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Autore: Sammy_Stark    02/07/2013    2 recensioni
Pepper e Tony sono già una coppia stabile. Pepper decide di portare il suo album delle foto per sfogliarlo con Tony, il quale scoprirà qualcosa di inaspettato...
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Non avevi detto che mi avresti aspettato? Non è molto carino che tu veda le mie foto senza di me...-
Pepper si siede sul divano, accanto a Tony e gli toglie dalle mani il proprio album. 
- Giro io le pagine..-
Sussurra, in un sorriso malandrino. Tony sorride, rubandole un bacio, al quale lei corrisponde.

La prima foto la ritraeva in fasce, era nata da appena una settimana. Aveva la pelle di un rosso acceso e il viso contratto in una smorfia di pianto.

Tony ridacchia, spingendo Pepper per la vita, a sedersi sulle sue gambe.
- Già da piccola eri isterica..?-
Chiede, per provocarla, ridendo. Lei lo fulmina con lo sguardo, anche se divertita.
- Mia madre diceva che piangevo spesso fino ad addormentarmi... Ad un certo punto smise anche di provare a farmi calmare, mi lasciava piangere e basta!-
Risponde, in un'alzata di spalle ed un lieve sospiro.

Un'altra foto la ritraeva con un vestitino azzurro e i capelli color miele. Era stata scattata sulla veranda di casa, era molto caldo in quell'anno. Lei doveva aver avuto circa sei o sette anni. Dovevano andare alla festa di un vicino. A fine giornata si era ritrovata con un ginocchio sanguinante e una bella sgridata da parte del padre.

- Qui già sembri più tu!- Ammette Tony, studiando la foto. 
- Anche se... Di' la verità... Questo non è il tuo naturale colore di capelli, vero?- Le bacia il capo mentre parla, ottenendo una gomitata nello stomaco.
- Vogliamo parlare dei tuoi capelli tinti per nascondere quelli bianchi..?- Si informa Pepper, in un ghigno appena accennato.
- No! Andiamo avanti con le foto!- Esclama subito Tony, facendo un'espressione talmente buffa da far scoppiare Pep in una risata cristallina.

Le foto mostrano anni e anni di storia della donna, non manca neppure un compleanno, una festa del ringraziamento o un quattro luglio. Tony osserva con interesse, studiando i tratti del volto per poi ricercare le somiglianze con l'aspetto di donna che la sua bella Potts ha ora.
Man mano che gli anni trascorrono, il colore dei capelli di Pepper è sempre più aranciato.
Una foto però attira in particolare l'interesse di Tony.

Una foto scattata quando lei aveva dodici anni. Era in montagna, in Svizzera, con una tenuta da neve bianca, con delle strisce rosa. Indossava anche un cappello pesante dello stesso colore e aveva degli occhiali da sci.
Tony sembra sgranare gli occhi al vedere quella foto.
- Questa... Questa ragazzina... Non sei tu...-
Sussurra, quasi senza fiato.

Era impossibile...

- Non mi riconosci, Tony..?-
Pepper ridacchia, osservandolo con quello sguardo che Tony trova incredibilmente sexy... Ma questa volta sembra avere l'effetto di una doccia gelata.
- Perchè non... Perchè non me l'hai mai detto??- Sbotta, ancora traumatizzato dalla scoperta appena fatta.
- Avrei dovuto..? Che importanza ha..?- Fa notare la donna, alzandosi dalle gambe di Tony e nascondendo un sorriso soddisfatto.

Si ricordava ancora...

