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Autore: fren    17/01/2008    4 recensioni
Dopo la battaglia contro l'Hellmaster,per volere di L.o.N, Lina e Gourry perdono la memoria arrivando a non ricordare di essersi mai conosciuti.Le loro strade si dividono e passano i mesi..ma cosa succederebbe, se i loro destini li portassero a incrociarsi di nuovo...?
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse, Lord of Nightmares, Personaggio originale
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo19 "Tu saresti capace di piantare tutto e ricominciare da capo la vita?
Di scegliere una cosa, una cosa sola, ed essere fedele a quella?
E riuscire a farla diventare la tua ragione...
Una cosa che racconti tutto, che diventi tutto, proprio perchè è la tua fedeltà a farla diventare infinita...
Saresti capace...?"
                           (8 e1/2, Federico Fellini)

                            

Capitolo 18: Lina per sempre

Gourry corse a perdifiato per i lunghi corridoi, indifferente a chiunque, lungo il suo tragitto, gli chiedesse dove si stesse dirigendo in quella corsa sfrenata, o tentasse di fermarlo per fargli gli auguri. Fu solo quando, superata velocemente una finestra, si costrinse a tornare indietro per vedere se i suoi occhi di sfuggita avevano EFFETTIVAMENTE scorso ciò che in effetti era: il vescovo che faceva il suo ingresso nella corte, seguito da un lungo corteo in pompa magna.
"Oh dannazione...Questa non ci voleva..." Mormorò il biondo, sentendo scendere dalla tempia una grossa goccia di sudore freddo, e lanciando un ultima occhiata al cortile addobbato a festa e al chierico che si dirigeva solennemente verso il tempio, riprese la sua corsa sfrenata, fino a giungere davanti ad una porta. Lì prese un profondo respiro, e bussò due volte in modo conciso. Un vociare allegro e squillante lo investì quando uno dei due battenti venne leggermente aperto, mentre la testa bionda di una dama faceva capolino. La ragazza portava sul capo una ciambella di tessuto, riccamente decorata di perline e strascichi di stoffa, ma il sorriso che aveva stampato sulle labbra le si gelò sul posto non appena i suoi occhi si posarono sullo spadaccino, e una chiara espressione di dissenso si dipinse sul suo volto, mentre tentava di richiudere in tutta fretta il battente, esclamando:
"Oh, questo non va bene per niente! Allo sposo è ASSOLUTAMENTE vietato di vedere la sposa prima delle nozze!!! Porta un'immensa sfortuna!!"
Ma lo spadaccino fece giusto in tempo a posare una mano sull'imposta che la ragazza stava richiudendo, e premendo leggermente la costrinse a desistere:
" Sia gentile, signorina...Ho un urgente bisogno di parlare con la principessa PRIMA delle nozze!" Esclamò concitato.
La ragazza lo guardò storto:
"Capitano Gabriev, non insista...Le ho detto che vedere la spos..." Ma prima che riuscisse a finire la frase, la voce di Sofia dall'interno la contradisse:
"E' il capitano Gabriev? Jùne, sii gentile, lascialo entrare..."
"Ma principessa..."Fece un ultimo, debole tentativo la ragazza, prima di essere rimproverata dalla voce stranamente autoritaria della principessa:
"Jùne! Ti ho detto, fallo passare!!"
Al che la dama sospirò, e si fece da parte, lasciando passare lo spadaccino, il quale si ritrovò immediatamente avvolto in una nuvola di profumo e borotalco, mentre all'interno della stanza svariate damigelle di compagnia si affaccendavano intorno alla principessa, che dandogli le spalle, stava davanti ad una grande specchiera, avvolta in uno strepitoso abito bianco.
Sofia gli lanciò una breve occhiata attraverso lo specchio, e quando i suoi occhi incontrarono quelli dello spadaccino, abbassò lo sguardo, mormorando:
"Lasciatemi sola con lui"
Le dame non se lo fecero ripetere, e dopo un riverente inchino presero la strada della porta, seguite dalla recalcitante Jùne, che con un sospiro si richiuse la porta alle spalle.
Gourry e Sofia rimasero soli nella stanza, e mentre lo spadaccino si guardava attorno con rimorso, notando ovunque particolari che avrebbero dovuto suggerirgli che stava per rovinarle il giorno più bello della vita di quella ragazza, la principessa rimase assolutamente immobile, continuando a dargli le spalle.
"Sofia..." Cominciò incerto lo spadaccino, non sapendo bene da dove cominciare.
"Gourry..." Mormorò la principessa, torcendosi le dita " Mi fa piacere che tu sia passato..."
"Sofia ascolta...." Continuò lo spadaccino "Tu sei la donna più meravigliosa che mi sia mai capitato di incontrare, e beh..Io non sono mai stato molto bravo con questo genere di cose...Ma voglio che tu sappia, che ti sarò sempre grato della possibilità che mi hai dato..."
La principessa gli sorrise debolmente dallo specchio:
"E tu sei l'uomo più gentile e dolce che io abbia mai incontrato, e voglio anchio che tu sappia che senza di te, i miei sogni non avrebbero potuto volare così in alto..."
Si sorrisero, rimanendo entrambi tesi e immobili.
"Sofia..."
"No, Gourry...lasciami finire..."
"Sofia io..."
"Gourry..."
Poi la principessa si voltò di scatto, e solo a quel punto lo spadaccino si accorse che aveva le lacrime agli occhi, ma le parole che si rivolsero, uscirono ad entrambi senza che nessuno dei due avesse modo di fermarle, e incredibilmente, dalle loro bocche uscì la stessa, medesima affermazione:

"Perdonami, ma io non ti posso sposare!!"

