The bug
Apro
lentamente gli occhi; una luce intensa filtra dalla finestra della mia
camera,
accecandomi.
A
quanto pare ieri sera ho dimenticato di abbassare le persiane.
Sbadiglio,
mi metto a sedere e osservo la mia stanza illuminata.
Sorrido.
Finalmente
comincia a fare bel tempo.
Non che
sia meteoropatica o qualcosa del genere, ma insomma, dopo un
po’ le giornate piovose
perdono il loro romanticismo e diventano leggermente
deprimenti.
Vedere
la luce del sole dopo oltre quattro mesi di nuvole grigie è
una gioia per
tutti, no?
Per
questo oggi ho deciso di fare una passeggiata prima di andare a scuola.
Mi
preparo in fretta ed esco senza fare rumore, non voglio che Soul si
svegli.
Fuori è
tutto tranquillo, anche troppo – d’altra parte non
può esserci troppo chiasso
alle sei di mattina – e tira un vento fresco ma gradevole.
Dopo
aver camminato un po’, mi siedo su una panchina e apro un
libro.
Mi
piace leggere all’aperto, ci sono meno probabilità
che qualcuno ti disturbi.
… o
almeno credo.
C’è una
macchiolina marrone appoggiata su una delle pagine del mio libro.
E mi osserva.
Io odio
le cimici.
Mi
fanno letteralmente schifo.
E
ovviamente doveva atterrarne una proprio a tre centimetri dal mio naso.
Bleah.
La
osservo per un attimo, indecisa sul da farsi. Di solito è
Soul a scacciare questi
esseri immondi quando entrano in casa, io non riesco a toccarli neanche
con un
fazzolettino.
Provo a
soffiarle addosso, ma la cimice rimane lì.
Sul mio libro.
Che schifo, che
schifo, che schifo!
Non
poteva essere una farfalla?O una mosca?
Mi
sarebbe andata bene anche un’ape, tutto
tranne una cimice!
Sospiro.
Devo
pur trovare il modo di farla andare via…
-Be'?Una
meister come te che ha paura di un insetto così piccolo?-
Mi giro,
sorpresa: Soul mi fissa ridacchiando.
Gli
lancio un’occhiataccia.
-Ma tu
non stavi dormendo?E poi, ognuno ha le sue fobie.-
-Si,
stavo dormendo fino a mezz’ora fa. Non ti ho vista e mi sono
preoccupato,
perciò sono venuto a cercarti- fece una smorfia –
potevi anche avvisarmi.-
Arriccio
il naso.
-Si,
si, va bene- borbotto – adesso togli questo schifo dal mio
libro.-
Lui
allarga il suo sorriso.
-Per…?-
-Oh,
come sei pignolo!Per favore,
toglieresti questo schifo dal mio libro?-
-Va
bene, va bene. Ma devi superare la tua paura.-
Prima
che io abbia il tempo di ribattere, mi prende la mano e
l’avvicina alla cimice.
Non
posso fare a meno di arrossire, ma non capisco.
-Che…che
fai?- chiedo, con aria abbastanza stupida.
-Scaccio
la cimice, no?-
Ah, ecco dove
vuoi andare a parare!
-No,
dai…mi fa senso…-
-Non essere
infantile, su. Basta darle una spinta con il dito.-
Annuisco.
Sto davvero facendo la figura della
bambina.
Mentre
spingo via l’insetto, lui continua a portarmi la mano. La
cimice cade a terra
con un piccolo tonfo.
-Vedi?Non
era difficile.- esclama Soul, ridendo.
Rido
anche io.
Ridiamo
come due idioti.
Ci
avviamo verso la scuola così come siamo, piegati in due
dalle risate e
tenendoci per mano.