Prologo-Quando tutto ebbe inizio
Amelie. Coraggiosa.
Amelie. Coraggiosa.
Sensibile, nobile ed elegante.
Amelie aveva una passione: i nomi. La affascinavano i nomi singolari, strani, quelli che non potevi dimenticare.
I suoi genitori si chiamavano Anthea e Ethan, quindi con due nomi così non si poteva certo sperare in un nome semplice e regolare, come Alice o Giulia. Regolare, si perchè il suo nome secondo Amelia non lo era.
Era troppo strano e vivendo in un paese se ne rendeva conto tutti i giorni. In tutto il paese una persona presentava il suo stesso nome: sua Zia. Era attaccatissima alla zia, la faceva sentire meno sola e meno strana.
Sin da quando era piccolina tutti la prendevano in giro e storpiavano il suo nome e lei dovette imparare una frase che ripeteva tutte le volte che conosceva un nuovo bambino "Mi chiamo Amelì, si scrive con la e ma non si pronuncia". Tranne una volta. In 4a elementare. Nuovo anno, un compagno nuovo e una maestra nuova.
Appello; "Amelie Nulio" alzò la mano pronta a replicare che la pronuncia era sbagliata, ma un bambino, quello nuovo, prontamente disse "Si pronuncia Amelì, se non sbaglio" e si volse a farle un sorriso.
Quel bambino, beh aveva capito tutto della vita, o almeno di quella di Amelie.
I suoi genitori si chiamavano Anthea e Ethan, quindi con due nomi così non si poteva certo sperare in un nome semplice e regolare, come Alice o Giulia. Regolare, si perchè il suo nome secondo Amelia non lo era.
Era troppo strano e vivendo in un paese se ne rendeva conto tutti i giorni. In tutto il paese una persona presentava il suo stesso nome: sua Zia. Era attaccatissima alla zia, la faceva sentire meno sola e meno strana.
Sin da quando era piccolina tutti la prendevano in giro e storpiavano il suo nome e lei dovette imparare una frase che ripeteva tutte le volte che conosceva un nuovo bambino "Mi chiamo Amelì, si scrive con la e ma non si pronuncia". Tranne una volta. In 4a elementare. Nuovo anno, un compagno nuovo e una maestra nuova.
Appello; "Amelie Nulio" alzò la mano pronta a replicare che la pronuncia era sbagliata, ma un bambino, quello nuovo, prontamente disse "Si pronuncia Amelì, se non sbaglio" e si volse a farle un sorriso.
Quel bambino, beh aveva capito tutto della vita, o almeno di quella di Amelie.