Poi, rimasero a fissarsi nell'assurdo, irreale silenzio che seguì, fino a che ad entrambi non comparve un sorriso sul volto.
La principessa cadde seduta su uno sgabello imbottito, e lì cominciò a ridere, finalmente libera dalla tensione che l'aveva accompagnata dal momento in cui, il giorno prima, suo padre aveva annunciato senza possibilità di replica che avrebbe dovuto sposarsi l'indomani. Gourry la guardò leggermente smarrito, ma la principessa gli rivolse un candido sorriso:
"Avevo paura a dirtelo, perchè pensavo che tu lo volessi...Ma questo non era possibile, vero Gourry?...Del resto, avrei potuto benissimo immaginarmelo!!Comunque, meglio così, no??" E continuò a ridere.
Lo spadaccino si sentì sollevato nel sentire quelle parole:
"Veramente...Anche io pensavo che tu lo volessi...Ma si, è decisamente meglio così!"
"Io LO  volevo, davvero!" Annunciò solenne la principessa "Prima che tutta questa storia non mi facesse capire che in realtà, quello che voglio...E' qualcos'altro..." E mentre pronunciava quelle parole, il suo sguardo divenne improvvisamente triste:
"E sono felice di averlo capito in tempo...Anche se adesso, penso sia troppo tardi." Poi i suoi occhi si fermarono in quelli dello spadaccino, e sorrise nuovamente: "Suppongo sia stato così anche per te...E'...E' Lina, vero?"
Gourry rimase preso alla sprovvista, ma Sofia gli rivolse il più sincero dei sorrisi:
"Ti sei innamorato di lei!!" esclamò soddisfatta, mentre il biondo si rilassava, e sorridendo a sua volta rispondeva:
"No, ti stai sbagliando..." Mormorò piano,
"Io ero già innamorato di lei, lo ero da prima che lei varcasse le mura di questo regno. In fondo credo di essere innamorato di lei da tutta una vita" Concluse poi, scuotendo la testa " E' per questo che non posso sposarti Sofia, perchè le avevo promesso che sarei rimasto per sempre al suo fianco, ed è quello che ho ancora intenzione di  fare" Dichiarò, con la semplicità che gli era propria nell'esprimere i propri sentimenti.
La ragazza rimase spiazzata:
"Oh, Gourry...TU si che sei un uomo da sposare, accidenti a te!! Ma Lina queste cose le sa?"
Gourry si grattò il mento:
"Io...Non credo. Vedi Sofia, noi in realtà ci conoscevamo da molto tempo prima che io conoscessi te...Abbiamo viaggiato a lungo assieme e abbiamo sconfitto innumerevoli nemici, tipo un certo Shabrannu...O qualcosa del genere. Poi...Non ricordo bene cos'è successo, ma ci siamo separati...E io per un certo periodo di tempo ho vissuto senza sapere tutte queste cose...Ma quando Lina è arrivata ad Imalg, improvvisamente, tutto quello che lei era per me, è piano piano riaffiorato in superficie...Fino ad esplodermi dentro, senza però che io mi ricordassi di lei...Di chi E' veramente..."
Sofia rimase un attimo pensierosa, poi sospirò:
"Io invece penso che tu l'abbia sempre saputo, dentro di te...Sai Gourry, da quando ti conosco, ho sempre pensato che tu fossi un uomo con un passato difficile alle spalle, e forse sarà anche stato così...Ma quello che voglio dirti, è che fondamentalmente, hai sempre avuto un'aria malinconica, come di qualcuno che vive senza ciò che più ama, inconsapevolmente. E potrai anche esserti dimenticato di lei, ma non penso sia stato lo stesso per il tuo cuore...L'ultima parola che hai detto, prima di morire, è stato il suo nome..."
Lo spadaccino la guardò spaesato:
"Ma di cosa stai parlando??"
"Parlo di quello che è successo dentro al labirinto" Disse la principessa, guardandolo con aria grave " Del fatto che Lina ha riportato quella ferita nel tentativo di proteggerti dopo che sei stato colpito, e del fatto che hai perso e recuperato la vita, come non so bene, ma sono sicura, che ancora una volta il merito sia da attribuire alla tua maga...Quella ragazza Gourry, è stata il tuo angelo custode...Io penso che anche lei sia innamorata di te..."
Lo spadaccino rimase silenzioso, riflettendo alcuni secondi sulle parole della principessa:
"Io..." Cominciò, ma la ragazza fu più lesta:
"Lo so, devi andare da lei...Ti conviene sbrigarti, perchè se tanto mi da tanto, essendo partita ieri, a quest'ora sarà già lontana...E quando la raggiungerai, mi raccomando, dalle anche una bella strigliata per essersi persa il mio ballo di ieri sera!!" Gli intimò, con una strizzata d'occhio.
Gourry le sorrise, ma mentre si avviava verso la porta, si voltò nuovamente verso di lei, osservandola nel suo sfavillante abito bianco:
"Sofia...Mi dispiace di aver mandato tutto a monte..."Sussurrò, con un lieve rimorso.
Ma la principessa, ancora una volta, si sforzò di sorridergli:
"Tranquillo, la cerimonia sarebbe saltata comunque...E in fondo, è meglio che sia successo qui, che non giù al tempio, ti pare??!"
Lo spadaccino attese qualche secondo:
"Tu...Non mi avresti sposato perchè anche il tuo cuore è di un altro, vero?"
Sofia lo fissò con i profondi occhi scuri, poi sbattè piano le mani tra di loro:
"Già...E come hai detto tu, probabilmente lo era da molto tempo...Solo che a volte, rendersi conto di quanto conti qualcosa che abbiamo perennemente davanti al naso, è dannatamente difficile...E' proprio vero che a volte ci si rende conto di quanto valga una persona, solo dopo averla persa..."
"Perchè dici così?" 
La principessa lanciò un'occhiata stanca fuori dalla finestra:
"Perchè Cedric è partito. Stamane all'alba...Ho tirato troppo la corda, Gourry...E adesso, è  tardi ormai." Sospirò, cominciando a sciogliersi l'acconciatura. Ma lo spadaccino la fermò di colpo:
"Ferma!! Che fai?"
La ragazza ebbe un sussulto:
"Hei! Che ti prende?? Che vuoi che faccia, che aspetti il tramonto per levarmi questa impalcatura dalla testa?? Visto che non mi sposo più, penso che dovrò pur qualche spiegazione...E visto che avrò bisogno di essere libera nei movimenti, per essere in grado di fare i cento metri quando dirò a mio padre che deve far sospendere l'intera cerimonia..."
Gourry le sorrise:
"E chi l'ha detto che non ti sposi??..." Le chiese, levando il sopracciglio.
Sofia gli restituì lo sguardo interrogativo, ma il biondo bloccò le sue proteste:
"Io se fossi in te scenderei giù al tempio, così come sei...Fidati di me, Sofia...E ricordati, che avrai per sempre la mia gratitudine. Addio." Concluse Gourry, guardandola dolcemente, prima di avviarsi a grandi passi verso la porta.

Per quel poco che conosceva Cedric, si sentiva di dire tranquillamente che per lui l'alba corrispondeva all'incirca a mezzogiorno meno un quarto. Minuto più, minuto meno.
E in quel momento, non erano che le nove del mattino.

