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Autore: BeJames    04/07/2013    0 recensioni
Willow Owen e Daniel Barlow hanno deciso di sposarsi. Come la prenderanno i loro genitori? E' davvero così semplice essere figli di due celebrità della musica inglese? Ma soprattutto..Willow e Daniel riusciranno a realizzare il loro sogno?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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17. The Marriage

“Ti giuro che ho centomila parole d’amore e che non te ne farò mai mancare ogni momento, ogni attimo. Solo per te ho centomila parole d’amore, così non potrai mai dimenticare, continuerò a sussurrartelo:amore, siamo un miracolo!” (Davide Merlini – “100.000 parole d’amore”)

Willow lisciò un’ultima volta la lunga gonna di seta bianca, inspirando profondamente. Chiuse gli occhi e buttò fuori l’aria cattiva, provando un immenso senso di sollievo. Elwood, che la osservava con le braccia incrociate seduto su una poltroncina, sorrise divertito. “Non avrai cambiato idea, spero!”, esclamò, quasi temendo la risposta. Willow sorrise, affrettandosi a scuotere la testa. “No, El, non ci penso nemmeno!”, disse convinta. “Non siamo tutti volubili come te!” scherzò, ma se ne pentì non appena vide lo sguardo di suo fratello rabbuiarsi. Si mise a sedere di fianco a lui, mettendogli una mano sulla spalla. “Ehi, scusami. Non volevo farti rimanere male, stavo scherzando”.Elwood sorrise debolmente e fece spallucce. “Non ti preoccupare. Non hai tutti i torti, in fin dei conti” ammise “Sono stato un codardo, e adesso sto ricevendo quello che mi merito”. Willow abbassò lo sguardo:“Mi dispiace tantissimo che Daisy venga al matrimonio con quell’idiota di Justin”.Elwood scosse la testa. “Il vero idiota, qui, sono solo io:non sono stato capace di tenermela stretta, Justin evidentemente è stato più bravo. E’ giusto che io mi assuma le mie colpe e che la lasci tranquilla”.Willow sbuffò, alzandosi per raggiungere la parrucchiera davanti allo specchio. “Sai, io non penso che lei voglia che tu la lasci in pace...”  buttò lì, mentre una signora iniziava a maneggiare i suoi lunghi capelli rossi. “Fidati, Will, me l’ha detto lei”.Willow alzò gli occhi al cielo. “Quanto siete ingenui voi ragazzi!”, esclamò con fare melodrammatico. “Non lo sai che noi ragazze diciamo il contrario di quello che vogliamo quando siamo arrabbiate?”.Elwood la guardò di traverso, palesemente confuso. “A me lei sembrava piuttosto decisa”. Sua sorella scosse di nuovo la testa, guadagnandosi uno sguardo pieno di odio da parte della signora che le stava sistemando l’acconciatura. “El, devi provare a riconquistarla!Non potrò mai essere felice se le cose tra voi non si mettono a posto!”.Elwood si alzò per andarle vicino. “Questa è la tua giornata, Will, non devi preoccuparti di niente e di nessuno. Goditela!”. Lei sorrise: “Lo so che è la mia festa, ma voi due siete molto importanti per me...Voglio che siate felici”.Lui sorrise intenerito. “Ti voglio molto bene, sorellina. Cerca di divertirti e di non pensare a nulla se non a Daniel”. Willow fece spallucce, poco convinta. “Ci proverò...”.