Non amava particolarmente la neve. Non le piaceva quella sensazione di precarietà che provava quando camminava. Si sentiva impacciata e odiava indossare quella scomoda tuta. Sarebbe rimasta volentieri in hotel, davanti al caminetto posto nella sala grande, a leggere un buon libro e a bere una cioccolata calda. Il giorno prima era riuscita a convincere sua cugina a rimanere con lei, ma questa volta non aveva avuto scampo. Virginia se ne stava lì, in mezzo alla neve, ad osservare quella strana massa di puntini colorati scendere e risalire dalle piste. L'impatto con la neve fu imprevisto. Si tirò su sputacchiando e tremando. Sentiva la faccia gelarsi, pronta a rompersi in mille frammenti.
- Potts, che fai qui tutta sola? Paura di scendere a valle??-
Un ragazzino di tredici anni era di fronte a lei. Aveva il naso coperto di lentiggini. Altri due ragazzini gli coprivano le spalle.
- L'istruttore si arrabbierà quando scoprirà che sei scesa lungo la pista dlla morte da sola...-
Peeta Jorge era un bambino grasso e basso, ma si era guadagnato il rispetto menando i bambini più piccoli. Lui, Ryan Moughle e Timmy Stain erano diventati il terrore di tutta la colonia.
Virginia si era sempre tenuta alla larga da loro, rimanendo sotto la protezione della cugina, ma adesso era sola ed aveva una paura terribile.
- La pista della morte..?-
Ripetè, in un soffio, spaventata.
Ryan annuì, divertito.
- Peeta, Timmy. Prendetela!-
Ordinò ai due amici, i quali scattarono subito per bloccare Virginia, che prontamente era scappata. Era difficile correre sulla neve. Non ci sarebbe mai più tornata in un posto simile, mai. Continuò a correre verso il bosco, lì sarebbe stata al sicuro. Scivolò un paio di volte e altrettante volte si sentì sfiorare da uno dei tre ragazzini. Si fermò solo quando fu sicura di non sentire più rumori. Si guardò intorno, con il cuore in gola. Si era persa.
Aveva corso così tanto da non sapere più neppure in che direzione fosse andata. Si tolse gli occhiali e iniziò a piangere. L'avrebbe sbranata un orso. Nancy, sua cugina, le aveva sempre detto che in quei boschi c'erano gli orsi che sbranavano chiunque vi si addentrasse. Era spacciata. E se anche gli orsi non l'avessero sbranata, sarebbe morta di freddo e di fame. O comunque l'avrebbero uccisa i suoi genitori quando sarebbe tornata a casa.
Sentì un rumore. Si asciugò gli occhi con una manica gelata della tuta e si rimise gli occhiali, andando a nascondersi dietro ad un albero.
Una mano le afferrò una spalla. Ebbe l'impulso di urlare ma un'altra mano le tappò la bocca.
- Calma! Non voglio farti niente! Ti ho sentita piangere, voglio aiutarti!-
La rassicurò il ragazzo che la stava tenendo. Virginia si divincolò e guardò sbigottita chi l'aveva trovata. Davanti a lei c'era un ragazzo dai capelli corti, le radici erano di un castano scuro, ma le punte erano biondo platino. Aveva uno strano pizzetto. Virginia sorrise al riconoscerlo. Se Nancy fosse stata lì con lei...
- Tony Stark..?-
Sussurrò. D'improvviso la paura era svanita.
- Sì! Ma non dirlo in giro..-
Tony le fece un'occhiolino. Virginia divenne rossa quanto un peperone.
- Ti sei persa..? Non hai neanche gli scii, come sei arrivata fin quaggiù?-
Chiese il ragazzo, interessato.
- Mi hanno inseguita... Sono scappata... Volevano farmi scendere dalla pista della morte..-
Mormorò lei, a capo basso. Era così umiliante doverlo raccontare.
- Dalla pista della morte??-
Tony scoppiò a ridere. Virginia tornò ad arrossire.
- E chi voleva gettare una ragazzina da lassù?-
- Tre ragazzini della mia colonia. Loro odiano tutti...-
Si sentiva una spia a raccontarlo, ma dopotutto lei non aveva fatto niente di male.
- Tre ragazzini contro una bambina, questo sì che è coraggio...-
Commentò ironicamente Tony, mentre iniziò a camminare.
- Tra poco farà buio, io ho una ragazza che mi attende e tu una maestra o istruttore.. O quello che è! Andiamo!-
Virginia esitò qualche istante.
- E se loro mi stessero ancora cercando...?-
Tony si voltò verso di lei, le prese una mano e la strinse nelle sue.
- Non ti accadrà nulla, te lo prometto.-



- Per me è importante! Questo significa che... E tu eri così piccola!-
Tony osserva Pepper, ancora letteralmente spiazzato.
Pur non sapendolo, aveva continuato a tenere fede a quella promessa fatta in un bosco svizzero più di vent'anni fa...
- Tony, non essere sciocco! Non abbiamo poi tutti questi anni di differenza!-
Gli fa notare,trattenendo una risata.
- Sì ma lì eri una ragazzina!-
Ribattè lui, riguardando la foto.
- Anche tu lo sei stato...-
Sospira, scuotendo il capo e riavvicinandosi a Tony. Gli prende il capo tra le mani, stringendoselo al ventre e baciandolo dolcemente.
- Ricordi bene cosa successe, vero..?-
Si informa, in tono dolce, ma divertita.
- Sì, però... Mi fa strano..-
Borbotta Tony, accoccolandosi a lei.

Ricordava bene di averla riportata dalla sua colonia e di aver incontrato i tre teppistelli lungo il percorso. Ricordava anche il sangue che era colato giù dal naso lentigginoso di Peeta. Gli altri due erano scappati come topi inseguiti da un gatto.
Virginia era rimasta a guardare a bocca aperta. Avrebbe dovuto raccontarlo... Ma lui l'aveva solo aiutata...
- Fammi un favore..-
Le aveva detto, quando furono arrivati vicino all'hotel. Era ormai sera.
- Non sanno ancora che sono qui, non devi dirlo a nessuno quindi... Chiaro, bambina?-
Virginia aveva annuito energicamente.
- Chiaro, signor Stark. La ringrazio.-
Ed era scappata via, scomparendo dietro la grande porta dell'hotel.


- Non l'hai davvero detto a nessuno..?-
Chiede ad un tratto Tony, tirando su il capo per guardarla negli occhi. Pepper sorride, tornando a sedersi sulle sue gambe.
- Dubita della mia fiducia, signor Stark..?-
Tony fa un sorrisetto malizioso, stringendola a sè.
- Certamente no..- Sibila sulle sue labbra.
- La ringrazio...- Risponde Pep, prima di baciarlo.
L'album finisce a terra.
Magari poi andranno avanti a vedere le foto, così Tony scoprirebbe quanto Virginia Pepper Potts si fosse innamorata di lui da quel giorno, in quel bosco in Svizzera.
 
   
 
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