Lo spadaccino scese due a due i gradini dello scalone principale, stando bene attento ad imboscarsi dietro a qualche colonna quando si imbatteva in qualcuno che avrebbe potuto chiedersi perchè in quel momento non era nelle sue stanze a prepararsi per la cerimonia, invece che a bighellonare in giro, ed uscì nel cortile principale.
Dopo una decina di minuti, tuttavia, risaliva velocemente dalle scuderie, dopo aver appreso da uno stalliere che Cedric era già passato a prendere il suo cavallo circa una mezz'ora prima.
"Sembrava dovesse stare via molto a lungo..." Gli aveva spiegato il ragazzo, descrivendogli la fila di valigie che il giovane aveva preteso di caricare sul cavallo, e a cui aveva dovuto, infine, rinunciare.
Gourry, una volta raggiunto il cortile principale, sospirò, e con aria indifferente si accodò ad un folto gruppetto di servi che trasportavano enormi ceste piene di fiori, e pensò seriamente di averla scampata fino all'imbocco della strada che scendeva  al ponte levatoio, quando una voce assai nota lo bloccò:
"Gourry Gabriev!! Un fiore tra i fiori!!! Ma perdinci, ragazzo...Di fiore te ne bastava uno all'occhiello, non una vagonata!!"
Lo spadaccino arretrò, leggermente impacciato, davanti allo sguardo ammiccante del sovrintendente, mentre la sua copertura svoltava l'angolo in direzione del tempio, lasciandolo... 'scoperto'!
"Hem...Ecco io, ..."
"Beh, buongiorno anche a te, Gourry! Dei del cielo, se cominci a balbettare adesso, non oso immaginare quando dovrai pronunciare il fatidico SI!!" Esclamò l'uomo, dandogli un colpetto con il gomito, mentre dalla tasca gli pendeva chiaramente un fiaschetto dall'aria sospetta.
Gourry tossicchiò:
"Oh..he-he...Ma tu guarda, devo aver dimenticato le fedi in camera...Corro a prenderle, mi scusi sovrinten.."
"HEI! Ragazzo, ma il palazzo è per di là!!" Esclamò l'uomo, indicandogli la direzione opposta a quella che lo spadaccino stava tentando di infilare "Ma tu mi preoccupi, figliolo!! Non ti sarai fatto venire la febbre dall'agitazione, vero??"
Gourry arretrò, davanti allo sguardo sospettoso dell'uomo:
"Ma n-no...Cosa le viene in mente?? Solo che io adesso, ecco...Avrei un po' di fretta, se non le dispiace..." riuscì a spiccicare, mentre l'alito del sovrintendente, a pochi centimetri dal suo viso, dava ben ad intendere che nella prima colazione dovesse essere stata fatta una 'lieve' modifica al caffè.
"Bah...Voi giovani..." Borbottò l'uomo, mentre Gourry lo spostava delicatamente "Siete sempre di fretta, e vi scordate di ogni cosa...Ma io dico, che almeno siate coscienti delle vostre azioni!! Ricordati Gourry, un ultimo consiglio prima del matrimonio... Se devi fuggire dall'altare, almeno fallo con una certa classe!!"
Lo spadaccino si fermò di colpo:
"Prego?" Chiese perplesso, sentendosi quasi in colpa, nonostante la sua non fosse una fuga vera e propria...O come minimo, era pur sempre una fuga cui anche la futura sposa era consenziente!
Il sovrintendente gli lanciò uno sguardo vacuo:
"Io l'ho fatto. Sono fuggito dall'altare!! Sissignore, e di corsa anche!! Per questo voglio rivelarti un segreto ragazzo...Se per un disgraziato caso anche tu volessi tentare questa strada...beh, assicurati che i parenti della sposa non scoprano il tuo futuro indirizzo!"
Gourry decise di sorvolare sul fatto che, nel suo caso,  fosse proprio LUI lo zio della sposa, e per un secondo la sua fretta venne meno:
"Lei è fuggito dall'altare...? Perchè?"
"Ma...Suppongo per l'unico motivo sensato per cui un uomo possa farlo...Non ero innamorato della sposa. Quella befana, era una vera megera!! Mi ci ero trovato incastrato in quel matrimonio...Se ripenso a suo padre mi vengono ancora i brividi! Io amavo Lucilla, che aveva i capelli corvini, più neri della notte, e certe forme delicate..."
Gourry a quel punto, rendendosi conto che la situazione stava degenerando lo bloccò:
"Ok, ok...Mi risparmi i dettagli...E che fine ha fatto..Questa Lucilla, sovrintendente?"
L'uomo parve concentrarsi, nello sforzo di richiamare a sè una lucidità che da tempo l'aveva abbandonato, la fronte corrucciata:
"Io...Non lo so! Avrei dovuto fermarla, quando si è imbarcata su quella nave che l'ha portata via, lontana da me...Ma allora non ne ho avuto il coraggio...Ma ormai, è acqua passata, adesso ho un'altra donna che rallegra le mie serate, e beh...A volte anche le mie mattine, e alcuni pomeriggi...!!" Sorrise sornione, mentre estraeva il fiaschetto "Grappa!! Per un vecchio buono a nulla come me, non c'è veleno più dolce che perdersi tra le sue braccia!" Esclamò, rivelando tutto il patetismo che solitamente tentava di nascondere dietro ad un aria comica. Lo spadaccino lo guardò, provando per la prima volta una profonda compassione per quell'uomo solitario, che si sforzava tanto gaiamente di rimanere a galla in un mondo che l'aveva visto sconfitto su tutta la linea.
"Adesso devo proprio andare, sovrintentende..." Mormorò Gourry "Stia bene, e cerchi di non abusare troppo dei suoi rimedi per le cadute di tono..."
"Ma certo ragazzo, certo...E cerca di sbrigarti, qualunque losca faccenda tu abbia in ballo...Non ho ancora capito se ti rivedrò in chiesa, questa mattina...Ma in ogni caso, lascia che ti dia un consiglio: non esiste persona al mondo che sappia farti sentire sempre come ci si sente dopo due bicchieri di buon vino, ma se tu l'hai trovata, una persona che abbia questo potere...Allora cerca di non fartela scappare!! Da un matrimonio si può fuggire...Dai propri errori, mai."
Lo spadaccino si voltò un'ultima volta verso di lui, sorridendo leggermente a quella metaforica visione 'alcolica' della vita...Se era così che doveva vederla, avrebbe detto che per lui, stare con Lina, non equivaleva di certo all'euforica sensazione che si poteva provare con 'due bicchieri di buon vino'...Si trattava piuttosto di un continuo giro di tequila alla goccia: devastante e paradisiaco. Ma la cosa più grave, era che causava una forte dipendenza, e per quel motivo, non poteva attardarsi un minuto di più. Gli diede le spalle, e corse giù per la strada che portava al ponte.

