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Autore: Clapina23j    03/07/2013    3 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
"Il mio nome è Meredith,ho 18 anni,pochi amici,si possono contare sulle dita di una mano.
Faccio il quarto superiore.
Sono una di quelle persone che si impegnano sempre,mi si potrebbe definire una secchiona nell’ambito scolastico.
Odio parlare di me stessa,odio che mi facciano domande,odio che mi fissino.
Odio le persone strafottenti,gli approfittatori,quelli che si credono superiori solo perché hanno più soldi e un bel fisico.
Odio tante cose in verità,anche troppe.
E lui,Leo,lui rientrava fra quelle cose.
Lui era Bello,era stronzo,era un puttaniere si.
E lo odiavo."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Capitolo 1.
Sono sempre stata molto riservata in merito ai miei problemi,alla mia vita.
Non raccontavo mai niente a nessuno,preferivo tenere sempre tutto fra le mura del mio corpo.
Così era più facile,o almeno così credevo.
Ma il susseguirsi degli eventi cambia anche il modo di pensare delle persone più ostinate.
Bastano le persone giuste nei momenti sbagliati,e vedi come tutto cambia.
Il mio nome è Meredith,ho 18 anni,pochi amici,si possono contare sulle dita di una mano.
Faccio il quarto superiore.
Sono una di quelle persone che si impegnano sempre,mi si potrebbe definire una secchiona nell’ambito scolastico.
Odio parlare di me stessa,odio che mi facciano domande,odio che mi fissino.
Odio le persone strafottenti,gli approfittatori,quelli che si credono superiori solo perché hanno più soldi e un bel fisico.
Odio tante cose in verità,anche troppe.
E lui,Leo,lui rientrava fra quelle cose.
Lui era Bello,era stronzo,era un puttaniere si.
E lo odiavo.
Era il tipico ragazzo che si porta a letto tutte le ragazze che incontra.
E lo odiavo perché lui aveva tutto.
Ma l’apparenza inganna sempre no?
---------
Per essere Settembre inoltrato la verità è che faceva abbastanza freddo.
Si andava già a maniche lunghe e giubottini di jeans.
Tranne a scuola.
Perché per molti la scuola è una passerella su cui bisogna esibire il proprio bel corpo.
E ovviamente lui era fra quelli che se ne stava li a mostrare il suo fisico scolpito e ad attirare le nuove arrivate.
Mi dava il voltastomaco vederlo.
E mi scocciava averlo in classe.
Ma la cosa peggiore è che non era il classico stronzo che se ne fotteva della scuola.
No,lui aveva voti alti quasi quanto i miei.
E mi dava sui nervi,perché questo lo metteva ancora più in luce.
-Meredith stai ancora alimentando il tuo odio per quel povero ragazzo?-
Ni girai verso la fonte di quella voce.
La mia compagna di banco,la mia migliore ed unica amica all’interno di quell’inferno.
Viola.
-Il mio odio nei suoi confronti si alimenta da solo,non ho manco bisogno di vederlo o pensarlo,si alimenta comunque.-
Incrociai le braccia al petto e mi adagiai sulla sedia.
Le ore di supplenza erano una noia,e servivano solo per aumentare il normale casino all’interno dell’aula.
-Non sei un po’ troppo dura nei suoi confronti? Infondo non è tanto male-
Disse lei sorridendomi.
Aveva un sorriso bellissimo.
Era proprio lei ad essere bella,e non potevo non soffermarmi sulla sua figura.
Era di statura normale,un po’ in carne,dai capelli ricci e lunghi di un bel color rame.
E il suo viso.
Quegli occhi verde scuro,e le labbra un po’ sottili e di un candido rosa.
Per non parlare del suo naso alla francese.
-lo dici solo perché ci sei andata a letto,ma di lui non sai niente.- dissi sbuffando e tornando a posare il mio sguardo su di lui.
-Manco tu sai molto però Mery.-
-So quanto mi basta..-
-Per odiarlo,si lo so. -
Rise e mi abbraccio.
Aspettammo la fine dell’ora che sembrava non dover mai arrivare.
Per una volta agognavo alla ricreazione.
Quando la campanella suono ci buttammo fuori dall’aula e andammo nel cortiletto esterno.
Ci sedemmo sul marciapiede e mi accesi una sigaretta.
-Fumi ancora?-
Rivolsi il mio sguardo verso di lei.
-Almeno lasciami questo mio unico vizio.- dissi sorridendo e aspirando il primo tiro.
-Sperando sia l’unico.- disse lei con un tono leggermente di rimprovero.
Non ci feci caso.
Non ci facevo mai caso e lei lo sapeva meglio di me.
-Sei così bella Meredith,no dovresti rovinarti in quel modo. -
Aveva la voce sconsolata,ma lei mi conosceva e sapeva che odiavo parlare di me.
Continuai a fumare senza dare molta importanza al suo velato rimprovero finche qualcuno non disturbo la mia apparente quiete.
-Secchiona mi dai una sigaretta.-
Aspirai l’ultimo tiro e mi alzai a fronteggiare chi avevo davanti.
-C’hai i soldi no? Compratele da solo.-
Viola si alzo subito e mi si avvicino per allontanarmi da lui.
Solitamente queste amabili discussioni finivano sempre e solo in un modo e lei cercava sempre di allontanarmi prima che potessero andare avanti.
-Dovresti scopare un po’,sei troppo acida. Eppure è strano,non sei per niente male,eppure sei una zitella acida.-
Mi girai nella sua direzione e lo strattonai spingendolo contro il muro.
-Meredith!- disse preoccupata Viola.
-Senti bel fustacchione,non osare più ripetere una cosa del genere.-
Mi accarezzo i capelli scostandoli dal mio collo.
Con un gesto repentino scostai la sua mano e misi i capelli in modo da coprirmi.
Presi la Mano di Viola e me ne tornai in classe prima che suonasse.
Ero furiosa.
Lo odiavo,lo odiavo davvero.
Sperai davvero con tutto il cuore che non avesse visto nulla.
-----
Me ne tornai a casa con Viola.
Cosa che succedeva praticamente ogni giorno.
Non mi lasciava quasi mai sola quella furbacchiona.
Arrivate a casa la prima cosa che facemmo entrambe fu cambiarci.
Mentre mi toglievo la maglietta la senti esclamare un “ah-ah” come a dire “ti ho beccata!”
Mi girai verso di lei che mi abbraccio da dietro.
-Piccola scema.-
Sorrisi,mi girai verso di lei e la abbracciai.
-Me lo avevi promesso.-
Disse con voce rotta e flebile.
Le accarezzai i morbidi capelli.
-Lo sai che non sono brava nel mantenere le promesse.-
Mi misi una felpa più comoda,uguale a quella che indossava la mia amica e senza dire nulla andammo verso la cucina.
In questi casi non si poteva dire nulla.
 
  
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