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Autore: formerly_known_as_A    14/01/2008    5 recensioni
Non si aspettava che Vincent Valentine potesse essere tanto scocciato quando confessava a qualcuno il proprio amore. Yuffentine.
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Vincent Valentine, Yuffie Kisaragi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Si voltò verso di lei, di scatto

Si voltò verso di lei, di scatto.

 

-Sono follemente innamorato di te.-

 

Yuffie mollò la presa sul suo polso, sorpresa. Non se l’aspettava.

 

Non si aspettava che Vincent Valentine potesse essere tanto scocciato quando confessava a qualcuno il proprio amore. Lo immaginava più romantico, mieloso.

Si era immaginata una scenetta in pieno stile manga, con lo sfondo con le rose, lui in ginocchio che in versi alessandrini le declamava il proprio amore...

No, quel sono follemente innamorato di te pronunciato con quel tono scocciato (seppur terribilmente sexy) non se l’aspettava proprio.

Era insperato.

 

Le aveva evitato di ucciderlo dopo il secondo distico.

 

Gli riafferrò di nuovo il polso. Il sinistro. Quanto diamine era sottile, senza il guanto d’ottone sopra? Sembrava quello di una geisha... Ma almeno, era un uomo?

Scosse la testa. Certo che era un uomo, che domande...

 

-E di grazia, ora dove andresti? A fumarti la sigaretta di rito?- sibilò la donna.

 

Ovviamente quella era una domanda retorica, visto che si era completamente rivestito. Se ne stava andando. Stava scappando.

 

Entro cinque secondi avrebbe ricominciato con la storia completa dei suoi sensi di colpa, che ancora lo tormentavano e non gli davano tregua.

 

-Io devo ancora...- iniziò.

 

Gli tappò la bocca con una mano, arrabbiata. –Vincent, continua la frase e ti faccio un mi naturale nelle orecchie.- lo minacciò.

 

-Ma... Yuffie...- tentò di parlare l’ex Turk.

 

Si coprì con il lenzuolo, legandolo a lato ed uscì in giardino, scocciata.

 

Prima le diceva di amarla, seppur in un tono poco amichevole, poi se ne andava. Anzi, prima se ne andava, poi lei lo bloccava per sapere perché scappasse e lui le rispondeva che l’amava in tono molto poco amichevole!

 

-Yu... Yuffie!- ripeté l’uomo, arrossendo vistosamente e cercando qualcosa per coprire la ninja. –Se tuo padre ti vedesse ora...-

 

-Se scoprisse che giro nuda per Wutai perché da circa un anno mi fai qualche visita notturna e che la mia illibatezza non è garantita?- tagliò corto Yuffie, voltandosi verso il moro ed incrociando le braccia al petto.

 

Tecnicamente avrebbe potuto garantirla, ma provarla sarebbe un altro paio di maniche...

 

-Potresti avere dei problemi...- ribatté Vincent.

 

-Oh no, TU avresti dei seri problemi. O meglio, li avrebbe una parte delicata della tua anatomia. Tu non hai la più pallida idea di cosa potrebbe farti mio padre, una volta scoperto che tu sei la ragione per la quale non potrò mai sposarmi...- sibilò la donna, con un sorriso.

 

Vincent deglutì rumorosamente e tentò di ricomporre la sua espressione impassibile.

Dal canto suo, lei era pienamente soddisfatta dalla sensazione di potere che percepiva in quel momento.

 

-Yuffie.-

-Perché te ne vai?- chiese la ragazza, rapidamente, scandendo a malapena le parole.

 

L’ex Turk guardò a destra; guardò a sinistra; guardò in alto; aprì leggermente la bocca per pronunciare una frase, una risposta, forse, ma la richiuse immediatamente.

Poi alzò la testa e chiuse gli occhi. L’abbassò e sospirò.

 

-Perché sono innamorato di te.-

-Perché te ne vai?-

-Ho paura.- sussurrò, riaprendo gli occhi e fissando i suoi.