"Hum...Si, il vento tira nella giusta direzione..." Stava esclamando in quel momento Cedric
all'imbocco del ponte levatoio, l'indice levato in aria, davanti alle due guardie che tentavano di risistemare sul dorso del suo palafreno le tre pesanti sacche da viaggio che il giovane, nonostante tutto, si era ostinato a voler portare.
"Il sole va e viene, ma secondo i miei calcoli, promette neve oggi..." Continuò, premendosi bene sul collo il bavero in pelliccia del suo elegante mantello da viaggio "La temperatura dovrebbe essere di circa..." imperterrito, proseguì il suo bollettino metereologico, sino a che una sonora pacca sulla spalle non lo fece sbilanciare pesantemente in avanti.
Cedric si riprese giusto in tempo, e voltandosi con aria truce, scorse il sorriso dello spadaccino:
"Cedric, che fortuna!! Non sei ancora partito!!" Esclamò candido Gourry, mentre il ragazzo raccoglieva da terra il suo copricapo in velluto rosso, raddrizzandone come meglio poteva la piuma che lo decorava.
"Gabriev...Si può sapere che accidenti ci fai TU qui?? Ti informo che tra meno di mezz'ora, si dovrebbe svolgere un evento cui sarebbe richiesta la tua presenza...O te ne sei già dimenticato???" Gli chiese, guardandolo sospettoso. Ma lo spadaccino gli sorrise gentilmente, ed esortandolo a farsi da parte, si parò davanti alle due guardie, che, soddisfatte, avevano appena finito di legare l'ultimo baule, che si reggeva su per puro miracolo:
"Ok, ragazzi...Levate quei bagagli..."
Ai due soldati per poco non venne un infarto:
"COSA??? M-ma capitano...Noi abbiamo appena finito di sistemarli, e lei nemmeno si immagina..." Ma mentre tentavano di giustificarsi, Gourry aveva già preso a slegare le fibbie che trattenevano il bagaglio di Cedric, il quale strabuzzò gli occhi non appena la prima sacca da viaggio gli cadde davanti ai piedi:
"Gourry!! Ma che accidente ti è preso?? Lascia stare subito la mia roba!! IO ESIGO UNA SPIEGAZIONE!!!" Urlò paonazzo, mentre lo spadaccino scaricava il cavallo.
Le due guardie si guardarono con aria smarrita, dopodichè lanciarono un'occhiata a Cedric, levando i palmi al cielo, come a voler dire: 'noi non ne sappiamo niente'.
A quel punto Cedric si avvicinò spazientito allo spadaccino, sbottando:
"Come pensi che faccia a partire senza la MIA roba???"
Gourry, dopo aver slegato anche l'ultima sacca, si voltò a sorridergli, prima di mettere il piede nella staffa ed issarsi a cavallo:
"Oh, ma tu non partirai affatto!"
"Ah...No?" Chiese smarrito il ragazzo, che però riprese immediatamente self control " Ma di che stai parlando??? CERTO che parto, perdiana! E tu mi stai facendo PERDERE TEMPO!!! Si può sapere che ti dice il cervello?? Al tempio si staranno chiedendo che fine tu abbia fatto, e..."
"Oh, no...Loro si staranno chiedendo che fine TU abbia fatto!!" Ribattè allegro lo spadaccino
"IO? Cosa centro IO?? E poi aspetta un secondo...Tu dove stai tentando di svignartela, tanto per la cronaca??"
A quel punto Gourry gli lanciò una limpida occhiata:
"Sto andando a cercare Lina!"
"Tu...COSA??? Ma sei pazzo?? E...e Sofia??" Esclamò Cedric, rimasto con la mano a mezz'aria, mentre le rivelazioni di Gourry lo lasciavano di stucco.
"Sofia starà già aspettando da un po'..." Riflettè Gourry " Ma non sono io l'uomo che aspetta. Sofia è una donna eccezionale, Cedric...Io non perderei altro tempo, se fossi in te!" Esclamò, strizzandogli l'occhio, dopodichè tirò leggermente le briglie, mentre il cavallo sbuffava.
Il ragazzo, rimasto di sale, parve riprendersi giusto in tempo:
" Gourry...Questo...Vuol dire, che tu...Che lei...Insomma, che voi non vi sposate più??"
Gourry gli sorrise:
"Non avrebbe avuto senso...Perchè vedi, lei ama te. E io...Io devo raggiungere Lina prima che ne combini un'altra delle sue! C'è una cosa molto importante che devo dirle..."
Cedric lo guardò sospettoso ancora qualche secondo, forse temendo che lo spadaccino si fosse fuso il cervello e stesse straparlando, poi sospirò:
"Lei lo sa già. Intendo...Di voi due, di quello che vi ha legato in passato, bla bla bla..."
A quel punto il sorriso morì sulle labbra dello spadaccino:
"C-come lo sa già?..."
"L'ha scoperto nell'Effimero." Rispose brevemente Cedric, notando come lo spadaccino pareva essersi afflosciato di colpo da tutto quel fervore che aveva di partire.
"Non...Non mi ha detto niente..." Mormorò Gourry a denti stretti, deluso da quella che credeva una totale indifferenza nei suoi confronti.
E così Lina se ne era andata, nonostante sapesse della loro storia?
Cedric rimase silenzioso alcuni secondi, poi si decise a parlare:
"Non ha voluto dirti niente per proteggerti, furbone...Cosa credi, che sia stato facile per lei andarsene facendo finta di nulla??! Beh, non lo è stato...E adesso probabilmente sarà da qualche parte a fingere di stare benissimo e di sapersela cavare perfettamente anche da sola, la signorina testaccia dura" Commentò con aria grave. Ma poi, davanti allo sguardo colpevole dello spadaccino, il suo tono si ammorbidì: " Comunque hai ragione, ti conviene fare in fretta Gabriev...Quella ragazza è una mina vagante, non vorrai mettere a repentaglio l'umanità una seconda volta lasciandola andare in giro da sola??!" Concluse, osservandolo con ironia.
Gourry indugiò:
"...Lei...Ti ha detto qualcosa di me?"
"Umh...si, che sei uno zuccone...E che probabilmente, se avessi saputo chi era, l'avresti seguita senza pensarci due volte. E devo dire, che ci ha preso in pieno!!"
Finalmente un sorriso ricomparve sul volto dello spadaccino. Nessuno lo conosceva meglio della sua maga.
Cedric tossicchiò:
"Allora...Ti decidi?? Da quello che ho capito, le maghe isteriche e dai lunghi capelli rossi, non sono persone che definirei tranquille e pazienti...Quindi io mi darei una mossa, Gourry Gabriev!! E niente commiati strappalacrime tra di noi, siamo cavalieri dopotutto, no?"
"Hai ragione!! Comunque mi sbrigherei anche io al tuo posto...Una sposa non dovrebbe mai aspettare sull'altare!!" Ribattè Gourry, prima di speronare il cavallo, e partire al galoppo verso il punto in cui la maga si era eclissata il giorno prima.
Cedric rimase alcuni secondi immobile, osservando il biondo cavaliere che si allontanava, diventando pian piano una macchia indistinta di colori in lontananza. Poi sorrise, mentre le guardie si guardavano senza capirci un accidente:
"Mi scusi, messer..." Cominciò una delle due " E dei suoi bagagli...Che dobbiamo farne ora??"
Il ragazzo parve rifletterci:
"Oh...Beh, fatene quel che volete!! E adesso vogliate scusarmi, ma ho un impegno a cui non posso proprio mancare...Oggi mi sposo!!" Esclamò esultante, lanciando in aria il berretto di velluto color porpora, e dando le spalle alle due guardie, che si guardarono basite, mentre la piuma del copricapo di Cedric volteggiava via, perdendosi nel vento:
"Io...Io credo che sia stata stabilita una nuova usanza di cui non siamo stati messi al corrente Connor, circa questa strana cosa di passarsi il cavallo sul ponte..." Suggerì uno dei soldati, mentre l'altro si grattava la fronte dubbioso.

