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Autore: ehjidols_    29/06/2013    4 recensioni
"Perchè non me lo hai detto Olly?
Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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05 marzo-4:30 PM Miami
 Non era così felice da molto tempo, forse da tutto la vita. Il fatto che stesse per incontrare il suo più grande sogno le dava la forza per continuare a sperare, non era un semplice rapporto idolo-fan, lui la aveva aiutata a trovare una via d’uscita dalla depressione, una nuova speranza.
Austin sapeva soltanto che avrebbe dovuto incontrare una fan, nessuno aveva specificato il motivo. Quando sentì il campanello suonare corse entusiasta ad aprire, era sempre molto felice di incontrare le sue mahomies.
“Austin, aspetta” cercò di avvertirlo Michele.
“Non posso farla aspettare” gridò correndo giù per le scale.
Controllò velocemente allo specchio e poi aprì la porta. Una ragazza bionda con gli occhi azzurri era in piedi sull’ingresso .
“A..Austin M..Mahone… oddio… . Scoppiò a piangere per la gioia e l’emozione.
 “. Disse lui sorridendo e abbracciandola.
“Grazie .. ci tenevo molto a… a incontrarti.. sono una delle tante ma…ma tu.. tu.. sei la mia forza… tu sei tutto, grazie.”
Si allontanò di nuovo.
“Non sei una delle tante, tutte le mie mahomies sono la cosa più importante per me”
“Grazie” . Arrossì.
Il ragazzo prese la giacca della bionda e la appoggiò sull’attaccapanni nell’ingresso.
“Allora che facciamo? Sono tutto tuo”
“Non so, quello che vuoi fare tu”. Disse imbarazzata.
“Andiamo a pattinare, ti va?”
Olly annuì.
Il ragazzo la prese per mano e la trascinò.  Quelle poche ore trascorse insieme, che lui avrebbe scordato facilmente, lei le avrebbe portate sempre dentro.

05 marzo-9:05 PM Twitter
@AustinMahone: Ho trascorso una bellissima giornata in compagnia della mia nuova amica @givemeaustin
@givemeaustin: @AustinMahone  Grazie, non lo dimenticherò mai.

10 marzo-5:45 PM
Mamma, perché non vuoi che lei venga sabato? Non è mai stata ad un mio concerto”.
“Non è questo, è che non voglio che tu ti affezioni troppo a lei”.
Lo sguardo del ragazzo sembrava confuso. Era convinto che non gli avessero detto tutta la verità.
“Perché?”
“Senti Austin, dobbiamo parlare”. La donna prese le sue mani e lo incoraggiò a sedersi mentre lui la guardava  impaurito.
“C-che succede?”. Bisbigliò.
“Olly.. è malata, ha il cancro”. Ammise la donna.
Gli occhi del ragazzo si riempirono di lacrime che lentamente iniziarono a scorrere lungo le guance.
“N-no, non può essere. Lei è così piena di vita… Perché non me lo avete detto?”gridò, alzandosi dal divano.
“Tesoro, calmati ti prego”.
Austin tirò a terra un cuscino,sfogando tutta la rabbia che stava provando.
“Noi non volevamo che tu glielo facessi pesare”.
Il ragazzo fece un sorrisetto deluso piegandosi sulle ginocchia e la donna si avvicinò accarezzandogli prima la testa e poi la spalla. Austin rimase a fissare il vuoto pensieroso mordendosi le labbra. Era evidente che non stesse bene. Era sconvolto. Si chiedeva come facesse quella ragazza nonostante il cancro ad essere così allegra e spensierata.
“Io devo parlare con lei”.Constatò. Si alzò camminando fino al portatile sulla sua scrivania.

