha raggiunto. "io non ho paura,io non ho paura.."continuavo a ripetermi in mente.
-Justin ti ho detto che dev..-non finisco di parlare mi fa voltare verso di lui e a causa del mio piede messo in una posizione sbagliata cado, mi ritrovo a terra,lui è sopra di me e non fa altro che guardarmi e penetrarmi l'anima.
-Che devo?-mi guarda,mi guarda come non aveva mai fatto.
-Devi alzarti.-non reggevo più quello sguardo così abbassai gli occhi e mi concentrai su un punto indefinito della sabbia.Poggiò due dita sotto il mio mento costringendo a guardarlo negli occhi.
-Perchè sei scappata?.-mi sussurrò all'orecchio.
__________________________________________________
Spero di avervi incuriosito,leggete e recensite,grazie a tutte❤
Genere: Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
justinn -Non provare a toccarmi!-dissi guardandolo dritto negli occhi  e divincolandomi dalla sua presa.
-Sai che ribbellarti tanto non ti porterà a nulla di buono?-disse facendomi schiantare contro la porta della cabina.
-Lasciami andare,adesso.-dissi con tono fermo,non avevo paura di lui.Spostai la mano dietro la schiena e la feci vagare nella porta in cerca della maniglia.Pochi secondi dopo la trovai,aprii la porta e iniziai a correre più velocemente possibile."Non ho paura di lui"queste erano le parole che continuavo a ripetermi in testa.

Mi chiamo Sofia,ho 17 anni, era sera e  stavo correndo per la spiaggia con l'intento di sfuggire a quel maledettissimo ragazzo di nome Justin.Lo conosco da quando eravamo piccoli,ma dalla morte del padre e dalla partenza a Chicago è cambiato moltissimo.E' tornato una settimana fa e da quel giorno non fa altro che  minacciarmi  e cercare di terrorizzarmi.Non ne capisco il motivo,da piccoli non eravamo molto legati ma capitava qualche volta in cui giocavamo insieme e mi sembrava davvero un bambino dolcissimo,adesso non so più chi è,non lo riconosco più.

Sento una mano stringermi un polso,mi ha raggiunto. "io non ho paura,io non ho paura.."continuavo a ripetermi in mente.
-Justin ti ho detto che dev..-non finisco di parlare mi fa voltare verso di lui e a causa del mio piede messo in una posizione sbagliata cado, mi ritrovo a terra,lui è sopra di me e non fa altro che guardarmi e penetrarmi l'anima.
-Che devo?-mi guarda,mi guarda come non aveva mai fatto.
-Devi alzarti.-non reggevo più quello sguardo così abbassai gli occhi e mi concentrai  su un punto indefinito della sabbia.Poggiò due dita sotto il mio mento costringendo a guardarlo negli occhi.
-Perchè sei scappata?.-mi sussurrò all'orecchio.
-Justin,smettila di comportarti così..-
-Così come?-disse aggrottando la fronte.Fa il pinto tonto,ridicolo.
-Alzati,lasciami andare.-strinse di più la presa sui miei  polsi.
-Non devi parlarmi così ragazzina,ti lascerò andare ma solo per continuare la questione un'altro giorno.-si sollevò da sopra di me e ebbi la possibilità di alzarmi.
-Non c'è nulla da continuare,ciao.-gli do le spalle e comincio a camminare velocemente..
-Sofia.-Justin mi chiama e mi volto-Vieni ti do un passaggio,non voglio che ti succeda qualcosa,se deve succederti deve essere per opera mia non di qualcun altro.-mi fece l'occhiolino,buttai gli occhi al cielo.Non ci pensai troppo,lo seguii fino alla sua auto,entrai dentro e aspettai che Justin attivasse il motore.Dopo pochi secondi cominciammo già a muoverci per strada.Per tutto il tragitto nessuno aveva parlato,Justin arrivò di fronte casa sua e posteggiò l'auto.Appena scesi mi rivolse un'ultimo sguardo mentre infilava le chiavi dalla serratura.
-Puoi continuare da sola da qui.-furono le sue ultime parole,poi entrò a casa e si chiuse la porta alle spalle.
Mi avviai verso casa che era praticamente attaccata a quella di Justin,presi le chiavi e le infilai dentro la serratura della porta, guardai per un attimo la luce accesa nella stanza  del ragazzo e notai che era affacciato e mi stava guardando,non appena i nostri sguardi si incrociarono lui si ritrasse dalla finestra e chiuse la tenda mentre io entrai in casa.
Feci attenzione a non fare rumore dal tronde erano le due di notte e tutti dormivano.Per tutti intendo mia sorella e mio padre,mia madre l'ho persa quando avevo due anni, mio padre mi dice sempre che non devo pensare a lei,che era solo una drogata che pensava solo a se stessa e che non ha riflettuto al male che ci avrebbe portato se se ne fosse andata.Mia sorella invece si rifiuta categoricamente di parlarmi della mamma,le fa ancora molto male la sua morte.
Entro nella mia stanza e dopo essermi messa il pigiama mi stendo sul letto do un'ultima occhiata alla finestra di Bieber e poi crollo in un sonno profondo.
Apro un occhio e poi l'altro giro la testa per guardare la sveglia.."le sette e ...un momento le sette?"Mi alzo di scatto dal letto e corro a prepararmi.In circa venti minuti sono lavata,vestita e truccata l'unica cosa che mi rimane è correre e arrivare a scuola il prima possibile.Scendo le scale e urlo un "Buon giorno, io sto andando".
Fuori casa noto che la macchina di Justin è ancora parcheggiata,infatti,pochi secondi dopo lo vedo uscire da casa.
-Justin!-urlo per farmi sentire.Lui si volta e io non faccio altro che pensare che ,con quella canottiera aderente nera ,quel cappello e quegli occhiali da sole,sia maledettamente bello e eccitante.-Dammi un passaggio.-mi guardò per un attimo confuso.
-Ragazzina non devi parlarli con questo tono quante altre volte te lo devo ripetere.-era abbastanza arrabbiato,aveva afferrato il mio polso con forza e si era avvicinato talmente tanto che sentivo il suo respiro sulle mie labbra.Guardai quella bocca perfetta con immenso desiderio,non dovevo.Non dovevo fare questi pensieri.
-Puoi farlo-non riuscivo a capire che voleva dire..
-C-cosa-non facevo altro che fissargli le labbra malgrado cercassi di trattenermi,erano invitanti,sembravano morbide..
-Puoi baciarmi-lo guardai negli occhi e con un gesto veloce lo allontanai da me.
-Neanche se fossi l'ultimo uomo sulla terra Bieber.-lo sento ridacchiare-Allora me lo dai un passaggio?-dissi esausta
-Sali-
Dopo pochi minuti eravamo già arrivati davanti scuola,aprii la portiera -Ci si vede in giro.-furono le ultime cose che dissi prima di uscire dall'auto,non avevo voglia di discutere quella mattina..
Camminavo per i corridoi quando a un certo punto sentii delle urla provenire dal cortile e decisi di andare a vedere cosa fosse successo.Arrivata in cortile notai che tutti i ragazzi erano ammassati a guardare qualcosa o meglio qualcuno.Notai che in mezzo alla folla c'era anche la mia migliore amica Alice,così la raggiunsi
-Ali che succede?-chiesi confusa
-Guarda tu stessa-fu l'unica cosa che disse la mia amica,guardai e quello che vidi non mi piaque per niente.
________________________________________________________________________________________________
SPAZIO AUTRICE❤ 
Spero vi piaccia questo capitolo e che continuerete a seguirmii,recensitee
Un bacio❤ 


  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: silvianananastyles