Gli zoccoli del palafreno schioccavano pesantemente sulla stradina di pietra che attraversava il villaggio ai piedi del palazzo, mentre lo spadaccino lo attraversava veloce, dirigendosi verso la vallata. Dalle botteghe si poteva udire il vociare allegro della gente, mentre gli odori del forno, che aveva appena superato, gli ricordarono di quando, il secondo giorno in cui Lina si trovava ad Imalg, le aveva comprato quei dolci per colazione...
Sembrava passato un secolo da allora, e Gourry si rese conto di come i ricordi delle loro due vite insieme, si somigliassero incredibilmente...Insomma, che differenze poteva trovare nel modo in cui l'aveva conosciuta la prima volta, e nel modo in cui l'aveva reincontrata la seconda? Entrambe le volte lei l'aveva colpito, con quegli occhioni grandi e quell'espressione imbronciata, al punto da non dargli alternative: doveva stare con lei, questo era quello che più desiderava dalla vita. Con lei che era  testarda e irragionevole, ironica e logorroica...Ma che sapeva anche essere dolce, di una dolcezza a cui pochi, come lui, erano stati testimoni. Perchè Lina era anche così...Semplicemente complicata, assolutamente diffidente, ma chiaramente affezionata, a lui.
Tanto affezionata da arrivare a stringere la mano alla morte, per la sua miserabile vita.

Non l'avrebbe lasciata fuggire, a costo di inseguirla per tutto il continente.

Tutto concentrato in quei pensieri, lo spadaccino nemmeno si rese conto delle urla che si levarono dalla strada, e fu solo quando il suo cavallo si impennò pericolosamente, che vide il povero vecchio Ferzoc fermo davanti all'animale, che per un pelo non l'aveva travolto.
Lo spadaccino tirò saldamente le briglie, e l'animale si acquietò, ma il vecchietto, che l'aveva scampata per un pelo, prese a dondolare avanti e indietro, e si sarebbe chiaramente schiantato a terra se il giovane, con un balzo, non fosse sceso da cavallo, afferrandolo al volo:
"Ferzoc!! Tutto bene??" Chiese preoccupato il biondo, mentre rimetteva in piedi il mago.
"Oh...Si, grazie ragazzo...Un pazzo stava per investirmi..." Mormorò, tutto tremante, intimando davanti ad un presunto aggressore che non riusciva a vedere " Pirata!! Qualcuno dovrebbe insegnarti a stare in mezzo alla gente!! Farabutto!!!"
Allo spadaccino scese una grossa goccia per la tempia:
"Hem... Veramente...Oh, non se la prenda, ero io che stavo rischiando di travolgerla, mi perdoni!!" esordì il biondo, chinando la testa timoroso, davanti all'espressione basita del vecchio:
"GOURRY! Ma non è da te comportarti in modo tanto scellerato!! Dove le hai lasciate le buone maniere??"
"...E' solo che avevo un po' di fretta..." Tentò di giustificarsi lo spadaccino, ma a quel punto, improvvisamente, Ferzoc gridò:
"Per gli Dei!! Ma poi tu che ci fai qui??? Non era oggi che dovevi sposarti???"
Gourry tentò di tappargli la bocca, mentre alcuni passanti lanciavano occhiate stupite nella oro direzione:
"Shhhh!! Ferzoc, non si agiti!! Diciamo che c'è stato...Un cambio di programma..." Gli bisbigliò, mentre il mago corrugava le sopracciglia:
"Ma davvero...Non centrerà per caso, in questo tuo cambio di programma, Lina Inverse, eh figliolo??"
Gourry si sentì arrossire leggermente:
"Hem...Ecco...E' una cosa così evidente?" Domandò poi, leggermente imbarazzato.
Il vecchio sorrise:
"Gourry...Perdonami la battuta terribilmente scontata, ma persino un cieco se ne sarebbe accorto!!"
Lo spadaccino per poco non cadde a terra!
"In questo caso allora, deduco che tu sia di partenza..." Continuò il mago, grattandosi una guancia "E dimmi, hai già qualche idea su dove trovarla?"
Gourry rimase immobile. Dannazione, possibile che non avesse pensato a questo 'piccolo' particolare?? Da dove avrebbe cominciato a cercare una ragazza che non aveva nessun punto fisso a cui appellarsi??
Ferzoc, percependo il silenzio del ragazzo, si lisciò la punta di un canuto baffo, dichiarando:
"Forse ti interesserà sapere che la signorina Inverse, ieri sera è passata al mio negozio, e abbiamo scambiato due chiacchere...Mi ha detto che aveva intenzione di rientrare nella penisola, ma non ripercorrendo la stessa strada che aveva fatto all'andata..." Il vecchio si appoggiò alla punta del bastone, mentre lo spadaccino ascoltava in silenzio " E c'è un solo modo per rientrare nella penisola dei demoni senza varcare la frontiera...Via mare."
Gourry fece un breve ragionamento della strada che doveva aver percorso la maga, se i suoi calcoli erano esatti, e decise che era meglio affrettarsi:
"Grazie Ferzoc! Io adesso devo andare...Ma, può levarmi una curiosità? Cosa le ha detto Lina ieri, quando è passata??"
Il vecchio sorrise:
"Oh, da dirmi non aveva nulla...Quella ragazza è più riservata di un paguro! Era passata solo a lasciarmi una cosa, chiedendomi un favore...E visto che tu sei qui, caro Gourry, posso adempiere seduta stante ai miei obblighi!" Esclamò, frugando con la mano nella propria tasca, ed estraendone qualcosa che consegnò tra le mani dello spadaccino.
Quando Gourry aprì il palmo, un candido e morbido oggetto si rivelò ai suoi occhi.
"Voleva che ti restituissi questo."
Lo spadaccino rimase a bocca aperta:
"Il...Il fazzoletto di mia madre!" Esclamò, seguendo la piccola G con la punta dell'indice " Questa me l'aveva ricamata lei...Lo avevo in tasca quando sono fuggito, ed è l'unico ricordo che ho conservato della mia famiglia..." Sussurrò, rendendosi conto solo dopo che la spada di luce gli stava nuovamente appesa alla cinta. "L'unico BEL ricordo..." Aggiunse quindi, ricordandosi solo in quel momento di averlo usato per ripulire Lina dal fango, quando l'aveva gettata erroneamente nella pozzanghera.
Il vecchio gli sorrise:
"Credo che Lina, pur non sapendolo, abbia intuito la potenzialità di questo piccolo oggetto...E lo ha tenuto caro fino al momento in cui non ha deciso di separarsi da te. Voi due Gourry, amate le stesse cose, me ne sono accorto dal primo momento che vi ho 'visto' insieme. Vi capite senza bisogno di parole, e siete in grado di scegliere sempre pensando l'uno all'altra...Un rapporto che a quanto pare, ha attraversato il tempo e la memoria. Proprio come questo fazzoletto, che ha asciugato le tue lacrime di ragazzino, e fermato il sangue di ha quasi dato la vita per te...Questo è il vostro legame, Gourry. In fondo...Non si consiglia forse di fare un nodo al fazzoletto per ricordarsi di qualcosa?"

