Sta piovendo a dirotto, il cielo è coperto da nuvole grigie. Alzo lo sguardo e cerco uno scorcio di luce che mi ricordi la presenza di un sole, lì, dietro le nubi. Proprio come facevi tu.
In una giornata di pioggia.
All around me are familiar faces
Worn out places, worn out faces…
Bright and early for their daily races…
L’auricolare spara dentro le mie orecchie la triste melodia di Mad world, imprimendo le sue parole nella mia testa anche se forse neanche le percepisco sul serio.
Going nowhere, going nowhe-e-ere
Come me. Non andavo da nessuna parte, volevo solo ricordare quel giorno di pioggia.
Sopra il tetto.
Sopra il tetto. Pioveva a dirotto, il cielo era coperto di nuvole grigie. Alzasti lo sguardo e cercasti uno scorcio di luce che ti avrebbe ricordato la presenza di un sole, lì. Dietro le nubi.
Io ti guardavo mentre ti inzuppavi con uno sguardo vacuo sul volto.
- Ryuzaki!-
Eppure tu non ti girasti.
- RYUZAKI!-
I tuoi occhi nero profondo si persero nei miei, e come sempre rimasi senza parole nel vedere la malinconia e il bisogno di provarla nascosti da uno strato di indifferenza.
- Che ci fai qui sopra Ryuzaki?-
Tu rimanesti in silenzio e capii che non avevi sentito.
- HO DETTO “CHE CI FAI QUI SOPRA? VIENI QUI ALL’ASCIUTTO!- gridai nuovamente.
Ma tu mi facesti il cenno di non aver capito, mettesti la mano davanti all’orecchio, con un sorriso misto di divertimento e perplessità.
Quel gesto così infantile e innocente mi spinse a sorridere di rimando e a buttarmi sotto la pioggia per raggiungerti.
Intanto tu ti eri rimesso a fissare il cielo.
- Che stai facendo qui, con questo temporale? Forza, andiamo a ripararci!-
- Niente, non sto facendo niente in particolare.- mi rispondesti, ma sembrava quasi che non avessi percepito la seconda parte di ciò che avevo detto. Rimasi in silenzio, avevo paura di chiedertelo una seconda volta.
- Le senti le campane?-
Quelle campane suonavano per te, Ryuzaki. Già sapevi cosa sarebbe accaduto? Per questo sentivi le campane suonare?
Their tears are filling up their glasses
No expression, no expression
Hide my head I want to drown my sorrow
No tomorrow, no tomorrow.
Allora non le avevo notate le tue lacrime. Erano tante o poche, Ryuzaki? Erano parte di te o solo pioggia? O forse il cielo piangeva per te?
Fatto sta che davvero non avevi espressione sul viso. Non era come sempre, quando avevi le sopracciglia aggrottate mentre riflettevi, o come quando esprimevi le tue opinioni con fare apparentemente tranquillo. Quella che avevi allora non poteva neanche essere considerata un’espressione. Era una non-espressione. Oppure cercavi di nascondere ciò che provavi davvero? Nascondevi la tristezza? Qualcuno sbatte contro la mia spalla, e io chiedo scusa con fare gentile. Ma quando mi giro vedo il tuo volto, i tuoi capelli neri spettinati, il tuo viso pallido e le occhiaie evidenti che hai attorno agli occhi. Non ci faccio caso: ormai mi accade spesso; mi sembra sempre di sentire la tua voce, o di riconoscere il rumore dei tuoi passi, o di percepire le tue mani sulle spalle come quando cercavi di spaventarmi. L’illusione, veloce come è apparsa, scompare, lasciandomi un sapore amaro in bocca. Ricomincio a camminare,con le mani in tasca.
And I find it kinda funny
I find it kinda sad
The dreams in which I’m dying
Are the best I’ve ever had
Sì, questa canzone ti si adatta davvero. Sembra quasi leggermi nel pensiero. Però il ritornello è la parte che ti ricorda di meno.
I find it hard to tell you
I find it hard to take
Avevi cercato di farmelo capire, vero? Con quella frase. Avevi cercato di trovare le parole giuste per dirmelo. Ma io non ero,non sono come te, che intuivi tutto al minimo indizio, al minimo accenno.
When people run in circle
It’s a very very mad world
Mad world…