Miei cari, 
quando leggerete questa lettera me ne sarò andata. Oh, no! Non mi voglio suicidare. Semplicemente ho fatto le valigie e me ne vado alle Maldive. Per il resto della mia vita. 
Miei "cari", mi sono stufata.
Tutti voi, lettori/scrittori di fan fiction sapete benissimo chi io sia e mi odiate tutti. O se non mi odiate mi trovate decisamente antipatica. 
Bene, anche voi mi state antipatici! 
Tutte le volte che entro in un contest leggo 'no Mary Sue/Gary Stu' e io non lavoro più. Le poche scrittrici che mi assumono poi sono marchiate di infamia e ricoperte di critiche. 
Beh, se voi pensate che essere perfetto sia così facile, perché non lo fate voi? Voi vorreste essere perfetti, ma,  miei "cari", non lo siete e per questo ve la prendete con me. Io sono brava in tutto e spesso tutto mi riesce bene senza fatica, per pura botta di...ehm, fortuna (non sarei perfetta se dicessi le parolacce, scusate!). Comunque voi pensate questo e magari è vero, è facile. Ma non siete voi quelli sempre sotto pressione. Io sono Mary Sue e DEVO essere perfetta. Avete idea di che genere di pressione psicologica sia? 
No, certo, a Mary Sue viene tutto perfetto! 
Perfezione. 
Odio questa parola. 
È l'unica che mi identifica, nessuno associa altro a Mary Sue. Beh a parte antipatica, assurdamente fortunata e decisamente improbabile. Solo perché una volta sono stata ingaggiata da una ragazzina come 'nuovo personaggio' meraviglioso, non vuol dire che io sia sempre così. 
Devo sempre essere bellissima e stupenda. Non pensate che forse anche io vorrei infilarmi il pigiama di flanella della nonna, legarmi i capelli e andare a dormire senza che accada qualcosa che mi faccia apparire eroica? 
Oltre tutto vengo sempre criticata. 
Adesso basta! 
Miei "cari", addio. 
Voi probabilmente non sentirete la mia mancanza come io non sentirò la vostra. 
Addio, 
Mary Sue. 
Ps. Grazie a DanzaNelFuoco per aver pubblicato questa lettera, avevo bisogno di comunicare questo messaggio al mondo. Se invece questa lettera è finta stracciata o bruciata spero proprio che ti vengano le vesciche ai piedi (la perfezione non si raggiunge tirando in ballo l'inferno o posti peggiori) e ti soffochi con la tua stessa sciarpa. 
     
                                                   
N.d.A.
Adesso sapete perchè ho dovuto pubblicare questa lettera. Non volevo le vesciche ai piedi e avere scritto sul certificato di decesso "soffocamento per sciarpa propria" mi sembra sia poco dignitoso, per cui, incauti lettori che avete aperto questa lettera, vi tocca di sorbirvela.
A presto, DNF