Gourry strinse forte il piccolo pezzo di stoffa.
 
Sapeva che Lina, restituendogli il suo fazzoletto, stava facendo come al solito il doppio gioco:
Apparentemente gli gridava con forza che tra loro era finita, che quello era solo un modo di staccarsi da lui.
Ma in realtà, non voleva dirgli altro che ' ricordati di me'.

"Adesso devo proprio andare Ferzoc! Grazie di tutto!!" Gridò Gourry, risalendo velocemente a cavallo, e sparendo tra la folla, mentre il vecchio mago gli augurava buona fortuna.

Le nubi grigie si inseguivano nel cielo invernale, e avevano ormai coperto completamente anche quei pochi e deboli raggi di sole che avevano illuminato la giornata fino a quella mattina, creando un'atmosfera bianca e malinconica che si espandeva nelle vaste distese erbose in cui cavalcava il biondo spadaccino, senza sosta.
Gourry non si era mai fermato dopo essere uscito da Imalg, e aveva cavalcato ininterrottamente nella direzione che il suo istinto gli diceva che la maga avesse preso per raggiungere la costa.
Il suo stato d'animo era insofferente, mentre sentiva il tempo scivolare via ad ogni metro che fuggiva sotto agli zoccoli del suo cavallo. Ma non poteva, non POTEVA fermarsi...Aveva già perso abbastanza tempo lontano da lei, per essere uno che aveva giurato di starle al fianco tutta la vita. Per essere uno che ci moriva, lontano da lei.
Fu solo quando doveva essere all'incirca mezzogiorno che lo spadaccino si decise a dare una tregua al suo destriero, e non solo per puro spirito pratico. Infatti, ancora una volta, il suo pensiero andava alla maga.
Lina era partita la sera prima, e conoscendola, Gourry si sentiva di poter affermare che non doveva essere andata troppo lontana, non come minimo senza fare una sosta per la cena.
Questi erano i suoi pensieri mentre, tenendo il cavallo per le briglie, si avvicinava all'unica solitaria locanda  che aveva trovato lungo la strada. Il tetto era di paglia, e i muri bianchi e scrostati; vicino all'ingresso stava una sgangherata insegna che ne riportava il nome: 'La sosta dell'incerto'.
'Qui di incerta c'è solo la stabilità di questo posto...' Pensò tra sè e sè, mentre legava le briglie del cavallo ad una fatiscente staccionata "Fai il bravo, mi raccomando...Un solo colpo deciso e ti riporti tutto lo steccato, non lo dimenticare..." Si raccomandò con il quieto animale, che gli rispose con uno sbuffo. Poi si avviò su per gli scricchiolanti gradini, scostando i battenti della porta che gli risposero con uno sinistro cigolio.
Tuttavia, lo spadaccino dovette ammettere che al suo interno, la locanda dell'incerto si rivelava un posto decisamente migliore di quanto non gli fosse apparso dall'esterno. Uno vivace fuoco scoppiettava in un grande ed annerito camino su una parete, mentre le tovaglie a quadretti bianchi e rossi sui tavoli di legno conferivano un'atmosfera quasi intima a quella stanza. Seduti ai tavoli non vi erano che due viandanti, ma del resto lo spadaccino non se ne stupì affatto: tra l'ultimo villaggio che aveva lasciato e la costa, che era la sua meta, non vi era che brughiera. Infinite distese erbose dove era raro anche solo imbattersi in qualche animale. Perciò Gourry fu abbastanza stupito, quando tra i tavoli scorse due graziose cameriere che sparecchiavano una tavola imbandita per almeno una quindicina di persone. Con passo deciso si avviò verso di loro, e tossicchiò leggermente per attirare l'attenzione delle due ragazze, che erano impegnate in una fitta conversazione:
"Hem...Scusate signorine..." Esclamò lo spadaccino, mentre le due ragazze si voltavano con un aria indifferente che si trasformò quasi subito in uno sguardo sbalordito:
"Vedi anche tu quello che vedo io, Sissi?" Bisbigliò a denti stretti una delle due all'altra.
"Si, Beth, lo vedo bene...E' un fusto assurdo!!" rispose la collega, nello stesso tono sussurrato, poi, dandosi un certo tono, lo affrontò con il più smagliante dei sorrisi "Dicci pure cavaliere, qualunque cosa tu desideri, sei capitato nel posto giusto...La miglior locanda nel giro di chilometri a poterti offrire ottimo cibo e un pernotto eccellente!!"
"Si beh...In effetti è anche L'UNICA locanda nel giro di chilometri, ma..." Tentò di dire Beth, ma venne subito bloccata da una assai poco delicata gomitata nelle costole della collega:
"Che simpatica, la mia socia ha sempre voglia di SCHERZARE!! Hehehe...Comunque, per qualsiasi cosa, noi siamo a tua completa disposizione...Capito biondino?" Proseguì Sissi con un sorrisone a trentadue denti, mentre la povera Beth si massaggiava il costato.
Gourry si grattò un attimo la guancia, poi disse:
"In effetti si, ho bisogno di un favore...Io, sto cercando una ragazza!"
Alle due comparvero immediatamente due sfavillanti sorrisi da gatto:
"L'avevamo detto che eri capitato nel posto giusto!!" esclamarono all'unisono, poi lanciandosi un'occhiata in cagnesco.
"E come la preferisci questa ragazza, mora o bionda??...Perchè in fondo è risaputo che le bionde hanno una marcia in più rispetto alle more..." Si gongolò Sissi, che aveva dei lunghi boccoli dorati, sporgendosi in avanti verso lo spadaccino con aria ammiccante. A Gourry scese una leggera goccia di sudore dalla tempia...
"Ma , veramente io..." Cominciò, rendendosi conto però che le due ragazze non lo degnavano più di uno sguardo, impegnante com'erano nell'acceso dibattito su quale tipologia di donna fosse più interessante agli occhi di un uomo:
"Gli  uomini AMANO le bionde, da che mondo e mondo, questo è un dato di fatto, cara Beth!!!"
"Questo non è un dato di fatto!! E' un banalissimo luogo comune!"
"Sarà anche un luogo comune, ma l'occhio di un uomo viene sempre attratto da ciò che splende!"
"Indubbiamente, ma si sa che non tutto quello che brilla è oro!!"
"Hem...Scusate, ragazze..."
Sissi a quel punto si girò alterata verso l'altra cameriera:
"E allora chiediamolo a lui!! Dicci cavaliere, com'è la ragazza che stai cercando, mora o BIONDA???"
"Hem...Veramente ha i capelli rossi..." Sussurrò Gourry, vagamente intimorito, mentre le due cameriere cadevano a terra.
Dopo qualche minuto le ragazze raccoglievano sconsolate le posate dal tavolo:
"Quindi, la ragazza che stai cercando...Si chiama Lina?" Chiese Beth a Gourry, mentre a Sissi per poco non scendevano due grossi lacrimoni! E dire che le era sembrato troppo assurdo che improvvisamente un eroico ed affascinate cavaliere si presentasse lì dicendo che cercava una ragazza...Si appunto, peccato che ne cercasse una in particolare, e non una ipotetica!
Lo spadaccino annuì, e Beth, che delle due era sempre stata la sognatrice, gli chiese ulteriori dettagli su questa meravigliosa ragazza, che non poteva essere altro che una gran dama, visto che un ragazzo tanto bello la stava cercando con una tale sollecitudine.
"Hummm" Riflettè Gourry, grattandosi la guancia " Non è una cima, direi piuttosto bassa quindi...lunghi capelli ramati, grandi occhi color castagna...Nasino che va all'insù..." Poi tentò di concentrarsi meglio, mentre le due cameriere scuotevano la testa:
" Noi qui non abbiamo visto nessuna ragazza che possa somigliare a come tu ce l'hai descritta, non recentemente, come minimo... " Sospirarono, immaginandosi una principessa con una scorta al seguito.
Gourry sospirò, e sedette alla tavolata che le due stavano sparecchiando, giocherellando con una forchetta:
" Se non è passata di qui...Allora forse ha preso un'altra direzione...Forse la sto cercando nel posto sbagliato, e nel frattempo lei si allontana sempre di più..." Mormorò sconsolato, mentre alle due diventavano lucidi gli occhi.
Poi lo spadaccino si sollevò, lanciando un profondo sguardo fuori dalla finestra:
"In ogni caso, grazie..." Mormorò rivolto alle due cameriere "Ora devo rimettermi in cammino..." Sussurrò, mentre si dirigeva all'uscita. Ma prima di uscire, si voltò un ultima volta:
"Scusate...Ma la costa dista molto da qui?? Suppongo che la comitiva che ha pranzato a quel tavolo vi fosse diretta, dal momento che io, venendo dall'entroterra, non ho incontrato nessuno strada facendo..."
Le ragazze si guardarono un attimo sconcertate:
"Quale comitiva?" Chiese Sissi, rivolta a Beth, che alzando le spalle sussurrò all'amica:
"Credo che lui si riferisca al tavolo in cui ha fatto colazione quella ragazza famelica che da sola ci ha svuotato mezza dispensa..."
Lo spadaccino a quel punto si avvicinò lentamente:
"Avete detto...Ragazza famelica??"
"Si, una cosa mai vista..." Mormorò Sissi " Alta come un soldo di cacio e abbastanza mingherlina, e da sola ha mangiato più di venti uomini messi assieme..."Disse, mentre Beth annuiva gravemente.
Un sorriso comparve sulle labbra dello spadaccino:
"E questa ragazza...Aveva i capelli rossi, e portava un lungo mantello nero?"
Le due ragazze lo guardarono sospettose:
"Hei, e tu come lo sai?...Hei, aspetta...ASPETTA un secondo!! Non sarà per caso QUELLA la ragazza che stai cercando???!!! No, non può essere!!"
Lo spadaccino annuì:
" No, si-si, è proprio lei!" Esclamò giulivo "Questo vuol dire che sto andando nella direzione giusta!!" Esultò, battendosi il palmo sulla fronte.
Le cameriere continuarono a guardarlo sgomente:
"Non la starai cercando per arrestarla, o qualcosa del genere??" Domandò Beth, incredula.
"Oh, no! La sto cercando perchè le avevo promesso che non l'avrei mai lasciata sola, perchè le avevo promesso, che sarei rimasto tutta la vita al suo fianco..." Mormorò semplicemente lo spadaccino, mentre le due ragazze si scioglievano davanti alla dolcezza con cui aveva pronunciato le ultime parole.
"E allora sbrigati, cavaliere...Quella ragazza ha lasciato la locanda circa due ore buone fa, e la costa non dista che poche miglia da qui...Se è davvero lei la donna che stai cercando, affrettati!!" Gli intimò Sissi, con una strizzata d'occhio, mentre Gourry ringraziando infilava la porta.
Quando fu uscito le due cameriere rimasero alcuni secondi immobili, incredule, poi lentamente Beth si voltò verso Sissi:
"Quello era senza dubbio l'uomo più bello che abbia mai messo piede in questo posto...Non posso credere che stesse cercando...Quella...quella..." Balbettò, sgranando gli occhi.
Sissi fece spallucce:
"Quella tavola da stiro?? Beth, non dire altro. Io sono a dieta da tutta la vita, e nessun affascinante biondino ha mai attraversato mezzo continente per cercarmi. Mentre quella ragazzina è riuscita a far fuori un arrosto per venti persone DA SOLA!! Credo che quando dicono che al mondo non c'è giustizia, si riferiscano proprio a cose del genere!!"

