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Autore: Shikayuki    29/06/2013    1 recensioni
Lui era l’unico che riusciva ad apprezzare tutto quello scenario decadente e malinconico, forse perché si sposava perfettamente con i sentimenti che gli si agitavano inquieti dentro da tre anni a quella parte, dalla sua morte e dall’inizio di quel costante senso di inquietudine che ormai lo attanagliava quasi giornalmente.
La musica purtroppo non era più la sua valvola di sfogo, suonare gli faceva pensare troppo alla sua vita passata, fatta solo di spensieratezza ed allegria, mentre adesso si trova trascinato in un tunnel buio senza apparente via d’uscita.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Johnny Christ
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The river




Era una giornata di mezza estate e i raggi del sole morente colpivano obliqui l’acqua puzzolente che scorreva placida ai suoi piedi, cullandolo con il suo dolce mormorio.
Lui stava seduto lì, su quel declivio di cemento, con la testa appoggiata sulle ginocchia e le tatuate braccia muscolose a cingere le gambe, raggomitolato il più possibile, come a rendersi ancora più piccolo di quanto già non fosse, come se volesse sparire definitivamente. Il suo respiro era lievissimo, tanto che qualcuno che gli si fosse seduto accanto non avrebbe udito nulla e forse lo avrebbe preso per un cadavere. Tanto nessuno si sarebbe seduto accanto a lui, perché nessuno andava a sedersi su quel fiume puzzolente e nero circondato da cemento e attraversato da tanti ponti rumorosi, nessuno riusciva ad apprezzare il silenzio che aleggiava su quella sponda, ritenuta troppo insana anche solo per riposarvi un attimo.
Lui era l’unico che riusciva ad apprezzare tutto quello scenario decadente e malinconico, forse perché si sposava perfettamente con i sentimenti che gli si agitavano inquieti dentro da tre anni a quella parte, dalla sua morte e dall’inizio di quel costante senso di inquietudine che ormai lo attanagliava quasi giornalmente. La musica purtroppo non era più la sua valvola di sfogo, suonare gli faceva pensare troppo alla sua vita passata, fatta solo di spensieratezza ed allegria, mentre adesso si trova trascinato in un tunnel buio senza apparente via d’uscita. Rintanarsi a casa non era una soluzione perché sua moglie sapeva come si sentiva e lo guardava sempre compatendolo e cercando di tirarlo su facendolo parlare al riguardo, non capendo che così era peggio: voleva essere distratto, non costretto a ricordare e rimuginare sempre su ciò che lo faceva star male.
Non poteva parlare neanche con i suoi compagni di band, loro si sentivano come lui, se non peggio alcuni, e questo era stato il colpo di grazia che lo aveva infossato sempre di più, che aveva iniziato a fargli vedere il lato negativo in ogni singolo aspetto della vita.
Non aveva soluzioni, così se ne era creata una: rifugiarsi sulla sponda di quel fiume imbrigliato dall’uomo dove nessuno avrebbe potuto distrarlo. Si raggomitolava lì, cercando di sparire al resto del mondo e svuotando la mente, aiutato dal mormorio dell’acqua bassa e placida e dal rumore lontano della città in sottofondo. Nessuno sapeva dove spariva per ore e per lui era meglio così. Forse sua moglie avrebbe iniziato a sospettare cose inesistenti prima o poi, ma a lui non importava, aveva bisogno di quel suo tempo e aveva bisogno di quel suo spazio per evadere almeno per qualche ora dal resto del mondo e da sé stesso. I raggi pallidi del sole gli scaldavano dolcemente la schiena e quella sensazione di calore lo faceva sentire come abbracciato, coccolato… amato.
Si raggomitolò ancora di più su sé stesso, schiacciando la cresta che ogni giorno orgogliosamente mostrava in giro, e mormorando qualcosa che forse neanche lui sapeva cos’era si abbandonò ad una lacrima, una sola lacrima silente.



*Mary’s corner*

Su questa flash di 500 parole esatte non ho molto da dire perché è molto seria e non voglio rovinarla con ciance inutili! Spero solo che vi sia piaciuta e magari vi chiedo un commentino, anche solo per MP se proprio non volete recensire! ;)
Alla prossima e un bacio,
Mary

  
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