ODIO MONERICO
Minuto e, proprio per questo motivo, insidioso, egli
strisciava giù, lungo le pareti di quella cavità scura e apparentemente senza
fondo.
La sua esistenza era cominciata da poco, ma la malvagità che
lo pervadeva non lasciava dubbi sul suo intento: la distruzione incontrastata
del posto che avrebbe abitato sarebbe stato l'unico scopo della sua vita.
Un odio viscerale e incontrollato cominciò a svilupparsi in
quella terribile creatura, un odio che si accresceva per ogni centimetro
percorso.
Sapeva già quale sarebbe stato il suo destino e, data la
crudeltà di quel triste epilogo, egli intendeva far soffrire quanto più
possibile la causa stessa del proprio male.
Avrebbe consumato, divorato, corroso ogni parete di quel
luogo maledetto il quale si sarebbe tramutato, col tempo, da casa accogliente a
prigione mortale.
Sì, la sua vita e quella dei suoi figli aveva una conclusione
atroce e senza possibilità di scampo. Perché lui era un Helicobacter Pylori e l'unico scopo della sua
esistenza era di far soffrire in modo orribile l'organismo che lo ospitava,
fino al momento in cui la sua specie non fosse stata stroncata da un connubio
di inibitori di acido e antibiotici.
La cuccia di Black Hayate
Spero
che questa piccola storia vi abbia divertito. L’intento era semplicemente
quello: non ritengo che un batterio possa avere una coscienza, anche se potrei
ovviamente sbagliarmi!
Mi
raccomando, non fate mai come me e non abbiate per sei mesi la gastrite!