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Autore: Mapa24    01/07/2013    0 recensioni
Lui... Tante volte visto in televisione, tante volte visto sul campo. Molte volte negli stadi della grande metropoli. Troppe volte sui giornali e in copertina. Prima di addormentarmi su tutti i poster nella mia stanza. Era entrato nella mia vita, conosceva tutti. Gelosia? E poi in un letto d'ospedale, sola, io e mio fratello. Quanto mi era mancata la mia famiglia, quanto mi era mancato lui. - Non lo troverai più - mi dissero. Ci ero cascata ancora..
SPERO SIATE DOLCI CON ME, E' LA MIA PRIMA STORIA, VORREI CRESCERE E IMPARARE A SCRIVERE, QUINDI ASPETTO NUMEROSI CONSIGLI :)
Genere: Erotico, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Cross-over, Lemon, Lime | Avvertimenti: Bondage, Triangolo, Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
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Era il 14 Agosto di un’Estate molto calda. Come sempre ero in giro in spiaggia con i miei amici a preparare la legna e il mangiare per il falò che avremmo acceso proprio quella sera, la sera tra il 14 e Ferragosto.

Ero molto presa nel fare la lista della spesa: Caramelle, Dolci, Birra, Numerosissimi Alcolici e tante cose salate come patatine e sandwich.

Avevo appena finito la lista e visto l’orario mi affrettai ad andare al supermercato con tutti i soldi dei miei amici che avevo appena finito di raccogliere.

Entrai nel supermercato e iniziai a mettere nel carrello decine e decine di scatole e bottiglie.

Sono stata sempre una che non si è fatta mai i fatti suoi e per questo non sfuggi al mio orecchio una conversazione tra due commesse.

- Maria vieni qui che devo raccontarti una cosa che mi hanno detto

- Antonella dimmi.

- Pare che qui al mare ci sia un personaggio famoso!

- Un personaggio famoso? Ma davvero? E chi è?

- Non so chi sia, ma pare sia un calciatore!

- Un calciatore, no non ci credo, ed è qui?

- Secondo quello che so è qui ed è senza la sua fidanzata!

- No, non ci posso credere. Scopriremo chi è!

Sentii chiaramente tutta la discussione. Oh Mio Dio un giocatore, qui nello stesso posto dove sto io. E se avevo riempito il carrello ecco che iniziai a mettere dentro tanta altra roba inutile.

Arrivai correndo con il carrello facendo delle manovre che neanche Felipe Massa avrebbe fatto con la Ferrari.

- Sono 132 euro e 87 – Disse la cassiera.

- Io ho solo 90 euro – Glieli feci vedere con aria timorosa.

- E allora devi mettere a posto qualcosa e poi tornare a pagare. –

 Stavo andando a mettere a posto un po’ di roba, quando un uomo incappucciato e molto travestito disse: Non ti preoccupare, lascia, pago io.

Lo guardai con aria stranita mentre passava tutti i soldi alla cassiera e io mi affrettavo a mettere il tutto nelle buste.

Poi lui prese le sue cose e uscì con aria affrettata dal supermercato.

Presi le buste e lo raggiunsi fuori.

Lui correva nell’altra direzione, ma decisi di fermarlo.

 - Scusa, Signore, Ragazzo!

Si girò e lasciò le buste a terra.

- Volevo ringraziarla per quello che ha fatto, visto che comunque sono 132 euro!

- Figurati questo ed altro per una bella ragazza.

- Ma non sente caldo con tutte quelle sciarpe e giacche?

- No sto bene così, fidati. Alla prossima!

 Il tempo di girarsi di spalle e lo spinsi togliendogli il cappello, gli occhiali e la giacca.

Feci un giro e andai davanti a lui. Lo guardai negli occhi.

-Buonasera Alex! – Lo avevo riconosciuto, era lui il calciatore. Inoltre chi se ne stava con tutte queste cose addosso ad Agosto?

- Incominciamo bene! Ora tutti sapranno che sono qui. Ora dimmi cosa vuoi, per farti rimanere un po’ in silenzio?

- Niente.

- Come niente, hai la possibilità di chiedermi tutto!

 - Non voglio niente. Vederti per me è già il regalo più grande che potessi avere nella mia vita,  e visto che sei il mio calciatore preferito e giochi nella mia squadra del cuore. Stasera organizzo un falò con i miei amici se ti va vieni.

E mentre lo guardavo gli sorridevo con quel sorriso così dolce che anche un pezzo di ferro si sarebbe sciolto.

- Mi piacerebbe ma non voglio svelare ancora che sono qui.

 - Guarda che non ho mica detto che devi venire senza travestimento.

Gli misi il cappello in testa, gli diedi un bacio sulla guancia e prendendo le buste della spesa mi girai e iniziai ad andare a casa saltellando, come quando porti una bimba alle giostre.

- Ma stasera nel caso dovessi venire a che ora?

- Ore 11 alla spiaggia libera vicino al lido centrale – Gli gridai

E ritornai a saltellare, mentre lui mi guardava e rideva dicendo ogni tanto: Che pazza!

–  Secondo me non si presenterà  –  Dissi tra me e me, mentre cercavo di infilare l’asciugamano nella sacca, per potermi fare il bagno di sera.  

  
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