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Autore: otaku_sama    03/07/2013    2 recensioni
Allen si ritrova in un letto non suo e non si ricorda niente della sera precedente. Con chi avrà mai dormito, e perchè è così preoccupato dalla risposta ?
va bene questa è la mia prima, vera, ff ... non ho la più pallida idea di quello che è uscito fuori !!!
però , please, dategli almeno una sbirciatina ....
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Allen Walker, Yu Kanda | Coppie: Kanda/Allen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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un risveglio un po’ brusco…

Avevo caldo, un caldo bestiale.
Avevo un mal di testa che mi martellava il cervello.
E il 14th si era svegliato.
Era inutile negarlo ,lo sentivo, sentivo che in alcuni momenti il mio corpo non mi apparteneva più, che facevo cose che se fossi stato in me non avrei mai fatto, cose che mi avrebbero fatto vergognare da morire.

E questa era una di queste cose.
Ero sdraiato su un letto, e fin qui tutto apposto, ma la cosa più sorprendente, e allo stesso tempo raccapricciante, era che ero completamente nudo e non perché era estate e avevo caldo, ma per un’altra ragione, il letto ,inoltre, era nel disordine più totale come se ci fosse scoppiata una bomba poiché si vedevano piume da tutte le parti e coperte lacerate.

Come facevo a sapere di aver fatto sesso su quel letto ?  semplice, per tre ottime ragioni: primo, la camera non era la mia; secondo il letto era pieno di cose  appiccicose; e terzo sentivo l’acqua scorrere nel bagno segno che, anche se avessi sbagliato stanza e fossi andato a dormire in un letto pieno di panna montata non ci ero andato da solo.

Ora l’unico mistero rimaneva quello di scoprire con chi mi ero appartato.
La stanza però non mi aiutava: non aveva nulla di particolare, se non l’assenza di mobilio. Oltre al letto che mi ospitava c’era solamente un vecchio armadio mangiato dalle tarme e un tavolino senza una gamba che si reggeva a malapena.
Mi accorsi subito che non ero nella sede dell’ordine, poiché non c’era nessuna camera così mal ridotta.
Mi ricordai alla fine che ero andato in missione, ma con chi o con quale obbiettivo rimaneva un mistero.
Probabilmente la sera prima mi ero ubbriacato, anche perché non mi spiegavo questa perdita di memoria.
Guardando più attentamente la camera notai un oggetto che mi era sfuggito. Una specie di bastone appoggiato di fianco alla pota del bagno, osservando meglio però non sembrava un bastone, sembrava più una … una…
Mi venne un dubbio atroce e per accertarmene mi alzai dal letto,  purtroppo però i miei propositi vennero interrotti da un dolore acuto alla schiena che mi fece piegare in due. Il dubbio crebbe in maniera esponenziale e divenne realtà quando, mentre ero ancora a terra a contorcermi per la fitta alla schiena , sentii una voce fastidiosa.

-Moyashi! Si può sapere che stai facendo!?-

Spaventato alzai gli occhi verso il mio interlocutore, sperando che la voce fosse stata solo un’allucinazione, ma quando incontrai gli occhi di Kanda tutti i miei peggiori incubi divennero realtà, e non potei far altro che esclamare un insipido e fuori luogo
-mn-

 

Restammo per un po’ a guardarci, poi come risvegliati da un brutto sogno, distogliemmo lo sguardo dall’altro.
Che situazione imbarazzante! Com’era possibile che avessi fatto sesso con kanda ?
-      Bhe allora ?-
Mi girai a guardare il mio interlocutore.
-allora cosa ?-
- voglio una spiegazione per quello che è successo-

Semplice e conciso, un discorso proprio da lui…. ASPETTA ! perché era lui a volere una spiegazione ?
Lo guardai stralunato e alzai un sopracciglio.

-      Io non ti devo proprio niente! Caso mai sei tu che devi spiegarmi cosa diavolo ti eri bevuto ieri sera, poiché non mi sembra che sia tu quello con il mal di schiena.-

Mi accorsi troppo tardi di quello che avevo detto, e quando realizzai di essermi messo nel sacco da solo, guadai il pavimento imbarazzato. Ero pronto a ricevere le frecciatine di Kanda, ma quando mi girai verso di lui lo scoprii più imbarazzato di me.
Vedendolo così rosso la mia mente fu attraversata da un ricordo.

