«SUMMER»
“Questa sarà la vacanza migliore della nostra vita!”
Esclamò un’emozionata Rachel Berry una volta varcato
l’ingresso del campus, dove lei e il resto del glee club avrebbero passato tre
settimane prima di separarsi definitivamente.
Lei, Kurt e Santana sarebbero andati a New York - i primi
per frequentare la NYADA e la seconda semplicemente perché voleva andarsene da
quel buco di città che era Lima, - Quinn era entrata a Yale, Puck avrebbe
lavorato come lava piscine nella soleggiata Los Angeles insieme a Mercedes che
aveva ottenuto un contratto discografico. Il resto delle New Directions sarebbe
rimasto a Lima per frequentare l’ultimo anno al liceo McKinley.
Si erano quindi ritrovati in quel campus con la sola idea di
divertirsi all’aria aperta, cenare intorno a un fuoco e fare il bagno nel lago
lì vicino.
Erano tutti emozionati per quella vacanza; tutti eccetto
Kurt Hummel, che già si stava pentendo di essersi fatto convincere dai suoi
amici. Prima di tutto, quel posto era nel bel mezzo del nulla, completamente
isolato dal resto del mondo, senza la possibilità di utilizzare un cellulare,
con la sola presenza di vegetazione e chissà quali specie di insetti o animali
selvatici pronti a disturbarlo durante la notte.
Fortunatamente, non avrebbero dormito in una tenda e neanche
si sarebbero dovuti lavare con l’acqua del lago perché – aveva letto nella
brochure – c’erano degli spaziosi bungalow in legno con dei veri letti e un
vero bagno.
Alla fine, non sarebbe stato poi così male.
“Sarà una bella vacanza se non vedrò la faccia da checca del
tuo amichetto.”
Okay, forse si era dimenticato della parte più importante.
Santana aveva infatti pensato che fosse una cosa normale invitare la
persona che più detestava: ciò
significava che lui e Sebastian Smythe sarebbero stati nello stesso posto per
tre settimane.
Come avrebbe fatto ad uscirne vivo?
***
Si erano divisi nei tre bungalow. Kurt, Rachel, Santana e
Brittany avevano occupato quello vicino al lago, così come gli altri ragazzi,
mentre Tina, Sugar e Quinn avevano scelto quello accanto ai tavoli da picnic.
“Lo detesto.”
“Chi?”
“Come chi? Sebastian! Ancora non capisco perché tu l’abbia invitato.”
“Perché sono convinta che il vostro odio reciproco sia solo tensione sessuale
repressa.”
“Che cosa?!”
“Kurt, credo che Santana abbia ragione.”
“No, Rachel, non ha ragione. Non sono passati neanche due mesi dalla rottura
con Blaine e-“
“Appunto! E’ ora di voltare pagina e Smythe sarà contento di aiutarti con un
po’ di sesso. Potete anche venire qui a farlo, a patto che mi facciate restare
a guardare.”
“Santana!”
“Tu e Seb sareste una bellissima coppia di delfini, Kurt.”
***
Dopo cena tutti i ragazzi si riunirono intorno ad un falò.
Malgrado tutto, Kurt si ritrovò spesso ad osservare
Sebastian. Sembrava così diverso, così a suo agio. Chiacchierava allegramente
con Puck e Sam e sembrava andare d’accordo perfino con suo fratello, filtrava
con Quinn – era gay, ma amava accrescere il suo ego – e Kurt non sapeva dire
con certezza chi dei due, tra Smythe e Santana, fosse il più pervertito.
Inoltre, gli era sembrato di vederlo voltarsi verso di lui e
scrutarlo a sua volta, ma era stata questione di un istante, perché stava di
nuovo rivolgendo l’attenzione ai ragazzi seduti accanto a lui.
Quella era una delle poche volte in cui vedeva Sebastian che
si divertiva, senza uno dei suoi soliti ghigni sulle labbra, ma un sorriso
sincero. Ed era bello - irritanteirritanteirritante.
–
***
Kurt fu svegliato bruscamente da una serie di colpi contro
la porta del loro bungalow e da una voce - che riconobbe essere quella
decisamente troppo entusiasta di Finn – che urlava ‘Sveglia, sveglia! Mettetevi
il costume e venite al lago!’
Hummel grugnì in risposta, girandosi dall’altra parte del
letto, pronto a riaddormentarsi. Brittany non la pensava come lui: infatti
balzò subito giù dal letto e iniziò a parlare di quanto non vedeva l’ora di
farsi il bagno e che, anche se un po’ le faceva paura, sperava di poter vedere
il grande mostro del lago - Kurt da qui aveva smesso di ascoltare – e tutti
furono costretti a svegliarsi e prepararsi.
Kurt si ritrovò così di fronte al grande specchio d’acqua.