Non era molto convinta quando aveva cercato di prometterlo a sua fratello. Adesso, però, che si trovava all’inizio della navata e lo vedeva di fronte all’altare, bello come il sole nel suo completo gessato, non era difficile sforzarsi di pensare solo a Daniel. Prese tremante il braccio che le offrì suo padre e fece un lungo respiro. Mark la guardò sorridente, facendole un breve segno col capo. “Sei pronta?”,le chiese sull’orlo della commozione. “Sì”, rispose lei cercando di trattenere l’emozione. Il percorso dall’entrata della chiesa all’altare le sembrò infinito, mentre ripensava a tutto quello che aveva passato con Daniel...Stava veramente riuscendo a sposarlo o era solamente un sogno?Le espressioni rassicuranti di Daisy ed Elwood, ai due lati opposti dell’altare, la alleggerirono e la rassicurarono:stava succedendo per davvero. Una volta arrivati di fronte all’altare, Mark le lasciò il braccio e le posò un bacio delicato sulla fronte;Willow avrebbe giurato di vederlo commuovere, ma non lo seppe mai con certezza. Le prese la mano e la appoggiò su quella di Daniel, guardandolo in un modo tremendamente serio. “Prenditi cura di lei, Dan. Mi fido”.Daniel annuì solennemente, per poi guardarla dritta negli occhi. Willow non seguì una parola di quello che disse il prete. Gli occhi di Daniel erano mai stati così verdi?Di una cosa fu certa però:quando il prete le fece la fatidica domanda lei rispose senza alcun dubbio.“Lo voglio”.

“Bella festa, eh?”.Elwood si voltò di scatto verso suo padre, che gli sorrideva con l’aria di chi la sa’ lunga. Lui fece spallucce, facendo rigirare il whisky nel bicchiere prima di berlo tutto d’un colpo. “Sì, suppongo di sì”, rispose non troppo convinto. “Non sei felice per tua sorella?”, chiese Mark, facendo cenno a Willow e Daniel che ballavano in mezzo alla pista abbracciati. Elwood annuì, sorridendo appena: “Ma certo che lo sono, papà. Molto”. Mark annuì “Allora ho ragione a pensare che la ragione della tua tristezza sia seduta due tavoli più in là”.Elwood guardò nella direzione indicata dal padre:Daisy era appoggiata al tavolo con entrambi i gomiti e sorreggeva il viso con le mani, palesemente annoiata;in parte a lei, Justin stava raccontando qualcosa con estrema enfasi, probabilmente non accorgendosi che stava tediando la sua dama. “Devo dire che sta passando del tempo piacevole”, fece sarcastico Elwood, guadagnandosi una gomitata dal padre. “Fossi in te andrei a salvarla”, buttò lì Mark. Lui scosse la testa: “Per sentirmi dire di lasciarla stare?!No, grazie, non ci tengo a farmi maltrattare di nuovo”.Questa volta, Mark gli tirò uno scappellotto dietro la nuca, e glielo tirò bello forte. “Ehi! Papà, sei impazzito?!”.Mark incrociò le braccia, severo: “No, tu sei impazzito. Elwood, devi imparare a mettere da parte l’orgoglio una volta per tutte, se vuoi essere felice”.Elwood lo fissò negli occhi, sospirando:aveva ragione. “Lo sai che ho sempre pensato che tu fossi troppo orgoglioso, e questo me lo conferma:devi cercare di correggere questa cosa, El, se non vuoi che ti penalizzi durante tutta la vita”. Elwood annuì, sorridendo appena. Sì, suo padre aveva ragione. Doveva essere umile, coraggioso, riprendersi quello che era importante per lui! Doveva almeno provarci, o se ne sarebbe pentito per tutto il resto della sua vita.

