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Autore: Maiwe    30/06/2013    3 recensioni
Loki si trova a fronteggiare suo fratello, nel mezzo della battaglia e della propria follia. I suoi pensieri vagano, mentre una lacrima, guardando Thor negli occhi, gli solca il viso.
Songfic in concorso per il contest "Settimana tematica #1" delle Muse e del Forum "Pseudopolis Yard" e ispirata alla canzone "Shattered" dei Trading Yesterday.
Questa Songifc è dedicata a Ida.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Thor
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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"Shattered"


Canzone scelta: Shattered – Trading Yesterday

Fandom scelto: Loki; Marvel

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Yesterday I died

Tomorrow's bleeding

Falling into your sunlight.


Quella verità continuava a vorticarmi nella testa. Ero stato cieco per così tanto tempo. Come avevo potuto non vedere?


The silence of this sound is soon to follow.

Somehow, sundown.


La rabbia mi montava dentro. Avevo la vista offuscata, e la mente con lei.

Trovare risposte mi pareva impossibile, al momento, ma sopattutto mi ripromisi che mai, mai più le avrei cercate: così era, così era sempre stato, e mai più avrei indagato.

Ero un mostro. Ero solo.


Avrei voluto scomparire, e non tornare mai più.

Le risposte che cercavo altro non facevano che aumentare il senso di nostaglia, che mi stava uccidendo. L'unica soluzione al mio dolore, insormontabile, insopportabile, era uccidere ciò che l'aveva causato. Mera difesa, un compromesso, una semplice soluzione.

Ciò che avevo così a lungo considerato un fratello, un esempio da imitare, una guida irraggiungibile, una luce cui ispirarmi, mi stava di fronte, mi guardava negli occhi. Mi parlava, mentre tutto, intorno e sotto di noi, crollava e bruciava. Ma io non riuscivo a sentirlo, le sue mani posate sul mio scettro, con cui avevo tentato ripetutamente di colpirlo a morte; so solo che, guarndandolo negli occhi, mi sfuggì una lacrima.


Avevo perduto me stesso, avevo perso chi ero.

E non riuscivo a capire perché il mio cuore fosse tanto spezzato.

Thor mi stava suggerendo parole prive di valore, per tentare di farmi rinsavire, ma tutto ciò che sapevo, che davvero sapevo, era che quello era solamente l'inizio della fine.


"Ti prego", avrei voluto dirgli, "riportami indietro, riportami all'inizio, a quando eravamo bambini e non mi importava se io fossi Gigante di Ghiaccio e tu un dio, se io mostro di tenebra e tu luce e gloria."


"Ti prego."


"Se mi lasci andare, griderò, correrò via di nuovo, non me ne starò fermo a guardare la mia stessa distruzione."


Tutto quel tempo sprecato, pensai. Anni e giorni perduti. Niente era rimasto, tranne l'odio.

E la guerra tra due fratelli ancora non risolta.



Sarebbe stato bello, pensai, se tutti coloro che hanno l'anima frantumata in milioni di pezzi avessero, alla fine, un posto dove andare a rifugiarsi, un posto dove davvero appartenere.

  
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