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Autore: historiae    05/07/2013    1 recensioni
''Una città nel giardino? Che assurdità...''
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Eccovi una fantastica avventura che non dimenticherete facilmente.
Entrerete in un universo in cui gli animali si comportano come gli umani, il tempo non è calcolato come il nostro, i fiumi scorrono senza fine e la luce del sole non esiste....
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dawn, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - La vendetta dell'isola
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La caverna delle pietre parlanti

 

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L'interno della grotta era come un sentiero di montagna in discesa: ripido, scivoloso, con sassi appuntiti sparsi ovunque. Oltretutto, intorno si vedeva ben poco.

Finalmente la discesa finì, e tutti quanti si ritrovarono a camminare sul letto del fiume.

 

Ebbene sì.

La grotta proseguiva sott'acqua ma per i ragazzi non fu un problema andare avanti.

Potevano tranquillamente respirare.

Guardando in alto potevano vedere l'acqua del fiume scorrere veloce sopra le loro teste, come un tetto in movimento.

 

Lo scroscio dell'acqua accompagnò il loro cammino fino a quando si ritrovarono davanti a due gigantesche pietre. Riuscirono a passare nel mezzo e giunsero davanti ad una galleria completamente coperta di ghiaccio, dove soffiava un vento gelido.

 

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Image and video hosting by TinyPic -M-maledetto il g-giorno che ho deciso di non portare la giacca a vento p-perchè il meteo d-dava b-bel tempo!- si lamentò Scott, tremando, infreddolito.

-Siamo arrivati.- disse Dawn. -Credo proprio che il labirinto sia questo.-

-Accidenti, che freddo...- disse Zoey.

-Sempre dritto, ragazzi.- disse Brick, procedendo per primo.

 

Il tunnel proseguì per chilometri e chilometri. A poco a poco il freddo aumentava, e il sentiero si faceva più stretto.

Improvvisamente i ragazzi giunsero davanti a un bivio.

-Oh, no, ecco che iniziano gli intrecci...- disse Scott, già stanco di camminare.

-E adesso?- chiese Zoey. -Da che parte andiamo?-

Sam ebbe un'idea. -E' come nel gioco ''Alla ricerca del forziere maledetto III''!- disse. -Sono abbastanza sicuro che il tesoro sia da questa parte. Venite.- e corse verso il tunnel di sinistra. Gli altri lo seguirono, sperando che avesse indovinato la strada giusta.

-Non vi preoccupate.- disse Sam. -Il peggio che potrebbe capitare sarebbe di rimanere bloccati qui per s...ugh!?...-

Improvvisamente andò a sbattere contro qualcosa. -Ehi, ma qui c'è un muro!- disse il nerd, un pò intontito.

-E' un muro di ghiaccio.- disse Scott, dopo essersene accertato. -Complimenti, signor ''Lasciate fare a me'', adesso dobbiamo tornare indietro.-

-Lo ammetto, questo è il peggior labirinto che abbia mai attraversato.- disse Sam.

-E quando mai ne hai attraversato uno?- fece Scott.

 

L'inconveniente di poco prima si ripetè altre innumerevoli volte.

Tutti avevano l'impressione di girare in tondo.

Spesso, quando prendevano una strada, dopo poco tempo si ritrovavano al punto di partenza. Nonostante questo continuavano ad andare avanti, decisi a trovare la via d'uscita di quel labirinto. Ogni strada che prendevano speravano fosse l'ultima.

A un certo punto, quando giunsero davanti all'ennesimo tunnel, Dawn esclamò: -Guardate. C'è una luce, laggiù.-

Niente più buio, niente più ghiaccio. Alla fine dell'ultimo tunnel si poteva scorgere una piccola sorgente luminosa.

I ragazzi corsero fuori, e non appena raggiunsero l'uscita si ritrovarono nientemeno che sull'orlo di un burrone.

-Dove siamo finiti?- chiese Sam, sbalordito alla vista di quel luogo lugubre e minaccioso.

Pareva di essere all'interno di una gigantesca montagna, con precipizi ovunque e pericolo di frane. Era un antro scuro, roccioso, dove arrivava soltanto poca luce.

Al di là del burrone c'era un'altra sporgenza. I ragazzi si guardarono attorno, alla ricerca di un modo per oltrepassare il precipizio. Fu allora che scorsero un ponticello, poco più avanti.

-Sìì, un ponte! Sha-fico! Siamo salvi...- disse Lightning, entusiasta.

