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Autore: Sunbreathe    29/06/2013    0 recensioni
E' una storia ispirata a due mie amici (i miei più grandi amici, devo ammetterlo) che si piacciono, ma che purtroppo vivono separati da tantissimi (davvero troppi) chilometri. Eppure nonostante questo provano ad aspettarsi, perché quello che sentono è vero e bellissimo.
Sono bellissimi insieme, io li amo.
Vi prego di leggerla, ci tengo molto.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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684 km.




Le dita si intrecciavano forti alle sue, i polpastrelli che premevano contro il dorso della sua mano, come se volessero scavare la sua pelle e incastrarsi tra le sue ossa.
Ma non bastava.
No, era troppo poco.
Cerca il suo petto con i gomiti, fino a sfiorare il collo con le mani, mentre preme sulla punta dei piedi di scatto, sfiorando con il naso la sua guancia, soffiando piano sulle labbra, un timido sorriso appena imbarazzato a piegarle le labbra. Le poggia sulle sue, veloce, prima un bacio a timbro, un altro, un altro ancora, fin quando le dita cercano i suoi capelli e sente il corpo del ragazzo completamente complementare al suo, incollato, come se la forza di gravità fosse rivolta solo e soltanto verso di lui.
-Bacio a timbro, eh?-
Sfiora il suo naso, le labbra che si increspano in una lieve risata.
Sollievo?
Felicità?
Nervosismo?
-Ringrazia che ho deciso di degnare le tue labbra delle mie, avrei potuto continuare a fari succhiare il pollice.-
Sente le mani del ragazzo scorrerle lungo le braccia, lente, mentre raggiungono i polsi e afferrano i palmi veloci, le labbra che cercano ogni piccola parte di lei, le palpebre, la fronte, le sopracciglia, il mento, gli zigomi, il naso, le labbra, le ciglia, i capelli, ancora le labbra e –ne erano sicuri entrambi-  quello era il Paradiso e sarebbero rimasti entrambi così per ore, giorni, settimane, mesi, per tutta la vita.
Perché se avessero mai pensato di cercare casa, ora l’avevano trovata.
Una tra le braccia dell’altro.
E mentre cercavano di recuperare i giorni persi a contare i chilometri che li separavano, lui pensava:
-Dio, la amo.-
Lei invece:
-Se me lo dice sorrido, poi però scappo!-





 
Angolo della scrittrice:
AAHAHAHAHAHAH
si, questo commento parte con una risata perché, MERLINO, sono troppo divertita.
E’ nata tutta per una specie di ‘provocazione’ in quanto ho una Real-Realship in quanto una delle mie OTP è formata da due miei amici che, tuttavia, abitano molto distanti (684 km circa).
Ho voluto immaginare come sarebbe stato un loro incontro e si, siccome amo questo pairing (che potete chiamare ‘Mollith’, ho deciso di scrivere questa piiiiiiiiccolissima cosuccia.
Dedicata quindi a Molly e Lu, perché vi amo e vi shippo troppo.
Vostra,
Ilaria.
  
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