Twitter
@AustinMahone: @givemeaustin Perché non me lo hai detto Olly?
@givemeaustin: @AustinMahoneNon volevo essere trattata diversamente. Scusa.
@AustinMahone: @givemeaustin Avresti dovuto dirmelo. Non ti fidavi di me?
@givemeaustin: @AustinMahone Sai benissimo che non è così, tu sei il mio idolo.
@AustinMahone: @givemeaustin Sei la mia migliore amica…
@givemeaustin: @AustinMahone Grazie, vale lo stesso per me.
@AustinMahone: @givemeaustin Sei a casa?
@givemeaustin: @AustinMahone Si, perché?
@AustinMahone: @givemeaustin Arrivo.

10 marzo-6:00 PM
Quando il ragazzo arrivò Olly era sulla porta di casa. Austin la abbracciò stretta infilando la testa tra il collo e la spalla della ragazza, le baciò la guancia e la trascinò dentro.
La bionda capì subito che il ragazzo aveva pianto, i suoi occhi arrossati ne erano la prova. I due salirono in camera e si sedettero sul letto.
“Austin, mi dispiace”
“Ti farò passare i mesi più belli della tua vita, ora sei mia”
“Non devi farlo per forza, insomma mi sembra già tanto che tu sia davanti a me…”. Fece un mezzo sorriso.
“Olly, io mi sono affezionato davvero tanto a te…”. Sussurrò. “Ti porto fuori, vestiti per un appuntamento, io ti aspetto di sotto”
Lei era davvero elettrizzata all’idea di avere un appuntamento con il ragazzo che non pensava nemmeno di incontrare. Indossò un abito turchese,con la gonna lunga dietro e corta davanti, dopo essersi truccata scese in salotto. Austin era seduto sul divano e quando la vide rimase quasi incantato.
“Sei bellissima”. Le prese la mano.
“Grazie”. Disse inclinando leggermente il capo e sorridendo.
I due uscirono, lui intrecciò le loro mani e la tirò più vicino.
“Non hai mai avuto un ragazzo?”
“No…”. Bisbigliò imbarazzata.
“Sei così innocente, fragile…”
Si guardavano negli occhi mentre lui la teneva dai fianchi.
“Mi piacerebbe essere come te”.Disse Olly soffiando sulla sua pelle.
La ragazza indietreggiò e proseguì lungo il marciapiede.

15 marzo-04:30 PM
“Austin, chi è la tua amica? Non me la presenti?”.Scherzò Alex
“Oh ecco, lei è Olly”. Disse il moro portando una mano sulla testa imbarazzato. Lui e la bionda si guardarono sorridendo.
“Dite la verità, state insieme? Eh eh eh”. Insistette.
“Alex piantala!”
“Dai rispondi. Olly rispondi tu”
“No, non stiamo insieme”. Ammise lei. Il ragazzo la guardò confuso.
“Olly, possiamo parlare?”
La ragazza annuì e lo seguì.
“Che vuol dire che non stiamo insieme?”
Sorrise rassegnata. “Oh andiamo, non credo a tutto quello che mi dici”.
“Ma...”.
“Austin sei gentile ma non stiamo davvero insieme, lo so questo”. La ragazza fece per andarsene ma lui la bloccò.
“Aspetta non andartene, io voglio stare con te”
“Ti farò solo del male”
“No no no, non è così. Ti prego”.Le accarezzò il braccio.
Olly prese la sua mano e appoggiò la testa sulla sua spalla.
“Vorrei stare con te per sempre”. Sussurrò.
“Anche io, piccola”

17 marzo-10:30 AM Scuola
Olly era abituata alle prese in giro dei suoi compagni, attraversò il corridoio a testa bassa e si appoggiò accanto alla porta del bagno. Lasciò cadere il panino quando bruscamente venne spinta dentro da uno dei suoi compagni che poi fece resistenza per non farla uscire
“Aprite la porta!”.Piagnucolò sbattendo i pugni contro di essa.
La luce era spenta, il suo battito velocizzò, strusciò la schiena sul muro fino a sedersi sul pavimento con le ginocchia alte.
“Fatemi uscire!”. Gridò.
Piangendo prese il cellulare dalla tasca componendo il numero di Austin.