Quando tutti raggiunsero il ponte scoprirono che attraversarlo sarebbe stato più pericoloso di quanto pensassero.

Era un ponticello di legno e corda, sottile e fragile. Non avrebbe mai retto il peso di tutti.

-Mi sembra un pò...instabile!- fece Anne Maria, terrorizzata.

-Non c'è altro modo.- disse Dawn, cercando di convincere tutti.

-Non voglio, non voglio, non voglio!- ripeteva Cameron, spaventato. Fortunatamente ci pensò Jo a convincerlo a seguirli.

-Vuoi uscire da questo posto o no?- gli chiese, sollevandolo per il cappuccio della felpa. -Mettiti in fila, collo a matita!...-

-E' una pessima idea, so già come finirà...- continuava a lamentarsi Cameron.

 

Piano piano, uno dietro l'altro, i ragazzi cominciarono ad attraversare il ponte. Arrivati a metà, quest'ultimo cominciò a vacillare...

-Siamo morti...siamo morti!...- diceva Brick, tra sè e sè.

-Non guardate giù.- disse Dawn.

Finalmente i ragazzi riuscirono a raggiungere la parte opposta del precipizio.

-Ce l'abbiamo fatta!- disse Mike, sollevato.

-Siamo ancora vivi!- esclamò Cameron, felice.

 

Il labirinto terminava lì, e i ragazzi si accorsero che su quel lato del burrone non c'erano più passaggi. Soltanto roccia e pietra.

 

Improvvisamente si sentì un rumore, simile a quello di un sasso che si frantuma.

-Cos'è stato?- chiese Zoey, preoccupata.

-La montagna sta franando!- esclamò Cameron, allarmato.

La parete rocciosa alle spalle dei ragazzi andò a poco a poco sgretolandosi, fino a che apparve un gigantesco volto fatto di pietra, che parlò: -Chi siete?-

 

 

 

 

I ragazzi sussultarono per lo spavento.

-Chi ha parlato?- chiese Cameron, saltando in braccio a Jo, impaurito.

Il volto di roccia scoppiò a ridere.

-La montagna ci sta parlando!- disse Dawn, incredula.

-Congratulazioni, terrestri. Avete superato il labirinto di Alyss.- disse la montagna. -Ma il vostro percorso non è ancora giunto al termine. Dovrete superare un'ultima prova.-

-E quale sarebbe?- chiese Anne Maria, che non aveva nessuna voglia di stare a sentire un sasso parlante.

-Il segreto della mappa di Alyss.- disse la montagna.

-Quale mappa? Non ho mai visto una mappa di Alyss in vita mia...- disse Jo.

Zoey ebbe un'idea. -Dawn, tu ne sai qualcosa?- chiese all'amica.

-Sì.- disse Dawn. -Vedete...la mappa di Alyss era in un libro che ho trovato in soffitta, a casa. Vi ricordate? Anche Korok sapeva fin dall'inizio che l'avrei trovato lì...-

-Taglia corto, e dicci della mappa.- disse Scott, scontroso.

-Sì. La mappa. Beh...dietro la mappa c'era scritto qualcosa...- disse Dawn.

-Riesci a ricordartelo?- le chiese Zoey.

-Sì, ora ricordo.- disse Dawn.

 

-Un viaggio presto comincerà.

La giusta via questa mappa ti mostrerà

e nel paese nascosto ti condurrà.-

 

-Potete entrare.- disse la pietra, e detto questo spalancò l'enorme bocca, svelando un passaggio segreto fatto di scale, che scendevano e scomparivano nell'oscurità più totale.

La montagna tornò immobile come prima, e i ragazzi corsero all'interno dell'apertura.

-Come hai fatto a ricordarti tutta quella roba? Che memoria!- disse Anne Maria a Dawn, scherzosa.

 

A mano a mano che scendevano le scale, i ragazzi sprofondavano nel buio.

-Non si vede più niente...ho paura.- piagnucolò Brick.

-Restiamo uniti, non dobbiamo perderci di vista.- disse Zoey.

-Lo sapevo, ci siamo persi.- disse Scott.

 

Improvvisamente il ragazzo vide avvicinarsi una minuscola luce, che fluttuava sospesa in aria.

Sembrava una lucciola, ma guardando più attentamente, i ragazzi si accorsero che era una piccola falena luminosa, come quelle che avevano visto nel bosco.

La creaturina andò a posarsi sul naso di Scott, e lui capì che voleva fare amicizia.

