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Autore: Nistox    18/01/2008    0 recensioni
Questa storia parla dell'Organizzazione XIII che si trova ad avere a che fare con un Nessuno incrdibilmente potente e dai misteriosi poteri. I membri si trovernno a dover aprire una vera e propria guerra contro di lui mentre continuano a cercare di riottenere un cuore
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Organizzazione XIII
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Bene: son contento che il capitolo ti sia piaciuto gaeshi, anche perchè mi sa che sei l'unica a cui è piaciuto, o almeno l'unica che l'ha detto XD

Comunque ecco il nono nonchè penultimo capitolo: nel pressimo il finale! Buona lettura^^ (Soppratutto a gaeshi!)



Capitolo 9 “Kingdom Hearts!”

Roxas sta correndo senza sosta lungo delle scale, davanti si trova Xigbar e ancora più avanti Xemnas che continuava a stringere la ferita dalla quale la perdita di sangue si è quasi fermata.
Già: una fortuna di essere dei Nessuno è la veloce rimarginazione delle ferite, a meno che queste non siano letali, ma comunque anche loro si stancavano come gli altri. E lui ormai inizia ad ansimare.
[Xemnas fermiamoci un attimo: siamo tutti stanchi. Tu hai combattuto contro il Nessuno e io e Xigbar abbiamo passato le ultime settimane ad eliminare Heartless. Ormai il pericolo è passato e…]
Il Superiore si gira di scatto fulminandolo con lo sguardo.
[Passato?!? Non hai sentito quello ti ho detto?!? Se è le parole del Nessuno sono vere ogni secondo che passa migliaia di Heartless attaccano il cuore di Kingdom Hearts?!? Dove potremo recuperare i nostri cuori in se esso scompare?] Senza aggiungere altro Xemnas riprende a salire le scale seguito da Xigbar.
Per alcuni istanti Roxas rimane immobile prima di riprendere a correre senza altre obbiezioni: il Superiore ha ragione.

Finalmente i tre raggiungono una balconata posta sulla torre più alta del castello: davanti a loro una specie di enorme luna a forma di cuore si erge in tutta la sua maestosa bellezza. Ma non c’è tempo per indugiare.
[Roxas…] La voce del Superiore ora è più calma e il ragazzo gli si porta vicino. [dalla morte di Sora tu sei l’unico Custode e dentro di te si cela tutto il potere del Keyblade e, con esso, la capacità di aprire la porta di Kingdom Hearts. Fai quanto devi.] Xemnas fa alcuni passi indietro portandosi al fianco di Xigbar e Roxas si volta ad osservarli: i due lo osservano in attesa reverenziale in attesa di quello che l’Organizzazione sta aspettando da anni. Il Tiratore gli fa l’occhiolino con l’unico occhio che gli rimane.
La Chiave del Destino è pronta.
Roxas si volta verso il cuore mentre fa comparire nella mano destra il Keyblade Lontano Ricordo e lo punta verso Kingdom Hearts.
Alcuni istanti di stasi che sembrano anni trascorro prima che qualcosa succeda.
Ma improvvisamente una piccola luce compare sulla punta dell’arma, luce che sembra attirare a se un’immensa energia mentre s’ingrandisce pian piano fino a raggiungere le dimensioni di una palla da baseball ed improvvisamente da essa si stacca un sottile raggio di luce che colpisce quell’enorme luna generando un’immensa onda d’urto mentre il rumore di una serratura risuona nell’aria.
Quindi un’immensa porta bianca compare davanti a loro che con un leggero scricchiolio si apre inondandoli di luce che li costringe a chiudere gli occhi.