***

Rimase 10 minuti a piangere da sola nel bagno fin quando il ragazzo alto e castano non entrò sbattendo violentemente la porta, tirandola su e abbracciandola.
“Andrà tutto bene”

17 marzo-9:00PM
Austin decise di parlare con la madre di Olly.
“Non voglio che Olly vada a scuola ancora”
“Aus..”
“La prego”. Interruppe la donna. “Ho bisogno di lei, voglio che stia sempre con me”
Sospirò. “Non ti arrenderai vero?” Rise.
“Non così facilmente” disse guardandola negli occhi.
“Va bene”
Gli occhi del ragazzo si illuminarono.
“S-signora Hanson, O-olly, quando, si insomma…”
“Non lo so Austin, i medici dicono tra 3 mesi…”

Il moro abbassò il capo ed uscì dalla stanza cercando di non sembrare sconvolto per non far preoccupare la sua ragazza che lo stava aspettando in cucina insieme a Michele.

20 marzo- Casa Di Austin
“Olly posso chiederti una cosa?”
“Certo”
“Dov’è tuo padre?”
La ragazza inclinò il viso. “Mio padre se n’è andato.. Quando ho scoperto di aver il cancro ha lasciato me e la mamma da sole, senza dire niente…”
“Oh, mi dispiace. Scusa”

23 marzo- INTERVISTA
“Allora Austin mi dicono che stai con una ragazza. E’ la verita?”
Bastò questa domanda per farlo arrossire.
“Sì”
“Lei ha il cancro…”
“Voglio solo farla stare bene, voglio farla sentire speciale”
“Quindi non è una cosa seria?”
“Lo è”.Annuì sorridendo.
“Uuh, lei ti sta guardando a casa?”
“Si , ci siamo sentiti prima ha detto che mi avrebbe guardato. Ciao amore”, salutò con la mano e mandò un bacio.
“Ho una sorpresa per te. Lei è qui”
Il ragazzo si girò e quando incontrò lo sguardo della ragazza sorrise.

***

“Ciao Olly, come stai?”. Domandò la donna.
“Abbastanza bene, grazie”
“Non è difficile per voi stare insieme? Ci sono tre anni differenza, Austin ne ha 17 quasi 18 e tu 15.”
“Beh per me no, non so se per lui è strano. Insomma lui è esattamente il ragazzo che ho sempre desiderato, è tutto quello che chiedevo ed è perfetto”
Austin arrossì.
“No, tu sei perfetta”. Le prese la mano.
“Siete proprio carini ragazzi”

27 marzo-11:00 AM
“Amore svegliati, ancora dormi? Oggi andiamo a fare un pic-nic”
“No,Austin”
“Dai, ci divertiremo”
“Ti prego non insistere”. Disse sofferente.
Il ragazzo si preoccupò. “Olly, che c’è?”
“Oggi non mi sento molto bene”
“Mi dispiace…”
Austin si sdraiò sul letto con la ragazza accarezzandole la guancia e baciandola.
“Fermati, perfavore…”
“Scusa Olly, io…”
“Stringimi forte”

29  marzo-5:15 PM
Austin e Olly erano ad un party per festeggiare l’inizio del tour.
“Ehi, che hai?” disse il ragazzo allarmato.
In un attimo la ragazza cadde a terra. Il ragazzo la prese in braccio piangendo e uscì fuori per farle prendere aria.
“Olly, apri gli occhi, guardami Olly”. Non poteva lasciarlo, non così presto almeno.