-Guardate, è tornata.- disse Dawn, indicando la farfalla.

-Scott si è fatto un'amichetta.- lo prese in giro Zoey.

Scott la guardò serio, poi si rivolse alla farfallina: -Senti, sai dove possiamo trovare il tesoro?-

Come se avesse capito la domanda, la falena invitò i ragazzi a seguirla.

Volando dinnanzi a loro illuminava il terreno, permettendo così a tutti di vedere dove mettevano i piedi.

Ad un certo punto la scala finì, e i ragazzi si ritrovarono davanti a un altro precipizio.

Tutti rimasero a bocca aperta: dall'alto, su un lato della parete rocciosa, sgorgava una cascata che andava a gettarsi fino in fondo al burrone.

-Credete che sia qui che il fiume finisce?- chiese Dawn.

-Probabile...- fece Zoey, incerta.

 

 

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La farfallina svolazzava intorno ai ragazzi, muovendosi leggera e rapida come una fiammella.

-Sta cercando di dirci qualcosa.- disse Cameron, guardandola attentamente.

-Dawn, potresti pensarci tu?- disse Zoey all'amica.

Dawn capì al volo ciò che voleva dire la farfallina.

-Ci sta dicendo di fare un passo avanti.- disse poi agli altri.

I ragazzi seguirono il consiglio della falena e fecero un passo avanti, fino a trovarsi a mezzo metro dall'orlo del precipizio.

Improvvisamente il blocco di pietra su cui si trovavano si allontanò dalla parete e iniziò a fluttuare, trasportando i ragazzi dall'altra parte.

-Non vi muovete.- disse Scott, allontanandosi dal bordo del sasso.

-E chi si muove?- disse Sam.

La pietra si fermò sull'altro lato del burrone, e i ragazzi tornarono a terra sani e salvi.

La farfallina li stava aspettando, e li invitò di nuovo a seguirla.

Dopo aver attraversato un'altra galleria i ragazzi giunsero in una caverna completamente ricoperta di stalattiti e stalagmiti d'oro.

 

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La falena era scomparsa nel nulla, senza lasciare traccia.

I ragazzi si guardarono intorno meravigliati.

-Dev'essere questa.- disse Dawn. -Il tesoro dev'essere qui.-

-Ora capisco quei poveri gnometti...come avrebbero fatto ad arrivare fin quaggiù?- disse Zoey, comprensiva.

-Come facciamo a capire qual'è il tesoro? Qui è tutto d'oro...- disse Jo, guardandosi in giro.

-Dovrebbe essere uno scrigno, magari molto colorato...- ipotizzò Dawn, cercando un indizio che potesse essere utile. -...o uno così, direi.- disse poi improvvisamente, non appena vide un piccolo scrigno di vetro nascosto in un angolo.

La ragazza corse a prenderlo e lo osservò più da vicino.

Notò che aveva una piccola serratura a forma di ''A''.

Potè anche vedere attraverso il vetro alcune immagini, quasi lo scrigno fosse stato una sfera di cristallo: apparvero un libro, una mappa, un serpentello, una farfalla e infine una chiave.

-E' questo, ne sono sicura.- disse Dawn. -Anche la serratura porta l'iniziale di Alyss. L'unico problema è...la chiave.-

-Figurarsi se poteva andare tutto liscio...-brontolò Scott.

 

Dawn rimase ferma a guardare l'immagine della chiave attraverso il vetro dello scrigno. Aveva rivisto tutto il percorso che aveva fatto fin lì, ed ora non restava che aprire la serratura con la chiave, così la missione sarebbe finita.

-Quanto sarà grande, una chiave, poi?- continuava a brontolare Scott. -Potrebbe essere dovunque, di qualunque colore e...-

 

Improvvisamente l'immagine della chiave intrappolata nel vetro diventò reale.

Il prezioso oggetto dorato cadde a terra con un tintinnio, e Dawn lo raccolse immediatamente. -Eccola qui.- disse.

-Viso pallido, sei un genio.- disse Lightning.

-Come hai fatto?- chiese Zoey, sbalordita.

 

Dawn mise la chiave nella serratura e aprì lo scrigno.

Ne uscì un intenso bagliore, e i ragazzi dovettero coprirsi gli occhi con le mani per non venirne accecati.

Lo scrigno cadde a terra e si ruppe in mille pezzi.

La caverna d'oro fu inondata di luce.

  
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