Quando li riaprono i tre si ritrovano in una immensa città molto simile a quella che circonda il loro castello. Si guardano l’un l’altro: nessuno sa cosa deve fare. Fino ad allora avevano pensato solo a raggiungere Kingdom Hearts ma non avevano mai pensato a cosa far una volta li.
Ma un grugnito interrompe i loro pensieri.
Un Heartless, un piccolo Shadow sbuca da rudere di un palazzo. Gli osserva con i suo occhi gialli girando a scatti la testa come per osservarli da prospettive diverse prima di esplodere in numerosi frammenti di oscurità.
Roxas e Xemnas si voltano all’unisono verso Xigbar che ancora sta puntando la pistola fumante nel punto dove poco prima si trovava l’Heartless.
[Scusatemi e che sono te..]
Teso. Probabilmente Xigbar voleva dire teso. Ma la sua bocca resta aperta mentre il suo unico occhio si muove sul soffitto.
Il Superiore e la Chiave del Destino alzano la testa e a loro volta rimangono a bocca aperta.
Solo in quell’istante si accorgono che si trovano in una specie di immensa sfera che ha raggio di centinaia di chilometri.
Ed ogni centimetro di quella superficie è ricoperto di Dark Side. Come se non bastasse da tutte le case iniziano a fuoriuscire Shadow e New Shadow. Ed ognuno di quegli esseri si stava dirigendo verso di loro.
Il primo a riprendersi è Xemnas.
[Roxas!] Dice velocemente per non perdere tempo [Il Nessuno ha parlato di qualcosa di luminoso, una specie di globo! Vedi la?] Dice indicando l’orizzonte dove una flebile luce risplendeva, ma lo sguardo di Roxas è più attirato dagli Heartless che distano solo pochi metri. [Veloce!] Grida infine mentre prendendo il polso sinistra del Ragazzo con l’unica mano che gli rimane, compie ungaro su se stesso prima di lanciarlo sul palazzo che si trova alla loro destra.
Una volta atterrata la Chiave del Destino si volta a guardarli per una manciata di secondi prima di iniziare una frenetica corsa in direzione di quella flebile luce che è la loro unica speranza.

Xigbar e Xemnas osservano Roxas allontanarsi saltando da un palazzo all’altro prima di tornare a pensare agli Heartless.
[Bha… solo qualche miliardo di Heartless… potrei farlo con una mano sola…] dice il Tiratore libero prima di far comparire le pistole mentre sogghigna per la frecciatina appena lanciata al Superiore.
[Già… e perché non tenere anche un occhio chiuso?] un rumore elettrico risuona quando il laser compare nella sua mano destra..
Un singolo scambio d’intesa tra i due prima di scattare verso quell’interminabile esercito di Heartless.
Se solo potessero scorgere la figura vestita di nero e col cappuccio calato sul volto che compare in quel momento dietro di loro.

