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Autore: Re i    16/01/2008    8 recensioni
[Frerard] "Gee!!!" Un urlo. Sospiro grave incanalando tutta la mia attenzione verso la rivista che ho tra le mani. "Geeeeeee!!!!" Un lamento straziato proviene dalla camera da letto. Urla pure, non ti cago di striscio. "GEEEEEEE!!!!" Un botto seguito da un’ imprecazione. Passi pesanti, si avvicina. CAZZO!
I Chimici (o come piace dire alla Gemy, i Beatles..I'm not OK..vedere per credere XD) come non li avete mai visti..o forse si.Ma io non me ne vanterei in giro ù.ù/
Genere: Romantico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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nn

Gioie mie *_*
I’m back con una nuova fiction all’ insegna della demenza XD
La Gemy sostiene mi rispecchi, totalmente..
Che ffigooo *saltell*
Questa creatura nata da un pair che adoro, letteralmente, ed
è la mia prima slash *commossa*
La dedico alla mia metà.
Caccola ti amo taaanto
*vocina puccia*
Let’s go!

 

 

Perfect Nails

Perché ogni uomo ha i suoi problemi..

 


“Gee!!!”
Un urlo.
Sospiro grave incanalando tutta la mia attenzione verso  la rivista che ho tra le mani.
“Geeeeeee!!!!”
Un lamento straziato proviene dalla camera da letto.
Urla pure, non ti cago di striscio.
“GEEEEEEE!!!!”
Un botto seguito da un’ imprecazione.
Passi pesanti, si avvicina.
CAZZO!

Il mio bellissimo ragazzo, dotato di una finezza da far impallidire la Regina Vittoria, spalanca la porta del cesso, per fissarmi con le braccia puntate sui fianchi, con uno sguardo trucido in volto.
Lo fulmino dal basso della mia postazione, un tantino incazzato, ma giusto un tantino.
“Geeeraaardddd” piagnucola stringendomi un braccio “è una tragedia, GUAAAARDAAA!!!!”
Non mi scomodo minimamente a seguire il suo stupendo indice, continuando a tenere puntati i miei occhi incazzati nei suoi, enormi, preoccupati, gli occhi di un cretino.
“GEEE MA MI CAGHI O NO??”

Mi stà davvero tirando la manica?
Stà veramente deformando la manica sinistra del mio pigiama di Batman?

“FRANK PER DIO SONO SULLA TAZZA DEL CESSO!!” gli urlo addosso, alzandomi in piedi, privo di ogni conoscenza della parola pudore
Bambi, davanti a me, si limita a farmi due occhioni da cucciolo ferito, preso a mazzate da un camionista ed abbandonato, nei pressi di un’ autostrada, il giorno di Natale.
“Ma..Gee..”

Mi guarda spaesato, privato della gioia di vivere.
I suoi occhi non riflettono più alcuna luce..figo..
Potrei scriverci un testo.
Un pochettino emo, ma fa nulla.

Honey..”
“Cazzo c’è ancora?” sbotto risiedendomi sulla tazza, rassegnato ormai alla stitichezza.
Il bastardo mi si siede sopra, con gli occhi che ormai hanno raggiunto dimensioni esistenti solo nei manga, strusciando il suo culetto perfetto su..si !
Infame..
“Gee-honey..” sussurra con voce rotta, al mio orecchio, prima di cominciare a mordicchiarmi il lobo in un modo che mi fa andare fuori di testa.
Butto la rivista porno per terra e -ancora seduto sulla tazza del cesso, con una visibile erezione che mi spunta tra le gambe, al pari di ogni film romantico mai visto- infilo velocemente una mano sotto la sua Tshirt di Nightmare Bifore Christmass, unta e sbrindellata.
La scena che proponiamo alle mattonelle di questa toilette non è sicuramente delle più caste, ma non siamo qui per sponsorizzare un film per famiglie, proprio no.

“Amore..” azzarda tra un sospiro e l’altro
“Frank..”
Goccioline di sudore imperlano le mie cosce e sicuramente, anche le sue

“Ho la tua attenzione?” soffia sulla mia spalla, mentre la sua mano si muove sulla mia erezione
“Oddio..” ansimo “si..diciamo..”

E’ arrivato al punto mi violentarmi mentre cercavo di cagare..
Cosa mi deve dire?
Sudo freddo mentre la sua mano si stacca dal mio membro ed un senso di gelo mi invade.
Quello sguardo.
Quello sguardo lo conosco.

Cazzo se lo conosco!

“Gee-honey..” mi sorride come un dalmata paralizzato
Deglutisco rumorosamente
“Tesoro..” eccolo che arriva “ho un problema..”