FLASHBACK

Eravamo sdraiati sul letto completamente nudi, kanda era sopra di me , bello come non mai, i capelli gli ricadevano sul viso e nascondevano una parte del suo volto.

Imperdonabile.

Allungai le mani per scostargliele degli occhi e quello che vidi mi fece impazzire: il suo sguardo era colmo di desiderio e le sue guance erano colorate di rosso.
Due semplici parole, solo due, che mi fecero sprofondare nel piacere assoluto.

-Kanda, prendimi –

Il suo sguardo cambiò nuovamente, sul suo volto si aprì un ghigno compiaciuto, e con un ringhio mi infilo dentro tutta la lunghezza del suo sesso.
Tirai la testa indietro e mi inarcai al ritmo delle sue spinte.
Il piacere era immenso e, quando pensai di non poterne provare di più, kanda mi sorprese ancora venendomi dentro.
Non resistetti più e con un urlo strozzato venni anch’io.
Mi sentivo così bene, ogni cosa sembrava in ordine.
Pensai che era strano sentirsi così soddisfatto proprio  con lui, ma il concetto perse importanza quando, ancora stremato dall’amplesso, poggiai lo sguardo sul ragazzo , i suoi occhi mi dissero solo una cosa : ti voglio.
Ed io feci di tutto per accontentare questo desiderio.

FINE FLASHBACK

Divenni completamente rosso, ogni parte del mio viso aveva preso una tonalità purpurea che, se fossi stato in piena notte sicuramente si sarebbe notata.

Non potevo credere a quello che avevo fatto! Men che meno alle parole che gli avevo detto ! ripensando a questo particolare divenni di una tonalità ancora più accesa.
Incapace di dare una risposta alla “cosa” fatta insieme, cominciai ad attaccarlo.

-      Si può sapere che ti è saltato in mente ?-
-      Io! Guarda che sei tu che mi sei saltato addosso!-
-      Non dire cazzate, casomai sarai stato tu !-
-      Ti sbagli eri tu che, ubriaco fradicio, mi hai praticamente buttato sul letto e pensare che mi sono fatto una mammoletta come te ! mf che vergogna. -

Lo guardai con uno sguardo ricolmo d’odio e , nonostante mi avesse insultato in maniera ben più pesante, mi sentii tradito e umiliato alla sua affermazione.
Tirai un sospiro profondo e, cercando di non fargli vedere come la sua affermazione mi avesse colpito, cercai di togliermi da quella brutta situazione.

-      Va bhe, senti fa niente, non importa, eravamo tutti e due ubbriachi, non eravamo in noi.  Dimenticati ogni cosa-

Mi alzai e andai in cerca dei miei pantaloni.

Dimenticare sarebbe stato impossibile lo sapevo.

Trovai l’indumento e cercai di infilarmelo.

Ogni parola, ogni gesto, era impresso nella mia memoria e non se ne sarebbe andato facilmente.

Riuscii a mettermeli.

Per quanto lo volessi, non cera modo di scordare la voce di Kanda come anche il suo viso.

Mi incamminai verso la porta e feci segno al mio compagno di andare.

Lasciare tutto così avrebbe salvato il nostro rapporto ma mi avrebbe distrutto, lo sapevo, e nonostante tutto mi andava bene così.

Aprii la porta .

L’importante per me era che non mi odiasse.

Una pressione sul braccio, una spinta che mi costrinse a girarmi, e infine due labbra morbide che lambivano le mie.
Le labbra di Kanda erano fantastiche, calde e invitanti. Avevano un sapore particolare che era impossibile da definire ma sapevano di lui.
Mi separai dallo spadaccino e lo guardai negli occhi.

-mi spieghi come faccio a dimenticarti, eh moyashi ?-
 
 
 
 The end
+angolino+
 allora che ne pensate?? lo so lo so non è niente di che ma... abbiate pazienza ! è la mia prima storia seria ! 
  
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