Sugar, suo fratello, Puck, Sam e Sebastian che erano già in acqua furono
raggiunti da Brittany e Santana, Mike stava tentando di convincere Tina a tuffarsi,
mentre Rachel raggiunse Quinn che stava prendendo il sole sdraiata sul suo
asciugamano lì vicino.
Stava appunto per unirsi alle due ragazze perché non c’era
nessun motivo che lo spingesse a tuffarsi e rovinarsi i suoi meravigliosi
capelli, quando qualcosa lo distrasse. O meglio, qualcuno.
Sebastian raggiunse con un paio di bracciate la pedana di
legno che avevano precedentemente sfruttato come trampolino e fece leva con le
braccia per darsi lo slancio e salire.
Kurt non aveva notato come si flettessero i muscoli delle
sue braccia mentre lo faceva e non stava fissando le goccioline d’acqua che
scendevano dal suo collo al suo petto a quegli addominali scolpiti per poi
sparire oltre l’elastico dei boxer.
D’accordo, forse l’aveva fatto.
E forse Santana poteva aver ragione riguardo la storia della
tensione sessuale.
Si era distratto abbastanza, però, da non accorgersi del
sorriso divertito di Smythe mentre si avvicinava pericolosamente a lui. Avvertì
solo una spinta alle sue spalle e l’impatto con l’acqua gelida. Risalì in
superficie e poté sentire nitidamente la risata di Sebastian riempirli le
orecchie.
Una volta dopo essersi ripreso dallo shock si avvicinò alla
pedana e si ritrovò il ragazzo dagli occhi verdi davanti che gli allungava la
mano.
“Tregua?” Ancora un’ombra di sorriso sulle labbra.
Sorprendendo anche se stesso, Kurt accettò quell’offerta di
pace.
***
Divennero amici.
Non smisero di scambiarsi battutine a vicenda, ma non erano
più commenti offensivi. Era solo la loro routine. Erano solo Kurt e Sebastian.
E a entrambi andava bene così.
L’ultima settimana della vacanza arrivò presto e le cose
iniziarono a diventare più strane. Sebastian era sempre più sfuggente, sembrava
che lo stesse evitando. Kurt non capiva cosa avesse fatto.
Era ormai fine agosto e avrebbero lasciato definitivamente
il campus il mattino successivo.
Kurt era del tutto intenzionato a parlare con Sebastian,
cercare di capire cosa gli stesse succedendo. Cosa stesse succedendo tra loro.
Davanti alla porta del suo bungalow però trovò una busta con
la scritta ‘Per Kurt’. La aprì.
Ti andrebbe di fare
una passeggiata, stanotte?
Mi trovi vicino al sentiero alle 11.00 P.M.
-Seb.
Se qualcuno un mese prima gli avesse detto che un giorno
avrebbe passeggiato sotto le stelle con Sebastian Smythe, probabilmente gli
sarebbe scoppiato a ridere in faccia.
Ma era proprio quello che stava facendo. Lui e Sebastian
erano vicini, con le mani lungo i fianchi che si sfioravano di tanto in tanto.
Smythe sembrava indeciso se far intrecciare la sua con quella di Kurt o fare
finta di niente e tornare indietro al suo bungalow. Optò per infilarsele tutte
e due in tasca.
Non avevano detto una parola da quando si erano incontrati,
ma Sebastian era sembrato sollevato quando l’aveva visto arrivare. Era un buon
segno, giusto?
Si fermarono davanti alla pedana in legno, non sapendo cosa
fosse giusto dire o fare in quel momento per spezzare l’imbarazzo.
Kurt lo sentì poi mormorare un ‘fanculo’ prima di ritrovarsi
le labbra di Sebastian sulle sue.
Era un bacio leggero, appena uno sfioramento di labbra su
labbra. Non uno di quelli che ti aspetti da Sebastian Smythe.
Tuttavia si ritrovò a rispondere a quel bacio e il tutto
diventò più appassionato e vorace, c’erano labbra, lingue e denti ma, Dio, per
Kurt era il paradiso. Una volta separati, entrambi avevano il fiato corto e un
sorriso sulle labbra.
“Volevo farlo da quando siamo arrivati in questo stupido
campus.”
E alla fine, proprio come aveva detto Rachel, quella fu la
vacanza migliore di Kurt e Sebastian.
NdA
Hola!
La prima cosa che pubblico, yay!
Non sono in ritardo per aggiornare, è solo una vostra
impressione v.v
By the way, è scritta per il Kurtbastian Day indetto dal
gruppo ‘I Call Him Mine . Kurtbastian Italian Group’ per l’anniversario
dell’ultimo aggiornamento di ACITW (sigh).
Quindi niente, consoliamoci.
Alla prossima (spero),
xoxo