Rimango in silenzio, a fissare l’espressione idiota dipinta sulla faccia di quello che una volta reputavo un tocco di figo, incapace di formulare un pensiero che non volga all’ omicidio
“GERARD SANTO DIO!!TI CHIAMO, ADDIRITTURA MI ALZO DAL LETTO, TI SBATTO QUASI SU UNA TAZZA DI UN CESSO PER  AVERE UN MINIMO D’ATTENZIONE E TU CHE FAI?CONTINUI AD IGNORARMI?” mi urla addosso rosso, senza respirare

Mi passo una mano sul viso, cercando di mantenere uno spicchio di lucidità con un’ idiota simile, mezzo nudo, davanti alle mie gambe aperte
“Basta me ne vado, VAFFANCULO!” sclera come una quattordicenne in calore, sbattendo la porta dietro di sè
E adesso mi hai rotto proprio le palle!!
Mi alzo, chiudendomi i pantaloni in uno scatto di zip e mi dirigo a grandi falcate verso la camera da letto
“Iero con queste tue uscite da first lady mi hai scartavetrato i cogl..” mi blocco a metà del corridoio fissando a bocca aperta una scia di petali di rosa
Rose rosse.
Sposto gli occhi chiari dal pavimento ai tavolini in vetro blu, elegantemente irradiati da candele.

Le porte champagne che separano il salotto della suite dalla camera da letto sono aperte,  spalancando la vista su un panorama tremendamente apprezzabile
Punto lo sguardo sul letto che troneggia nella stanza.
Su di esso Frankie, impegnato a lanciare chissà quale maledizione alle pagine dell’ultimo libro di Harry Potter, che tiene fra le sottili dita tatuate.
Mi avvicino piano, ancora stranito, verso il grande letto matrimoniale drappeggiato da lenzuola rosse, sedendomi su un bordo.
“Frank..” sussurro incerto
“Cosa minchia vuoi?” sputa senza distogliere lo sguardo dalle pagine logore
Lo guardo.
O meglio lo accarezzo con gli occhi, e mi scappa un sorriso, per questo suo modo di essere, dolcissimo specialmente ora, ridicolo, accoccolato su sé stesso.
La fronte corrugata per l’ incazzatura e le labbra tirate su fino a formare un grazioso broncio mi sciolgono la lingua
“Sei carino quando ti incazzi, sai?” spiattello sul suo collo, soffiando alito alla menta sulla pelle candida
“Va-..vai via” mugugna in risposta all’offesa ricevuta in bagno

Piccolo cretino orgoglioso.
Piccolo bellissimo cretino orgoglioso.

“Vieni qui..” gli sibilo all’ orecchio, passando un braccio attorno alla sua vita, e avvicinandomi
“..Stò leggendo”
Lo sguardo fiero, puntato sul libro, tradito però dal tono della tua voce
Capriccioso e arrotolato, si arrotolato, rende l’idea.
“Mmm..capisco..” strascico sul tuo collo, dove lascio una scia umida poco dopo.
Ti sento cedere dal modo in cui il tuo respiro si fa più pesante, e dalla presa sulla copertina che si affievolisce impercettibilmente
”Scemo..” sorrido a labbra serrate mentre gli sento sfuggire questa piccola offesa rivolta alla mia persona
“Ah-ha..” le mie mani arrivano alle sue cosce, modellate dalle tue continue piroette sul palco
Honey..sono ad un punto cruciale..” lo sento ridere sull’ incavo della mia spalla, mentre con una mano continua a tenere il segno del libro, da cui dipende la sua esistenza.
“Mmm..si?”

Il telefono che squilla nel salottino gli permette di saltare giù dal letto, a piedi uniti, ridacchiando alle mie spalle.
Non seguo la telefonata, impegnato come sono a ricordare le forme del suo corpo, così tremendamente perfette
“Ok..siiii..ho detto che va beneee” gli sfugge una risatina prima di mettere giù
Torna trionfante nella stanza, saltando sul letto, abbracciandomi da dietro.
“Davvero sono carino?” mi snocciola con un sorriso ebete, sulla schiena
“Tremendamente..”

Mi volto a guardarlo e lo vedo scintillare, letteralmente
“Faresti tutto per me vero?” me lo chiede in un tono apparentemente innocuo
Voglio credergli dopo 2 minuti di effusioni, in nome del suo sorriso Mentadent.
Annuisco non troppo convinto, aspettando una sua reazione.
 “Se io fossi in pericolo mi salveresti vero?” mormora in tono adorante
Yeah..”
Questo gioco mi preoccupa..
Dove vuole andare a parare lo scoiattolo seduto davanti a me?

“Se avessi un problema, mi aiuteresti non è vero?” continua
“Si..”
“Se avess..-“
“Frankie che diavolo vuoi?” lo fisso senza cattiveria, sono solo preoccupato da ciò che potrebbe chiedermi

Congiunge le mani davanti al viso, mentre i suoi fantomatici occhi giganti luccicano, dotati di vita propria

“Mi aiuteresti a scegliere i colori per lo smalto?” sorride
Stà sorridendo.
Stà sorridendo ed è serio.
Fottutamente serio.

