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Autore: Fantachan    03/07/2013    2 recensioni
giravano strane voci su quella casa, ma vi si era trasferita lo stesso. non poteva sapere che, quella che aveva imboccato, era una strada senza via d'uscita..
Genere: Horror, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Whisper House – La casa dei sussurri


Era una notte buia e tempestosa quando, nella grande villa posta ai margini della foresta, cominciarono a succedere cose spaventose.
La ville, chiamata da tutti Whisper House, ospitava da poco una ragazza, trasferitasi lì per via del suo lavoro. Giravano strane voci su quella casa: molti dicevano che fosse infestata dai fantasmi, altri ancora supponevano che succedessero strane cose. Ma tutti erano spaventati poiché in molti vi avevano abitato, ma nessuno ne era mai uscito vivo. Jane, la nuova inquilina, non aveva dato retta a tutte quelle dicerie e, anche se con il dissenso di tutti, vi si era trasferita. Abitava lì da una settimana ormai, e non era successo proprio niente di strano. Quella sera, nonostante il cielo scuro preannunciasse l’arrivo di un temporale, decise di fare una passeggiata oltre il grande giardino e si diresse verso il cimitero di famiglia che si trovava ai confini della foresta. Dopo un po’ di cammino, giunse al cancello del cimitero e ci entrò andando verso la cappella per riposarsi. Una volta dentro si sedette iniziando ad ammirare gli affreschi rovinati dal tempo, ma comunque molto belli. Ad un certo punto sentì la porta aprirsi e dei passi avvicinarsi a lei. Si giro e, non vedendo nessuno, iniziò ad indietreggiare spaventata verso l’uscita della cappella. Una volta fuori corse verso il cancello decisa a tornare a casa. Quando si trovava ormai a pochi metri, notò un laghetto circondato da dei bucaneve e decise di avvicinarsi per raccoglierne un po’. Arrivata sulla riva, si sedette fra l’erba e poi si affacciò sul lago ghiacciato osservando il suo riflesso. All’improvviso, la sua immagine mutò; spaventata aprì la bocca per urlare, ma la voce le morì in gola osservando la figura che aveva davanti. Oltre lo strato di ghiaccio c’era una donna che la fissava con il volto niveo incorniciato da dei lunghi capelli neri, in contrasto con i grandi occhi verde smeraldo sgranati. Jane avrebbe pensato che era bellissima se, subito dopo, non avesse notato il sangue che le scendeva dalla fronte pallida e dalla gola squarciata che le macchiava il vestito bianco, rendendola spaventosa. Cerò di rialzarsi per correre via, ma le sue mani erano come incollate. Tirò con tutte le sue forze fino a quando non si ritrovò per terra con le mani doloranti e rosse per il freddo. Ancora in preda al panico, iniziò a correre verso la villa con l’impressione che qualcuno la stesse inseguendo. Arrivata dentro, chiuse tutte le entrate e le finestre, con la paura che qualcuno potesse entrare in casa. Velocemente accese il fuoco e si riscaldò le mani, cercando di convincersi che era tutto frutto della stanchezza e dello stress. Dopo essersi tranquillizzata un po’, andò a letto e cercò di riposarsi.
Si era addormentata da qualche ora quando venne svegliata dalla voce di una donna che cantava. Aprì la porta e osservò il corridoio scorgendo una figura che si muoveva velocemente verso le scale. Jane la seguì, ma, quando arrivò sulla rampa, la figura era sparita ed era stata sostituita da dei rumori provenienti dalla biblioteca. Jane prese coraggio e scese, entrando poi nella stanza. Dopo aver notato un movimento vicino alle librerie si avvicinò, ma fu costretta a fermarsi perché uno scaffale aveva improvvisamente ceduto e ora cadeva su di lei che stava accovacciata a terra. Spaventata, si alzò solo quando sentì dell’acqua bagnarla. Si osservò le mani scoprendo che non era acqua, ma bensì sangue. Quando sentì un soffio freddo alzò lo sguardo sbigottita, trovandosi davanti la donna del lago che la guardava minacciosa. Jane cacciò un urlo e corse fuori, in corridoio, per poi dirigersi verso la cucina seguita dalla donna. Cercò di aprire la porta che dava sul giardino, ma era bloccata. Corse allora verso l’ingresso, ma davanti a lei si materializzò la donna. Spaventata, si diresse verso le scale per raggiungere la sua camera, seguita dalla giovane che urlava emettendo suoni acuti e macchiando tutto di sangue. Arrivata in camera chiuse la porta che venne oltrepassata dal fantasma. In preda al panico, aprì la finestra e saltò, atterrando su un cespuglio spinoso. Si alzò indolenzita notando la figura del fantasma sopra di lei che scendeva fluttuando, accompagnata dalla pioggia. Decise di scappare verso il lago per sfuggire alla donna. Era però tutto inutile. Il temporale rallentava la sua corsa, il vento le faceva arrivare in faccia rami e foglie che la graffiavano; il buio, squarciato alcune volte dai lampi, non le permetteva di vedere bene e la faceva cadere. Stanca per la corsa, si girò e notò il fantasma ad un soffio da lei. Riprese a correre, ma non si accorse di essere arrivata al lago. Scivolò sul ghiaccio, che si ruppe sotto il suo peso. Jane cercò in tutti i modi di risalire in superficie, ma l’acqua fredda le ghiacciò i muscoli non permettendole così di fare altri movimenti. L’ultima cosa che vide fu il ghigno soddisfatto sul viso della donna.
Jane fu trovata morta alcuni giorni, intrappolata sotto il ghiaccio del lago con gli occhi sbarrati, un’espressione spaventata sul viso sporco e graffiato e con i vestiti macchiati di sangue.



Angolo autrice.
Se siete arrivati fin qui vul dire che non sono poi così male come scrittice u.u
Beh.. senza dilungarmi troppo.. spero tanto che recensiate in molti e che la mia storia vi sia piaciuta. Se notate qualche errore avvisatemi così correggo..
E basta.. 
Alla prossima :D
  
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