4  aprile-11:30 PM
“Ti è piaciuta la torta?”
Dopo la festa dei 18 anni di Austin i due ragazzi stavano facendo una passeggiata.
“Davvero tanto, grazie amore”. Il ragazzo le baciò la guancia e poi il collo.
  Si avvicinarono alla ringhiera ammirando il panorama.
“Tu stai crescendo…” sospirò la ragazza.
“Ti prego non pensarci. Sai cosa farei ora?” sussurrò.
“Andresti a casa?”
“Ti bacerei”.
Il ragazzo si avvicinò ma quando lei lo respinse la guardò confuso.
“Austin io non ho mai baciato nessuno”
“Mmh, mi piace questa cosa”
“Non voglio… farlo male ecco…”
“Non preoccuparti piccola”. La guardò negli occhi cercando di rassicurarla. “Posso?”
Lei annuì e chiuse gli occhi. Il ragazzo la prese dai fianchi e la avvicinò a se baciandola. Il bacio fu lento è lungo, nessuno aveva mai fatto sentire Olly così speciale, nessuno.
“F-fermati”
“Olly, ti senti male?”. La strinse per non farla cadere.
“No, sto… bene”. Sorrise e così fece anche il ragazzo.
“Bene?”
“Mi è piaciuto”
“Quando vuoi”

15 aprile-05:00 PM
Austin ricevette una chiamata dall’ospedale, Olly era svenuta e ancora non si era svegliata. Il ragazzo raggiunse la sala il più velocemente possibile e aspettò. Si guardò in giro, flebo, conta battiti, aghi… Era triste vederla in quello stato. Al suo risvegliò la portò a casa sua.
“Sono stanca di sentirmi così…”
“Così come?”
“Un peso, sono solo un peso per tutti”
“No, non dirlo. Sei tutta la mia vita”
“Austin tu devi dimenticarmi!” . Gridò.
Il ragazzo aveva le lacrime agli occhi. “Non voglio farlo…”
“Devi andare avanti, fallo per me”.
“Non andrò mai avanti, non voglio tradirti”
“Tu ti innamorerai, ti sposerai… io non farò mai tutto questo. Ma tu fallo, ok?”
“Sono già innamorato”
Anche la ragazza iniziò a piangere. “No, rimangiatelo”
Austin abbassò lo sguardo. “Ti amo, Olly”. Sospirò.
“Non puoi amarmi, ti prego. Io morirò, tu devi andare avanti” gridò disperata.
“Ti sei arresa per caso? Non te ne frega niente di me?”.
Le loro madri iniziarono a preoccuparsi, sentivano tutto benissimo a causa del loro altissimo tono di voce.
“Come puoi dirlo? Lo sai benissimo che ti amo anche io…”
“So benissimo come ti senti. Sei arrabbiata, provi rabbia verso chiunque. Ti chiedi perché sia toccato proprio a te. Me lo sono chiesto anche io mille volte, perché proprio alla ragazza che amo? Sfogati con me. Tirami dei pugni sul petto fin quando ti sentirai bene”
“Ti farei male”
“Non m’importa, fallo lo stesso”
La ragazza si avvicinò. Uno…due,tre,quattro, cinque pugni, poi cadde a terra piangendo disperatamente e ripetendo “Perché?”. Lui lasciò che si calmasse, la tenne stretta tra le braccia baciandola. Non poteva lasciarla andare.

