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Autore: hiccup    02/07/2013    4 recensioni
[Future!Seblaine]
"Sebastian non è una delle persone più accorte e perspicaci sulla faccia della terra.
Ad essere sinceri non lo è mai stato. All’età di sei anni, per esempio, si è accidentalmente dimenticato dell’esistenza del suo amico Billy, il pesce rosso che la zia Christine gli aveva regalato per il compleanno, e delle sue necessità alimentari. D’altronde non era stata mica colpa sua, eh! A che cosa serve dare da mangiare a qualcuno che non fa altro che nuotare e respirare acqua per tutto il giorno?"
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Autore: hiccup
Titolo: Only you
Personaggi: Blaine Anderson; Sebastian Smythe
Genere: Slice of Life
Rating: Verde
Avvertimenti: Slash, Future!Seblaine
Beta: Irish Shamrock <3
Note: Mi sono decisa a pubblicare tutte le Seblaine scritte finora, perchè sono una persona pessima e uhm, sì, mi si stringe il cuore a vederle lì, nella loro cartella, abbandonate e sole. Non che siano belle, eh! Ma tanto vale pubblicarle, tanto ormai la mia dignità non esiste più e non ho più nulla da perdere. Yay!

E poi diciamo che lo faccio per Irish Shamrock che ha una pazienza estrema e che si meriterebbe veramente un altarino piccino picciò.
Come sempre non assicuro la vostra sanità mentale alla fine di questa one-shot. Proteggete i vostri neuroni, se potete <3 


Buona lettura! (E che la forza sia con voi -)

 








Only you.









 

 
Sebastian non è una delle persone più accorte e perspicaci sulla faccia della terra.
Ad essere sinceri non lo è mai stato. All’età di sei anni, per esempio, si è accidentalmente dimenticato dell’esistenza del suo amico Billy, il pesce rosso che la zia Christine gli aveva regalato per il compleanno, e delle sue necessità alimentari. D’altronde non era stata mica colpa sua, eh! A che cosa serve dare da mangiare a qualcuno che non fa altro che nuotare e respirare acqua per tutto il giorno?
 

Sebastian non è una delle persone più accorte e perspicaci sulla faccia della terra semplicemente perché non ha voglia di accorgersi delle cose che non vanno come devono andare. La sua indole lo spinge ad annuire, negare ed affermare meccanicamente solamente per scrollarsi di dosso le problematiche che l’accorgersi effettivo dei problemi comporterebbe.
 

Ciò nonostante Sebastian Smythe è disposto a riscuotersi dal suo stato d’indifferenza perenne solamente se l’oggetto contuso, problematico – con problemi, insomma – è un hobbit alto un metro ed uno sputo, ha capelli ingarbugliati dalla mattina alla sera, la pelle biscottata, un fondoschiena paradisiaco e porta all’anulare sinistro una fedina d’oro bianco con “Sebastian” inciso all’interno.
 

Se Blaine Anderson è preoccupato per qualcosa potete scommetterci persino vostra nonna che Sebastian Smythe, il suo perfetto marito, lo sa.
Non che ci voglia un genio per capirlo, comunque. Quando Blaine si rifiuta di adempiere ai suoi doveri coniugali a letto, si alza troppo presto la mattina, riordina scrupolosamente tutti i calzini, non risponde alle frecciatine oppure utilizza il bagnoschiuma agli agrumi, sicuramente c’è qualcosa di storto.
 

Aggiungiamo alla lista anche ‘divorare un’intera vaschetta di gelato al cioccolato e crema davanti a Grey’s Anatomy’, si dice Sebastian quella sera rientrando a casa e vedendo l’adorabile consorte accartocciato alla bell’e meglio sul divano davanti al televisore con il suo gelato-da-calo-di-zuccheri-improvviso in grembo.

“Poi non lamentarti se ingrassi, eh?” lo rimbecca togliendosi la giacca. Blaine non dice nulla e, per tutta risposta, affonda nuovamente il cucchiaio nella vaschetta.

Sebastian lo guarda per qualche istante poi sospira e decide che ormai la situazione è sull’orlo della degenerazione.
Prende il telecomando, spegne la televisione – guadagnandosi un’occhiataccia – e si siede accanto al marito.

“Hai intenzione di mangiare tutto il mio gelato e continuare così ancora per molto o ti degni di darmi una spiegazione?” esordisce con cipiglio sicuro.

L’altro storce il naso e preme le labbra insieme, corrugando appena la fronte. E Sebastian sa bene che è indeciso su che cosa dirgli.

“Ebbene?” incalza, “Sono tre giorni che quasi non mi parli più. E questa volta non mi pare nemmeno di aver combinato qualche guaio”.

“Mi sono scordato di qualche inutile ricorrenza per caso?” chiede all’improvviso quando l’orrendo presentimento di essersi dimenticato il loro anniversario si fa largo tra i suoi neuroni.

“No” biascica il riccio debolmente.

Un sospiro di sollievo e Sebastian si rilassa. Meno male.

“Quindi che cos’hai? Depressione da menopausa?”

Blaine si tormenta il labbro inferiore con gli incisivi, indeciso.E Dio solo sa, oltre Sebastian ovvio, quanto questo lo renda arrapante.

“Io ti piaccio?”

Sebastian Smythe, dall’alto dei suoi trentadue anni suonati è costretto a chinarsi appena su di lui e a guardarlo interdetto. E’ più che sicuro di non aver capito bene.

“Prego?”

“Insomma ti piaccio ancora o no?” sbotta l’altro arrossendo furiosamente.

“Dimmi, ti sei rincretinito tutto d’un colpo?” replica trattenendo una risatina ilare, “ti pare che se tu non mi piacessi ti avrei sposato, giurato tutta quella sfilza di cose che ora non ricordo nemmeno più e sopportato l’entrata scenica di tuo fratello durante la nostra prima notte di matrimonio?”

“Il ragazzo nuovo che hanno assunto per le fotocopie… è carino, non credi?” dice Blaine con tono forzatamente noncurante, “magari ti stai stancando di m-” non riesce nemmeno a finire che Sebastian si allunga verso di lui e lo bacia con impeto, strappandogli un gemito di sorpresa.

“Non dire stronzate” soffia sulle labbra morbide, “io amo te” dice seriamente e Blaine trattiene il respiro guardandolo negli occhi.

Solo te, intesi?” ripete strofinando la punta del naso contro quella del marito.

Il moro annuisce facendo ricongiungere le loro labbra dolcemente per poi accoccolarsi contro il suo petto e stringendosi a lui.

“Grazie Seb”

“Sono un marito perfetto, lo so” si compiace allegramente guadagnandosi un pizzicotto, “e poi quel novellino un sedere come il tuo se lo sogna, fidati”.
 
 




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