Storie originali > Romantico
Segui la storia  |      
Autore: Anonyma777    28/06/2013    1 recensioni
La storia di un semplice amore. Ciņ che č particola č la cornice che abbraccia i nostri due amanti: due principi, promessi l'una all'altro, totalmente sconosciuti, ma ammaliati dalla figura dell'altro, sconvolti dalla storia che si puņ nascondere dietro ad occhi caldi e ad anime vibranti.
La storia di Sofia e Fabio, la storia di due amanti aiutati, forse per la prima volta nella storia delle coppie, dal destino.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo

Camminare per i corridoi del palazzo la faceva rilassare e calmare, non amava essere vista in quello stato.
Succedeva poche volte, ma quando accadeva era devastante. Era sempre stata sola, non c'era mai stato nessuno ad asciugarle le lacrime. La solitudine era diventata unica compagna di giochi. Sua madre era morta da già due anni, ma lei non riusciva ad accettarlo, in fondo come avrebbe potuto? Era pur sempre la donna che l'aveva generata, non le aveva certo donato affetto , ma la sua figura rigida e impettita le mancava. Sofia era sempre stata una bambina frizzante ed elettrica, amava correre e giocare, non piangeva mai, neanche quando si faceva male. Amava stare con gli altri e sin dalla più tenera età aveva dimostrato di avere uno spirito altruista e privo di quei pregiudizi che caratterizzano l’ambiente regale. La madre non la comprendeva, la vedeva come un piccolo mostriciattolo che non sapeva farsi rispettare, che non avrebbe saputo imporre la propria figura di regnate a quell’insulsa plebaglia che li circondava.
La bimba all'inizio non dava peso al comportamento distaccato della madre, ma con il passare del tempo iniziò a pesarle. Si sentiva ragionevolmente rifiutata, per questo, quando la donna morì, una sensazione di sollievo la pervase, causandole terribili sensi di colpa. Iniziò ad essere tristi, ad aprire gli occhi su tutto ciò che la circondava, si rese conto che il mondo per cui ogni giorno rideva e cantava non era mai esistito, così come l’amore che tanto agoniava dalla madre ormai persa. Questa convinzione la mosse al  cambiamento, la spinse a diventare come avrebbe voluto la madre, indossò una maschera di compostezza e serietà che nascondeva la sua immensa delusione verso le speranze disattese. Il cambiamento sconvolse tutti, iniziarono a preoccuparsi per lei; la sua amata governante arrivò a chiamare un medico, sconvolta all’idea che la sua bimba fosse malata di qualche strana malattia. Sofia allora stette ancora più male. Era combattuta tra l’idea di rendere infelice qualcuno e quello di disonorare il patto che aveva fatto con se stessa per onorare la memoria della madre. Fu in quel periodo che maturò una convinzione malata di una ragazza lasciata a se stessa con la solitudine progressivamente corrosiva, si convinse che per espiare a quei sensi di colpa che l’avevano colpita sarebbe servito solo soffrire tutta la vita, perché nulla è più orrido che provare sollievo alla morte della propria madre. Però con quel comportamento non voleva far soffrire gli altri, perciò arrivò ad indossare la seconda maschera della sua vita: quella della principessa perfetta con il suo popolo e verso i propri doveri da regnate. Era disponibile e sorrideva a chi ne aveva bisogno, era generosa ma altera al tempo stesso, era dolce e carezzevole verso bimbi e anziani, dura e severa verso i suoi dipendenti, ma mai in modo arrogante o presuntuoso. Divenne perfetta, ma solo in apparenza, sotto quella maledetta patina di bugie, soffriva come non mai. Questa situazione, però, non migliorò il suo rapporto con il padre. I suoi genitori si erano sposati per convenienza, sotto comando dei loro di padri. Proprio per questo il loro matrimonio era infelice e alimentato dall’odio, che era cresciuto dopo la nascita della loro primogenita. Il Re voleva un maschietto a cui insegnare come essere uomo, la bimba non era nei programmi. Per giunta, dopo la nascita di Sofia, la Regina si era ammalata e non poteva più concepire  figli. Con queste premesse il rancore aumentava con il passare del tempo e la situazione familiare in cui era dovuta crescere la principessina non era delle migliori. La piccola gli ricordava troppo la sua infelicità, era il risultato di una vita passata a fare ciò che gli altri avevano programmato già da tempo, ma ora era lui il Re e poteva fare ciò che voleva, programmare la vita degli altri senza dover dar conto al loro volere ed era ciò che avrebbe fatto con la povera Sofia. Il Re aspettava con ansia che la ragazza crescesse abbastanza per attirare l’atro sesso, in modo da potersi sbarazzare di lei con un matrimonio conveniente e proficuo.
 


_____________________________________________
Salve a tutte!!!
Come va? 
Sono emozionata XD non è la prima volta che pubblico qualcosa del genere, ma alla fine arrivata al 5/ 6 capitolo cancellavo la storia perchè non ne ero convinta.
Spero che la storia vi abbia incuriosite.
Alla prossima!!!
Baci baci
Anonyma 777
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Anonyma777