27 aprile- 11:00 AM
“Ho una sorpresa per te”.Il ragazzo le diede un pacco gigante. Lei sorrise.
“Cos’è?”
“Devi scoprirlo”
Aprì il pacco è trovò un abito bianco, un velo e delle scarpe con il tacco.
“Cosa vuol dire?”
“Indossali, poi scendi” disse ammiccando.
La ragazza fece come aveva detto e dopo essersi vestita scese in salotto. Trovò sua madre e Michele, sorridenti.
“Potete spiegarmi?”. Chiese la ragazza confusa e divertita allo stesso tempo.
“Noi non possiamo parlare, dobbiamo renderti perfetta. Ordini del signor Mahone.”
Le due donne truccarono e acconciarono Olly. Un po’ di eye liner  e di mascara sugli occhi e infine del rossetto rosso, i capelli tirati all’indietro in uno chignon con due ciocche ricce lasciate sciolte davanti.
“Sei bellissima” disse commossa sua madre, asciugandosi le lacrime con un fazzolettino bianco.
“Ora però vai in giardino, ti stanno aspettando”.
Il suo cuore iniziò a battere forte quando vide nel giardino alcune delle sue amiche e alcuni degli amici di Austin seduti su delle sedie bianche ornate con dei fiori. Alzò lo sguardo e vide anche il ragazzo castano vestito con uno smoking intento a fissarla incantato. L’abito le stava benissimo, il corpetto attillato e la gonna ampia ma non da principessa le donavano molto.
“Puoi spiegarmi?”. Rise.
“Vuoi sposarmi?”
Olly lo guardò qualche istante. Sapendo quanto fosse impuntata sul fatto del dover andare avanti, Austin aveva paura di un rifiuto.
La ragazza semplicemente annuì sorridendo e così fece il ragazzo.
Dopo essersi scambiati gli anelli ed aver detto il ‘sì’ finalmente iniziò la festa.

30 Aprile
Olly stava sempre più male. Non voleva mangiare, non voleva uscire. Alcuni giorni non si sentiva nemmeno le gambe. Ma Austin era sempre lì per lei.  Cercava di tranquillizzarla, voleva essere con lei fino alla fine.

6 Maggio-2:23 AM
Nel cuore della notte Austin ricevette la chiamata più brutta della sua vita. Olly se n’era andata, per  sempre.
Il ragazzo raggiunse l’ospedale. La madre di Olly era in lacrime dentro la stanza insieme a lei e lui da fuori sentiva i suoi singhiozzi agghiaccianti.
“Fatemi entrare!”. Urlò il ragazzo.
“Calmati, Austin”. Cercò di tranquillizzarlo la madre.
Il ragazzo abbracciò la donna piangendo. “Mi ha lasciato, non può essere morta… non può essere morta…” continuò tra i singhiozzi.
“Ora lei non soffre più”
“Ma io la amo”
“Mi dispiace tesoro. Aspettami qui, vado a prenderti qualcosa da bere”.
Austin si sedette su una delle sedie davanti alla stanza numero 83 iniziando a giocherellare con la fede che portava al dito. Non l’avrebbe più tolta, ne era convinto.
Quando la madre di Olly uscì Austin si alzò per entrare.
“No”. La donna lo fermò.  “E’ meglio se non entri”
“Ma io devo vederla”. Urlava tra le lacrime mentre veniva portato via.

9 Maggio-6:30 PM
Al funerale di Olly era presente la maggior parte del paese. Il ragazzo si alzò per leggere la lettera che aveva scritto.

‘Cara Olly,
Eri la mia migliore amica, la mia ragazza, la mia confidente. Eri tutto per me. Ora che  non ci sei più, mi sento perso. Mi hai ripetuto costantemente che sarei dovuto andare avanti, ma semplicemente non voglio farlo. Non voglio dimenticarti. Mi fa star male pensare che non rivedrò più quelle dolcissime fossette che si formavano ai lati della tua bocca quando ridevi. Ti prego non dimenticarmi. Ricorderò per sempre quel 5 marzo in cui ti ho incontrata, sono passati solo 3 mesi ma mi sembrava di conoscerti da una vita. In realtà già mi manchi. Avrei voluto condividere con te il resto della mia vita. Ti ho sposata e non mi pentirò mai di averlo fatto. Spero di averti fatto sentire bene, come meritavi. Ti amo Olly, e nonostante la distanza, questo non cambierà mai.
Per sempre tuo,
Austin’



Spazio all'autrice

Ciao belle, spero vi sia piaciuta la mia prima OS su Austin. E' un po' triste lo so ma ce l'avevo in mente da un po' ed ho deciso di pubblicarla. Chiedo scusa per eventuali errori. Mi piacerebbe davvero tanto sapere cosa ne pensate, perfavore lasciate una recensione. 
Jessica
   
 
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