“Era..era questo che volevi chiedermi?” mormoro incredulo
Lo scoiattolo annuisce vigorosamente, come nei peggiori anime
“Il tuo..problema..” continuo in cerca di smentite “era questo?”
Sorride ancora, investendomi di una luce bianca, abbagliandomi..
Vedo una luce in fondo al tunnel..
Finirò per il resto dell’ eternità a fare bird-watching con Gesù Cristo, ORRORE!

Chiude la bocca e mi ritrovo a mettere a fuoco i lineamenti del mio fidanzato.

Di quel futuro corpicino incastrato in una bara, che una volta apparteneva al mio fidanzato, magari.


“Sai avrei chiesto aiuto ad Alicia, ma al momento si trova fuori città, dai suoi..che peccato eh?”

Sono impegnato a prendere mentalmente le misure per la sua nuova casetta di frassino, che non mi accorgo nemmeno di averlo perso di vista, nel momento in cui torna insieme ad una borsa enorme, che rimbalza allegra sul letto morbido.
“Alloraaa…” proclama ad alta voce mentre le dita scorrono sulla zip, aprendo la sacca nera.
Mi ritrovo a fissare inerme uno spettacolino in cui lui, con aria estremamente seria nonché critica, si cimenta nello scegliere il suo nuovo compagno di giochi.

“Verde acido?” chiedi galvanizzato “Non è un colore cool?”
Spalle..non più di 46 cm.

“No vero?Non si adatta al colore dei capelli..” lo scarta, lanciandolo all’ indietro, remore di una famosa tradizione
“Mmm..questo è carino!!!” urla sbattendomi in faccia un flaconcino azzurro carico
“Ma starebbe meglio a te..hai gli occhi quasi azzurri ora..” scruta grave, prima di riprendere il suo lavoro

Vita..42 cm, circa.
“Ahhhh!!!!queeestoooo!!!” mi stringe un braccio con una forza che non credevo possedesse un corpo così piccolo, ma a quanto pare, i segni rossi sulla mia pelle, non mentono.
“Guarda..” sospira, estasiato, spingendomi in una mano una boccetta rosso carminio
“Favoloso!!”

Ti faccio nero..
“Come hai detto tesoro?” mi chiede interessato, a pochi centimetri dalla faccia, sperando forse in qualche consiglio di manicure
”.nero” ripeto meccanicamente

Mi guarda sconvolto.
Semplicemente.
“COME HO FATTO A NON PENSARCI PRIMA???” salta in piedi sul letto, con le mani alla bocca
Si me lo chiedo anche io..
“Una rossa e una nera!!!”
Si abbassa raccogliendo un’ altra boccetta, per scomparire in bagno, mormorando qualcosa su un possibile effetto fantastico.


Basito.Sono basito di fronte a tanta idiozia.
“Gee, mi faresti le unghie??Lo sai che alla sinistra non sono capace!!!” sbuffa dal bagno
“Caaaazzzzooooooooo prendi l’acetone presto presto!!!!”

Abbiamo l’acetone?
Te lo domando in trans mentre tu, agitatissimo, mi dai indicazioni sull’ ubicazione dell’ oggetto perduto.
Manco fosse un film con Nicholas Cage.
Quando finalmente rimira il biglietto per la salvezza tra le dita, squilla il telefono, di nuovo.
“Gerard ti prego vai tu, sono impegnato..cazzo di smalto di merda, VAFFANCULO!!”

Mi allontano dal pericolo, rassegnato rispondendo a Ray che ci chiede se vogliamo cenare in camera sua.
Sinceramente?Mi è passata la fame.

“Perfetto, manca solo la sinistra” mi urla, per puro piacere di rendermi partecipe della sua vita
Grazie tesoro, grazie.

Sweetheart verresti a farmi la sinistra?” sbuca dalla porta sbattendo le ciglia lunghe
Sospiro dirigendomi verso la soppressione di ogni istinto puramente etero ancora sopravvissuto.
“Come Gilmore Girls..quando Lorelay fa la pedicure a Rory..una scena adorabile..”

Il suo lovely mi suona come un’ overdose di propoli, dritto in vena.
E non dico miele.Propoli.
Che è peggio.

Decido di prendere in mano la situazione, prima che questa serata si trasformi in una replica di Colazione da Tiffany.
“Frank..” sbotto grave

La mia dolce metà si ferma a guardarmi confuso, con la boccetta di smalto rosso nella mano sinistra.
“Tesoro..”

“Andiamo da Alicia.” dichiaro secco, prendendolo per un braccio e trascinandolo di peso fuori dall’ appartamento.

Il mio ragazzo è una checca.


***

Ringrazio tutti coloro che lasceranno un commento, da adesso..
All you need is Frerard!
Kisu

  
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