Quando lo spadaccino raggiunse finalmente la costa, la prima cosa che i suoi sensi percepirono, fu la fresca brezza del mare, che lo colpì con il suo sapore salmastro, parlandogli di lunghi viaggi e terre lontane.
Ma il profumo del vento, insieme a sensazioni da lungo dimenticate, gli portò anche un minuscolo frammento della sua maga. Perchè Lina era ovunque attorno a lui, come uno spirito imprendibile; era l'aria che lo circondava, era parte di un tutto a cui lui voleva ritornare, perchè non c'era nulla che lo facesse sentire più a casa di quella magica sensazione che provava solo vagabondando per il mondo insieme a lei.
Gourry guardò verso l'infinita distesa cristallina del mare, oltre il porto, e il brivido di un ricordo bussò nuovamente in lui; il ricordo di un ragazzino appena dodicenne che fuggiva con una spada troppo pesante, verso un mare che segnava la fuga e il distacco definitivo da tutto ciò che aveva amato e conosciuto.
Ma l'oceano davanti a lui, in quel momento, non significava più paura e incertezza. Il mare lo chiamava. Gourry lo sentiva, e un sorriso comparve sul suo volto. Il mare, in quel momento, lo riscattava.
Non era più uno sconosciuto che lo portava lontano. E non aveva importanza da quale riva lo guardasse, perchè il mare, adesso, l'avrebbe ricondotto a casa.
La sua VERA casa.