Roxas corre ormai da diversi minuti, troppo lontano per poter udire i rumori della battaglie che probabilmente si sta svolgendo dietro di lui. Con malinconia pensa agli amici morti, a colore che si erano sacrificati. Se solo lui non fosse scomparso per quel lungo periodo. Quanta rabbia proverebbe se avesse un cuore a ricordo del tempo perso a Crepuscopoli. Ma non è più tempo del passato: Xigbar e Xemnas contano su di lui e un nuovo futuro si stava per aprire per loro. È mentre pensa questo che finalmente giunge ad un grande spiazzo.
Con agilità salta dall’ultimo palazzo di quella immensa schiera che aveva sorpassato.
Ma ne valeva la pena.
Un globo di pochi metri di diametro galleggiava al centro dello spiazzo, un globo che irradia una luce incredibile ma incatenato al suolo da delle catene di un colore nero opaco.
Inizia a compiere alcuni passi incerti per poi accelerare sempre più: finalmente! Finalmente avrebbero avuto di nuovo un cuore!
Improvvisamente i piedi di Roxas si piantano al suolo facendogli fare una brusca frenata: davanti a lui si è aperto un portale da quale è uscita una figura vestita di nero che nella mano destra stringe una spada.
Lo sconosciuto lo osserva per alcuni secondi prima di abbassare con la mano sinistra il cappuccio rivelando una carnagione e dei capelli bianchi incredibilmente bianchi e degli occhi neri.
Roxas rimane immobile a fissarlo con la bocca aperta che inizia a tremare. Ci vuole del tempo prima che riesca a parlare con una voce tremante e rotta.
[N-n-no… non è possibile… Xemnas… Xemnas ti ha…]
[Tsk… Xemnas…] Lo interrompe il Nessuno mentre muove come se dove dare una frustata la spada dalla cui lama si staccano alcune grosse gocce di sangue che cadono ai piedi Roxas che rimane ad osservarlo con la testa abbassata [Lui e quell’altro erano degli inetti oltre che degli stupidi. E si che gli avevo spiegato con tanto cura la mia storia. O meglio: gliela aveva spiegata il mio alterego.]
La Chiave del Destino alza la testa: è confuso. Non capisce. E forse non vuole capire: aver scoperto che anche Xemnas e Xigbar erano morti è stato un colpo troppo duro. Era solo. Completamente solo.
[Quando l’altro Nessuno è uscito da Kingdom Hearts, si è dovuto creare un nuovo Nessuno nel quale convogliare l’energia che si generava man mano che gli Heartless guadagnavano terreno. Così mi sono generato io: di gran lunga più forte ed intelligente del mio predecessore! Perché abbandonare questo posto? Perché abbandonare questo posto che ogni istante genera energia dentro di me? Solo perché non aveva un corpo solido?!? Stolto… solo uno stolto Nessuno come voi. Bastava attendere… attendere che il cuore di Kingdom Hearts fosse talmente piccolo da non impedire più alla sua energia di manifestarsi. Ed ora che è morto il suo potere si è ricongiunto al mio come quello del custode si è ricongiunto con il tuo: è solo voi dell’Organizzazione che devo ringraziare se ora il mio potere è completo ed infinito!]
È finita. Non può più fare nulla. Roxas cade in ginocchio ed osserva sconvolto il proprio volto riflesso nelle gocce di sangue ai suoi piedi. Erano morti dodici membri dell’Organizzazione per sconfiggere quel Nessuno: come può lui da solo sconfiggerne uno ancora più potente.
[Presto il cuore di Kingdom Hearts scomparirà definitivamente ed io otterrò quella briciola di energia che mi manca, quel frammento di potere che mi divide dall’immortalità. Ed allora estenderò il mio dominio sull’intero universo.]
Il Nessuno aveva parlato più a se stesso che a Roxas che ancora fissava quelle gocce di sangue nelle quale gli pareva di rivedere i volti di coloro che definiva amici benché non avesse un cuore per amarli.
[Ma non temere…] la mano sinistra del Nessuno si è alzata e sopra di essa si è creato un frammento di Nulla con la punta rivolta verso il numero XIII dell’Organizzazione. [Non sari qua per vederlo.] la mano si abbassa di colpo mentre quella piccola lancia scatta verso Roxas.
Un tonfo sordo si genera quando essa si conficca nel suolo dove fino a pochi istanti prima c’era la Chiave del Destino che dopo aver scartato di lato ora si sta rialzando con uno sguardo pieno di nuova determinazione e Lontano Ricordo nella mano.
[Bene… così sarà più divertente!] Commenta il Nessuno alzando la spada che ancora stringe nella destra mentre entrambi iniziano una feroce corsa verso l’altro.
Nel più totale silenzio di quella città che si era generata man mano che il cuore Kingdom Hearts si ritraeva risuona il classico rumore di una lama che lacera delle carni.
I due si guardano uno di fronte all’altro, così vicini che possono sentire il respiro dell’avversario rulla pelle.
Il Nessuno sorride nel vedere un rivolo di sangue fuoriuscire dalle labbra di Roxas: entrambi avevano compiuto un affondo ma mentre quello del membro dell’Organizzazione aveva un direzione completamente sbagliata quello del Nessuno aveva centrato in pieno il proprio bersaglio penetrando nell’addome del Ragazzo ove ancora si trovava.
Ma il sorriso del Nessuno scompare nello scorgere il medesimo ghigno di soddisfazione sulle labbra insanguinate del ragazzo. Solo ora si accorge che gli occhi di Roxas stanno fissando qualcosa alle sue spalle.
Il Nessuno si gira e con orrore osserva il raggio di luce che parte dal Keyblade del ragazzo fino a raggiungere la serratura del nero lucchetto nascosto tra le catene che imprigionavano il globo di luce.
[NOOOOOOOOOOO!]Grida mentre si volta alzando la spada che squarcia l’intero busto di Roxas fino ad uscire dalla spalla sinistra. Ma era troppo tardi: la Chiave del Destino aveva girato il polso e le catene di colore nero opaco erano cadute a terra.
Mentre Roxas sta cadendo a terra l’ultima cosa che vede è un’immensa luce nella quale danzano i neri frammenti che si staccano dal suo copro che scompare.
  
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