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Autore: _itsforgabbe    04/07/2013    8 recensioni
I capelli neri e arruffati del giovane cacciatore sembravano inchiostro fluido in confronto alla candida federa del cuscino in cui il suo viso era abbandonato al sonno.
Lentamente, senza svegliare il suo fidanzato, Magnus gli accarezzò le guance, poi gli zigomi per passare in fine a giocare con una ciocca nera di capelli.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno donzelle, dopo vario tempo sono riuscita a scrivere un'altra OS Malec.
Come al solito non è lunga ):
Spero solo che vi piaccia comunque, un commento è sempre gradito :3
Buona lettura.
Baci Giada.


Your heart's against my chest
Lips pressed to my neck
I've fallen for your eyes
But they don't know me yet
And the feeling I forget
I'm in love now

 

 

 Quando Magnus si rigirò per l'ennesima volta nel letto capì che poteva essere una di quelle notti in cui il sonno non riusciva ad invadere il suo corpo, quando Morfeo si rifiutava di accoglierlo fra le sue braccia colme d'incoscienza e serenità, poteva essere una di quelle notti in cui Magnus non avrebbe fatto altro che gironzolare per il loft, bere tazze piene di caffè e magari tirare fuori il suo vecchio baule di ricordi che lo avrebbero fatto perdere in varie epoche facendogli così perdere anche la cognizione del tempo, ma quella notte non era come tutte le altre.

Quella notte era una di quelle in cui non avrebbe fatto altro che perdersi nel viso angelico di Alec.

I capelli neri e arruffati del giovane cacciatore sembravano inchiostro fluido in confronto alla candida federa del cuscino in cui il suo viso era abbandonato al sonno.

Lentamente, senza svegliare il suo fidanzato, Magnus gli accarezzò le guance, poi gli zigomi per passare in fine a giocare con una ciocca nera di capelli.

Mai più coinvolgimenti da parte dei nephilim si era ripromesso, ma quando quella sera Alexander era piombato alla sua festa con i suoi amici, Magnus aveva capito che lui era diverso, aveva capito che non era un suo solito capriccio dagli occhi azzurri e i capelli neri.

Aveva anche capito che non sarebbe stato facile, quel ragazzo dannatamente bello era innamorato del suo parabatai, quel ragazzo che ora era nudo nel suo letto non conosceva se stesso, quel ragazzo non sapeva cosa volesse dire essere amato.

Ciò che gli piaceva di Alec era il suo essere continuamente in contrasto con se stesso, dannatamente timido e dannatamente sfacciato, quello che aveva da dire lo diceva anche se poi le gote gli si coloravano di uno scarlatto che lo stregone trovava adorabile.

Ai primi appuntamenti Alec era sempre imbarazzato, parlava poco eppure i suoi occhi dicevano così tanto, quei limpidi pozzi blu dicevano tutto ciò che Alec cercava di non far trapelare, a volte quegli occhi ti sbattevano in faccia tutte le emozioni che il ragazzo reprimeva.

Erano ormai anni che Magnus non amava qualcuno così tanto, dalla prima volta che l'aveva visto bramava di diventare qualcuno d'importante per quel giovane Nephilim, dalla prima volta che l'aveva visto aveva capito che forse amare non era sempre qualcosa di sbagliato, aveva capito cosa volesse soffrire per amore quando Alec, a casa di Luke, aveva rinnegato la loro relazione.

In quel frangente Magnus avrebbe voluto rinunciare a tutto, rinunciare all'amore che provava per il cacciatore e al solo ricordo scosse la testa.

Non aveva mai conosciuto un ragazzo complicato tanto quanto lui, ricordava che Ragnor una volta gli avesse chiesto cosa l'avesse portato, dopo anni di vita, ad innamorarsi di un ragazzo incasinato come lui e Magnus senza esitare aveva risposto “la sua purezza”.

E ora poteva vederla la sua purezza, poteva vedergliela nel viso di un ragazzo cresciuto troppo in fretta, riusciva a vederla nel volto dai tratti rilassati a causa del sonno.

Lentamente Magnus si appoggiò al suo cuscino e si sdraiò faccia a faccia con Alec, le sue lunghe braccia andarono ad avvolgere il suo amante in una stretta quasi protettiva e con le sottili labbra andò a lasciare un fugace bacio sulle labbra rosee del cacciatore che stropicciò gli occhi svegliandosi al contatto.

“Scusami, non volevo svegliarti” sussurrò Magnus, Alec, stringendosi al fidanzato e appoggiando la testa nell'incavo del collo di Magnus emise un mugugno indefinito.

“Uhm, temo di non aver capito ciò che hai detto” gli rispose sinceramente lo stregone, “ho detto -disse Alec tra uno sbadiglio- che non devi scusarti” poi lasciò un bacio sul pomo d'adamo di Magnus facendolo trasalire.

Il cacciatore alzò la testa in modo da ritrovarsi a guardare Magnus negli occhi, poi con un dito tracciò i contorni del volto dello stregone, poi lentamente portò il suo indice sulle sue labbra socchiuse, e Magnus glielo baciò.

“Sei stupendamente bello Alexander”, il nephilim arrossì “io non sono né stupendo né bello Magnus” gli rispose borbottando, lo stregone scosse la testa “dovresti imparare ad amare di più te stesso”, lo shadowhunter soffocò una risata “e tu sei stupendamente in disordine con tutto quell' eyeliner sbavato e il glitter sparso per tutta la faccia” vedendo l'espressione di Magnus non riuscì a trattenersi dal ridere.

“Alexander, se sono così in disordine è tutto per colpa tua” detto ciò diede un morso alla guancia del suo fidanzato e se lo portò sopra se stesso suggellandogli un lungo bacio sulle labbra.

  
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