Lo spadaccino lentamente distolse lo sguardo; l'aria, nonostante fosse in un posto di mare, era fredda e ghiacciata, e il cielo bianco e coperto di nubi. Gourry si sfregò le mani tra di loro, nell'illusorio tentativo di riscaldarle un po', poi risoluto si decise a cominciare le sue ricerche all'interno di quel porto mercantile, che brulicava della gente più disparata: dai pescatori ai nobili mercanti che contrattavano importanti affari lungo il molo, dai mozzi agli scaricatori di merci che andavano e venivano trasportando numerose casse su e giù dagli enormi galeoni attraccati alla banchina.
Da dove si poteva cominciare a cercare la maga in un affollato porto di mare, a quell'ora della giornata?
Un cartello traballante alla sua sinistra rispose, involontariamente, alla sua domanda:
'Trattoria della seppia: Piatto del giorno: seppia' diceva l'insegna, su cui era raffigurata una freccia che indicava 'a 3 metri, dopo l'angolo'. Lo spadaccino si battè il pugno sul palmo della mano "Ma certo!!" Esultò, rendendosi conto che in fondo erano passate all'incirca tre ore da quando la maga aveva finito di fare colazione alla locanda, e che quello era suppergiù il limite massimo di tempo in cui la sua mandibola poteva rimanere inattiva.

Concitato lo spadaccino seguì le indicazioni del cartello, e svoltato l'angolo ebbe un sussulto: davanti alla trattoria che stava cercando, che doveva essere senza alcun dubbio quella con un enorme seppia raffigurata sotto all'insegna, stava legato ad una sbarra apposita, il possente palafreno nero che il giorno prima aveva lasciato a Lina per andarsene.
L'animale se ne stava quieto a mangiare biada da un sacchetto che aveva legato ai morsi delle briglie, roteando pigramente la lunga coda ondulata, e gli lanciò uno sguardo placido quando lo spadaccino gli si affiancò sorridente, constatando che si, non vi era alcun dubbio, era proprio il suo cavallo, quello.
Ma mentre stava per voltarsi ed entrare nel ristorante, una voce gracchiante alle sue spalle lo fece trasalire:
"Se ti piace quel cavallo, te lo vendo per cinquanta monete d'oro!"
Lo spadaccino si voltò sorpreso, e scorse un anziano signore, paludato in una ampio mantello rosso scuro, che gli rivolgeva un ampio e sdentato sorriso:
"Prego?" chiese, sconcertato, temendo di non aver capito bene.
Il vecchio gli si avvicinò, lanciando un'occhiata orgogliosa al quadrupede:
"Mi sembra un prezzo ragionevole, in fondo è un animale in perfette condizioni..."
"Ma...Questo cavallo, è suo???!" Chiese Gourry, smarrito.
L'uomo lo osservò alcuni secondi:
"E di chi altri?? Non potrei venderlo, se non fosse mio, ti pare? A meno che non stia tentando di truffarti..Dimmi, HO forse l'aria chi uno che sta tentando di TRUFFARTI??" Chiese, leggermente alterato.
"Lo spadaccino sventolò le mani davanti a sè: "No, no! Per carità..." Tentò di giustificarsi.
L'uomo riassunse una certa calma:
"Comunque se non sei interessato non importa, troverò sicuramente qualcuno disposto a sborsare un bel po' per un simile destriero!! In fondo, sembra appena uscito da una scuderia reale!!" Commentò compiaciuto, sfiorando con le dita le preziose rifiniture della sella.
Lo spadaccino lo guardò dubbioso:
"Mi scusi...Non per farmi gli affari suoi, si intende...ma a lei chi lo ha dato??"
Il vecchio si lisciò il bianco pizzetto, prima di rispondere:
"L'ho barattato, con una ragazzina." dichiarò " O non ti credere, mica una sprovveduta! Siamo stati più di una mezzora a contrattare, ma alla fine abbiamo raggiunto un accordo decente, e vantaggioso per entrambi...Così adesso potrò rivendere questa splendida bestia per un prezzo tre volte superiore a quel che l'ho pagato in realtà...Beh, non che mi sia costato poco, comunque...Quella ragazza era quasi peggio dei mercanti navigati con cui faccio trattative ogni giorno! E in ogni caso te lo sto dicendo solo perchè tanto mi hai già fatto capire di non essere interessato...E detto tra di noi, non mi sembri nemmeno ben messo con la grana..."Commentò, lanciando un'occhiata alla barba di due giorni dello spadaccino, e alla sua aria trasandata.
Gourry comunque non ci fece caso:
"Ha detto che lo ha barattato con una ragazzina??"
"No, io veramente ho detto che l'ho barattato con la figlia del diavolo in persona..."
"E con cosa l'ha barattato??"
Il vecchio gli lanciò un'occhiata sospettosa:
"E a te cosa importa??"
"Mi...Mi importa perchè io sto cercando quella ragazza, credevo di trovarla qui perchè sapevo che questo era il suo cavallo...Se lei sa qualcosa deve aiutarmi...Io...Io DEVO RITROVARLA!!" Esclamò il biondo, lanciando un'occhiata sconvolta all'anziano mercante, il quale rimase decisamente impressionato:
"Per gli Dei...Non mi dire... Che ti ha rifilato una fregatura facendotela pagare cara e salata?!! Quella tizia ne sarebbe più che capace, e sarei adirato anche io al tuo posto!"
Gourry sospirò. In effetti, si poteva dire che  Lina avesse fregato anche lui, ma beh...In un modo un po' diverso!
"No, io la sto cercando per un altro motivo...Lei è....La mia..." Poi, sentendosi sotto esame davanti allo sguardo accusatorio del vecchio concluse fiaccamente " La mia protetta . Sono la sua guardia del corpo."
"Mmm...Interessante. Cosa se ne fa di una guardia del corpo una mocciosa che non può avere più di sedici anni?? E' forse la figlia di qualche nobile??" Indagò il vecchio, ma poi, davanti allo sguardo quasi supplichevole dello spadaccino, si decise a rivelargli quale era stato lo scambio:
"E va bene, togliti quel muso lungo!! Con quella ragazza ho barattato il biglietto di una nave. OVVIAMENTE non era mio, cioè, non ero io che dovevo partire. L'avevo appena acquistato da un mercante che all'ultimo secondo aveva disdetto la partenza, e l'ho barattato con lei per questo meraviglioso destriero, che adesso, come ti ho spiegato, tenterò di rivendere ad un prez...Hei, ma dove stai correndo???" gridò, rendendosi conto che lo spadaccino si stava rapidamente allontanando "Non sai nemmeno come si chiama quella nave!!"
Gourry si bloccò di colpo. Ma perchè si dimenticava sempre di chiedere questi particolari fondamentali?? Con un balzò tornò davanti al vecchio:
"Lei lo sa??"
"Certo che lo so, non ti agitare ragazzo!! La nave su cui adesso dovrebbe essere la tua pupilla, è la ' Dragon Fly '...E come potrai tu stesso constatare, guardando in quella direzione..." Aggiunse, indicando con il dito un punto abbastanza lontano verso il molo:
"Sta salpando in questo preciso istante!"

Lo so, questa fanfic sta diventando infinitaXD
Come sempre ringrazio tutti quelli che hanno avuto la santa pazienza di leggere fino a qui e commentare!!^_^
Che posso dire, ultimamente l'ispirazione mi ha dato uno scossone...Spero che non mi abbandoni per il capitolo finaleXDD

  
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