“Taci, idiota”.Justin si voltò alle sue spalle e incenerì Elwood con lo sguardo. “Come, prego?”, chiese a denti stretti. “Sei sordo?Ti ho detto di tacere, stai annoiando la signorina”.Daisy spalancò gli occhi, incredula. “El, sei impazzito?!”, esclamò. “Ti conosco meglio delle mie tasche, Margaret, so riconoscere quando un discorso non ti interessa”. Le afferrò la mano, e fu piacevolmente sorpreso dal fatto che lei non la ritraesse. “Devo parlarti, Daisy” le disse “Ti prego, vieni con me”. “Daisy stava chiacchierando con me, citrullo, evapora!” si intromise nel discorso Justin, imponendosi tra loro due prepotentemente. “Ti ho detto che la stavi annoiando, quindi sparisci tu!”. “Io almeno non la ho mollata sola come un’idiota!”, ribatté Justin prontamente, sorridendo soddisfatto appena terminata la battuta. Elwood chiuse i pugni forte, inspirò forte e si calmò;alzò lo sguardo e gli sorrise: “Hai proprio ragione, Justin, perdona la mia invadenza. Posso solo darti una cosa prima di sparire?”. “Sarebbe?”, chiese lui titubante. Elwood richiuse la mano destra in un pugno e lo assestò sulla guancia del suo rivale, che cadde a terra rovinosamente, tamponandosi incredulo la guancia colpita. Daisy guardò Justin stupita, mentre un sorrisetto incredulo le si disegnava sulla faccia. Non fece a tempo a ribattere, perché Elwood le prese la mano e la trascinò via con sé.

“Elwood!Elwood, fermati!”.Una volta in giardino, Daisy strattonò il braccio di Elwood, obbligandolo a lasciare la presa. “Ti è dato di volta il cervello?!Picchi il mio accompagnatore, mi trascini via senza darmi spiegazioni! Ma che modi sono?!”.Elwood sorrise impacciato, grattandosi la nuca. “Mi dispiace, non so cosa mi sia preso. Ho agito d’istinto”.“Ho notato!”, si lamentò Daisy, benché sapesse che Elwood si fosse accorto di quanto quel gesto le avesse fatto piacere. “Mi dispiace tanto Daisy, ho capito un po’ tardi ciò che era giusto fare. Non sai quanto mi abbia ferito vederti al matrimonio insieme al babbeo”. Daisy abbassò lo sguardo, sentendosi colpevole. “Non mi hai dato altra scelta. Non mi hai invitata a venire con te”.Elwood le si avvicinò e le prese entrambe le mani con le sue, sorridendo. “Sono un cretino, c’è voluta la mia sorellina minore per spiegarmi che non mi volevi realmente lontano da te”. Daisy sorrise tiepidamente “Willow è sagace, ma nonostante abbia ragione, non voglio più vederti, El”. Elwood si sentì morire ed allentò lievemente la presa sulle mani di lei. “Ma...Ma come...?”.Daisy sospirò. “El, io ti amo, ti amo con tutto il cuore, ma come posso stare con te se non mi fido?Mi hai abbandonata, invece di sostenermi, in uno dei periodi più delicati della mia vita, e...”.Si bloccò per un attimo, come per prepararsi a sopportare il dolore per quello che stava per dire. “...Quando ti ho chiesto se eri disposto ad aspettarmi, mi hai detto di no. Non mi ami, El, altrimenti me l’avresti detto”. Elwood si diede e ridiede dello stupido più volte. Lui la amava alla follia, perché non aveva mai avuto il coraggio di dirglielo?! “Ma io ti amo, Daisy”, riuscì a buttar fuori, mentre lei lo fissava incredula. “Ti ho sempre amata, non ricordo con precisione da quando. Se non te l’ho detto quel giorno, o all’aeroporto, è stato solo per codardia. Ma adesso sono qui, e sono pronto a ripetertelo tutte le volte che vorrai!”.Daisy sorrise, cercando di trattenere le lacrime. “Dillo”, ordinò. “Ti amo”. “Ancora”. “Ti amo”. “Di nuovo”, disse sull’orlo delle lacrime. “Ti amo”, ripeté per l’ennesima volta Elwood. Daisy gli circondò il collo in un abbraccio e posò le labbra sulle sue, baciandolo di nuovo, finalmente, dopo tutti quei mesi.

Gary diede una gomitata a Mark, palesemente soddisfatto. “Pare che tu abbia fatto un bel lavoro, papino”.Mark annuì “Già. Menomale che ho solo due figli!”, esclamò facendolo ridere. “Pare che saremo di nuovo consuoceri, Gaz!” disse poi divertito, mentre si allontanavano insieme per tornare alla festa. 

   
 
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