 

Yuffie gli lasciò il polso, allontanandosi di un passo. Accarezzò il tronco di un albero, sovrappensiero.

Era l’alba. L’alba era bellissima, vista dal proprio giardino. Il sole illuminava la pagoda, piano dopo piano, con lentezza, quasi con pigrizia.

Probabilmente anche lui aveva avuto una notte movimentata.

L’alba era l’inizio.

Mai la fine.

 

-Ti ricordi il giorno del nostro matrimonio, quello che ci siamo promessi?- sussurrò, appoggiandosi alla pianta e sospirando in modo esagerato, teatrale.

 

-Yuffie... Io... Ma noi non siamo ancora sposati!- esclamò Vincent, nel panico.

 

Osservando il suo viso scandalizzato, scoppiò a ridere. Era così carino...

E poi, aveva detto quella parolina magica. Ancora.

 

-Lo so... Ma mi piace misurare il tuo livello di scemenza.-

 

-Hai ragione, sono uno stupido.-

 

-No, sei uno scemo.- sussurrò la ninja, trotterellando fino all’uomo. –Se hai intenzione di sposarmi, perché te ne vai?-

 

-Non ho detto...-

 

-Hai detto che “non siamo ancora sposati”.- lo interruppe.

 

Alzò il braccio e le tolse con estrema delicatezza una ciocca ribelle da davanti agli occhi. Quella stette a posto per cinque secondi, per poi tornare alla luogo originario.

 

-Sono incinta.-

 

Un secondo dopo, Yuffie si pentì amaramente di quello scherzetto innocente.

Vide l’uomo barcollare e sedersi pesantemente a terra, tenendosi il petto. Per un attimo credette che stesse per avere un infarto.

 

-Yuffie?-

-Ehy, perché dici Yuffie quando dovresti dire qualcos altro? In questo caso, “veramente”?-

-Yuffie!-

-No, non sono incinta.-

 

La guardò con espressione indecifrabile.

 

-Idro.-

 

-Leviathan!- sbraitò la ninja, completamente fradicia e tremando per il freddo.

 

-Pessima battuta, Yuffie.-

 

-Cosa dovrei dire? Tu vuoi andartene dopo avermi confessato di amarmi! Ti sembra normale?- gli chiese, strizzando il lenzuolo e pregando di non prendersi una bronchite. –Non ti sembra invece ovvio che mi senta un pò usata?-

 

-Perdonami.-

 

-Ascolta, capisco che tu sia spaventato dall’idea d’iniziare una nuova relazione... o meglio, dall’idea d’innamorarti di qualcuno... Oh! Dannazione, stiamo insieme da quasi due anni! Che cos’è che non và?- sbottò Yuffie, esasperata. Crollò sulle ginocchia e nascose il volto tra le mani, singhiozzando.

 

Sentì la sua mano posarsi sulla propria spalla. Era calda, morbida. La tipica mano di chi non ha mai combattuto a mani nude in vita sua.

 

-Non piangere...- la pregò, inginocchiandolesi accanto e cingendola con un braccio.

 

-Resterai con me?- chiese la ninja, nascosta dietro le mani.

 

-Ma certo, amore, scusami...- mormorò l’uomo, con voce rassicurante.

 

La principessa si alzò di scatto.

 

-Tadadadattattattataaa!- cantò a squarciagola, saltellando. –I won!-

 

 

 

“Amore senza confini” versione Yuffentine. Ovvero, la scena in cui le confessa il suo amore e se ne và rifatta secondo i miei gusti personali.

 

Questa caratterizzazione di Yuffie è la mia preferita... E’ molto simile a Mirandolina, la protagonista della Locandiera... Un pò manipolatrice, ma, al contrario della seconda, la principessina è innamorata di Vinnie!

 

Il MI naturale è quello che fa spaccare i vetri, per intenderci...

 

 

   
 
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