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Autore: Ema Penniman    02/07/2013    6 recensioni
Dalla storia:
Il piccolo ci pensò per qualche secondo però scosse la testa “Lo sai che cos’è uno stregone?” domandò ancora l’altro. Alec annuì “Io lo conosco uno stregone. Si chiama Ragnor. Ha la pelle tutta verde” disse toccandosi la faccia e storcendo il naso “la mamma mi ha detto che gli stregoni non sono come noi. Ma hanno qualcosa come gli animali. Tu hai gli stessi occhi del mio gatto. Sei anche tu uno stregone?” chiese il bambino con aria innocente. L’altro sorrise “Si. Io sono uno stregone”
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Blue Sparks
Autrice: Ema Penniman
RatingVerde
Capitoli: 1/1
Genere: Fluff-Generale

Pairing: Malec. 
Disclaimer: Non possiedo nè i personaggi nè le ambientazione perchè entrambi appartengono a Cassandra Clare




“Posso andare a giocare?” chiese il piccolo Alec alla madre mentre questa discuteva animatamente con persone che al piccolo cacciatore non erano mai piaciute.

“Rimani dove ti possa vedere” disse Maryse non prestandogli particolare attenzione. Alec sorrise alla madre ed iniziò a correre verso il prato.

In quei giorni c’era parecchio movimento ad Idris. Spesso casa sua era piena di gente e ultimamente i suoi genitori lo degnavano di poche attenzioni.

Si sedette sull’erba ad osservare il cielo azzurro senza nuvole. Era una bella giornata e un bambino di appena cinque anni non sarebbe mai riuscito a comprendere i guai che in quel momento stavano passando i suoi genitori.

Però lui stava in disparte. Un po’ perché era molto timido e gli piaceva poco parlare con persone che non conosceva, un po’ perché nessuno era esattamente gentile con lui. Così preferiva passare le giornate sul prato a colorare oppure sfogliava i suoi libri pieni di figure.

Quel pomeriggio però il tempo era così bello che stare semplicemente a guardare il cielo non gli dispiaceva affatto.

“Hey, tu! Cosa ci fai lì da solo?” chiese ad un tratto una voce che Alec non aveva mai sentito prima. Si voltò verso la fonte di quel suono e si ritrovò davanti un signore alto vestito in modo strano.

“Sto guardando il cielo” rispose il bambino facendo un sorriso allo sconosciuto. Questo si sedette vicino a lui ricambiando il sorriso “Dove sono i tuoi genitori?” il piccolo Nephilim si voltò verso casa sua e indicò i due Lightwood che parlavano concitatamente con altri cacciatori.

L’altro annuì e tornò ad osservare il bambino “E tu perché sei qui tutto solo?” Alec si strinse nelle spalle “Non mi piacciono quei signori lì. Sono brutti” lo sconosciuto rise divertito “E io sono brutto?” chiese con un sorriso gentile sulle labbra. Il bambino si alzò in piedi. Ora gli occhi dei due arrivavano alla stessa altezza “Non lo so. Hai gli occhi strani”

Lo sconosciuto annuì “E lo sai perché ho gli occhi così?”

Il piccolo ci pensò per qualche secondo però scosse la testa “Lo sai che cos’è uno stregone?” domandò ancora l’altro. Alec annuì “Io lo conosco uno stregone. Si chiama Ragnor. Ha la pelle tutta verde” disse toccandosi la faccia e storcendo il naso “la mamma mi ha detto che gli stregoni non sono come noi. Ma hanno qualcosa come gli animali. Tu hai gli stessi occhi del mio gatto. Sei anche tu uno stregone?” chiese il bambino con aria innocente. L’altro sorrise “Si. Io sono uno stregone”

Alec allungò una mano “Io sono un cacciatore e mi chiamo Alexander Lightwood”

Lo sconosciuto sorrise e strinse la mano del bambino “Io sono Magnus Bane. È un piacere conoscerti Alexander” disse sorridendo dolcemente. Alec annuì convinto “Bene, ora che ci siamo presentati puoi giocare con me”

Magnus inarcò un sopracciglio “E come vorresti giocare?”

Il bambino si fermò. Non ci aveva pensato.

“Vuoi vedere una cosa divertente?” domandò Magnus ed il piccolo annuì curioso. Lo stregone schioccò le dita e delle scintille azzurre sollevarono in aria il bambino che rise felice.

Il piccolo Alec non si accorse nemmeno del tempo che passava finchè la madre non lo richiamò. Si avvicinò allo stregone che era ancora seduto sul prato con le gambe incrociate e lo abbracciò. Magnus rimase stupito ma immediatamente ricambiò l’abbraccio del più piccolo.

“Ciao Magnus. Mi sono divertito tantissimo. Grazie di aver giocato con me” disse il bambino correndo verso casa con un grande sorriso.

Lo stregone sorrise ed in quell’esatto momento al suo fianco comparve Ragnor “Sai chi era quello?” domandò a Magnus. Lo stregone annuì “Il figlio dei Lightwood. Povero piccolo non sospetta nulla”

Ragnor si strinse nelle spalle “Domani partono per New York. Chissà che un giorno non te lo ritrovi in giro” disse dando una pacca sulla spalla dell’amico.

“Nah. Non ho più niente a che fare con i cacciatori degli istituti da anni ormai” fece Magnus avviandosi verso casa dell’altro.




Spazietto di Ema

Salve a tutti :D 
No, niente. Non ho assolutamente nulla di dire. L'ho scritta ieri pomeriggio e come al solito Occhidacerbiatta mi ha trovato un titolo, grazie mia parabatai <3

Ema :D

   
 
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